POV LEILA
Finalmente il fatidico giorno del cenone natalizio arrivò. Avevo comprato i regali per tutti gli invitati, grazie ad Elena sono venuta a conoscenza che parteciperanno al cenone Bonnie e Jeremy (la sua migliore amica e il fratello).
Ovviamente ci sarà un piccolo ospite a sorpresa, Klaus.
Quella stessa mattina composi il numero e lo chiamai. Doveva sapere tutto il mio piano
*compone in numero di Klaus*
L: «Ascoltami, questa sera raggiungimi a casa. Incontrerai i fratelli Salvatore ed Elena Gilbert »
K: «Ne verrà fuori un bagno di sangue lo sai? »
L: «Ovvio che lo so, ma non lo farai … ho bisogno di una piccola conferma da parte tua ma non gli torcerai un capello »
K: «Non ti starai affezionando vero? »
L: « Klaus sei un coglione, tu sarai Martin un mio amico che viene al cenone di Natale »
K: «Non mi piace Martin … »
L: «Deve piacerti »
Lo sentì sbuffare al telefono, a prima vista poteva sembrare una persona burbera e scontrosa che pensa solo a se stesso ma in realtà era solo un bambino, capriccioso. Voleva sempre avere tutto, che gli fosse permesso o no, anche se lui era il capo c’erano delle limitazioni al suo potere, io potevo dire di si o no alle sue decisioni, non mi avrebbe mai ucciso!
L: «Perché prima mi assicuri che quello non mi avrebbe pugnalato al cuore ed invece lo ha fatto? Martin stai perdendo la mia fiducia»
K: «E si puo’ sapere che ti ha detto questa stronzata? Io non ho mandato nessuno ad ucciderti, il contatto con i fratelli Salvatore avresti dovuto averlo fra molto tempo»
L: «Brutto …. »
Stavo quasi per spaccare il telefono fra le mani, quando intervenne, era seriamente preoccupato per le mie condizioni, strano, era la prima volta.
K: «La fortuna di avere 814 anni eh?I paletti non ti fanno male»
Riattaccai il telefono, odiavo quando faceva il signor ‘so tutto io’ con me.
Finalmente, i primi invitati arrivarono. Stefan, Elena e Bonnie. Tutti e 3 avevano portato i regali da mettere sotto l’albero che avevo preparato in salotto, nonostante fossero i miei nemici dovevo dimostrarmi amica con loro.
S: «Damon ha detto che non verrà »
Mi disse Stefan sorridendo. Potevano tutti esser felici di questa cosa ma, sinceramente, avevo bisogno che Damon presenziasse alla cena di Natale, Klaus doveva confermarmi che stavo con le persone che gli interessavano.
L: «Oh, verrà! Dovessi usare la forza»
Stefan, che aveva capito a cosa mi riferivo scoppiò a ridere. Mentre Elena e Bonnie lo guardarono strano.
Finalmente mi resi conto che mancavo di presentarmi alla strega, ma lei, potendo avere preveggenze, poteva fregarmi. Così mi concentrai, cercando di pensare ad una storia passata inventata e mi avvicinai a lei
L: «Non ci siamo mai presentate, io sono Ley»
Le strinsi la mano, la ragazza di risposta chiuse gli occhi, aveva avuto una visione su di me, speravo solo che non avesse visto il mio vero passato
L: «Ohhhhh, non mi avevate avvertito che c’era una strega a tavola. Allora ho una piccola cosa per te»
Portai i tre nella mia camera, c’erano così tanti libri che una biblioteca a confronto era solo una foglia in un cespuglio.
Feci un salto e presi un libro antico dai piani alti della libreria.
L: «In tutti questi anni che ho vissuto ne ho passate molte»
Le passai un Grimorio, dal suo sguardo capì subito che lei sapeva di che parlavo
B: «Non ci credo…»
Elena ci guardava entrambe stranite, Stefan invece mi guardava come se mi dovesse riprendere da qualcosa
L: «Beh, in 500 e passa anni qualcosa impari dalle Streghe … se poi se ne conosci molte tutto è guadagnato. Quello che hai in mano è un Grimorio di una tua antica antenata, Wilfred Bennett»
B: «La prima strega della nostra famiglia»
Annuì alla sua affermazione, i Bennett erano le streghe più potenti sulla faccia della terra. Wilfred era la mia più cara amica, alla suo funerale dovetti nascondermi nella folla per non farmi riconoscere
L: «Stefan hai detto che Damon non verrà? »
Il ragazzo annuì, beh, lui doveva presentarsi, costi quel che costi.
