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Autore: ste87    23/01/2011    8 recensioni
Questa è la mia prima ff in assoluto!! siate buone!cosa sarebbe successo se dopo il bacio che Bella da a Jacob in Eclipse, Edward avesse reagito in maniera totalmente diversa da come ci ha proposto la Meyer?e se Edward e Bella si lasciassero? scordatevi tutto quello che succede dopo eclipse! si ritroveranno? il loro amore è così forte da poter sopravvivere a tutto? lo scopriremo strada facendo.. intanto spero di avervi incuriosito!dal prologo: Il cancello all’ingresso del campus mi metteva di fronte ad una realtà che avrei dovuto sostenere da li a breve. Era come se ci fosse scritto BENVENUTA ISABELLA SWAN!
Era il cancello della“DARTMOUTH UNIVERSITY”.Sapevo che varcato quello sarebbe cominciata la mia nuova vita.Mi sarei dovuta lasciare tutto alle spalle per il mio bene perché continuare a soffrire non mi avrebbe certo riportato lui.
Scossi la testa cercando di rimanere con la mente al presente ma irrimediabilmente ecco passarmi davanti tutti i mesi appena strascorsi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Eccomi qua.. prima di lasciarvi al capitolo ho delle precisazioni da farvi. Altrimenti  Romina chi la sente! Hahha no scherzo, è d’obbligo chiarire delle cose dopo le recensioni che mi avete lasciato nello scorso capitolo.  Allora alcune di voi si sono stupide dell’atteggiamento di Bella, del fatto che si sia lasciata andare con Jacob nonostante si dichiari ancora innamorata di Edward. C’è chi l’ha criticata dicendo che è incoerente, e che se ha fatto così vuol dire che le motivazioni che l’hanno spinta a lasciare Edward(che poi alla fine non l’ha lasciato lei, se ne è andato lui! E poi vedremo anche il perché..) non fossero reali e che in realtà fossero solo delle scuse. Altre invece hanno detto che è stato giusto che si lasciasse andare al bacio perché lui la aiuta a sentirsi meglio e in quel momento credeva di aver perso Edward per sempre e allora perché non lasciarle vivere un momento felice?Avete perfettamente ragione quando dite che Bella sfrutta(che brutta parola..)Jacob perchè la fa sentire bene, è la realtà.  Bella ha sempre fatto così con Jacob, anche in New Moon, ricordate? In questo capitolo sembra che Bella voglia stare con due piedi in una scarpa, ma è confusa la ragazza.. ma presto capirà quello che vuole! Ed essendo una Edward/Bella non dovete arrivare lontano per capire quale sarà la sua scelta! Quindi non disperate! Edward ritornerà.. dovrete aspettare un po’ però! Devo far capire a Bella qual è la strada giusta da prendere e accompagnarla in questo cammino..
Spero che il capitolo vi piaccia! Ci vediamo giù ….
 Capitolo 8
 
