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Autore: just_silvia    23/01/2011    2 recensioni
***10/06/2012 - ULTIMA PUNTATA***
A cinque anni dalla nascita di Nessie, Jacob scopre che l'imprinting sulla giovane Cullen non ha funzionato. Mentre cerca di riprendere il controllo della sua vita, Leah torna a casa dopo una lunga assenza...ma perché era scappata da La Push?
(capitolo 21)
"Non ricordavo quanto fossi bello in divisa" intuì una voce femminile alle spalle, una voce che Jacob aveva aspettato troppo tempo.
"Nessie..." la bocca gli si seccò. Si sentì sprofondare in un buco temporale, come se Renesmee non se ne fosse mai andata.
"Che c'è non mi dici nemmeno...'ciao'?" Jacob rinsavì, scosse la testa ed il pensiero presente fino a poco tempo prima scomparve.
"Marmocchia, qual buon vento?" e avvertì affetto paterno, dopotutto Nessie gli aveva detto di considerarlo come un padre.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Leah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Jacob aspettò Leah per tutto l’allenamento, ma lei non si presentò. Aveva cercato i suoi pensieri per tutta la sera ma inutilmente.

I nuovi Mutaforma erano stati abbastanza bravi ma lui era stato poco concentrato.

Si trasformò in umano, si mise mutande, jeans e notò che lei gli era apparsa di fronte. Le voltò le spalle e si avviò nel senso opposto.

La ragazza lo seguì.

“Jake, mi dispiace ok? Non sono venuta ma non per il motivo che pensi tu…”

Lui non rispose indispettito e accelerò il passo. “Jake, non faccio più parte del branco…”

“E questo cosa vorrebbe dire?” finalmente si fermò.

“Non mi trasformò più da anni ormai…” tutti i motivi per cui era arrabbiato sparirono.

“C.c.come?” riuscì  a balbettare.

“C’è stato un momento nella mia vita in cui ho dovuto decidere se essere Mutaforma o donna…sai cosa intendo!” sì, gliel’aveva raccontato.

“Come hai fatto?”

“Sai che nella riserva c’è una donna…che richiama gli spiriti dei nostri antenati…”

“Tuwa Weeko è in grado di…?” non aveva mai pensato di farlo ma sapere che forse c’era una possibilità era pur sempre un’opzione.

“Non a tutti…a me. Ha chiesto allo spirito dell’antenato di La Push se io dovevo essere lupo o meno. Mi ha detto che nella mia vita ci sono stati continui cambi di percorso… non è mai stato quello il mio destino e mi ha liberata dallo spirito del lupo. Detta così sembra semplice…”

“Quando?” i dettagli non gli interessavano più di tanto in quel momento.

“Prima che partissi per Seattle…”

“Al matrimonio di Sue e Charlie?”

“Era appena successo…” la ragazza si morse le labbra. Cosa temeva che Jacob ricordasse  di quella sera? Ma lui non ebbe il coraggio di chiederlo per paura della risposta.

“Allora perché ti sei proposta di andare con Sam?”

“Per paura che scegliesse Seth. Come ha fatto. Arrivata a Washington avrei spiegato tutto a Sam…”

“A Sam? E quando pensavi di dirlo a me? Ora è Sam il tuo migliore amico?”

“Non lo sei neanche tu, se è per questo. Io sono stata la sostituta di Bella, finché Nessie non è diventata abbastanza grande…”

“Non. È. Vero. Lo. Sai.”

“Non me lo hai mai dimostrato, Jake. Ma non è questo il problema. Non posso più aiutarvi. Mi spiace.”

“Bene, ok. Ora che sei ‘solo’ donna non puoi essermi più amica?” come gli era uscito questo discorso?

“Certo, che posso…” titubò per un secondo. “Ti prego però di non dire a Coop del nostro…coso…” indicò imbarazzata prima lui poi lei velocemente con l’indice.

“Il bacio?”

“Sì quello insomma…” il ragazzo grugnì. “Che c’è?”

“Niente” disse. Anche se avrebbe voluto dire che prima di Cooper c’era lui. Prima di Sam c’era lui. Prima di Bella e Nessie ora come ora, gli sembrava che ci stesse lei.

Ma tacque e dopo un cenno di capo le si allontanò. Leah non faceva più parte del branco. Un senso di vuoto gli attanagliò lo stomaco. Come se avesse perso un membro della sua famiglia o un pezzo del suo corpo.