L: «Io vado a prenderlo a casa, dovrebbe passare un mio amico Martin. Puoi fare tu gli onori di casa? E’ anche lui uno di noi»
Il mio nuovo amico annuì. Così io in un secondo potei sparire e andare alla Pensione Salvatore per trascinare quello stupido al cenone.
POV DAMON
D: «Stupida festa, stupido natale»
Volevano contagiarmi a partecipare ad un cenone di Natale, in una famiglia poi! Per fortuna che Stefan è andato con Elena e non mi ha neanche obbligato a partecipare, sono 150 anni che non lo festeggio, devo farlo proprio ora che è venuta una nuova vampira in città? Ma devono scordarselo.
Chi era poi lei? Leila … che addirittura ha cognome Salvatore!! Ma quante volte si è sposata? Oddio mi stò facendo delle paranoie colossali per una vampira che neanche conosco! Adoro il fatto che possiamo spegnere tutto con un solo tasto, così zero problemi per me!
Presi un bicchiere di Burbon e iniziai a sorseggiarlo, quando avvertì la presenza di colei che volevo proprio evitare oggi.
D: «Che ci fai qui? Non devi preparare qualche cenone? »
Strabuzzai gli occhi continuando a sorseggiare il bicchiere, se fosse venuta per farmi partecipare si stava sbagliando di grosso
L«ah, Damon, Damon non sono qui per te. Ma sono qui per farti ricordare, 160 anni fa, Mystic Falls. Tu mi hai già incontrata »
La vidi alzarsi in piedi ed avvicinarsi pericolosamente a me. Come potevo averla già incontrata? Non ricordo nulla io!
Ormai ci trovavamo faccia a faccia. Posai il bicchiere di burbon e incrociai i suoi occhi verdi, profondi, quasi le potevo leggere dentro
D«Come ho fatt … »
Non finì la frase che mi diede un bacio dolce, quel bacio mi fece tornare in dietro nel tempo … un flashback
S«Lei … »
Io e mio fratello
stavamo correndo nella nostra villa a Mystic Falls, io avevo 8 anni
mentre
Stefan 5. Ricordo che quel giorno Stefan mi stava rompendo le scatole,
come al
suo solito perché voleva abbracciarmi, ma io non volevo
perché ero venuti degli
altri bambini a giocare.
L«Dai Damon, che ti
costa abbracciare tuo fratello? »
Eccola, Leila …. Ma
che ci fa li?
D«Ma Leila!!! »
Ora ricordo! Era la
bambinaia mia e di Stefan nel 1852!Ma perché non mi sono
ricordato prima di
lei? Ho bisogno di capire di più.
Mio fratello scoppiò a
piangere, sapeva come attirare l’attenzione su di se.
L«Stefan non piangere.
Vieni qui»
Mio fratello era
proprio un pappamolle, quella volta mi ricordo, voleva giocare con me
ma
io gli avevo detto di andare via perché ero con i miei amici
.
Leila prese in braccio
Stefan, mi fece cenno di avvicinarmi. Ero molto spaventato da lei,
credevo che
mi volesse sgridare, invece si abbassò delicatamente e mi
diede un leggero
bacio sulla fronte.
L«Devo andare lontano
piccolini miei, Damon mi prometti che avrai cura di tuo fratello? Sei
grande e
forte»
Mi ricordo che mi
stava venendo un groppo alla gola, le volevo bene ma non glielo avevo
mai
detto. Fece scendere delicatamente Stefan dalle sue braccia.
L«Mi promettete di
avere cura di voi stessi? Vi prometto che un giorno ci
rincontreremo»
S«Ma…non andare»
Mio fratello aveva
così una voce da poppante, essendo il più piccolo
riusciva a stento a mettere
due parole assieme
D«Voglio venire con
te»
Mi feci avanti, era la
nostra balia, non poteva lasciarci così. Era la cosa
più bella che mi era
capitata in tutti quegli anni.
L«Non voglio farlo, ma devo. Ora mi
dovete guardami negli occhi»
Ci aveva soggiogato!
Ecco perché!
Finalmente rinvenni da quel Flashback … Leila era ancora li, mi stava guardando negli occhi
L«Buon Natale Damon»
Si avviò delicatamente verso la porta, volevo farle tante domande ma non ne ebbi il tempo. Dovevo andare a quel cenone e capire se era contro di noi o con noi. Così presi della verbena, mettendola nella tasca della giacca e raggiunsi la sua casa.
Poteva essere anche la nostra balia, ma non mi convinceva …. Tornata lei erano tornati anche gli Originals, quindi dovevo metterla alla prova.