“sono quasi 2 mesi che sei andato via, e nonostante abbia ripreso a vivere la mia vita, non riesco a fare a meno di pensare a te. Non riesco a spiegarmi il motivo per il quale senta ancora il bisogno di scriverti e di confidarmi con te. Come se in qualche modo volessi espiare le mie colpe.. forse ho la sensazione che tu debba sapere quello che mi succede per sentirmi bene, ma queste lettere non le leggerai mai e quindi mi accorgo che è tutto tempo sprecato. Ma so anche che il mio tempo non è mai uno spreco se riguarda te, se mi riporta a pensare a te, se così facendo ti sento vicino! Ma adesso ho da farti una confessione..
 Sai a volte mi capita di guardare fuori dalla finestra in quei giorni uggiosi, e sentirmi grigia, senza colore.
Il mondo passa e io resto ferma, immobile, senza forze.
Vedo gli altri passarmi davanti e rimango lì a guardare fuori, nella speranza di vedere quella luce che irradiano i tuoi occhi, e non so mai quando arriverà. Il “freddo”  mi avvolge, e le lacrime sono l'unica fonte di calore che sembra essermi rimasta.
Chi credevo sarebbe rimasto per sempre mi ha abbandonato, e mi maledico quando quel giorno ho deciso di crederci in quel "per sempre", perché alla fine non mi ha portato a nulla.
Ma nel momento più inaspettato ecco tornare la luce, torna il caldo e i colori. E sai chi è in grado di far questo oltre a te? Jacob. Lo so, forse non ti stupisci più di tanto per questa mia ammissione, ma fino ad ora    e soprattutto nelle lettere che ti ho scritto in questi giorni, non ho mai avuto il coraggio di dirti che..  adesso STO CON LUI! Lui mi fa stare bene, non mi chiede di più di quello che per il momento posso dargli ed è paziente, rispetta i miei silenzi quando sa che in quel momento sto pensando a te, e non me ne fa una colpa. Anzi, cerca di farmi parlare e di dirgli quello che sento, ma non posso infliggergli anche questa pena, e allora mi ritrovo qui a scriverti perché non ho nessun altro a cui poter dire quello che ancora mi porto dentro.. dopo la tua partenza, è la prima volta che sento veramente di potercela fare, di andare avanti! Ma come ti ho già scritto, ti penso spesso e penso non smetterò mai di farlo! perché dopotutto, quando mi affaccio alla finestra, rimango  sempre li in balia ad aspettare un tuo ritorno, e nonostante il calore che mi fa sentire Jacob, inevitabilmente il “freddo”ritorna.”


Rimasi fissa a guardare le parole che avevo appena scritto, e un moto improvviso mi spinse a cancellarle.. sarà il senso di colpa nei confronti di Jacob a farmi sentire così “sporca”? Mi bloccai un istante prima  di premere “Canc”. Riflettei un minuto e ritrassi la mano. Non lo avrei fatto, dopotutto era quello che sentivo ed era quello che vivevo in sua assenza. La vibrazione del telefonino mi fece sobbalzare dallo spavento. Non avevo  bisogno di guardare il display per sapere chi fosse a chiamare. Jacob! Subito accettai  la chiamata.
-pronto?-
-ciao amore mio, che combini di bello?- ogni volta che lo sentivo chiamarmi così non potevo evitare allo stomaco di contrarsi
-mh, niente ero al computer, ma l’ho appena spento.-
-senti, che ne diresti se venissi da te? Tuo padre non c’è vero?-  Charlie non era propriamente a conoscenza di quello che c’era tra me e lui, ma indubbiamente aveva capito qualcosa, e non rinunciava mai a fare delle battute o allusioni.
-no sono sola, ti aspetto..-
-allora ci vediamo tra un po’, ciao-
-ciao- dissi, ma probabilmente non riuscì a sentirmi visto che aveva già interrotto la chiamata.

Ecco, adesso si che mi sentivo una merda. Anche se con Jacob avevamo messo subito in chiaro il rapporto che ci legava, non potevo evitare di sentirmi in colpa ogni volta che gli mentivo, dicendogli che ormai non scrivevo più le lettere a Edward, ogni volta che lo sentivo chiamarmi “amore mio” e non ricambiavo mai.. Inevitabilmente mi ritrovai a pensare a quello che ci eravamo detti non più di due settimane fa.

