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Autore: Isyde    23/01/2011    6 recensioni
Si può essere spezzati a metà?
Si può vivere in un limbo terrestre fatto di fragili maschere di carta?
Raccolta di Flash sulla coppia Astoria/Draco.
Genere: Drammatico, Erotico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Tre

 

 

 

 

Dormiva.

 

Dopo ore passate in quella stanza incolore a fissare la porta, ora poteva sedersi al suo fianco e guardarla.

 

Se non fosse per le guance arrossate e i capelli scompigliati nessuno avrebbe detto che poche ore prima fosse in pieno travaglio.

 

E il frutto di quello sforzo, giaceva in una piccola culla accanto a lei.

 

Si avvicinò, slacciò la giacca e la posò su una sedia.

 

Eccolo, lui era lì.

 

Nove mesi di gestazione, di lento lavoro per creare un raffinato prodotto di carne, capelli e cuore.

 

Inconsiamente si chinò su di lui, sfiorandolo con un dito che si appoggiò sulla guancia paffuta e leggermente bluastra del bambino.

 

Percorse in lungo e in largo il suo viso soffermandosi su quel naso che sembrava identico a quello di Astoria.

 

-Ciao...- sussurrò vedendo gli occhi aprirsi e sbattere più volte.

 

Il neonato chiuse le dita in due piccoli pugni, li alzò verso il cielo e tentò di afferrare qualcosa.

 

Per un attimo Draco pensò che forse voleva giocare con la sua cravatta, ma si ricordò di aver sentito da sua moglie che i bambini non riuscivano a vedere chiaramente.

 

-Ehi...- mormorò ma il neonato parve non capire a cominciò ad agitarsi fino a gridare.

 

Astoria si svegliò di sorpassalto, scattando a sedere, per poi pentirsene visto le fitte alla schiena e alle gambe.

 

-Si è svegliato?- domandò.

 

-Sì.- rispose Draco guardandola. Sembrava piuttosto preoccupata.

 

-Riesci...Riesci a prenderlo in braccio?- domandò Astoria. Rammentava di come suo padre amasse ripetere che non aveva mai preso in braccio "quelle orribili pesti", così aveva definito più di una volta le sue figlie, e alla sola idea che anche suo marito potessere pensare a qualcosa del genere, stette male.

 

Invece Draco raccolse le coperte intorno al neonato e sistemò con una delicatezza che non gli apparteneva il braccio intorno al collo del bambino, sollevandolo.

 

Fece qualche passo e si bloccò nel bel mezzo della stanza.

 

Non distolse gli occhi dal bambino quando parlò.

 

-Hai scelto un nome?- chiese improvvisamente, il tono di voce era basso, quasi emozionato.

 

Astoria si passò una mano fra i capelli.

 

Aveva pensato a centinaia di nomi, ma c'era sempre qualcosa che non andava.

 

Come se fossero sempre e comunque sbagliati.

 

-Che ne dici di...Scorpius?- continuò Draco interprentando a suo piacimento il silenzio della moglie.

 

-Io...-cominciò Astoria ma il marito bloccò ogni suo pensiero quando depose il migliore frutto che potessero mai produrre fra le sue braccia.

 

-Pensaci almeno. E' bello e adatto al suo cognome.-

 

-E si porta avanti le tradizioni della famiglia di tua madre, vero?-

 

Un silenzio accolse le sue parole.

 

-Dov'è Narcissa?- domandò. -So che non la vorresti qui, ma è tua madre.-

 

-Allora dove sono i tuoi genitori, Astoria? Perchè non hai mandato un gufo come fece Daphne?- rispose lui allontandosi da loro. -Non rendere le cose più difficili di quanto non lo siano già.-

 

-E dovrei quindi stare zitta e dimenticare che comunque saremo sempre noi contro tutti.-

 

Lui le accarezzò i capelli e posò un bacio sulla sua fronte.

 

-Ora siamo in tre.-

 

 

 

 

   
 
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