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Autore: Stella Di Mezzanotte    23/01/2011    5 recensioni
Quando i destini si incrociano, impossibile sfuggire. Edward č un papā molto protettivo, con l'unica ragione della sua esistenza, Bella con i suoi sogni e nella sua semplice vita si ritrova a che fare con una situazione pių grande di lei. Ma si sā... all'amore non si comada! Questa storia č frutto di diverse idee diverse tra loro che ho unito in un mix di effetti! Un Edward combattivo e poco raccomandabile insieme ad una Bella decisa e dal carattere forte! Spero di avervi incuriosito^^
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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             ρσтєяє мσятαℓє

 

 

Sarei diventata mamma. Ancora non riuscivo a crederci. La sorpresa mi aveva totalmente paralizzata e non ero riuscita a godere appieno di quella splendida notizia. Al contrario mio Edward si era ripreso subito. Era stato fantastico. Era felicissimo e io non potevo che esserlo allo stesso modo se non di più.

Mi sembrava ancora assurdo, eppure tutti quei malesseri erano giustificati. Portavo dentro di me il frutto dell’amore tra me ed Edward. Non credevo che sarebbe mai successa una cosa del genere.

In poco tempo avevo scoperto di essere una mezzo vampira e neo mamma. Nonostante la felicità del momento un pensiero mi logorava da tempo. Abigail come l’avrebbe presa? Era molto gelosa di suo padre, se non avesse accettato di avere una sorellina o un fratellino?

Quasi mi vennero le lacrime agli occhi. Quella dolce creatura aveva sofferto abbastanza nel corso della sua breve vita e non volevo che un fatto del genere la turbasse o sconvolgesse.

<< Ehi… >> sentii sussurrarmi debolmente all’orecchio.

Sorrisi ad Edward che mi stava cingendo la vita. Apoggiai la schiena al suo petto lasciandomi cullare dalle sue braccia.

<< A cosa stai pensando? >> mi chiese baciandomi un orecchio.

<< Ad Abigail. >>

Lo sentii tendersi dietro di me ma durò solo un attimo. Sapevo che anche lui stava pensando le stesse cose.

<< La prenderà bene, non ti devi preoccupare. >>

<< Oh Edward! E’ una situazione talmente complessa. Abigail ha dei problemi con sua madre e tu sei il suo unico riferimento, non voglio che pensi che il nostro bambino possa levargli il tuo affetto o il mio, per quanto possa valere per lei. >>

Edward mi fece voltare tra le sue braccia, per guardarmi in faccia, ma mantenne le sue braccia attorno alla mia vita.

<< Bella, stai tranquilla. Abigail è una bambina intelligente e ti adora sopra ogni cosa. Sistemeremo tutta questa faccenda. Cassandra vedrà Abigail quando vuole ma io amo te e il nostro bambino. Nulla potrà mai cambiare questo dato di fatto. >>

Sorrisi appena e gli accarezzai il viso distrattamente.

Non avremmo concluso nulla parlandone soltanto tra di noi. Avrei dovuto affrontare la piccola Abigail e parlare direttamente con lei di queste cose. Forse Edward aveva ragione, avrebbe capito.

<< Edward, cosa ne pensi di Tanya? >>

Lui mi guardò curioso e sorpreso dal mio repentino cambio d’argomento.

<< Che intendi? >>

<< Beh, all’inizio mi sembrava parecchio strano che volesse aiutarci, ma infondo credo alle sue parole. >>

<< Anch’io ho avuto dei dubbi ma anche a me sembra sincera. >>

Funno interrotti dalla porta che si apriva. Leandro entrò trafelato e venne dritto verso di me.

<< Così adesso lo sai. >>

<< Che sono incinta? Sì lo so, Leandro. Dove sei stato fin ora? >>

Lui sorrise amaramente.

<< A fare in modo che Aro non scoprisse la presenza di Tanya. >> sputò arrabbiato.

Edward si mise davanti a me, ringhiando leggermente.

<< Lei almeno sta cercando di aiutarci. >>

<< Ah sì? >> rimbeccò Leandro che avanzò minaccioso verso Edward.

<< Voi non avete idea di cosa vuole fare Aro. >> sussurrò minacciosamente.

<< Che aspetti a dircelo? >>

Edward si stava arrabbiando sempre di più e anch’ io ero stufa di tutta quella storia. Volevo sapere cosa Aro avesse in mente, una volta per tutte.

<< Ve lo dirà lui stesso. Il tempo dei giochi è finito. >>

Con un cenno ci indicò di seguirlo. Edward mi prese per mano e raggiungemmo come al solito la sala dove si trovavano Aro e i suoi fratelli.

Quasi urlai quando vidi Cassandra che teneva Abigail per mano, dinnanzi ad Aro.

Edward fece per andare verso di loro ma Aro senza neppure voltarsi verso di noi gli fece cenno di rimanere dov’era.

Diedi un occhiata a Leandro che guardava in modo strano la sorella e la nipote. In ogni caso, non mi sembrava affatto sorpreso di trovarle lì.

