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Autore: poisonous rose    23/01/2011    3 recensioni
Nel diario però diceva altro a quello che tutti affermavano nei riguardi di mia madre.
Parlava soprattutto di un ragazzo.
Ma, dannazione, non capivo chi diamine fosse stato questo fantomatico ragazzo che Hermione Granger, la mia ormai single madre, avesse frequentato dopo Victor Krum e prima del suo fidanzamento con papà. Quindi, facendo due conti, per ben due anni e mezzo era stata con questo tizio. Lei lo aveva più volte nominato nel diario, ma con un nome totalmente assurdo.
"Costellazione".
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Rose Weasley, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mum's personal Diary.'
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Mum's personal Diary.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- Evapora.
 
 
 
 
 
 
 
Primo Settembre. 
Primo giorno di scuola. 
Prima volta che i miei genitori non erano mano nella mano da quando ero nata. 
Prima volta che vedevo mia madre senza la fede nunziale, così come mio padre. 
Prima volta che mi sentivo vulnerabile vedendo mio padre dalla parte opposta della stazione, rispetto a dove ci trovavamo io e mamma in quel momento. 
Prima volta che io e Hugo non ci scompigliavamo i capelli a vicenda prima di salire sul treno, perchè lui era lì, vicino a papà, troppo lontano da noi. 
Prima volta che i miei genitori si lanciavano sguardi di fuoco, ma si amavano, doveva essere così per forza.. obbligatoriamente. 
Prima volta che mi guardavo intorno e notavo che mentre la mia famiglia era divisa, e si scrutava circospetta cercando di capire i punti deboli dell'altro, le persone passavano in mezzo al varco che avevamo creato senza far caso alla tensione che si sentiva in quel momento. Il problema era nostro, e di nessun'altro. 
Primo.. no un secondo, non era il primo anno. Era il quinto anno. 
 
 
 
