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Autore: MusaTalia    24/01/2011    2 recensioni
Poche parole per celebrare i membri della grande famiglia reale italiana: I Volturi, malvagi e manipolatori, ma anche intrisi di un irresistibile fascino.
La Regina Nera, Sulpicia
De Profundis, Marcus
Il Pomo della Discordia, Heidi
Dono di Afrodite, Athenodora
Nebbia e Fulimine, Alec & Jane
Davanti allo Specchio, Didyme
Ode della Gelosia, Caius
Memorie Mendicate, Santiago
La Tessitrice di Sentimenti, Chelsea
Sapore di Morte, Afton
Dolce Demonio, Corin
Soldato Immortale, Felix
Pensiero Proibito, Renata
Istinto Venatorio, Demetri
Sovrano, Aro
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Al seguito del Sovrano

Al seguito del sovrano


Memorie Mendicate-Santiago-


Era tornato, dopo molto tempo, nella terra in cui era nato.
Sebbene fossero passati secoli, poche cose erano cambiate.
Sotto il sole del pomeriggio, all'ombra dell'alta cattedrale del quartiere gotico, un mendicante, ripiegato su se stesso, attendeva il compiersi di un inesorabile destino crudele.
Un uomo facoltoso- l'odore dei soldi era talmente pregnante...- gli si avvicinò e allungò una banconota sussurrando all'orecchio parole prive di compassione.
Memorie di un passato sbiadito si riaffacciarono e sembrò , per un attimo, che il volto dell'umano assumesse le sue sembianze.
In fondo, forse, era solo lui ad essere cambiato, sicuramente non il mondo.

Pensiero Proibito- Renata-


Lei è sempre lì. Un passo dietro di Lui, con l'esile braccio proteso verso la Sua spalla.
Strana posizione per adempiere al suo compito.
È il Suo prezioso scudo.
Eppure nella sua testa l'immagine che si crea a riguardo è diversa: una leonessa che lotta per i suoi cuccioli, una mamma a difesa dei figli, non una ragazzina alle spalle di un vecchio.
Ogni tanto desidera essere quella madre, spinta dall'amore, e non dal timor reverenziale.
Desidera, ma non pensa mai , perché tali pensieri sono proibiti, poco grati nei confronti di chi l'ha resa uno sterile blocco di marmo.

Il Pomo della Discordia- Heidi-


Chiunque la guardasse credeva di trovarsi di fronte alla reincarnazione della bella Elena.
La sua era una bellezza che scatenava l'invidia di tutte donne e il desiderio di ogni uomo.
Un giovane nobile, un giorno, le aveva regalato un pomo d'oro con tanto di dedica incisa. "Alla più bella". Un dono per una dea, l'aveva definito.
Ma in tutto questo c'era una nota stonata: come poteva essere paragonata ad Elena ed allo stesso tempo essere ritenuta una dea?
Elena era mortale, mentre la divinità immortale. E lei era immortale.
-Più che Elena- pensò rigirandosi l'oggetto tra le mani -direi Eris-.

Soldato immortale- Felix-


Era un soldato. Un mercenario. Combatteva esclusivamente per denaro, ogni volta sotto una nuova bandiera, e poco gli importava chi avesse comprato le sue abilità.
Tanto in guerra non esistono buoni o cattivi, solo vinti e vincitori, e l’importante, per lui, era appartenere a quest’ultima schiera.
Quando un uomo con gli occhi di sangue e il tocco di morte gli aveva proposto di diventare un suo guerriero in cambio di forza incredibile, gloria eterna e soldi, tanti soldi, non aveva esitato un solo istante. Si era ritrovato combattente immortale di un esercito imbattibile.
Mai scelta si era rivelata più felice.


Istinto Venatorio-Demetri-


Il brivido della caccia.
Nessun istinto è più forte e radicato in lui, non la brama di sangue e non di certo il desiderio sessuale.
Rimanere sospeso in quello stato di fremente attesa è così eccitante.
Ma tutta l’euforia scema con estrema velocità nel momento esatto in cui la preda si ritrova con le spalle al muro, senza alcuna possibilità di fuga.
Non riesce a spiegarsi perché non giunga mai l’appagamento tanto atteso e ricercato, però di quel brivido non può proprio fare a meno. È come trovarsi in una spirale, eterna, proprio come lui, sospesa ed immersa nel tempo.

