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Autore: Chanel483    25/01/2011    5 recensioni
Cosa aveva fatto?
Buongiorno coscienza...
Certo, Ron era stato uno stronzo ma... non si meritava questo... beh un po' si...
Non trovare scuse Hermione!
Si era vero, non c'erano scusanti, la sua prima volta doveva essere con Ron!
Di sicuro non con... Malfoy!
Dopo la morte del signore oscuro, ad Hogwarts un nuovo anno è cominciato, e come ogni anno che si rispetti porta con se più consapevolezza, nuovi amori, vecchi rancori, ed innumerevoli cambiamenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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Buongiorno(:
Come promesso, ho cercato di aggiornare in fretta^^
A dire il vero questo capitolo non mi convince molto, ma mi serve per introdurre il prossimo... Quindi, buona lettura
 

<< Non è colpa tua, cazzo! >>.

Vi prego, non urlate.

<< E invece si, se non mi fossi fatto battere da quel Mangiamorte ora lei sarebbe viva! >>.

<< Lei non... Lei non è morta >>.

Le voci che rimbombavano nella sua testa non seguivano un senso logico, memorizzava sprazzi di conversazione, senza un filo logico, per nulla collegati tra loro. Ed ogni istante della sua “vita” era accompagnato da un fastidiosissimo bit- bit- bit, che probabilmente scandiva i battiti del suo cuore. Quella era la prova che non fosse morta.

<< E tu cosa ci fai qui!? è colpa tua e di quelli come te se ora lei è conciata così! Razza di uno stronzo Mangiamorte! >>.

Poi un'infermiera aveva richiamato il silenzio.

<< Perchè Malfoy sarebbe venuto? >>.

Malfoy... Quel nome le ricordava qualcosa...

<< Non lo so, Ginny. So solo che c'è mancato poco che Ron lo ammazzasse... >>.

Anche Ron e Ginny, erano nomi famigliari. Li riconosceva, ma non riusciva ad abbinarli ad un viso, era come se fossero nomi di un'altra vita. Della vita di qualcun'altro.

<< Professoressa McGranitt... >>.

<< Ci sono novità? >>.

<< No, ancora niente... >>.

E quella voce, una voce sicuramente maschile, dolce e profonda, una voce che la accompagnava sempre, una voce famigliare, che purtroppo però, non riusciva a ricollegare a nessuno.

<< Harry, sono due notti che non dormi. Torna a casa, ci rimango io qui con lei >>.

<< No Ginny. Tu piuttosto, torna alla Tana, o tua madre si preoccuperà, tra te e Ron avete passato più tempo qui che a casa, dovreste riposarvi... >>.

Harry...

Quel nome le diceva qualcosa, esattamente come Ron, Ginny, Malfoy e professoressa McGranitt. E sicuramente si ricollegava alla voce che la seguiva sempre, ma ancora nessun viso.

Il tempo passava in modo irregolare, non sapeva dire se tra una conversazione e l'altra passassero minuti o giorni. Ricordava solo alcune frasi, alcune parole, mentre altre, filtravano tra i suoi pensieri, lansciando un vuoto incolmabile.

<< Ti amo >>.

Aveva imparato ad associare le voci ai nomi. E quella frase, pronunciata da Ron – anche se aveva la minima idea di chi fosse questo Ron – le rimbombava nella mente. L'aveva sentita decine di volte, pronunciata sempre dalla stessa voce, ed ogni volta il bit che sentiva dalla sua sinistra, aumentava di frequenza.

 

<< Perchè ancora non si sveglia!? >>.

<< Non lo so, signor Weasley. Ma deve tener conto che è stata riempita di antidolorifici e pozioni, è ovvio che il suo corpo ci metta un po' di tempo a riprendersi >>, la madimaga parlava senza guardare l'interlocutore, ma scrivendo su una cartellina verdeacqua.

Il rosso strinse i pugni:<< Un po' di tempo... Un po' di tempo!? Sono dodici giorni che è in queste condizioni! Lei questo lo chiama un po' di tempo!? >>.

Harry entrò nella stanza appena in tempo, prima che Ron inchiodasse la povera donna al muro per strozzarla. Mise una mano sulla spalla del rosso, e si rivolse alla donna, che ora guardava i due con aria contemporaneamente compassionevole ed irritata:<< Avete qualche novità? >>, chiese speranzoso.

