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Autore: Nihal    26/01/2011    11 recensioni
«Identificatevi.»
Ebbene sì, i miei peggiori incubi si erano realizzati. E no, non sto parlando di quello in cui il professore di giapponese ci obbliga a passeggiare nel freddo perché qualcuno ha dato fuoco al suo cane. Mi riferisco ad un compuntissimo e sconosciuto ninja di Konoha che ci guardava con aria truce e aspettava che dicessimo qualcosa. E io quasi mi dimenticavo di quello che avevo concordato con Madara. Una cosa, però, l’avevo capita: il piano del capostipite degli Uchiha. Lui voleva farci rinchiudere nelle segrete! Sicuramente così Sasuke lo incontravamo, eh.
Di sfuggita mentre lo portavano nella sala di tortura dove attendeva un cazzosissimo Ibiki Morino, però lo incontravamo.

[Sequel di 'Ninjas are coming']
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sai, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Capitolo 2

«Ci fai entrare?»
Bene, Sasuke si distingueva da subito per la sua particolare simpatia. Io ero praticamente agonizzante per la sorpresa e lui se ne usciva con ci fai entrare?
Senza contare che, al di là della sorpresa, non mi sentivo esattamente in vena di guardarlo neanche in faccia, figurarsi rispondergli. Mi sentivo un po’ in imbarazzo per quello che era successo l’ultima volta che c’eravamo visti, ecco.
Così feci la cosa più normale che si possa immaginare.
Lo insultai.
«Ci fai entrare? Ma sei cretino? Potresti essere almeno un po’ più gentile. Sai, potresti tipo chiedere permesso o cose così. Ah, Naruto, Sai, sono contenta di rivedervi!» continuai, il mio tono di voce ritornato improvvisamente normale.
I tre indietreggiarono di qualche passo, vagamente intimoriti dal mio comportamento.
«Non sei cambiata per niente» affermò Naruto.
Non sapevo se prenderlo come un complimento o come un’offesa, così mi limitai a sbuffare e mi feci da parte per farli entrare, premurandomi di dare una spallata a Sasuke quando attraversò la soglia.
«Poi senti chi parla. Voi siete precisi identici a prima» lo rimbeccai.
Sai si sedette sul bordo del letto e Sasuke rimase in piedi, immobile. Naruto, invece, iniziò a frugare nella credenza prima di estrarre un pacchetto di biscotti – i miei preferiti, tra l’altro – e iniziare a ingozzarsi senza ritegno.
«Sì, fai come se fossi a casa tua. Quelli non li avevo comprati per un’occasione speciale» mormorai sarcastica.
«Ma questa è ’n’occafione spefale!» rispose Naruto, con la bocca piena di biscotti, riuscendo a sputacchiarne più o meno un quintale sul mio letto.
«Intendevo che li avrei mangiati io in un’occasione speciale. Poi, voglio dire, il fatto che tre cretini siano venuti ad appestarmi la casa non si può definire tale. Poi come facevate a sapere che stavo qui?»
Questa volta, risparmiando magnanimamente a Naruto la fatica di strafogarsi ulteriormente, fu Sai a rispondere.
«Siamo passati a casa tua e tua sorella ci ha detto che eri qui. Ci ha anche dato i vestiti che avevamo lasciato l’ultima volta» spiegò, rispondendo alla mia domanda inespressa.
Effettivamente avevo notato l’assenza dei loro ributtanti capi d’abbigliamento e ne ero stata grata.
«Comunque, qual buon vento vi porta a rovinarmi di nuovo l’esistenza? Immagino che non siate qui esattamente per una gita di piacere o sbaglio?»
Sasuke fece per rispondere – la cosa mi sembrò alquanto strana dal momento che Sasuke non si era mai premurato di rispondere ad una qualsiasi delle mie domande – ma si interruppe sul nascere.
All’inizio mi chiesi perché l’avesse fatto, ma quando sentii la chiave girare nella toppa capii che aveva sentito Anna arrivare.
Effettivamente pochi secondi dopo la porta si aprì e lei entrò, iniziando a parlare come se non avesse notato i tre ninja che le invadevano l’appartamento.
«Beh, l’esame non mi sembrava tanto difficile. Almeno credo, po-»
Non appena alzò lo sguardo, però, si bloccò, lasciando cadere lo zaino per terra. Sulle prime non sembrò riconoscere i tre poi, però, capì di chi si trattava.
«Siete davvero voi?» domandò stupita.