Mamma e papà si guardavano in cagnesco e io e Hugo abbozzammo un sorriso comprensivo verso l'altro, ognugno di noi stava subendo una tortura personale da un mese e mezzo. Il giudice aveva assegnato -si assegnato, diviso come dei cagnolini per intenderci-me a mamma, e Hugo a papà. In reltà, avevamo scelto noi con chi stare, sapevo che mamma aveva bisogno di me, aveva bisogno di sfogarsi, di piangere e di pigliare a parole quel coglione di papà avendo il mio pieno consenso; e papà aveva bisogno di scherzare per sdrammatizzare il tutto perchè era ancora troppo bambino per capire che cosa fosse realmente avvenuto fra di loro, e io l'avrei preso solo a parole se me lo fossi trovato davanti. 
Ma di una cosa ero certa: sarebbero ritornati insieme. 
Di questo ne ero sicura, prima o poi si sarebbero rimessi insieme.. se non oggi, domani. 
Presi la mano di mamma e Hugo fece altrettanto con papà, arrivammo al centro della stazione, mentre i nostri genitori facevano di tutto pur stare il più lontano possibile l'uno dall'altro. Sbuffai sbattendo i piedi per terra, come quando da piccola volevo ottenere attenzioni. Infatti, si girarono tutti verso di me, sorrisi compiaciuta, grazie al cielo avevo ereditato l'intelligenza di mamma. 
« Grazie per l'attenzione. » 
Mamma roteò gli occhi al cielo pensando sicuramente che stavo diventando una piccola stronzetta, la guardai sorridendo. Tutti quanti l'avevano sempre descritta come "Hermione Granger: la perfetta. La strega babbana più intelligente della scuola di Hogwarts.. Quella composta con un'autocontrollo eccellente. Senza macchia e senza paura." Mi chiedevo proprio come facessero a dire simili stronzate se nemmeno la conoscevano di persona; i giornalisti erano a conoscenza solo del fatto che lei, mio zio, e mio padre avevano salvato il mondo Magico. Che poi si erano sposati e avevano avuto dei figli.
Ma non erano loro, i giornalisti, a vivere in casa con una donna ormai quasi-fidanzata con un tipo che io non conoscevo -ma anche se l'avessi conosciuto non ci sarei andata molto d'accordo- e che molto probabilmente non avrei conosciuto perchè "L'avrei fatto scappare via a gambe levate". 
Non erano loro a subirsi le sue urla in piena notte, quando si svegliava incazzata e con le lacrime agli occhi perchè aveva di nuovo sognato il giorno in cui aveva scoperto che l'amore della sua vita era stato letto con una sgualdrina, con una che non era lei. 
Non erano loro a soffrire, nel vedere la propria famiglia distruggersi a causa di uno stupido sbaglio, di un .. di una stronzata. 
Ma dicendo questo, non davo ragione a mio padre, tutt'altro. Era una stronzata. Perchè se voleva andare più spesso a letto con mia madre, se voleva provare nuove emozioni poteva benissimo insonorizzare la stanza e dare di matto con Lei senza dare fastidio a nessuno. E non con un'oca qualunque, che per giunta aveva un naso che faceva invidia persino alla Befana. 
« Papà. » disse Hugo guardando Ronald Weasley per farli salutare la mamma, scossi il capo vedendo che non si muoveva per questione di orgoglio. Bambino. Era un fottuto bambino immaturo.
« Dimmi. » 
