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Autore: Settelune    24/12/2005    4 recensioni
Gli occhi del bambino si aprirono, e guardarono Silente con curiosità infantile. Non c'era traccia di paura in quegli occhi castani, con appena qualche bagliore rossastro. Il mago rimase a fissarlo per un istante, poi lo sollevò con tutte le coperte. Il bimbo emise un verso di sorpresa, poi sollevò le manine bianche verso il viso di Silente, evidentemente affascinato dai suoi occhiali a mezzaluna. Moody ridacchiò. "Un marmocchio intraprendente, eh?" Un lieve sorriso apparve sulle labbra di Silente. "Sì, decisamente non è un timido. Come si chiama?" "Lui...lo ha chiamato Salazar." Silente sollevò un sopracciglio. "Salazar Riddle, eh? Avrei dovuto immaginarlo... guarda qui, Alastor." L' Auror si avvicinò per guardare. "Il Marchio Nero..."
Genere: Avventura, Dark, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Arthur Weasley, Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Molly Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Peter Minus, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black, Tom Riddle/Voldermort
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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“Al mio tre” disse Silente, impugnando più strettamente la bacchetta “uno…due…TRE

Harry aggrottò la fronte, guardando Douglas mandare giù quella che gli sembrava essere la settima tazza di caffè.

“Ehm…hai dormito poco, stanotte?”

Douglas scosse il capo. “No, ho dormito come un sasso. E’solo che abbiamo due ore di Erbologia, e vorrei evitare di addormentarmi. La trovo una materia piuttosto noiosa, ad essere sincero.

Ron sbuffò. “Non sei l’unico, neanche io la amo alla follia. Senza contare che ogni volta mi ritrovo pieno di terra fino ai capelli.

“A proposito di nottate insonni” disse Douglas, addentando del pane e marmellata “ieri sera siete rimasti parecchio tempo da Silente, mi sono addormentato prima che tornaste. Che cosa vi ha detto?”

Harry, Ron e Hermione si scambiarono una rapida occhiata che non sfuggì a Douglas.

“Oh, nulla di particolare” disse Hermione in tono noncurante “avevi ragione, era già al corrente del fatto che Malfoy ci terrà d’occhio e ci raccomanda di fare attenzione.”

Sì, certo…se per tutto quel tempo il vecchio aveva detto solo quello lui era il nipote di Mago Merlino.

 

“Ehilà, ragazzi” esclamò allegramente Fred, avvicinandosi al tavolo “chi avete in prima ora?”

“Due ore di Erbologia, poi Storia della Magia, Trasfigurazione e Pozioni” disse Harry “proprio quello che ci voleva, Piton il primo giorno…e voi?”

“Abbiamo Difesa contro le Arti Oscure in prima ora” disse George “a quanto pare saremo i primi a vedere che tipo è questo professor Bowden.”

Ron diede un’occhiata all’orario. “Accidenti, noi non abbiamo Difesa fino a mercoledì!”

“Le mie condoglianze” disse Fred, afferrando un biscotto “in ogni caso vi faremo sapere…”

In quel momento uno stormo di gufi si riversò nella Sala Grande, portando le lettere agli studenti. Un magnifico sparviero planò sulla spalla destra di Douglas con una lettera legata alla zampa. Il ragazzo sorrise e gli accarezzò le piume, dandogli uno dei dolci che aveva conservato dalla sera prima. “Ah, finalmente sei arrivato…ragazzi, questo è Eustace.”

 

Che forza!” esclamò George, guardando lo splendido rapace mentre ingoiava il dolce “scommetto che è molto più veloce dei gufi!”

“Sì, in effetti è così” disse Douglas, slegando la lettera dalla zampa dello sparviero. Era da parte dei suoi vecchi compagni di Haven. Il ragazzo sorrise: era bello sapere che non l’avevano dimenticato, dopotutto.

“Buongiorno, ragazzi” disse in quel momento Ginny, sedendosi sulla sedia accanto a Douglas “qualcuno di voi ha Difesa contro le Arti Oscure oggi? Io cel’ho in terza ora…”

Hermione non potè fare a meno di notare che Ginny sembrava essersi preparata con più cura del solito, e questo fece suonare un campanello di allarme nella sua mente.