Mi ero appena svegliata dopo aver passato una nottataccia a pensare a quello che era successo tra me e Jacob al ritorno dal Luna Park. Mi giravo e mi rigiravo nel letto ma non riuscivo a trovare pace. Perché in realtà non c’era una spiegazione al fatto che lo avessi baciato. Mi facevo anche delle domande dirette, ma niente. Lo amavo? No, o almeno non più di come ricordavo di averlo amato due mesi fa. Mi rendeva felice? Si, ma non la felicità che avrei voluto io. Lo pensavo sempre? No, ma quando mi capitava di pensarci automaticamente sul mio volto appariva il sorriso. Era solo un amico per me? Forse...
Ecco era quel “forse” a destabilizzarmi. La mia poteva essere semplice richiesta di manifestazione d’affetto, o il bisogno di un contatto umano e fisico. Si ma se per lui provavo solo un sentimento d’amicizia, allora perché sentivo il bisogno di  quel contatto? Con un semplice amico non ci si comporta così. Non si ha voglia di avere qualcosa di più rispetto ad un abbraccio, ad una carezza, ad un sorriso. No, con lui era diverso. Basta! Non potevo passare l’intera mattinata a letto a pensare quelle cose. Mio padre era andato al lavoro, ed io ero sola in casa. Mi alzai e scesi giù in cucina a fare colazione. Anche se visto l’orario poteva considerarsi di più uno spuntino pre-pasto.
Non feci in tempo a bere la seconda sorsata di succo d’arancia che subito bussarono alla porta.
Andai ad aprire di controvoglia, visto che avevo ancora il pigiama addosso e non era certamente cortese accogliere qualcuno in casa ancora in quelle condizioni.
Ma quando abbassai la maniglia e mi trovai di fronte Jacob, mi resi conto che non sarebbero bastati tutti i vestiti di questo mondo a nascondere il rossore che maledetto mi aveva imporporato le guance.
-ei Bella!- mi salutò con evidente imbarazzo
-ciao..- lo salutai con flebile voce
Restammo a fissarci per un momento che parve interminabile
-che fai? Non mi inviti a entrare?-
O che sbadata
-ma si certo, perdonami, entra..- e lo feci accomodare il casa
-vado a mettermi qualcosa addosso che non sia un pigiama e torno-
Ma subito la sua mano ardente mi fermò per il polso.
-non c’è bisogno che ti vada a cambiare, sei perfetta così... e poi non mi sembra sia la prima volta che ti vedo con il pigiama addosso.-
Ingoiai a fatica visto che avevo la salivazione a zero.
-e poi- continuò lasciandomi andare – devo dirti una cosa veloce e non mi tratterrò molto. Andiamo in salotto?-
Annuii e mi trascinò con se.
-allora... prima di tutto ho intenzione di chiederti scusa.- disse sedendosi sul divano, continuando a tenermi per mano e fissandomi intensamente negli occhi..
-scusa perché ieri ti ho baciato con prepotenza senza neanche chiederti il permesso, o quantomeno senza aver prima appurato che fosse quello che desideravi anche tu. Ma mi è sembrato giusto, il momento perfetto, e credimi se ti dico che non ho fatto altro che desiderarlo per tutta la giornata di ieri, e anche adesso.. ma questo è un altro discorso..non so come spiegarlo, o forse lo so. È solo che ho paura che tu possa scappare appena ti avrò detto quello che provo..-
-Jake non c’è bisogno che ti scusi.. mi sembra di aver ricambiato il bacio o no?- ero talmente emozionata a dire quelle parole che il cuore prese a battermi furiosamente.
-si.. ed è anche quello di cui voglio parlare.. ma prima, devo dirti una cosa io. Perché ho come l’impressione che se lasciassi parlare te, poi non riuscirei più a dirtelo. Bella, per quanto possa sembrare ridicolo e scontato, perché immagino che tu ormai l’abbia già capito, io.. ti amo! Sono stato al tuo fianco sempre in quest’ultimo periodo, e neanche il fatto che stessi male per un altro, mi ha impedito di coltivare questo sentimento già forte dentro di me. Ho deciso di dirtelo perché non posso più fare finta di niente con te.. se ogni volta che ti sto accanto vorrei solo toccarti e baciarti. Ma so anche che non devo aspettarmi niente. E non ti chiedo niente, solo.. non allontanarmi, non pensare subito che non potrà mai esserci nulla tra noi solo per principio, solo perché pensi sia presto..-
Le sue parole mi spiazzarono come la sua determinazione.
-Jacob io, non so cosa dirti.. il bacio di ieri l’ho ricambiato certo. Ma pensare già da subito a instaurare un rapporto con te mi spaventa. E tanto! Non voglio ferirti dicendoti che per me non è lo stesso, che non provo lo stesso sentimento che tu invece provi per me, ma mentirei se ti dicessi il contrario. Non ti voglio bene come ad un amico, perché gli amici normali non si baciano.. ma non so come definire il nostro rapporto, almeno non per il momento!-
Mi stupii della sincerità delle mie stesse parole
-Bella non pretendo di fidanzarci subito. No! Non te lo chiederei mai. Ma almeno dacci una possibilità! Concediti una possibilità! Lo so che è troppo presto.. ma lo sento che anche tu provi qualcosa. Che anche a te fa piacere ricevere i miei baci e le mie attenzioni. Ti chiedo solo di condividere insieme a me  questo trasporto che al momento sentiamo entrambi l’uno nei confronti dell’altro, senza aspettarci troppo ma soprattutto senza farci troppe promesse..-
-cioè.. cosa mi stai chiedendo? Di stare insieme senza nessun impegno?-
-no,  ti sto chiedendo di stare insieme come due persone che ci tengono l’uno all’altra, a cui piace scambiarsi coccole, carezze e baci.. Credimi, se potessi lo direi al mondo intero quanto ti amo e quanto vorrei che noi due fossimo una coppia. Ma so che per te non è la stessa cosa. E per il momento a me va bene così, saprò essere paziente e aspettare che tu sia assolutamente convinta di quello che vuoi.. come lo sono io dei sentimenti che provo per te!-  