Scossi il capo guardando mamma, sogghignava, e sapevo benissimo anche il perchè, pensava sicuramente "La dimostrazione che tutti quegli anni di matrimonio sono stati solo una gran perdita tempo". Ormai lo ripeteva tante volte la notte che era diventata la sua frase giornaliera quando era sovrappensiero. Stava male, e lo sapevo benissimo, mi chiedevo solo come facesse il suo nuovo fidanzato a sopportarla se diceva sempre questa frase.. forse l'avrebbe lasciata proprio per questo. Sarebbe stata una mano santa e io mi sarei risparmiata il lavoro sporco. 
« Mamma. » mormorai speranzosa verso mia madre, speravo che almeno lei avesse un pochino di buon senso. Mi guardò e poi annuì carezzandomi la guancia. 
« Ronald, qual buon vento. Ti sei ricordato di nostro figlio a quanto vedo.. ah, come sta Lavanda? »
Maligna. Fottutamente maligna. 
Da quando si era lasciata con lui, era finalmente se stessa, con tutti. E quel tutti implicavava soprattutto la sottoscritta. Era più stronza questo era vero, ma finalmente non aveva paura di ferire una persona, finalmente aveva capito che per stare bene, per difendersi dagli altri, doveva attaccare per prima. Altrimenti non sarebbe sopravvissuta in quella giungla che chiamavano vita. 
Papà divenne rosso, il solito colore che i Weasley acquistavano quando si stavano incazzando o si sentivano denigrati. 
Mamma sorrise, e si avvicinò a Hugo schioccandogli un bacio sulla guancia per poi sorriderli contenta di rivederlo dopo tanto tempo, « Ciao tesoro, grazie per le lettere. » 
« Che lettere? » chiese papà ingenuamente, mamma ti prego, ti supplico non dirlo. 
« Non lo sai? Mio figlio, mi invia periodicamente delle lettere, dicendomi che gli manco e che spera seriamente che io stia bene. Rosie non lo fa con te? ».
Come non detto. 
Lo sguardo di Ronald Weasley schizzò nel mio. Sbiancai all'improvviso, ehm.. e ora? No che non gli inviavo lettere per Merlino! Non avevo la minima intenzione di dirgli "Papino mi manchi, ti perdono e so che non era colpa tua." 
Perchè dannazione non era vero. Era tutta colpa sua, sua e dei suoi ormoni e del coso che non sapeva tenere sotto controllo, guardai mamma e poi afferrai il mio baule. 
« Ci si becca a Natale, e vedete di non scannarvi, altrimenti chiedo a zio Harry di controllarvi. » mormorai salutando mia madre con un bacio sulla guancia, e mio padre con un cenno del capo, si morse leggermente il labbro inferiore, sapeva che mi stava perdendo.. e sapeva che doveva trovare un modo per rimediare. 
Non appena diedi le spalle a mamma e papà, sentii due braccia avvolgermi da dietro in un'abbraccio caldo, familiare, che mi diceva tutto quello che non si riusciva a dire. Socchiusi gli occhi mordendomi il labbro, beandomi di quell'affetto che non ricevevo da tanto tempo da lui. Appoggiai il capo sul petto di papà e lui mi baciò il capo. « Ogni tanto vai al negozio di zio Fred, ci sono dei regali per te. » disse sottovoce, sapevo che era il suo modo di dirmi che gli dispiaceva immensamente e non sapeva come rimediare.Ma almeno aveva fatto un passo avanti verso me, era un'inizio. Sorrisi e annuii girandomi verso di lui per poi salutarlo con un bacio sulla guancia, da quanto tempo che non gliene davo uno! 
« Ciao papà. » 
« Ciao Rose. » 
 