“Noi non cel’abbiamo prima di dopodomani” disse Ron, passandole la brocca del latte “loro invece cel’hanno in prima ora.

“Sono proprio curiosa di sapere che tipo è il nuovo professore”disse Ginny, prendendo un paio di fette biscottate “voglio dire, se fa parte dell’ordine dev’essere qualcuno di grande fiducia. Sei proprio sicuro di averlo visto al Quartier Generale, Douglas?”

 

“Eh? Ah, sì, sicurissimo” rispose Douglas, alzando gli occhi dalla lettera “l’ho visto mentre parlava con Malocchio Moody e i professor Piton un paio di settimane dopo il mio arrivo.”

“Già, Piton” borbottò distrattamente Harry, guardando verso il tavolo dei Serpeverde.

Douglas seguì il suo sguardo, e notò che Malfoy non c’era. Richiuse la lettera e si alzò in piedi, mentre Eustace usciva dalla finestra, diretto verso la Guferia. “Scusate, mi sono appena accorto di aver dimenticato il libro di Erbologia in dormitorio. Vado un attimo a prenderlo.”

Fai in fretta, fra dieci minuti cominciano le lezioni!”

“Farò in un lampo!”

Lo seguirono con lo sguardo finche non fu uscito dalla sala grande, poi Fred si volse verso Harry.

“Allora” disse in tono serio “che cosa vi ha detto esattamente Silente ieri sera?”

 

 

Douglas si fermò nel mezzo del corridoio apparentemente deserto.

“Smetti di nasconderti, Malfoy” ordinò freddamente, senza nemmeno voltarsi “tanto lo so che mi stai seguendo.

Draco Malfoy uscì dal suo nascondiglio dietro una colonna e si avvicinò a Douglas, mordendosi nervosamente il labbro inferiore. Douglas si voltò verso il biondino e lo fissò negli occhi, costringendolo a distogliere lo sguardo.

“Allora, che cosa vuoi?”

Malfoy parve esitare un istante, poi sollevò il capo, guardandolo in faccia. Aveva fegato, Douglas doveva riconoscerlo. O forse era stato solo il suo stupido orgoglio a indurlo sollevare lo sguardo.

“So chi sei” disse alla fine Malfoy.

Douglas sogghignò, divertito dal tono altero del ragazzo dagli occhi di ghiaccio fermo di fronte a lui. “E mi hai seguito solo per dirmi questo? Se speravi di stupirmi mi dispiace deluderti, ma non sono un ingenuo. Mi ero accorto che mi stavi fissando, ieri sera.

 

Malfoy annuì, inchinandosi leggermente. “Oh, no, non oserei mai darti dello sciocco. Permettimi di essere il primo a porgere i miei saluti al Principe Oscuro.

Douglas sollevò un sopracciglio. Principe Oscuro? Ma che titolo simpatico…

“La tua intenzione era solo di porgermi i tuoi saluti oppure c’è qualcos’altro che mi devi dire?” disse Douglas, glaciale “non ho tempo da perdere.

Il biondino tornò a guardarlo in faccia. “Porto un messaggio da parte del Signore Oscuro.”

Lo disse in tono orgoglioso, come se portare un messaggio di Voldemort fosse un immenso onore.

Ed è una cosa tanto speciale fare da galoppino a mio padre?”

Lo sguardo di Malfoy si rabbuiò per un istante. “Io non sono…”

“Tu sei soltanto un borioso piccolo idiota che gioca a fare il cattivo” sibilò con disprezzo Douglas “dimmi ciò che hai da dire e sparisci, Malfoy. Come ti ho già detto, non ho tempo da perdere.

“Il Signore Oscuro dice di essere lieto di saperti in buona salute” disse Malfoy “e si augura che i tuoi poteri siano all’altezza delle sue aspettative.”