Non sapevo cosa dire e ne cosa pensare. Questa era la soluzione a tutti i nostri problemi. Stare insieme e comportarci come si comportano i fidanzati, ma allo stesso tempo sapere di non esserlo. Non me la sarei mai aspettata una proposta del genere,e  la sua era da considerarsi una Mossa furba! Lui certamente sperava che cedessi, che averlo tutti i giorni al mio fianco mi portasse ad attaccarmi a lui maggiormente e quindi a dichiarare i miei sentimenti..
Certo era una cosa che normalmente non avrei considerato affatto. Con lui fu tutto diverso, lo sentii subito che era la persona giusta e non mi feci tanti problemi a decidere che lo avrei voluto, per sempre! Ma non potevo negare che c’èra qualcosa tra me e Jacob. Sentirlo vicino mi faceva stare bene, sentivo di essere importante per qualcuno e questo mi lusingava. Ma certamente non potevo definirlo amore, quello con la A maiuscola, almeno non da parte mia..
Non mi accorsi che durante tutto il mio monologo mentale si fosse avvicinato così tanto al mio viso. All’improvviso me lo ritrovai a pochi centimetri dalla mia bocca, sentivo il suo respiro caldo e avvolgente e questo stranamente non mi dispiaceva..
-allora? Non sei ancora convinta che tra noi ci sia qualcosa che vale la pena di essere vissuta?- alitò piano sulla mia bocca

In meno di due secondi si appropriò delle mie labbra e iniziò a baciarle con assoluta lentezza, quasi a volermi dare la possibilità di tirarmi indietro. Ma quella volta non lo feci.. misi una mano sulle sue spalle larghe come ad attiralo di più verso di me e lui non indugiò un attimo ad assecondare i miei movimenti. Si muoveva dolce sulle mie labbra accarezzandole piano e inebriandomi con il suo sapore. Non ricordo esattamente quale fu il momento in cui capii e desiderai di volere di più, ma all’improvviso, forse spinto dalle mie mosse, Jacob iniziò a baciarmi con più convinzione, con più trasporto. Riuscivo a sentire la sua lingua premere sulle labbra e cercare di entrare in contatto con la mia, che arretrava ma che dopo poco si sciolse in un bacio che non avevo mai provato in vita mia. Senza nessuna traccia di imbarazzo, e di questo me ne stupii abbastanza, ci trovammo quasi automaticamente a baciarci in maniera molto passionale. Quella passione che non credevo di avere.. quella passione che con lui dovevo tenere a freno, quella passione che me lo faceva desiderare senza poterlo toccare..
Il mio cuore batteva all’impazzata quasi volesse uscirmi dal petto. Pian piano ci ricomponemmo e ci staccammo fino a che con dei piccoli e delicati baci a fior di labbra, sul divano del salotto di casa mia e con il fiato corto, terminammo il nostro vero e proprio primo bacio...
Lo guardai imbarazzata, certa che il rossore alle guance fosse più esplicito di qualsiasi parola. Lui mi rispose con un altrettanto dolcissimo sorriso imbarazzato
-allora.. lo prendo come un si?-
-si..- risposi semplicemente. 