 
 
 
 
 
 
*****
 
 
 
 
 
 
 
Avevo lasciato i miei genitori lì. Davanti al binario 9 e ¾, come se nulla fosse, convinta che dopo quello che mi aveva detto papà, almeno non si sarebbero scannati vivi. Ma non appena misi piede sul vagone del treno li sentii prendersi a parole, nemmeno il garbo di farlo in un altro luogo avevano! Erano una cosa straordina quei due, dannazione, non potevano stare vicini senza divenire subito come cane e gatto. Sbuffai mentre entravo dentro un vagone, uno qualsiasi, bastava che mi lasciassi alle spalle le imprecazioni dei miei, e non fu nemmeno tanto difficile; siccome non appena si chiuse la porta dietro di me, tutti suoni esterni si attutirono, come se mi avessero infilato dei cotton fioc nelle orecchie e adesso non riuscissi più a togliermeli, ma era decisamente meglio così. Trascinai -o almeno ci provai- il baule nello stretto corridoi del vagone, mentre il gufo bianco che mi aveva regalato zio Harry si dibatteva per uscire dalla sua gabbia, ma col cavolo che l'avrei fatto uscire. L'ultima volta aveva quasi staccato braccio a Nott.. però non era stata nemmeno tanto male come cosa, in fondo, se lo meritava pure: Dereck aveva lanciato una fattura Orcovolante a Roxanne, poi Henry -così si chiamava il gufo, strano ma vero- preso da chissà quale forza sovrannaturale, gli era saltato addosso cercando di amputargli il braccio sinistro, ragion per cui io mi ero beccata una settimana di punizione estremame straziante dalla McGranitt per "non aver custodito adeguatamente il mio animale da compagnia". 
Entrai all'interno di uno scompartimento -dopo avere cercato in lungo e in largo, dentro ogni cabina, un qualche segno di vita dei miei cugini senza trovarli-, tirai il baule e chiusi la porta dinnanzi a me sospirando, era il mio primo viaggio da quando avevo undici anni, che andavo verso Hogwarts in un vagone senza i miei amati cugini con me a dirmi che sarebbe stato un'anno fantastico, evidentemente, sarebbe stato l'anno delle "prime cose mai fatte e che devono accadere per farmi andare in tilt obbligatoriamente", esaltante non è vero? Mi girai e mi sedetti su quella sottospecie di divanetto verde per poi spintonare il baule sotto alla finestra, mi avvicinai a questa e notai solo in quel momento due paia di scarpe nere, seguite da un pantalone nero ricamato sicuramente a mano, una camicia bianca sbottonata ai primi due bottoni con una giacca nera. Rabbrividii appena nel notare la carnagione pallida spiccare dalla camicia bianca già di suo. 
Fa che non sia lui. Ti supplico Dio, sempre se esisti.
Ma le mie richieste non potevano essere ascoltate, ovviamente. Mi sedetti e vidi il suo mento, poi labbra rosee e -da baciare-, infine, gli occhi ghiacciati, fottutamente grigi che mi scrutavano, studiavano, come tutte le volte che avevano posato troppo spesso nel corso di quei cinque benedettissimi anni le loro iridi grigie sulla sottoscritta. Era un ragazzo palestrato, biondo e ossigenato.
« Malfoy. » 
« Weasley. » appunto, ci mancava solo quella benedettissima voce oltre al resto e quella solita cantilena che andava avanti dal secondo anno. Non poteva solo esser un figo eccezionale, per carità, pure la voce ci si metteva. Ops. Avevo per caso detto che era un figo eccezionale? Beh, in realtà volevo dire che.. che era uno sfigato eccezionale, esattamente. Lo guardai circospetta e poi decisi di non pensarci, in fondo era il primo giorno, che diamine poteva combinarmi? Posai quindi le gambe sul sedile -in una posa per niente femminile-, occupandolo tutto con il mio 'leggiadro' peso, mentre appoggiavo la testa sul vetro del finestra fissando il panorama.
« Weasley, i tuoi cugini hanno finalmente deciso di evaporare? » 
« E tu finalmente hai trovato una nuova parola da denigrare a tuo piacimento? »
Sbuffammo contemporaneamente, e arrossii solo per questo. Avevo fatto una cosa uguale a quella che aveva fatto lui, per giunta contemporaneamente. Diamine mi sembro Lily. E' lei l'innamorata, non io. Scossi il capo tornando a contemplare il paesaggio mentre lui non la smetteva di parlare.
« Perchè non la finiamo? »