Era normale che fosse sorpresa. Quando se n’erano andati all’improvviso, l’anno prima, avevo dovuto inventare in fretta e furia una scusa per la loro partenza che, me ne rendevo conto anche io, non aveva né capo né coda. Così molti, Anna compresa, erano rimasti perplessi.
«In carne e ossa» fece Naruto, mettendo per un attimo i biscotti da parte.
«E quelli sono i biscotti delle occasioni speciali?» chiese ancora.
«Quelli erano i biscotti delle occasioni speciali. Adesso sono il concime per il potenziale grasso di Tom» la corressi io.
«Siete venuti a farci visita?»
Nessuno dei tre rispose. E io sapevo perché. Loro non erano venuti a farci visita. Loro erano venuti a scroccare un posto per dormire finché non avessero concluso quello che dovevano fare, qualsiasi cosa essa fosse.
«Beh…» iniziò Naruto.
Gli lanciai un’occhiata come a dire che, per quello che stavo per fare, doveva come minimo abbassare i pantaloni a Sasuke davanti a me come ringraziamento.
«Si stavano chiedendo se potevamo ospitarli per un po’» dissi, mantenendomi sul vago senza dire quanto fosse lungo un po’
«Ma se ‘sto posto è grande come il culo di un babbuino!» protestò lei.
«Beh, sì, ma immagino che possiamo metterci tre sacchi a pelo… male che vada facciamo dormire Sas- Ivan in bagno» proposi.
Anna non sembrava molto d’accordo – e neanche Sasuke, che evidentemente non apprezzava molto la prospettiva di ricavarsi una cuccetta al lato del gabinetto – però acconsentì.
«Però se si finiscono di nuovo i biscotti e la nutella…» iniziò minacciosa.
Cazzo! Avevo dimenticato la nutella…
«Veramente la nutella è colpa mia. Sai, ero in stress post esami…» mi giustificai.
«Ah, beh. Comunque, come mai siete andati via prima della fine dell’anno, l’ultima volta? E non venite a raccontarmi che vi è venuta la dissenteria cronica da pre esami e siete dovuti tornare al vostro paese perché non ci credo.»
Già. Effettivamente in quei giorni non mi ero esattamente impegnata per cercare una scusa che potesse definirsi tale e la dissenteria era la prima cosa che mi era venuta in mente.
«Non c’è un motivo» rispose Sasuke brusco.
Io gli pestai un piede.
«Vedi di essere meno cazzoso, eh.»
«Sai, dopo l’incidente della chiesa non siamo riusciti a rimanere qui» spiegò Sai in modo più diplomatico.
Anna sembrò prendere la sua spiegazione per buona e andò a sedersi anche lei vicino a Naruto, prendendo i biscotti che l’Uzumaki non era ancora riuscito a mangiare.
Sai iniziò a sfogliare a caso qualcuno dei libri ammucchiati a caso sul tavolo.
«Vuoi iscriverti all’università?» chiese Anna, notando che stava leggendo proprio uno dei suoi libri.
«Perché no? Sarebbe un’ottima copert-»
Il mio sguardo omicida lo fece bloccare giusto in tempo. Pensavo che dall’anno scorso fossero diventati un po’ più intelligenti, ma dovetti rassegnarmi. Mi erano capitate proprio tre delle persone più idiote che esistessero sulla faccia della terra.
«Cosa?» domandò Anna.
«Voleva dire che sarebbe un’ottima copertura per la sua ignoranza. Sai andare all’università fa tanto figo, ultimamente…» spiegai.
«E comunque non ce lo voglio un altro psicologo in giro per casa» aggiunsi, guadagnandomi un calcio in un ginocchio – il punto più alto in cui Anna riuscisse ad arrivare da seduta – anche abbastanza meritato, ad essere sincera.
«È bello andare all’università?» chiese Naruto.
«Sì.»
«No, fa schifo.»
Rispondemmo io e Anna nello stesso momento e ci mettemmo a ridere.
Alla fine agguantai Naruto per un braccio e lo trascinai verso la porta.
«Beh, io e Tom usciamo» dichiarai, mentre quest’ultimo guardava desideroso i biscotti.
«Perché?»
Da quando Sasuke era diventato così loquace?
«A cercare un parrucchiere per i tuoi capelli disastrati Mr. Simpatia. Secondo te? A comprare dei sacchi a pelo, deficiente. Almeno ché tu non voglia dormire per terra, perché il mio letto non te lo lascio» replicai.
«E hai bisogno di lui.»
«Sì, ho bisogno di lui. Tom, al contrario di te, è simpatico quindi mi fa piacere stare in sua compagnia. Tu stai pure vicino alla finestra a guardare male il mondo, non preoccuparti per noi.»
Dopo un ultimo sguardo desideroso ai biscotti Naruto mi seguì, forse più per mettere fine alla disputa che per altro.