Da quel giorno, ogni giorno lo passammo insieme, tra risate, passeggiate nei boschi, bagni e tuffi nel mare, e baci tanti baci.  Quelle due settimane assunsero le sembianze di mesi, tanta era l’intensità con la quale avevo iniziato a vivere la vita. Mi sentivo spensierata, libera, felice.. ma quel senso di oppressione non mi lasciava mai. Inconsciamente sapevo che tutte quelle cose volevo farle e viverle insieme ad un’altra persona. Volevo correre e volevo che fosse lui a tenermi la mano, ogni volta che dopo un bacio mi ritrovavo ad aprire gli occhi volevo guardare isuoi ambra e perdermi in quel lago di emozioni, volevo sentire la sua bocca premere famelica in cerca della mia lingua e poi sentirmi in paradiso dopo aver assaggiato il suo sapore.. per tutte queste ragioni mi sentivo terribilmente in colpa nei confronti di Jacob che per quanto mi facesse stare bene e mi rendesse felice ad oggi i miei sentimenti nei suoi confronti non erano cambiati, o forse dovrei dire “aumentati”.

E allora iniziai a dirgli bugie. Bugie sul fatto che continuassi a scrivere a Edward, non volevo che sapesse che ancora lo pensavo, e bugie su quello che provavo per lui. Non mi aveva mai costretto a dirgli qualcosa che non mi sentivo di provare pienamente. E così da quando iniziò a chiamarmi “amore mio” io non ricambiavo mai e mi limitavo a sorridergli semplicemente certa che gli facesse piacere.
Il nostro rapporto divenuto più intimo non sfuggì a Charlie, attentissimo osservatore. Noi cercavamo comunque di fare le cose più di nascosto possibile, ma un giorno mi prese alla sprovvista dicendomi – non voglio una conferma ufficiale di quello che sta succedendo, ma sappi che mi si riempie il cuore di gioia a vederti così felice.. era ora che ricominciassi a vivere-  e da allora non si stupì più se facevo tardi la sera o se uscivo ad orari improbabili senza nemmeno giustificare la mia assenza.
Il campanello alla porta mi ridestò dai miei pensieri. Era arrivato..
Scesi subito le scale di corsa e non appena aprii la porta Jacob mi si buttò addosso abbracciandomi e baciandomi con l’entusiasmo di sempre.
-mi sei mancata..- mi diceva tra un bacio e l’altro
-ma se sono più o meno 12 ore che non ci vediamo..-
-si ma sono pur sempre 12 ore passate senza di te. Ti amo!-  ed ecco che il solito sorriso compariva sul mio volto.
- andiamo in camera tua?- annuii prendendolo per mano
Entrammo così in quel luogo che ci aveva visto insieme la notte scorsa e praticamente quasi tutte le notti da 2 settimane a quella parte.
Avevamo preso l’abitudine di stare insieme in camera mia la sera. Certo non potevo negare che la prima volta che si arrampicò sul cornicione ed atterrò sul pavimento vicino al mio letto, mi aveva riportato alla mente quando era Edward a farlo. infatti all’inizio ero un po’ restia a continuare a vederci così, ma per non ferire i sentimenti di Jacob non dissi nulla. Parlavamo per ore distesi sopra il letto fino a che non decidevo che fosse troppo tardi e quindi lo rimandavo a casa. Non avrei mai permesso che restasse a dormire e occupare così anche quella parte del letto che era solo ed esclusivamente di Edward. Un’altra cosa che ci piaceva fare insieme era.. baciarci. E per quanto potesse sembrare una cosa frivola, forse era l’unica cosa che mi spingeva e che mi legava a Jacob.  Non ci eravamo mai spinti oltre al bacio, anche se sentivo e immaginavo quanto questo gli costasse. Io non ero pronta per qualcosa di più, ma non glielo avevo mai detto. Quando la situazione iniziava ad infuocarsi un po’ troppo, o quando sentivo le sue mani accarezzarmi in parti un pochino più intime, come le cosce o i glutei, subito trovavo una scusa per interrompere il bacio. Lui sembrava capire che qualcosa non andava e allora si comportava meglio.
Si avvicinò abbracciandomi da dietro e lentamente iniziò a baciarmi sul collo e a salire lambendo il lobo dell’orecchio, fino a che i brividi che sentii lungo tutta la schiena mi imposero di voltarmi e di approfondire il bacio.
-mi sono mancate le tue labbra..- sussurrò a pochissimi millimetri da quest’ultime –mi è mancato il tuo profumo..- disse dopo aver inalato la pelle del mio collo – e sentirti tra le mie braccia- e così prese ad accarezzarmi la schiena, le braccia i fianchi. Fino a che mi ritrovai completamente sdraiata sul letto con Jacob sopra di me che imperterrito continuava la sua opera. Quando però sentii che ci stavamo spingendo oltre, delicatamente lo allontanai.
-Jake, fammi respirare.- dissi la prima scusa che mi venne in mente. E lui si staccò sdraiandosi di fianco a me. Restammo qualche secondo in silenzio fino a che non fu lui a parlare..
-stasera hai da fare?-
-no. Perché?-
-avevo intenzione di portarti in un posto.. ti va?- 
-certo che mi va! E dove mi porti di bello?-
-shh non te lo dico.. è una sorpresa.-
-come una sorpresa! Almeno dammi un indizio..-
-non se ne parla nemmeno! Sei troppo curiosa Isabella Swan! Ti fidi di me?-
-certo che mi fido..-
-e allora non farmi più domande, perché sarò muto come una tomba!-
Si alzò da letto e fece per andarsene.
-Jake! Dove vai??-
-ho una serata da organizzare.. ti passo a prendere alle 8.00- tornò indietro e mi stampò un bacio sulle labbra, poi andò via lasciandomi nella curiosità più assoluta. “Chissà che avrà in mente!” dissi tra me e me..
 