Mi ridestai improvvisamente, finire? Finire cosa? Oddio.. mica.. Sono solo i tuoi sciocchi pensieri Rosie, non vuole dire quello che pensi. 
E di preciso, che pensavo io? Beh.. pensavo che volesse dirmi molto gentilmente che voleva finirla con queste frecciatine e dichiararmi il suo amore eterno e che ero io più bella di Lily, ecco che pensavo io. Mi accigliai un secondo mentre guardavo il soffitto, mi stavo dando della stupida per questi inlogici pensieri da ragazzina innamorata di un qualcosa che non accadrà mai. Mi morsi leggermente un labbro e inspirai a fondo, girandomi verso di lui lentamente, come se non l'avessi proprio sentito o quello che aveva detto non poteva fregarmene più del fatto che oggi i miei avevano di nuovo litigato, eppure, me ne fregava, eccome.
"Tu non sei Lily, tu sei Rose." mi avevano detto un giorno riguardo al fatto che mi ero innamorata -e non si sa come erano venuti a saperlo tutti-, e io li avevo guardati accigliata, che cosa cambiava essere Lily o meno? E qual'era la loro concezione dell'essere Rose Weasley? 
A mio parer, essere Lily o meno, per me contava poco e niente, direi proprio niente piuttosto che più, come lei, anche io potevo innamorarmi, mica ero un'essere senza cuore, Miseriaccia! 
E poi, che sosa significava per me essere me stessa? Una gran rottura di palle. Non sapevo per gli altri poi. Essere figlia di due Auror immaturi, divorziati, e essere considerata "La figlia di Hermione Granger e Ronald Weasley. Regina e Re Gryffindor" non era una gran bella cosa. Ma per fortuna ero riuscita a convincere tutti quelli che conoscevo che io ero diversa da loro. Che io ero Rose, e non Hermione o Ronald. 
« Di fare cosa? »
Sbuffò portandosi una mano fra i capelli biondi, qualche ciocca gli era caduta sul viso e lui se l'era prontamente rialzata, sorrisi impercettibilmente mentre seguivo ogni suo movimento. 
Dovrei smetterla di fare così. 
Poggiò i gomiti sulle ginocchia e avvicinò il suo viso al mio poggiandolo sul palmo di una mano, sarebbe passato per una statua in quel momento, se non avesse sbattuto le palpebre si intende, e forse sarebbe stato meglio. 
« E dicono che sei la più intelligente della scuola. » mi soffiò sulle labbra, sgranai gli occhi, mentre le orecchie, nascoste dai capelli castano-rossi -sono ramati, sono ramati dannazione-, prendevano fuoco come il mio orgoglio. Arricciai le labbra e provai a tornare nella posa "Non mi frega che fai o che dici. Sono impegnata a fare tutto fuorchè ascoltarti.", perchè altrimenti gli avrei scagliato contro qualcosa, come osava dire che dicevano che ero la più intelligente della scuola? Io ero la più intelligente della scuola, per Merlino! Solo che non studiavo. E quelli erano dettagli ben poco identificabili a mio parere. Una persona se era intelligente, non aveva di certo bisogno di giudizi. Uno non dovrebbe mai giudicare il livello dell'intelligenza di un'altra persona. Ad esempio, nel mondo Babbano, c'era un certo Einstein, che era stato bocciato tre volte eppure era stato il più grande scienziato fra i Babbani! Quindi, non capivo perchè mai dovessero giudicare il livello della nostra intelligenza a scuola, se una persona era intelligente, lo era sempre. E non perchè non studiava significava che era un'escremento di topo. Significava solo che aveva altre cose a cui pensare e lo studio non era il suo obbiettivo primario nella vita.   
« Forse, perchè lo sono. »
« Hai detto bene Weasel, forse. »
Roteai gli occhi al cielo e decisi di fissare il soffitto, ma un qualcosa scattò evidentemente in lui, siccome mi prese per il mento e girò il mio viso verso lui con una certa forza. 
« Non t'azzardare mai più a fare così. »
Sgranai gli occhi, avevo solo voltato il viso, che diamine voleva da me? E come osava toccarmi?
« Non sei il mio ragazzo. » dissi, come se il mio ragazzo -ipotetico ragazzo- potesse impartirmi ordini e io gli obbedissi. Bazzeccole.
« Allora ti fai comandare dai tuoi presunti fidanzati, eh? » 
Colpita e affondata.
Delle volte, forse troppe volte, credevo che Malfoy praticasse la Legilimanzia. 
« Evapora, Malfoy. »
 