<< Papà! >> urlò Abigail quando lo vide ma non fece neppure un movimento per staccarsi dalla mano della madre, anzi la vidi stringersi ancora più vicino a lei.

<< Mia cara Cassandra, come stavo dicendo prima di questa interruzione… >> si fermò per fulminare Leandro che voltò il viso dalla parte opposta alla sua.

Quindi Leandro ci aveva portati appositamente lì per farci vedere cosa stava succedendo?

Guardai Edward ma lui osservava la figlia e l’ex fidanzata quasi senza battere ciglio.

<< … le cose sono cambiate. >> continuò Aro, che poco prima si era interrotto.

<< Questo l’ho notato Aro. Da te non mi sarei  mai aspettata una cosa simile. >>

Cassandra era molto arrabbiata e non staccava gli occhi da Aro, che di rimando le sorrideva mellifluo, come suo solito.

<< Non ti ho dato nessuna garanzia mia cara, le regole le faccio io, io stesso rappresento la legge. >>

Le sue parole risuonarono come un cattivo presagio tra quelle mura.

<< Non hai portato a termine esattamente ciò che ti avevo detto. Il nostro amatissimo Edward si trova qui, infatti. >>

La voce di Aro era velenosa e Cassandra si permise solo una rapida occhiata verso Edward, per poi tornare a guardare il suo interlocutore.

<< Edward non è più affar mio. >>

Le sue parole mi stupirono non poco ma Aro rise malignamente in risposta.

<< Tu credi davvero che io ci caschi? No, no… mi hai forse sottovalutato Cassandra. Se tua figlia è viva è grazie a me e alla dolce Isabella. >>

Abigail si sporse per guardarmi ma non mi sorrise ne disse nulla. Che le stava succedendo?

<< Non sai ancora la lieta notizia, vero? >>

Cassandra si irrigidì e lo stesso fece Edward. Lasciò la mia mano e provò ancora ad avvicinarsi a loro. Stavolta Aro non lo fermò, forse curioso di vedersi la scena.

Edward si avvicinò subito ad Abigail che lo guardò sorridendo, ma non sciolse la sua mano da quella di Cassandra. Edward rivolse il suo sguardo a Cassandra e rimasero ad osservarsi per lunghi minuti senza dire una sola parola.

Una fitta di gelosia mi colse all’improvviso. Sapevo che Edward mi amava ma il legame con Cassandra era qualcosa di molto forte, nonostante tutto. Avevano una figlia insieme, era un legame indissolubile.

Scoprì che Leandro mi osservava con attenzione. Ricambiai il suo sguardo e lui mi si avvicinò.

<< Edward, Cassandra non avete nulla da dirvi? Non dovrò mica farlo io per voi, no? >>

La cattiveria di Aro era incredibile.

<< Non è il momento per discuterne. >> rispose secco Edward, distogliendo lo sguardo da Cassandra per riporlo su di me.

Si accorse forse dal mio sguardo che qualcosa non andava e aggrottò la fronte. Inutile dire che avrei voluto che restasse accanto a me ma non potevo comportarmi come una bambina. Era andato solo da sua figlia…

<< Come al solito, Edward, sei troppo precipitoso. Non ti curi molto dei sentimenti delle persone. >>

Edward lo fulminò con lo sguardo ma ormai non poteva più raggiungermi. Abigail aveva preso la sua mano con quella libera e lui abbassò lo sguardo su di lei, felice di quel primo contatto tra di loro.

Guardarli tutti e tre insieme mi fece sentire terribilmente fuori luogo. Forse tutto ciò che era accaduto era sbagliato…

Mi portai la mano sul grembo, ancora quasi del tutto piatto e con mia grande sorpresa Leandro poggiò la mano sulla mia.

<< Stavolta riuscirò a proteggere sia te che tuo figlio. >>

Lo guardai senza sapere cosa dire, fin quando Aro non riprese a parlare.

<< D’accordo. Edward non vuole dirlo e lo farò io. Strano però, ero convinto che fossi felice di questo bambino Edward, invece lo stai nascondendo. >>

Quelle parole mi fecero tremendamente male.

<< No, io… Bella… >>

Edward mi guardava implorante ma io distolsi lo sguardo dai suoi magnetici occhi verdi.

Mi permisi di osservare Abigail che sembrava trattenere il respiro.

<< Abigail, tesoro… >>

<< Non è il momento Edward, l’hai detto tu. Bella aspetta un bambino ed è per questo motivo che i miei piani sono cambiati. >> Aro si sfregò le mani con cattiveria e io misi tutto da parte spaventata per ciò che sapevo sarebbe accaduto presto.

<< Se volete che la piccola Abigail, Cassandra e anche tu Edward usciate vivi da qui, la mia dolce nipotina dovrà rimanere qui fin quando il bambino non nascerà, poi anche lei andrà via chissà… >>

Raggelai a quelle parole. Non poteva davvero volerlo fare.

<< Non puoi farlo! >> quasi urlò Edward.

<< Sì che posso. >>

Abigail fu strappata violentemente dai suoi genitori e fu catturata da due vampiri. Lei scalciava e urlava di essere lasciata libera ma i due sembravano non sentirla neppure.