****************

-sarà successo qualcosa.. si me lo sento! È sicuramente successo qualcosa!- sbottai all’improvviso
-Bella? Tutto bene?- urlò Charlie dalle scale.
O cavoli avevo parlato troppo ad alta voce!
-si papà è tutto a posto non ti preoccupare..-
-no.. è che mi è sembrato di sentirti parlare da sola!-
-stavo solo cantando una canzone ad alta voce papà, sta tranquillo..-
Mi dovevo sempre far beccare!
Ero seduta sul letto di camera mia ad aspettare che Jacob venisse a prendermi, ma erano passati già trenta minuti e di lui ancora nessuna traccia! Era strano.. molto starno che facesse tardi e che neanche mi avvisasse.  Il telefonino era staccato, avrei potuto telefonare a casa sua ma non  volevo far preoccupare Billy.. bè, ma potevo sempre telefonare a Sam! Mi diedi della stupida per non averci pensato prima!
Ero con il telefono in mano pronta a digitare il numero di Sam quando all’improvviso suonarono alla porta. Mi affacciai velocemente dalla finestra di camera mia e tirai un sospiro di sollievo quando vidi la golf di Jacob parcheggiata di fronte casa. Subito scesi al piano di sotto.
-papà è Jacob, lascia faccio io..-
Aprii subito la porta e lo trovai appoggiato al muro di sostegno con un sorriso appena accennato. Era strano.. c’era qualcosa che non mi convinceva nei suoi occhi.
-scusa per il ritardo..- disse avvicinandosi e schioccandomi un bacio sulla guancia
- ma cos’è successo? Mi hai fatto preoccupare, stai bene?-
-benissimo!vedi? - e aprì le braccia come a farsi ammirare per mostrarmi che  fisicamente era tutto intero. Sospirai di sollievo.
-bene, allora possiamo andare. Ciao papà!- lo salutai alzando la voce visto che era seduto sul divano del salotto a guardare una partita di baseball  con la sua solita pizza preferita..
-buona serata ragazzi!- ci salutò e mi richiusi la porta di casa alle spalle
-allora dove mi porti?- chiesi appena entrammo in macchina -oh ma sei una curiosona.. ti ho detto che è una sorpresa, e allora aspetta di vederla no?-
-almeno dimmi come mai hai fatto ritardo!-
-non ti dirò nulla, lo vedrai dopo perché..-
Gli credetti, ma questo non mi tranquillizzò più di tanto.. c’era ancora qualcosa che non andava, glielo si leggeva negli occhi. Optai di stare zitta e di non farglielo presente, gliene avrei parlato più tardi se la cosa fosse andata avanti.
Conoscevo la strada che aveva intrapreso. Era la stessa che ci portava verso il mare di La Push. O meglio, era proprio il mare la nostra meta visto che dopo poco lo divi parcheggiare vicino alla spiaggia.
-mi hai portato al mare? – chiesi in maniera sfottente solo per provocarlo un po’ e per farlo ridere. Visto che non era la prima volta che ci andavamo non capivo quale fosse la sorpresa.
-donna di poca fede, aspetta e vedrai..-
Mi prese per mano e mi condusse sulla sabbia che morbida si accasciava al nostro passaggio. La serata era anche molto quieta, non c’era traccia di vento e la luna brillava nel cielo pieno di stelle. Raggirammo uno scoglio che forte si ergeva sulla sabbia e subito notai quale fosse la sorpresa..
Restai a fissare quella piccola tenda illuminata da una lanterna e il fuoco acceso a pochi metri di distanza.. un falò! Ecco la sorpresa...
-allora, ti piace?- mi chiese abbracciandomi da dietro
-Jacob è bellissimo, grazie! Un falò, chi se lo sarebbe mai aspettato...-
-sono felice che ti piaccia..-
-allora è per questo che hai fatto tardi? Stavi sistemando ogni cosa..-
Lo sentii irrigidirsi e staccarsi lievemente dalla mia schiena. Non mi sfuggi questa sua reazione, ormai ero brava a capire quando qualcuno mi nascondeva le cose.. lo avevo imparato dal maestro delle menzogne!
- andiamo avrai sicuramente fame, c’è un sacco di roba da mangiare e spero che ti piaccia quello che ho preparato, o dovrei dire quello che ha cucinato Emily..-