 

Douglas rise, una risata che aveva ben poco di umano.“Digli pure che i miei poteri possono superare di gran lunga ogni sua aspettativa” disse con orgoglio “ma se ha intenzione di usarmi come arma ha sbagliato persona. Almeno per ora non ho intenzione di prendere parte a qualunque suo progetto: l’unica cosa che intendo fare al momento è proseguire i miei studi, e non voglio che lui si intrometta nella mia vita. Non ho intenzione di incontrarlo, per ora; ma se un giorno deciderò di farlo esigo di parlargli da pari a pari. Non ha importanza se mi ha Marchiato alla nascita: io non sono un Mangiamorte. Potrò essere il suo erede, ma non sono e non sarò mai un suo servo. Se mai un giorno dovessi decidere di unirmi a lui sarà solo per mia ambizione personale, e non per servirlo. Digli questo.”

Malfoy annuì, leggermente pallido. “Sarà fatto, mio Principe.”

Bè, in fin dei conti ‘Principe Oscuro’ non era poi tanto male, come titolo.

“Molto bene” disse gelidamente Douglas, sorpassando Malfoy e incamminandosi verso la Sala Grande “e fammi sapere la sua risposta.

 

 

Nel frattempo, nella Sala Grande, Harry aveva appena finito di raccontare a Fred, George e Ginny quanto Silente gli aveva detto la sera prima.

“Insomma, Silente è sicuro che noi possiamo aiutarlo a distruggere questo suo…‘lato oscuro’, giusto?” disse Ginny.

Hermione annuì. “Esattamente. Sinceramente trovo che Douglas sia a posto, ma è sempre meglio ascoltare i consigli di Silente. Quindi, ragazzi, dovremo comportarci con lui come se fosse uno dei nostri.

Perché, non lo stiamo già facendo?” chiese Ron, aggrottando la fronte.

“Sì, direi proprio di sì” disse Harry “quindi non dovremmo far altro che continuare così.

In quel momento Douglas rientrò nella Sala Grande, col libro di Erbologia sotto il braccio.

“Ehi, Doug” lo chiamò Fred “come mai ci hai messo tanto?”

“Scusate, ma il libro era finito in fondo al baule” si scusò Douglas, infilando il libro nella borsa e voltandosi verso Harry, Ron e Hermione “allora, pronti ad andare a rotolarci nel terriccio della serra?”

“Prontissimi” bofonchiò Ron, con una smorfia di comica disperazione. Aveva un’aria così avvilita che tutti, si misero a ridere. Persino Douglas.

 

Nello stesso momento un ragazzo biondo stava guardando pensierosamente un gufo che si allontanava da Hogwarts, portando una lettera indirizzata a Lucius Malfoy.

 

 

“Mi domando” borbottò Ron, mentre si dirigevano verso l’aula di Storia della Magia “a quale persona sana di mente possano interessare germogli e pianticelle.

“Io trovo che possano essere affascinanti” ribatté Hermione, che aveva passato i tre quarti della lezione con la mano alzata facendo guadagnare venti punti a Grifondoro.

“Affascinanti, come no…specialmente quando cercano di divorarti” fece Douglas in tono cupo. Si era preso un brutto morso alla mano sinistra da parte da una non meglio identificata specie di pianta carnivora che non aveva gradito la sua iniziativa di spostare il vaso, e nonostante le immediate cure di Madama Chips la sua mano si era gonfiata in maniera preoccupante.

“Non mi sembra messa molto bene” commentò Ron, guardandolo con aria preoccupata “secondo me saresti dovuto restare in infermeria.”

 

Douglas scosse il capo. “Non ti preoccupare, l’effetto dovrebbe sparire entro mezz’ora. E poi non avevo la minima intenzione di restare lì dentro con quella pazza dell’infermiera…”

“Madama Chips, vuoi dire?”

“Sì, proprio lei. A parte il fatto che continuava ad ingozzarmi di cioccolata, ci ho messo venti minuti a convincerla di non essere anemico.

Harry non potè reprimere un sorriso. “Certo che dev’essere una bella seccatura.

Douglas si strinse nelle spalle. “Oh, ne ho avute di peggiori…l’infermiera della mia vecchia scuola era certa che fossi albino e che mi fossi tinto i capelli per non farlo vedere.

Hermione notò che il gonfiore si stava rapidamente estendendo al polso. “Se fossi in te mi toglierei l’orologio, Douglas. Il polso si sta gonfiando, e l’orologio potrebbe ostacolare la circolazione.