 
 
 
 
 
 
 
*****
 
 
 
 
 
 
 
 
« Non ci credo, Rose! »
« Ti ha solo parlato vero?! »
« Dimmi che non lo devo schiantare. »
« Quel Malfoy è da Cruciare. »
« Secondo me, sareste un'ottima coppia. »
« Scommetto che non è stato nemmeno tanto male, Rosie. E Al ha ragione, sareste un'ottima coppia. »
« Dominique, suicidati. »
« E secondo me ti sei pigliata una cotta per.. aah! »
Mi girai di scatto verso Dominique e le diedi un calcio negli stinchi, non appena lanciò quell' "ahh" almeno dieci ragazzi le corsero incontro chiedendole se stesse bene. Eravamo sedute in Sala Grande, ringraziando al cielo direi, e Dominique, Lily, Roxanne e tutto il resto della combriccola era seduta affianco a me per il primo giorno di scuola, o meglio. Si erano tutti scusati per non avermi aspettato, e di conseguenza  avermi lasciato nelle mani di quel biondo ossigenato, ma li avevo subito perdonati non appena si erano seduti vicino a me iniziando a coccolarmi. Avevo quindi raccontato loro il bellissimo e gratificante incontro con Malfoy, e adesso le ragazze stavano sbavando, eccetto Dom, che diceva che non era il suo tipo ma che era il mio, una cosa da suicidio, e i ragazzi esternavano i loro pensieri mentre grugnivano. Commentare quello che mi succedeva o meno era una tradizione di famiglia.
Albus rafforzò la presa sul mio fianco sentendo le parole di Dom schioccandomi un bacio sulla guancia, eravamo cugini, ma insomma cugini o meno, non ce ne fregava minimamente delle dicerie che si dicevano ogni anno su di noi. E poi erano sempre le solite! 
"Sai che Rose e Al stanno insieme? Non è un'incesto? Oh Dio sono così felice per loro" 
E poi, non appena lo vedevano passeggiare da solo per i corridoi gli saltavano addosso pensando che me l'avrebbero fregato e quindi avrebbero fottuto -metaforicamente parlando- la sottoscritta, cosa alquanto impossibile. E il bello era che ci sentivamo immuni da qualsiasi critica quando si era insieme. Eccetto nei rari -fin poco rari- casi, in cui lui parlava con il suo migliore amico senza degnarmi minimamente di uno sguardo, oppure unendosi a lui a pigliarmi per il culo per poi beccarsi una bella fattura. 
Malfoy e mio cugino, erano finiti infatti a Serpeverde -e non sapevo di preciso nemmeno io come fosse stato possibile-. 
Io, Lily e Jamie eravamo giustamente finiti a Grifondoro, Domi e Rox ovviamente a Corvonero, mentre i gemelli Scamander -che tutti noi consideravamo cugini per un motivo a me ancora ben poco conosciuto- beh, uno era finito per fortuna a Corvonero, Lysander, mentre l'altro era finito strameritatamente a Serpeverde, Lorcan. Ma il motivo per cui mio cugino, Al, il mio amato Al, fosse finito a Serpeverde, beh, era ancora un'enigma da risolvere per tutti a Hogwarts, eppure, il Cappello Parlante voleva spedire anche me a Serpeverde, ma io avevo fatto come zio Harry, l'avevo supplicato di mandarmi a Grifondoro, altrimenti mio padre mi avrebbe diseredato.
Comunque sia, Malfoy e mio cugino avevano fatto fin da subito amicizia, si erano seduti un giorno vicini e avevano inziato a parlare di un qualcosa che Al tutt'ora si ostinava a non dirmi, idiota. Comunque, Al da quel momento era diventato leggermente -o decisamente- più stronzo di quanto già non fosse. Una volta addirittura, mi fece sedere vicino a quell'essere furettoso solo perchè aveva deciso che io e lui, dopo tre anni di odio purissimo - odio rafforzato dalla sottoscritta l'anno scorso più o meno per ragioni che prima o poi dovrò ricordare, o rileggere nel mio diario-, dovevamo diventare amici. Comunque sia, tutti i giorni, in Sala Grande, la grande famiglia Weasley-Potter-Scamander si riuniva al tavolo dei Grifondoro costringendo alle volte qualche poverino a lasciare la tavola e sedersi in un'altro tavolo di perchè non entravamo tutti: era risaputo, noi Weasley eravamo troppi, quando poi i Potter e gli Scamander si univano a noi, era la fine. 
Ma comunque, ormai tutti si erano così abituati ai nostri modi di fare che quasi a nessuno più scocciava quello che facevamo o meno a scuola.