Entrammo in quello spazio piccolissimo e subito ci accomodammo sopra a dei cuscini sistemanti per terra. La roba da mangiare era tantissima ed anche molto buona, dovevo ricordarmi di ringraziarla per il disturbo..  fu una serata molto tranquilla e la trascorremmo a parlare e a scherzare. Ma quella sensazione di disagio non svaniva dagli occhi di Jacob che ogni tanto sembrava scattare come una molla al sol sentire un rumore troppo forte. Quando finimmo di mangiare mettemmo tutto a posto in una sacca e ci sdraiammo completamente sui cuscini.
-è stata una serata bellissima- dissi poggiata con la testa sul suo torace mentre guardavo fuori il fuoco acceso che scoppiettava.
Prese ad accarezzarmi i capelli e lo sentii sospirare.
-che c’è Jacob?- gli chiesi con dolcezza senza far trapelare troppa curiosità
Mi sorrise –niente..- disse semplicemente
Si avvicinò al mio volto e piano iniziò a baciarmi. Un bacio lento ma che subito si trasformò in uno di quei baci passionali a cui mi aveva abituata fin da subito. Mi lasciai andare mentre con una mano gli accarezzavo i capelli. In men che non si dica ribaltò le posizioni e me lo ritrovai addosso. Era una sensazione bellissima baciarlo e sentire i nostri corpi aderire perfettamente ma subito mi resi conto che ci stavamo spingendo troppo oltre.. aveva preso ad accarezzarmi i fianchi e ad insinuare un dito sotto la mia maglietta. No. Era decisamente troppo.
-Jacob- ansimai con il fiato corto allontanando delicatamente la sua mano.
Ma subito riprese a baciarmi in maniera molto esplicita. Jacob era un amante perfetto, sapeva cosa fare e anche come farlo! dopo neanche un secondo tentò di intrufolare di nuovo la mano sotto la maglietta.
-allora lo fai apposta..- gli dissi tra un bacio e l’altro
-cosa faccio apposta?- mi rispose lui affannato
-stai cercando in tutti i modi di intrufolarti con la mano sotto la mia maglietta..-
- è forse un reato?-
- no ma non sono pronta per quello che vuoi tu..-
-andiamo.. lasciati andare Bella.- disse baciandomi intensamente
-no.. Jacob ti prego.. ti ho detto di no!-
Si fermò completamente visto che non aveva smesso un attimo di baciarmi il collo mentre parlavo.
Improvvisamente si staccò come scottato e si rimise a sedere.. leggevo rabbia nei suoi occhi e sapevo che da li a poco sarebbe esploso.
-forse non lo vuoi fare con me, ecco perché non sei pronta! Forse se lo avesse fatto qualcun altro non avesti fatto tanto la preziosa, ti avrebbe fatto piacere sentire le luride mani di una sanguisuga toccarti al posto mio!- aveva alzato leggermente la voce e il suo tono era glaciale
-Jacob aspetta cosa intendi dire..-
-che tu non lo hai mai dimenticato nemmeno per un secondo da quando stai con me, ecco cosa voglio dire! Che tu pensi ancora a lui! Pensi che non me ne sia accorto che quando provo a toccarti o a volere di più tu mi allontani? Pensi che non sappia che ancora gli scrivi? Che ti sento sussurrare il suo nome nel sonno? Non volevo essere amato con ogni fibra del tuo essere, almeno non per ora, ma un minimo di rispetto nei confronti di quello che provo per te potevi averlo! Non mi stupirei se ogni volta che ti bacio pensi a quando era lui a baciarti e a toccarti.. ops, scusa  no! Lui non poteva toccarti, almeno non senza rischiare di ucciderti! E nonostante tutto tu lo vuoi ancora!- era come impazzito, sembrava una furia.