Da quando pensava cose così sdolcinate su Leah?

La sua giornata per di più non era ancora finita.

Bella Cullen l’aspettava fuori la caserma. Lo guardava con i suoi occhi gialli che non assomigliavano per niente a quelli che anni fa amava immensamente.

“Ciao Jake”, la sua voce era più musicale di un tempo, gli sembrava che ogni volta cantasse.

“Bells, qual buon vento?”  quando la incontrava non erano mai belle notizie.

“Ci trasferiamo… tutti, il clan Cullen…”si accarezzò i lunghi capelli castani e guardò a terra.

“Dove andate?” Jacob sembrò smarrito.

“Anchorage…Alaska”

“So dove si trova Anchorage! Da quando era in programma?”

“Da sempre, Jake. Carlisle vuole aprire un centro medico poli-specialistico privato lì. Vuole aprirlo in una località turistica per avere ricambio di pazienti continuo… sai, così nessuno si accorge che non invecchia …mentre qui ormai, qualcuno si sta chiedendo come mai ha sempre lo stesso aspetto.”

“Infarinarsi i capelli tutti i giorni non sta dando i propri frutti”, commentò Jacob.

“Esatto. Poi anche Edward vuole intraprendere quella carriera, daremo tutti una mano…”

“Anche tu farai il medico?”

“No Jake, io li aiuterò però a differenza degli altri non ho mai frequentato l’università, quindi credo che sia arrivato il momento, con Nessie lontana da casa…” sembrò preoccupata, come se avesse fatto soffrire l’amico pronunciando il nome di sua figlia. Ed infatti così fu, ma lui tralasciò l’argomento.

“Cosa hai scelto?”

“Letteratura inglese…però in realtà mi piacerebbe anche scrivere…”

“Visto che vivrai per sempre potrai scrivere una saga di infiniti libri…”

“Vedremo…” allungò le braccia verso di lui per abbracciarlo e Jacob si accostò a lei. Quando il contatto iniziò lui la sentì fredda. Non era la prima volta che si abbracciavano e il ragazzo aveva sempre paura che l'amica iniziasse ad evaporare.

“Siete rimasti qui fino ad oggi solo per me e Nessie, vero?” Jacob capì che non essendoci più legame tra lui e la 'piccola'di casa, i Cullen non avevano più motivo per restare. Bella non rispose, fece solo una smorfia con la bocca.

“Mi mancherai un sacco, Jake” sospirò lei.

“Anche tu”, capì che non si sarebbero rivisti tanto presto.

“Torneremo a trovarvi!”si stava per allontanare quando si ricordò una cosa ed indietreggiò. “Carlisle si è fatto promettere da Emily di venire ad Anchorage a farsi operare quando sarà in condizioni migliori. Abbiamo proposto a lei e Billy di andare a vivere a casa di Carlisle per adesso finché non sistemerete la Riserva…”

“E loro cosa hanno detto?” lui avrebbe di sicuro rifiutato.

“Sono stati felici. Ci sono molte stanze, Jake. Se vuoi potresti andarci anche tu…”

“Sto bene in caserma, per ora…e quando tornerete? Dove starete?” chiese lui.

“C’è la nostra casa, quella mia e di Edward…”

“Ah il ‘castello?’. Come dimenticarlo…” Jacob prendeva sempre in giro Bella per la pomposità della sua casa.

“Io vado, andiamo a caccia stanotte e domani mattina partiamo”. Il ragazzo appoggiò due dita sulla fronte e le fece il saluto militare.

“Jacob, c’è qualcos’altro nella tua vita, lo so. Un altro imprinting di sicuro ma non fossilizzarti sul passato, fa' altri progetti, trova un obiettivo diverso e lavora per raggiungerlo poi di tanto in tanto guardati attorno. Goditi il presente. Perché questa è la vita. Quello che c’è oggi potrebbe non esserci domani”.

Il ragazzo si fermò a guardarla. La vampira si avvicinò e gli diede un bacio  sulle labbra, avvertì come se gliel’avesse dato una fredda bambola di porcellana. Jacob alzò semplicemente la mano, Bella si voltò ed andò via di corsa.

Mentre la guardava allontanarsi Jacob pensò che quell'esile creatura aveva avuto tutto da lui. Prima l’amore per lei, dopo l’amore per sua figlia, poi l’orgoglio ed infine la sua dignità. Si sentì di non avere più niente…

   
 
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