Dolce Demonio- Corin-


È raro sentire la tua voce, perché solitamente cammini in silenzio, impalpabile come un'ombra, lungo gli interminabili corridoi di Palazzo dei Priori.
Nessuno si accorge mai della tua presenza, che giunge inaspettata alle spalle; ma una volta fissato lo sguardo in quei grandi occhi è impossibile dimenticarsi di te, angelo demoniaco.
Quel fisico minuto, gli occhi dal taglio dolce ingannano chiunque.
Come potrebbe celarsi un assassino in un corpo all'apparenza così fragile? Sei scaltro, Corin. Hai fatto di ciò la tua forza. Sei uno degli orgogli di Volterra, una delle sue gemme più preziose. Sei un leone travestito da agnello.


Sapore di morte- Afton


L’unico ricordo umano che possiede è un carretto stracarico di cadaveri maleodoranti che si allontana. Tra i corpi i suoi affetti.
La peste non ha alcuna pietà.
Non ha provato disperazione o disgusto a quella vista.
Tutt’altro.
La caducità del corpo mortale lo ha affascinato a tal punto che ciò che in chiunque provoca orrore e paura in lui, invece, contribuisce a far risalire uno straordinario brivido di piacere lungo la spina dorsale.
Ora, rinato a nuova non-vita, ha portato con sé questo insolito gusto di morte, che fa assaporare ai suoi nemici, prima di colpire, impietoso come la peste.


La Tessitrice di Sentimenti-Chelsea-


Con antica maestria fila, tesse e taglia i fili preziosi o comuni del grande arazzo dei sentimenti.
Dal cuore di ogni persona si diramano innumerevoli fili, uno per ogni conoscente, di tanti colori differenti, che lei contempla tutti prima di scegliere quale impiegare: rosso d'amore, oro di compassione, ciano di amicizia, giallo d’invidia, nero di disprezzo.
Con le sue dita sottili ed affilate recide i fili che le servono e li intreccia per creare un grande disegno armonico, composto di veraci passioni e sentimenti di purezza sincera.
Spera un giorno di poter contemplare la sua grande creazione: l'arazzo degli affetti.


Nebbia e Fulmine- Jane & Alec-


Guardano fuori dalla finestra. E' un orribile giornata soleggiata.
Entrambi odiano il sole, così luminoso. Nessuno ha paura dei raggi solari caldi e rassicuranti.
Lui adora la nebbia, perché è proprio come lui. Si alza lenta, silenziosa e subdola, rendendo cieco chiunque. Tutti ne sono vittima e tutti ne hanno timore.
Lei, invece, ama il fulmine, quello che si abbatte violento, inaspettato e rapidissimo durante gli improvvisi temporali estivi, perché le assomiglia. Piomba leggiadro sul nemico colpendolo inesorabile e lasciandolo agonizzante sul terreno.
Nessuno ha paura dei raggi solari, ma tutti temono la nebbia e il fulmine, e li rispettano.


Davanti allo specchio -Didyme-


Seduta davanti al grande specchio della sua stanza, pettina i lunghi, setosi capelli corvini.
Un tenero sorriso si riflette sulla fredda superficie argentea.
Scioglie con delicatezza i mille dolci nodi incastonati di candide perle dell'acconciatura da regina.
E' grazie a suo fratello, protettore notturno delle arti, se ora governa con soprannaturale grazia sul popolo dei figli dell'oscurità.
Una risata di coro d'angeli si spande nell'aria. Da sempre la gioia è stata la sua più cara ed amata compagna.
E gli occhi amaranto si specchiano gai, così tanto simili a quelli del gemello, eppure tanto differenti.
Facce diverse della stessa medaglia.


De Profundis- Marcus-


Non ho mai creduto in Dio, semplicemente perché non ne ho mai sentito la necessità.
Per secoli sono stato io la divinità venerata e temuta. Poi, nell'epoca di papi e miracoli sono persino diventato Santo protettore.
Adesso, però, davanti alla crudeltà di colui che chiamo fratello, che sta per compiere una nuova strage di innocenti, per sterminare un'intera famiglia a causa di una bambina la cui unica colpa è di essere amata, mi rivolgo a te per la seconda volta nella mia esistenza, Signore.
Ti prego come quando morì la mia Didyme: "De profundis clamavi ad te, Domine. Domine, exaudi vocem...".