« Weasel, alla fine li hai ritrovati i tuoi parenti. Sapete.. » Scorpius appunto, era appena entrato in Sala Grande, e non appena ci aveva visti era partito in quarta a rompere le scatole, e come poteva non farlo Rose?, si girò verso i suoi compagni di casata per poi riportare lo sguardo su di me e ghignare, uno di quei ghigni alla Draco Malfoy che facevano svenire metà Hogwarts, per l'appunto si sentì un qualcuno cadere e un qualcun'altro urlare "E' svenuta di nuovo Marie". Arrossii senza distogliere lo sguardo, non sarei stata la debole di turno, il debole era lui, mica io. Albus invece, sorrideva maligno, roteai gli occhi al cielo indispettita, mentre sentivo la sua mano stringersi maggiormente sul mio fianco, se lui sapeva qualcosa di questa faccenda non ne sarebbe uscito vivo da questo scontro, perchè ovviamente ci sarebbe stato uno scontro. 
« .. la piccola Weasley, si è seduta nel mio stesso vagone implorandomi di lasciarla entrare. Perchè i suoi cugini sono stufi di lei, come dargli torto una volta tanto? » chiese a tutta la Sala Grande retoricamente, per poi sedersi aspettando che scoppiassero tutti a ridere. 
Ma, dopo poco, solo il tavolo dei Serpeverde scoppiò a ridere molto rumorosamente; mentre quelli delle altre casate mi guardavano divertiti, ma non ridevano temendo una fattura, Albus guardò Malfoy con uno sguardo che mi fece chiaramente intendere che sapeva anche il motivo per cui stamane l'ossigenato mi avesse chiesto quella cosa così tanto assurda, ancora mi rimbombava la sua domanda nella testa "Perchè non la smettiamo?"
Scossi il capo e vidi appena in tempo Jamie e Rox alzarsi mentre puntavano la bacchetta contro Malfoy, sorrisi sorniona, io amavo la mia famiglia quando prendeva le mie difese, ma non potevo far fare tutto a loro. Dovevo pur cavarmela da sola, no?
« Malferret ritira tutto quello che hai detto altrimenti io.. » mi alzai abbassando la bacchetta di Jamie e sorridendogli, era vero che Scorpius era bellissimo -e non mi piaceva dannazione!-, ma io continuavo ad avere quella cotta infantile per Jamie da cugina più piccola, non era mica colpa mia se mio cugino, con quel suo fisico da Portiere, i capelli castani, gli occhi castani, faceva scogliere chiunque al suolo. E poi, io con lui ero praticamente cresciuta, ragiona per cui non ti dovrebbe piacere, Rosie, scossi il capo concentrandomi su Rox che sentendosi osservata calò la bacchetta sul fianco e mi guardò con aria di sfida. 
Rox non osare a dire che devo cruciarlo io con quell'aria da sfida, perchè sennò crucio prima lui, e poi ti avadakedrizzo. 
« Rose. »
« Rox. »
Lentamente, si sedette sorridendo, convinta che avrei fatto qualcosa di tremendamente eccitante e divertente, per poi infilarsi la bacchetta nei calzini e poggiare il capo sui palmi delle mani guardandomi curiosa. Non era l'unica a pensare che adesso ci avrei dato dentro con Malfoy, tutta la Sala Grande -e solo ora me ne rendevo conto- ci stava guardando curiosa e divertita allo stesso tempo dallo spettacolino, come sempre d'altronde. Infatti, non erano per niente rare le volte in cui questo teatrino si ripeteva anche a Colazione e a Cena. Una volta anche nell'aula di Pozioni accadde una cosa molto simile, e finimmo tutti quanti, appunto, con il lanciarci -Serpi contro Grifi- fialette di pozioni, mentre io e Malfoy al centro dell'aula, ci lanciavamo incantesimi non verbali. Quel giorno perdemmo centocinquanta punti a testa.
"Siete dei prefetti. E non avete dato il buon esempio. Centocinquanta punti a testa!" aveva urlato la McGranitt. 
Quando poi ero tornata nella Sala Comune Gryffindor, per poco non mi schiantarono, eravamo finiti più in basso dei Tassorosso in classifica quel giorno, il che significava che l'avevo proprio combinata grossa quel dì con l'ossigenato, riportai la mia attenzione su Malfoy respirando profondamente, volevo evitare di inserire parolacce nella mia frase molto intelligente e perfettamente educata. 
« Malfoy, trovati un hobby, che possibilmente non implichi scocciare le persone, quando non sei altro che un biondo tinto e ossigenato per loro. Per cui, e se cortesemente chiudi quella bocca mentre parlo che è anche maleducazione, forse posso evitare di schiantarti, oggi. Fino ad allora, evapora, o fai prendere aria ai tuoi capelli. »
O quasi educata.
 