***



«Tu e Sasuke siete sempre così gentili l’uno con l’altra» disse Naruto, prendendomi evidentemente in giro mentre camminava con le mani in tasca per strada.
«Che ci vuoi fare. Nessuno ha mai il coraggio di dirgli che è una testa di cavolo. Qualcuno dovrà pur fare il lavoro sporco, no?»
Non avevo la più pallida idea di dove si potessero comprare dei sacchi a pelo, così avevo suggerito di continuare a camminare finché non ci fossimo trovati di fronte un negozio adatto.
In realtà avevo voglia di parlare con Naruto, ecco perché me l’ero trascinato dietro. Volevo delle risposte ed ero sicura che, se non avessero potuto darmele, Sai e Sasuke non si sarebbero sbottonati. Naruto, invece…
«Naruto, perché siete venuti?»
Lui tentennò.
«Beh, non so…»
Lo guardai scettica.
«Non so se posso dirlo» disse allora.
«Ti offro un piatto di ramen» lo corruppi.
«Tsunade ci ha mandato a fare una specie di ricognizione per vedere se questo posto avesse delle abilità strategiche» snocciolò quindi.
Mi sembrava un po’ scarna come motivazione super segreta.
«Ma voi lo conoscete già questo posto» gli feci notare.
Naruto liquidò il tutto con un’alzata di spalle.
«Si vede che si starà rimbambendo. Sai, è già avanti con l’età» suppose lui.
Trattenni un risolino.
Era strano che mi ritrovassi di nuovo a parlare con lui. Solo il giorno prima, avrei dichiarato che c’erano più probabilità che Elvis Presley spuntasse fuori dal presunto bunker in cui si era rintanato per sfuggire al mondo e si mettesse ad annunciare l’imminente fine dei giorni.
Per un po’ non dicemmo niente.
«Allora, adesso sei una studentessa universitale!» esordì infine, con uno sguardo interrogativo.
«Si dice universitaria» commentai asciutta.
Non poteva farmi queste cadute di stile e iniziare a parlare della scuola! Io me l’ero trascinato dietro per corromperlo e capire cosa c’era dietro il loro arrivo!
«Ah… beh, da noi è più semplice, perché l’accademia la finisci a dodici anni e se sei intelligente anche prima» commentò leggero.
Eh, sì, da loro era tanto più bello.
Bambini presumibilmente analfabeti – non ho mai visto che avessero un libro in mano. Ho anche ipotizzato che quelli di Jiraya fossero scritti tramite graffiti rupestri – che venivano istruiti ad ammazzarsi a vicenda e venivano traumatizzati più o meno da quando erano nati. Se non erano Sakura, tutti lì avevano dei problemi che oscillavano dal grave al catastrofico e, con la possibile eccezione di Kiba – che sembra un po’ troppo scemo per essere complessato – erano praticamente tutti complessati.
Lo feci notare a Naruto.
«No, ma cosa dici! Non ci sono tutte quelle cose brutte che dici tu! È peggio qui con tutte quelle interrogazioni su quelle materie strane…»
Rabbrividì percettibilmente, probabilmente ricordando l’anno precedente.
«Eh, sì, proprio traumatizzante. Voi al confronto siete oro. Voglio dire, accademie che insegnano ai bambini ad ammazzarsi meglio e ninja serpentiformi che cercano di rubare il corpo a bambini complessati con potenti abilità oculari non sono nulla in confronto ad un’interrogazione andata male!»
Naruto annuì con fare saggio.
«Vedo che hai capito. Questo posto è proprio strano, scommetto che da noi staresti molto meglio.»
«Intendi che da voi starei molto morta, al massimo…»
Quel giorno imparai una lezione. Oltre al fatto che Naruto era stupido, ovvio.
Imparai che, quando decidevo di trascinarmelo dietro, non dovevo offrirgli da mangiare. Dopo aver comprato quello che ci serviva ed esserci fermati a mangiare, il mio portafogli era ancora più deperito di quanto non fosse già di solito.