Dono di Afrodite- Athenodora-


Ricordo quando da fanciulla cingevo con fiori colorati il capo del simulacro di Cipride e danzavo a piedi nudi con le mie compagne attorno a lei, pregandola.
All'epoca avevo un solo desiderio: sposare un uomo pari in tutto ad Achille. Forte, valoroso, bello e biondo.
Ora sorrido perché Afrodite mi ha esaudita: mi ha fatto incontrare il mio sposo, un uomo forte, valoroso, bello e biondo.
Ma lui non è affatto come Achille, non è solo un eroe.
E' un dio, giunto da me in tutto il suo splendore per donarmi l'ambrosia e rendermi la sua amata compagna nei secoli.

Ode della Gelosia –Caius-


Non posso distogliere lo sguardo da quello lì, che ti ascolta ridere spensierata.
Sento uno strano fastidio, qualcosa che non sentivo da quando ancora potevo essere chiamato mortale.
Sotto la pelle si diffonde un fuoco sottile, un ringhio mi muore in gola.
Vorrei non vedere né sentire, ma questi maledetti sensi sviluppati me lo impediscono.
Vedo solo il rosso dei tuoi occhi di stella e delle tue labbra di ciliegia che riempie tutta l’atmosfera.
Ti alzi per raggiungermi con grazia.
«Geloso?» sussurri, ben conoscendo la mia risposta, ma consapevole che la mia bocca non ti darà mai soddisfazione dicendo «Sì».


La Regina nera- Sulpicia-


Osservo, in questa radura spolverata di candida neve, le pedine che hai disposto ordinatamente con straordinaria maestria; proprio come sei solito fare nelle nostre partite.
Hai schierato torri ed alfieri neri contro di lei, la Regina Bianca, che assapora da poco l'immortalità.
Nulla a cui io non sia abituata.
Tu sai perfettamente che non c'è alcuna speranza di vittoria senza sacrificio, e tu non puoi permetterti di perdere.
Perciò non posso fare a meno di chiedermi se per vincere, questa volta, arriverai ad immolare la tua Regina Nera protetta da inutili pedoni; proprio come sei solito fare nelle nostre partite.

Sovrano-Aro-

L’essere umano.
Creatura affascinante.
Ha scelto come evento di inizio della storia la nascita del figlio di un falegname e considera di poca importanza ciò che è stato precedentemente.
Ma io c’ero prima. Ho visto tutto, ho sentito tutto, ho conosciuto tutto.
Il mondo mi apparteneva ed ancora oggi, se pur nascosto nell’ombra, continuo ad esserne il padrone, il sovrano che fa e dispone, il fautore del destino dell’umanità.
La mia razza superiore potrebbe eliminare gli uomini in meno di un battito di ciglia.
Ma soprattutto, a differenza di quel Gesù, io ci sono e ci sarò sempre, per sempre.


Note finali:
Allora, sono consapevole che questa sia una stupidata bella buona. Avevo messo la parola fine a questa raccolta a settembre, però, riguardando le drabble mi sono accorta di piccole imprecisioni nel conteggio delle parole, perciò ho deciso di ripostarle, questa volta in un'unica tornata. Perché, vi chiederete. Ottima domanda, da proporre alle mia analista...  E' semplicemente il mio spirito pignolo e continuamente poco convinto della riuscita dei miei scritti. Ho anche cambiato l'ordine di presentazione, seguendo l'elenco di Stephenie Meyer alla fine di Breaking Dawn, al contrario. Lo so, possiedo una mente contorta, per non dire altro... Direi che dopo questa montagna di note inutili posso pure lasciarvi... Grazie a chi ha letto.
ps. spero di non aver contravvenuto al regolamento del sito, in caso mi scuso e se necessario rimuoverò questo ultimo capitolo.

ATTENZIONE! I personaggi di questa raccolta non mi appartengono, ma sono di proprietà di S.Meyer. Questa raccolta non è assolutamente scritta a scopo di lucro.
   
 
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