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5. Scelte

-Il mio treno parte fra quindici minuti.- disse con tranquillità Dominique, guardando l'orologio che aveva al polso.
-I treni non sono mai puntuali.-
-Questo lo sarà, James.-
-Già.- sbuffò lui, sistemandosi i capelli.
Erano seduti su un muretto, a mezzo metro dai binari. La giornata non era fredda, ma benché luglio fosse iniziato da un pezzo non era neanche particolarmente calda.
Entrambi portavano un golf, l'uno nero, l'altra bianco... Zero sincronia.
-Devi indossare ancora per molto quegli occhiali?- domandò lei, irritata.
-C'è il sole.-
-Ma non scalda nemmeno e voglio guardare le persone in faccia quando parlo.-
Lui non rispose, ma non accennò a toglierseli.
Rimasero in silenzio per parecchi minuti, erano lontani i giorni in cui si parlavano sopra pur di iniziare per primi la conversazione.
-Mio padre non l'ha presa poi così male, no? Insomma... Pensavo peggio ed invece ha cercato di capire. Forse l'ha convinto la ricerca che avevo fatto sui Black. Sai la storia di Walburga e Orion Black* che ti avevo raccontato.-
-Erano altri tempi. Saresti dovuto stare zitto e basta, James. Non saremmo arrivati fino a questo punto.- rispose lei, voltando lo sguardo oltre di lui, in cerca del treno.
-Non ce la facevo più, Dominique. Volevo che la mia famiglia sapesse e credevo...-
-Che cosa? Che ti avrebbero fatto le congratulazioni? Che ti avrebbero dato una pacca sulla spalla e avrebbero brindato alla nostra unione? Non siamo Victoire e Teddy, James. Noi siamo cugini e per colpa tua da oggi in poi saremo solo più questo.- concluse lei, fredda.
-...-
-Sei stato troppo ingenuo, James, ma non ti biasimo. Il grande Potter non poteva pavoneggiarsi di fronte tutta la scuola di avere una ragazza, perché era sua cugina, quindi hai preferito chiudere per tornare sul tuo piedistallo.-
-Sai che non è così.-
-No, non lo so.-
James si tolse gli occhiali, l'espressione dura di Dominique si sciolse e le mani salirono a coprirle la bocca.
Gli occhi del ragazzo erano in uno stato pietoso. Doveva aver pianto tutta la notte, perché erano arrossati, gonfi e le occhiaia accentuavano ancora di più quel fattore.
-Credo che non mi perdonerò mai per quello che ho fatto. Avrei preferito mille volte vivere nascosti per l'eternità, perché ero con te, ma è andato tutto a puttane per colpa mia. Merito il tuo disprezzo, ma non dubitare dei miei sentimenti. Non farlo mai, Dominique.- concluse, rinfilandosi gli occhiali e chiudendo la questione.
-Solo un anno. Poi saremo maggiorenni e andremo in Giappone. Meglio esule che infelice.-
-Beauxbatons non è vicino e un anno non è poco.-
-Ma mi hai sentito? Ho appena detto che diserederei la mia famiglia pur di stare con te. Figurati se mi spaventano cose come la lontananza ed il tempo.- perdurò lui, serio per la prima volta.
Dominique assottigliò lo sguardo verso l'orizzonte.
-E' il mio treno. E' puntuale.-
Il vapore si intravide dietro la collina ed aumentava sempre di più.
-Beh, credo che sia giunto il momento.- disse James, trattenendo la frustazione.
-Forse i miei, benché se la siano presa di più rispetto ai tuoi, non mi hanno accompagnata perché sapevano che saresti venuto a salutarmi.- provò Dominique, speranzosa.
-O forse perché sono delusi.- disse James.
-Forse.- ammise lei.
-Non so te, ma da qui non mi schiodo fino a che non mi avrai baciato come si deve.- provò a scherzare lui, senza riuscirci.
-Ne ero certa.- rispose lei, prima di avvicinarsi.
Era il miglior bacio che James le avesse mai scoccato, forse perché Dominique sapeva che quello sarebbe stato l'ultimo ed entrambi stavano donando il massimo per lasciare un bel ricordo di sé.
Era così ingiusto, eppure così sbagliato.
Dominique, però, continuò a godere di quel piccolo attimo di Paradiso, prima che l'Inferno la inghiottisse.

* Walburga Black è un personaggio della saga Harry Potter, scritta da J.K. Rowling. Sorella di Alphard e Cygnus Black, padre di Bellatrix, Andromeda e Narcissa. Sposa suo cugino Orion ed è la madre di Sirius e Regulus. Deceduta nel settembre 1985, il suo ritratto è appeso nella hall della casa dei Black. Con la sua morte, Sirius ereditata la casa al 12 di Grimmauld Place e il suo ritratto, che come tutti i ritratti dei maghi può animarsi, rivela l'immagine di una strega urlante, scarmigliata ed inorridita dal vedere mezzosangue, licantropi e sanguesporco ospiti graditi ed indisturbati della sua amata Grimmauld Place. Feroci saranno i rimproveri che rovescerà su Sirius (tra gli epiteti più affettuosi è possibile citare 'traditore del tuo sangue', 'abominio' e 'vergogna della mia carne'), cui quest'ultimo risponderà con pari gelido disprezzo. Proprietaria dell’elfo domestico Kreacher, esso gli resterà fedele anche dopo la sua morte. [Fonte: wikipedia]

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Alla fine sono riuscita ad essere in ritardo comunque, benché avessi buoni propositi xD
Quindi ho postato le ultime due insieme, così è conclusa.
Ringrazio Ross_ana ed _AleAle_ per le recensioni e tutti coloro che l'hanno aggiunta nelle preferite/seguite/ricordate.
Grazie <3
A presto.