Edward e Cassandra si lanciarono sui due vampiri e Leandro rignhiava ferocemente nei confronti di Aro.

<< NO! FERMI! >>

Cassandra ed Edward si fermarono di botto e Aro continuò più tranquillo.

<< Se solo fate un altro passo la bambina morirà. Dovete accetare questo patto. Isabella rimarrà qui fino al concepimento del bambino che poi lascierà qui con me. Fine. >>

<< Perché vuoi mio figlio? >> dissi senza parole.

<< Perché sarà il mio erede. >>

Le sue parole mi spiazzarono del tutto. Cosa intendeva?

<< Non l’avrai mai. MAI! >>

Le mie urla fecero zittire tutti, pure Abigail smise di urlare e scalciare e mi guardò con occhi tristi e pieni di lacrime.

Non mi resi conto neppure che stavo piangendo. Vedevo Edward distante ma mai mi avrebbero levato mio figlio. In quella situazione così difficile e complicata, dove avevo scoperto che mia madre era morta per salvarmi, che non l’avevo mai conosciuta, che il mio vero padre mi aveva abbandonata, che Edward sarebbe rimasto per sempre legato al suo passato e anche a Cassandra, anche se lui si ostinava a negare, il mio bambino era la mia unica certezza. Nessuno me l’avrebbe tolto.

Ritrovai Edward di nuovo accanto  a me. Cercò di abbracciarmi ma lo allontanai bruscamente.

<< Il tuo posto è lì. >> dissi indicandogli Cassandra che mi guardava dal fondo della sala, poco lontana da Abigail e dai due vampiri che la trattenevano.

<< Cosa…? No Bella, cosa dici? >>

Confusa dalle mie stesse emozioni, mi avvicinai ad Aro mentre lui cercava di fermarmi.

<< Farò tutto ciò che vuoi ma non posso lasciarti mio figlio. >>

<< Rimarrai anche tu dopo, allora. >> mi rispose lui enigmatico.

<< Ora però basta con tutte queste scene. Mi avete annoiato. >>

Fece un cenno ai vampiri che tenevano Abigail e questi indietreggiarono fino ad aprire una porta alle loro spalle. Cassandra si lanciò verso di loro ma incredibilmente fu un'altra vampira a colpire i due vampiri e liberare Abigail.

<< Tanya! >> urlò Edward

Da quel momento si aprì l’Inferno. Tanya e Cassandra combatterono selvaggiamente fino a quando non uccisero i due vampiri. Edward prese Abigail in braccio e la difese da altri vampiri che entrarono subito per prenderla.

Io fissai tutto quel putiferio senza poter fare nulla. Leandro stringeva i pugni ma come consigliere di Aro non poteva intervenire. Forse sapeva che non avrebbero fatto del male ad Abigail.

Leandro era troppo misterioso e impossibile da capire. Il suo sguardo mi diceva che aveva qualcosa in mente, ma cosa?

<< Avevi detto che li avresti lasciati liberi! >> sbraitai verso Aro che mi sorrise come a sottolineare la mia stupidità.

<< Tu rimarrai qui con me mia cara nipote! Diventerò Bisnonno!!! >> disse gioviale verso i frateli che annuivano partecipi, del tutto incuranti di ciò che stava accadendo in quella sala.

Aro quindi sapeva che ci sarebbe stato inevitabilmente lo scontro, non appena avesse fatto portare via Abigail. Voleva liberarsi di tutti e lavarsene le mani. Che razza di bastardo!

Guardavo quella scena con orrore e senza sapere come chiusi gli occhi concentrandomi in qualcosa che neppure io sapevo cosa fosse.

All’improvviso tutti i vampiri che stavano combattendo contro Edward, Cassandra e Tanya caddero a terra senza vita, senza che nessuno li toccasse.

Attonita mi portai una mano alla bocca, ero stata io a fare tutto questo?

Le risate di Aro si fermarono di colpo e mi guardò con orrore crescente.

<< Leandro avevi detto che non avrebbe potuto farlo. >> disse con voce innaturale e macabra.

<< Ti avevo detto che non c’erano possibilità certe, Aro. >> rispose lui, ma io non li stavo ascoltando realmente.

Guardavo lo scempio davanti a me con le lacrime che copiose mi rigavano il volto. Che cosa avevo fatto? Avevo ucciso decine di vampiri con la sola forza del pensiero, che razza di potere era quello? Che mostro ero diventata?

Tanya, Cassandra e Abigail mi guardavano quasi spaventate mentre Edward era in piedi di fronte a me. Non l’avevo visto nemmeno avvicinarsi.

<< Bella… >> sussurrò talmente piano che a mala pena lo sentii

Mi prese il volto tra le mani e asciugò le mie lacrime con le dita, mentre io cadevo in una profonda disperazione.

 

 

 

 

********************************************* 

Scusate. Mi dispiace molto ma in questo periodo non sono riuscita a scrivere una sola parola per quanto riguarda la scrittura. Mi riprenderò.

La storia è agli sgoccioli, non credo ci saranno più di 5 o 6 capitoli più l’epilogo.

Un bacio a tutti…

Stella Del Sud…

 

 

 

  
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