«Ah, mi sento proprio pieno!» disse Naruto soddisfatto, mentre tornavamo a casa.
«Beato te. Il mio portafogli, invece, si sente proprio vuoto» mormorai cupa.
Quando entrammo, la scena che ci si parò davanti era una cosa del genere: Sasuke era seduto sul bordo del letto e non stava facendo assolutamente niente – come suo solito –, mentre Sai e Anna erano seduti per terra chinati su un libro che si trovava di fronte a loro e confabulavano concitati.
«Si può sapere cosa state facendo?»
Se mi rispondevano che stavano studiando li picchiavo.
Non si studia subito dopo un esame.
«Stiamo cercando di analizzare la psicologia di Ivan. Se conosci i dati base, ovvero carattere, sguardi e gesti di una persona, con questo libro puoi approssimativamente definirne la personalità» spiegò Anna.
Sorvolai sul fatto che solo l’idea di analizzare Sasuke poteva portare alla morte dell’ignaro psicologo improvvisato e scoppiai direttamente a ridere.
«Ma dai, è una cazzata! Non riuscirete mai a scoprire il suo carattere!»
Anna annuì.
«Già, mi sa che hai ragione. Qui viene che ha il profilo del potenziale assassino.»
Io restai di sasso.
«Però non può essere, no? No, perché Igor ha detto che corrisponde e adesso tu fai quella faccia…» continuò.
«Ma no, è un po’ complessato» e lì mi guadagnai uno sguardo omicida da parte del diretto interessato «ma non è un potenziale assassino!»
«Sbaglio o hai calcato sul potenziale? Vuoi dire che è un assassino e basta?»
Ma una discussione non pericolosa no, eh?
«No, dai, ma cosa pensi, mica può essere un assassino, no?»
Anna annuì pensierosa.
Ci mancava solo che iniziasse a credere che Sasuke fosse un assassino. Per carità, non ci sarebbe andata neanche tanto lontano, ma era meglio che non iniziasse a pensare queste cose.
Poi magari Sasuke si sentiva minacciato e ci uccideva tutti. Non era poi così poco plausibile come ipotesi.
Per il momento, comunque, sembrava che a Sasuke tutta la nostra discussione non interessasse. In realtà secondo me a lui non interessava proprio niente, ma che ci potevo fare? Così era e così dovevo tenermelo.
Notai, con la coda dell’occhio, Naruto che sgattaiolava verso la credenza.
«Naruto! Hai appena mangiato come un maiale non puoi prendere altra roba!»
Naruto si allontanò mogio mogio. Se credeva di farmi pena, beh, non ci riusciva.
«Ok, morirò di fame» disse teatralmente mentre andava a punzecchiare Sasuke giusto per avere qualcosa da fare.
Anna lanciava sguardi alterni da me a lui.
«Uno in meno. Tanto qui c’è già poco spazio» ribattei io imperturbabile.
«Sei stronza.»
«Sì, è il mio secondo nome.»
Anna continuava a guardare me e Naruto alternatamente. Le lanciai uno sguardo interrogativo.
«Lo hai appena chiamato Naruto» mi fece notare aggrottando le sopracciglia.
«Mi sarò sbagliata. Sai che sono fissata con quel manga, no?» ribattei con nonchalance.
Anna si alzò e per qualche motivo a me sconosciuto iniziò ad esaminare le pareti.
«A me non mi hai mai chiamata Naruto» obiettò, contemplando intensamente una parete.
«Diventava triste se ti scambiavo per un uomo, eh. Comunque perché continui a guardare il muro?» chiesi perplessa.
«Non ti sembra che Ivan assomigli molto a questo qua?» domandò, indicando uno dei tanti disegni di Sasuke che non ero ancora riuscita a staccare dal loro arrivo.
Tutto ad un tratto constatai che ero nella merda.
Persino Sasuke si era girato quando aveva sentito Anna formulare quelle ipotesi.
«Ma va’, cosa dici! Ivan è più brutto» tentai di scherzare.
L’unica cosa che riuscii ad ottenere fu un’occhiata gelida da parte dell’Uchiha.
«No, guarda che sono proprio identici.»