Dal canto mio non potevo certo negare che avesse ragione, non a  me stessa almeno. Aveva centrato in pieno quello che provavo! Mi sarei mai tirata indietro se fosse stato Edward a toccarmi? A baciarmi in modo più esplicito? A voler fare l’amore con me? La risposta la sapevo, e a quanto pare la sapeva anche Jacob. No, non lo avrei mai fatto! Mi ero comportata uno schifo nei suoi confronti, non se lo meritava affatto. Lui era una persona eccezionale, capace di farmi sentire bene, protetta e al sicuro. E io come lo avevo ripagato? Mentendogli, ecco come! Meritava di meglio, meritava di più di una che si buttava in una storia solo per dimenticare l’uomo che amava. Si, l’uomo che amava e che tuttora amava alla follia! E Jacob lo sapeva, lo aveva sempre saputo! La verità mi piombò addosso e mi fece male, tanto male. Immediatamente sentii gli occhi pizzicarmi e le lacrime iniziarono a scendere senza controllo. Mi vergognavo anche a mostrarmi in quel modo davanti a lui, non si meritava di soffrire ulteriormente.
-scusa..- dissi semplicemente
-non mi servono le tue scuse! Voglio solo che tu sia sincera!-
Stavo per rispondergli e per raccontarli tutto quello che provavo, ma un rumore ci interruppe facendoci sobbalzare.
Sentimmo qualcuno avvicinarsi alla tenda..
-Jacob sono Sam.. esci ti devo parlare.- subito mi ricomposi non volevo che mi vedesse in quelle condizioni, avrebbe pensato chissà cosa..
-stai qui, torno subito..- mi disse Jacob senza neanche guardarmi
E così uscì dalla tenda e si inoltrò nella notte buia per raggiungere Sam. Li sentivo borbottare ma comunque non riuscivo a capire molto. Fino a che uno dei due alzò la voce e potei sentire con chiarezza a chi si stessero riferendo. Udii un solo nome, ma bastò a farmi vacillare .
-Alice! - mi precipitai subito fuori dalla tenda.

 
 
Alloooooraaaaaaaa!! Che ve ne pare? Visto che Bellina ha già cominciato a capire come comportarsi? Spero vi sia piaciuto e che decidiate di lasciarmi un commento.. anche negativo! Lo accetto comunque..
Vi ringrazio come al solito per aver letto il capitolo e ringrazio chi lascia i commenti ma anche i lettori silenziosi...♥
   
 
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