La donna si strinse nelle spalle:<< Nulla di nuovo. è un bene il fatto che reagisca agli stimoli esterni, come sentir pronunciare il suo nome, e cose simili. Ma non sappiamo ancora s... quando si svegliarà >>, disse correggendosi, ed uscendo dalla sala.

Ron lanciò un'occhiata truce ad Harry, che aveva fermato i suoi istinti omicidi, e si lasciò cadere sulla poltrona affianco al letto:<< Merlino! Mi faranno uscire pazzo... >>, disse coprendosi il viso con entrambe le mani.

Harry si andò a sedere sul bordo del letto:<< Potresti parlarle, sono sicuro che aiuterebbe. Perlomeno te >>, disse con fare risoluto.

Ron gli lanciò un'altra occhiata truce:<< Per fare come te che le racconti la tua giornata? O come Ginny che fa sembrare questa stanza il negozio di un fioraio? >>, chiese sarcastico, riferendosi ai fiori che tutti i giorni sua sorella portava alla ragazza:<< Per illudermi che questo potrebbe cambiare qualcosa? Per convincere me stesso di essermi reso utile? >>, la voce tremava leggermente, ed esprimeva tutto quello che Ron provava: impotenza e paura.

Il moro rimase in silenzio per qualche istante, guardando il volto della ragazza distesa sul letto. Le palpebre calate e le labbra dischiuse in una piccola O, come se stesse dormendo:<< Ti ho sentito sai? >>, disse senza distogliere lo sguardo, a bassa voce:<< Ti ho sentito l'altra notte. Lei hai detto che l'amavi >>.

Il rosso trasalì a quelle parole.

Ma non era andato a prendere qualcosa da mangiare?

Poi si riprese e si strinse nelle spalle:<< Un momento di debolezza. Capita a tutti no? >>, Harry non gli rispose. Il problema era che non era stato solo “un momento di dobolezza”. I momenti di debolezza erano stati innumervoli. Ogni volta che rimaneva da solo, in quella stanza con lei, non poteva far altro che ripeterglielo, o forse ripeterlo a se stesso. Perchè lui l'avrebbe sempre amata, qualcunque cosa fosse successa.

Si mise in piedi, e diede le spalle ai due:<< Io torno a casa. Mia madre a detto che avrebbe voluto che tornassi per cena. Mi ha detto di portarti con me, ma se preferisci... >>.

Harry scosse la testa:<< No, ringrazia Molly. Dille che torno a casa questa notte a dormire >>.

Ron annuì e lasciò Harry da solo con Hermione.

Il ragazzo si spostò sulla poltrona che prima occupava il rosso, e prese la mano – terribilemente fredda – della ragazza tra le sue:<< Oggi Hermione >>, disse a voce alta:<< Sono venuti a trovarti tutti. Questa mattina è passata anche Luna, ti ha lasciato quella... cosa >>,disse indicando una specie di carota blu:<< Dice che serve per... oh, a dire il vero non l'ho capito, ma ha detto che ti farà bene... Pensa,Lavanda ti ha inviato un mazzo di fiori,si... Lavanda! Sembra incredibile vero? E poi... >>, di colpo si rabbuiò:<< Mi hanno detto che Malfoy è venuto di nuovo al SanMungo. Non è salito in stanza, probabilmente aveva paura che fosse la volta buona che Ron gli facesse tirare le cuoia. Ha solo chiesto notizie sulle tue condizioni. Vorrei che almeno spiegasse in veste di cosa si permette di venire... >>, sbuffò leggermente. Poi tornò al tono sereno di poco prima:<< Dopo cena verrà Ginny >>, disse con un sorriso:<< I Medimaghi hanno detto che possiamo anche lasciarti sola la notte, ma credo che questa opzione non piaccia a nessuno... Io però sono stanco morto, quindi per oggi prenderà il mio posto Ginny. Si è fissata con l'idea che tu non voglia rimanere indietro con lo studio – e conoscendoti ha pienamente ragione – perciò credo abbia deciso di “insegnarti qualcosa in più”, per aiutarti con i M.A.G.O. Anche se credo che non ci sia nessuno che ti passa insegnare qualcosa... >>.

Rimase zitto per qualche minuto, ripensando a tutte le cose che l'amica sapeva e a quanto ci tenesse ad ottenere dei M.A.G.O più che perfetti. Probabilmente avrebbe preso solo E... se fosse riuscita a sostenere gli esami.