 

Il ragazzo scosse il capo. “No.”

Ma….”

“Non credo sia il caso”disse lui seccamente “grazie per l’interessamento.

“Non fare il bambino” sbottò Hermione, spazientita. Afferrò il polso di Douglas e, prima  che lui potesse impedirglielo, gli sfilò l’orologio.

“No!” esclamò lui tentando di bloccarla, ma era troppo tardi. Un pesante silenzio scese nel gruppo. Harry, Ron ed Hermione fissarono il polso di Douglas con gli occhi sgranati.

“Quello…quello non è…?”

 

Con un verso simile ad un ringhio, Douglas le strappò l’orologio dalle mani e se lo rimise al polso, nascondendo nuovamente il Marchio Nero che spiccava sulla sua pelle pallida. “Non-provarci-mai-più” scandì, fissandola con occhi di fuoco “mi sono spiegato? Mai più!”

Harry deglutì. “Come…quando…”

E’stato mio padre a Marchiarmi” sibilò Douglas, il volto contratto in una smorfia di collera feroce “subito dopo la mia nascita. Soddisfatti, ora?”

“Io…”Hermione non sapeva cosa dire “mi dispiace, Douglas, non sapevo…”

“Bene, ora lo sapete” tagliò corto lui in tono notevolmente più calmo, riabbassando la manica “incidente chiuso. Adesso muoviamoci, o arriveremo in ritardo per la lezione.

 

“E’ questo che ha detto?”domandò freddamente Lord Voldemort, fissando le fiamme che ardevano nell’ antico camino di pietra.

Lucius Malfoy annuì, chinando il capo rispettosamente. “Precisamente, mio Signore. Ho appena ricevuto una lettera da parte di mio figlio, che mi ha scritto le precise parole pronunciate dal ragazzo questa mattina.

Voldemort rise, una risata di trionfo che stupì Lucius: si era aspettato di vederlo su tutte le furie per le parole irriverenti del giovane Salazar.

“Mio Signore, forse non mi sono spiegato a dovere…il ragazzo ha detto…”

“Ho capito benissimo cosa ha detto, sciocco!” sibilò Voldemort “ed era proprio ciò che speravo di sentirgli dire!”

 Ma il ragazzo si è rifiutato di sottomettersi al vostro volere…”

Infatti. Se Salazar si fosse sottomesso al mio volere senza obbiettare…allora sì che sarei deluso.

“Temo di non capire …”

“Non capisci, Lucius? La cosa mi sorprende, non ti credevo così ottuso.

 

“Spiegatemi voi, mio Signore.”

Voldemort si volse a guardarlo. “Non mi serve un altro servo, Lucius…ne ho più che a sufficienza. Mi serve qualcuno che possa davvero essere un mio pari…come lui” un sorriso folle comparve sul suo volto demoniaco, e i suoi occhi scarlatti si accesero come braci “è ambizioso e indipendente…ed i suoi poteri sono tali da superare ogni immaginazione, questo l’avevo già capito prima ancora di vederlo nascere…ha in lui tutta la forza e l’orgoglio di Serpeverde. Sì, sarà un erede perfetto…dovremo solo essere pazienti…attendere che sia lui stesso ad aprire il suo cuore all’oscurità…e non dubito che questo accadrà presto. Molto, molto presto. E nel caso dovesse tardare basterà dargli un piccolo…incoraggiamento.

Scusate se questo capitolo è un po’ sconclusionato, ma ho avuto pochissimo tempo per scrivere (tutto merito di mio padre…ma vi pare normale uno che a 50 anni passa pomeriggi interi a giocare coi videogiochi impedendo al resto della famiglia di utilizzare il PC?!)

Oltretutto ho sempre qualche difficoltà a rappresentare il personaggio di Douglas/Salazar: è un personaggio con una personalità molto particolare, piena di luci e ombre, quindi scusate se non lo rendo molto bene…

Fra l’altro vorrei  ringraziare tutti coloro che hanno commentato questa storia…grazie infinite, siete fantastici!!

E poi cos’altro? Ah, giusto…auguro a tutti un buon Natale e un felice anno nuovo! (sì, insomma…W l’originalità!)

 

  
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