Fine secondo capitolo!


È bello vedere come, invece di studiare per gli esami, mi metto a scrivere capitoli!xD
Beh, devo seguire l’ispirazione del momento, altrimenti non aggiorno mai più!u____ù
Che dire, quando ho visto tutte quelle recensioni sono rimasta contentissima!**
Quindi bando alle ciance e alle note più che inutili e via con le risposte!^___^

Lady Moonlight: grazie per la recensione, Cleo!**
Cosa ci vuoi fare? Se non taglio le cose proprio sul punto migliore – cioè, visto che riguarda una mia storia migliore si fa per dire!xD – allora non mi sento soddisfatta!u___ù
Mi dispiace per te, ma niente NarutoSakura! Gggggiammai!°°… xD
Comunque, spero che il capitolo ti piaccia!^___^

dubious3: grazie per la recensione!^^
Beh, non saprei dirti se questa storia sarà divertente come l’altra, direi che questa sentenza spetta ai lettori!xD Comunque mi impegnerò a fondo, non potrei mai sopportare l’idea di scrivere una cosa seria!u____ù
Spero che questo capitolo ti piaccia!^^

belle fuori Edward dentro: innanzitutto, grazie per la recensione!^__^
Poi… beh, nessuno ha mai detto che Laura non è pazza!xD Sì, mi sto insultando da sola!.___.
Comunque spero che anche questo capitolo ti piaccia!^^

Sadako94: ccccciaoooooooo!*___*
Sono contenta che mi segui anche nel seguito – gioco di parole del cavolo, ma non mi viene in mente un sinonimo di seguito!_-_ – di Ninjas are coming!^___^
Mi dispiace che sei stata male, però spero che lo stare a casa da scuola unito allo stupido capitolo ti abbia fatta sentire meglio!u____ù
Non parlarmi di italiano, guarda… pensavo che finito il liceo mi sarei finalmente tolta dalle balle tutte quelle date, poesie e parafrasi, invece mi sembra che ultimamente facciamo solo quello! Sono disperata!ç____ç
Guarda, se vuoi a casa tua ti mando Sai e Naruto – soprattutto Naruto! – per posta, però Sasuke non si tocca, mi dispiace. Ho bisogno di qualcosa su cui sbavare e puoi capire che tra i tre l’unica scelta possibile è proprio il nostro caro Uchiha!xD
*arraffa Sasuke e se lo tiene stretto*

Elena_chan: yeah, I’m back!^^ Anche se non so quanto questa notizia possa essere positiva!xD
Sono contenta che l’inizio ti sia piaciuto – avevo paura che fosse un po’ noioso!xD – e spero che ti piaccia anche questo capitolo!
Grazie per avere recensito!^____^

Loveless_: no, suvvia, almeno ché lo studio non mi inghiottisce – e preferisco togliermi la vita tramite seppuku piuttosto che prendere in considerazione quest’eventualità – la storia non la mollo!^^ Solo che non so ogni quanto l’aggiorno!^^’
Il dialogo tra Tsunade e Sasuke verrà spiegato non molto più avanti, quindi direi che entro poco il mistero verrà sciolto!^^
Spero che anche questo capitolo ti piaccia!^^

Zakurio: ciao!**
Oddio, non dirmi tre metri sopra il cielo che poi mi viene in mente Moccia!xD
Però sono contenta che tu sia contenta che – cavolo sembra uno scioglilingua!o___ò – che abbia continuato la storia!
Per le coppie non ti saprei dire per un unico, non tanto insignificante, motivo: che io a descrivere scene del genere sono irrimediabilmente scarsa, quindi dovrei farmi prendere dall’ispirazione del momento… in sintesi, proprio non lo so!xD
Io il primo vero esame – che non sia un esonero – devo ancora farlo, perciò sono nella fase terrore profondo!o___ò
Per curiosità, tu cosa fai all’università? Cioè, se vuoi dirmelo, altrimenti non sei obbligata!xD
Comunque grazie per la recensione!^^

foreverme96: sono contenta che il seguito ti piaccia!^^
Sono andata a vedere l’immagine!** E… e… è davvero bella!*_______*
Sei stata davvero gentile, sono quasi commossa, sei la prima persona che fa un’immagine della mia storia, grazie! Ma grazie tantissimo!ç______ç
Spero che anche questo capitolo ti piaccia!^^

cyberprincess: per carità, non voglio che ti venga un colpo per causa mia!xD
Effettivamente il titolo è praticamente identico al precedente, ma solo per due motivi, ovvero che mi dispiaceva mettere un titolo diverso e che le alternative erano scarse da far paura!xD
Però sono contenta che tu abbia visto il seguito!^^
Fosse stato per me non avrei neanche concluso l’altra – infatti tempo due mesi e mi è venuta voglia di scrivere il seguito!xD – però ti assicuro che per ora questa non termina visto che ci metterò sicuramente un sacco di tempo per aggiornare!y___y
Spero che anche questo capitolo ti piaccia!^___^

E grazie anche a tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti, tra le seguite e tra le ricordate!^^

  
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