Mezzora dopo nella stanza fece il suo ingresso Ginny, reggendo tra le mani un'enorme mazzo di margherite gialle. Fece comparire con la magia un vaso di critallo, e nello stesso modo lo riempì d'acqua. Lo posizionò vicino alla finesta, insieme a tutti gli altri. Poi si voltò, per dare un lieve bacio al suo fidanzato:<< Buonasera >>, disse lei tutta sorridente:<< Passato una bella giornata? >>, chiese mettendosi a sedere sul bracciolo della sua paltrona.

Harry le diede un'altro bacio:<< Il solito. L'infermiera ha detto che Hermione inizia a reagire agli stimoli esterni... è un bene >>.

La rossa annuì seria:<< Dovresti spiegarlo a quel cocciuto di mio fratello... Dio, oggi lo avrei ucciso! Si lagnava perchè non gli hai permesso di uccidere la dottoressa... >>, disse abbozzando un sorriso. Poi si voltò leggermente, per guardare Hermione in viso:<< Voglio fare una cosa... >>, aggiunse mettendosi in piedi. Frugò per un po' nella borsa che portava a tracolla, poi vi tirò fuori una spazzola, si avvicinò al letto di Hermione e si sporse fino ad essere all'altezza del suo viso. Iniziò a spazzolare dolcemente i boccoli della ragazza, o almeno quelli a cui arrivava.

<< Cosa fai? >>, chiese Harry a bassa voce.

Ginny si strinse nella spalle e continuò il suo lavoro:<< Sai, lei era... cioè, è sempre così ordinata, credo che vorrebbe essere a posto anche in questa situazione... >>, disse con voce triste.

Harry le sorrise:<< Non che i suoi capelli siano mai stati realmente in ordine... >>, risero entrambi, una risata breve, ma significativa. Il bit della macchina a cui era attaccata Hermione si fece più rapido.

Ginny si allontanò di scatto:<< Che succede? >>, chiese allarmata.

Harry sorrise:<< Credo che la Medimago intendesse questo con “reagire agli stimoli esterni” >>, disse dolcemente, alzandosi per raggiungere la rossa ed abbracciarla.

Il viso della grifondoro si deformò in un sorriso a trentadue denti:<< Vorresti dire che ha capito che stavamo ridendo? >>, chiese senza riuscire a camuffare la speranza. Harry annuì. Ginny fissò per qualche istante la ragazza sdraiata sul letto,sembrava sul punto di cimentarsi in un ballo di gioia. Poi si voltò verso Harry:<< Bene, signor Potter, poichè la qui presente Hermione Granger sembra in grado di capire, è pregato di mettersi nell'angolino là infondo e stare in silenzio, in modo che io passa iniziare le mie lezioni >>,estrasse un pesante libro, con una rilegatura in pelle, dalla sua borsa:<< Oggi Difesa Contro le Arti Oscure >>.

Detto questo si accomodò sulla poltrona da parte al letto – mentre Harry andava a sistemarsi su quella vicino alla finestra – con il libro di scuola aperto sulle ginocchia, iniziò a leggere ad alta voce, gesticolando freneticamente:<< Molto importanti, per la difesa sono gli Incantasimi di Blocco, ovvero quelli che bloccano l'attacco dell'avversario. Hanno lo stesso scopo degli Incantesimi Difensivi, ma una ripercussione su chi li subisce del tutto differente. Questi particolari incantesimi infatti rendono al mago... >>.

Harry chiuse gli occhi, perdendosi tra le parole lette dalla voce dolce e scorrevole di Ginny, che parlava senza sosta, rivolgendosi ad Hermione come se realmente potesse risponderle. La voce della sua ragazza lo cullava, non ne ascoltava le parole, ma la cadenza ed il ritmo, senza accorgersene si addormentò.

Rieccoci(:
Come avrete notato in questo capitolo succede poco e niente, è solo un momento di stallo, per capite in che condizioni si trova Hermione, e come l'hanno presa tutti gli altri(:
Nel prossimo capitolo invece cambierà qualcosa(:
Ho quasi finito di scrivere il tutto, e ho scoperto di essermi dilungata un pò più del previsto... Ad occhio e croce dovrebbero mancare ancora 3 o 4 capitoli, più il prologo...
Ringrazie tantissime le 6 persone che hanno recensionato lo scorso capitolo :D Le mie velate minacce sono servite a qualcosa xDDDD
RECENSIONATE IN TANTI, a presto...un bacio Franci
(Ho cambiato Nickname in Chanell483, ma sono sempre Twipazz483 :D)


 

  
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