 
 
 
 
 
******
 
 
 
 
 
 
 
La cena non finì particolarmente bene, avrei appuntato tutto sul mio diario dopo aver letto un po quello di mamma, solitamente lo usavo come lettura per addormentarmi, era divertente leggere come si concludevano le sue giornate. 
Corsi fuori dalla Sala Grande, salutando un pò tutta la scuola mentre arrivavo fino alla torre. Dissi la parola d'ordine, -Amortentia- ed entrai all'interno della sala Comune Grifondoro e non appena finii finalmente di salutare tutti corsi nel mio dormitorio buttandomi sul letto stanca. Era stata una giornata estenuante. Alzai il cuscino e afferrai il diario di mamma e fissai quel diario marrone che era molto simile al diario di Tom Riddle, lo aprii e afferrai una penna. 
 
Ciao mamma, sono Rose. 
 
Il diario incominciò a scrivere per rispondermi, ma fui costretta a richiuderlo di scatto sentendo bussare alla porta. Buttai la penna per terra e infilai il diario sotto il cuscino spaparanzandomi come meglio potevo -nella posa più normale possibile per i Weasley- e urlai un "Avanti!". La porta si aprì e comparvero Al, Jamie e Dominique. Sorrisi incrociando le gambe sotto il sedere, non era una posizione propriamente femminile, ma al diavolo ero in camera mia! 
« Rose, dannazione la gonna! » esclamò Dom coprendo gli occhi ai miei cugini, chinai lo sguardo e notai che era praticamente tagliata in due, v'era uno spacco proprio in mezzo alle gambe, e si intravedevano appena le mie.. mutandine?! Arrossii di botto alzandomi e afferrando un Jeans infilandomelo giusto in tempo prima che quei due obbligassero Dom a togliere le sue mani dai loro occhi.
« Che cosa aveva la sua gonna? » chiese Jamie avvicinandosi a me sorridendomi, indietreggiai buttando la gonna sul letto di Lily e sorrisi appena. 
« Poi ti scandalizzi, Jamie. » mormorai ridacchiando per poi buttarmi sul letto, trascinando anche lui con me fra le coperte disordinate. Al e Dom scossero il capo ridacchiando nel vederci uno addosso all'altro. Eravamo noi, e anche se non avevo un'ottimo rapporto con Jamie -per via della piccola cotta-, eravamo pur sempre noi, i fantastici quattro.
« Ah Rose, forse, Scorp mi ha accennato a un qualcosa riguardo alla tua gonna.. ha detto "Forse deve passare dell'aria anche da lei. In una parte sconosciuta e abbandonata dal mondo, le ho solo dato una mano". Continuo a non capire che significa, tu lo sai per caso?» sgranai gli occhi fermando di botto le risate e di conseguenza bloccandomi su Jamie, che mi stava guardando divertito. Mi alzai di scatto e afferrai un'altra gonna entrando in bagno, cambiandomi nuovamente per poi uscire fuori afferrare la bacchetta e sorridere ai miei cugini tranquillamente.
« Oh si Al, mi ha aiutato a capire come posso dare io una mano a lui, a far prendere aria ai suoi poveri capelli. Ragazzi, buon prosieguo di serata, io ho dei compiti da .. Prefetto Weasley da svolgere. »
Uscii dalla stanza di tutta fretta, e un pensiero mi pervase:
I capelli di Malfoy, evaporeranno.
 
 
 
 
 
 
____________________________________________________________________________
 
 
 
Benissimo, siamo arrivati alla fine di questo capitolo. Ringrazio le due persone che hanno recensito il capitolo, quelli che hanno messo la storia fra seguite e quelli che l'hanno messa fra le preferite. 
Comunque sia, i dialoghi in corsivo sono i pensieri di Rose. I dialoghi fra le  " " sono citazioni di determinate persone. Credo comunque, che si capisca quando è un pensiero e quando è un ricordo di una citazione. 
Mi scuso immediatamente per gli errori di distrazione.
 
Ammetto che:
 
  • Rose è strana forte, le ho dato molte caratteristiche mie. Una fra tante è l'esser considerata una scaricatrice di porto per i suoi modi principeschi con cui si esprime. Ma, nel profondo, è la persona più debole della storia.
  • Scorpius non è tanto stronzo, non è molto come il padre, anche se vorrebbe esserlo. Per questo si comporta come lui, e quando Rose non gli permette di parlare si sente vulnerabile e l'attacca fisicamente.
  • Rose e Scorpius hanno un passato alle spalle che verrà pian piano fuori, può sembrare strano ma il copione è molto ambiguo.
  • Lily è il personaggio che più odio, e secondo me, la zia Row poteva pure evitare di crearlo, perchè se cresce come me l'immagino io beh.. allora addio Lilian Luna Potter!
  • Il nome Costellazione non è stato preso a caso, mi è venuto in mente rileggendo il passato del fidanzato attuale di Hermione e la storia della sua famiglia. 
  • Hermione versione stronza, è più divertente da manovrare, e so che vi aspettavate un' Hermione depressa e con crisi di pianto non appena avesse visto "il Re", ma io sono per "Se cadi ti rialzi. Oppure fai la fine del bambino che corre sempre dalla mamma per qualunque problema". Ed Hermione -ho lasciato invariato almeno questo- è una persona molto orgogliosa e coraggiosa.
  • Albus sembra stronzo, sembra che lo utilizzo come personaggio secondario, ma fidatevi, insieme a Jamie e Dominique saranno altri tre dei personaggi principali.
  • Amortentia, sapete benissimo da dove è uscita fuori come parola d'ordine. Più avanti magari, ricollegherò qualcosa a questa fantomatica pozione.
 
 
Beh, diamine, credevo che le note sarebbero state più lunghe dell'intero capitolo! Comunque, alla prossima, che sarà molto presto -sempre se riesco a passare questa settimana da omicidio che mi aspetta. Grazie a tutti.
 
 
Hermoinie.
   
 
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