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Autore: poisonous rose    30/01/2011    2 recensioni
“Molto imbranata Weasley. Chi ti piglierebbe mai come ragazza?! Non lo so proprio.”
Rose si alzò di scatto e si ritrovò incollata al muro, mentre Scorpius si avvicinava pericolosamente a lei. Arrossì di botto e ripensò alla prima volta che lo vide, lo aveva considerato bellissimo. E lo considerava tutt'ora bellissimo, solo che.. beh mica poteva dirlo! Aveva un orgoglio, lei! E forse anche troppo elevato. 
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 But I'm nothig without you.
 
 
 
 
-Vaffanculo, Malfoy.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“ Malfoy, miseriaccia! Sposta quel culo! ”
“ Che finezza Weasley, non credevo conoscessi simil parole. Hai ampliato il tuo dizionario? ”
Rose sbuffò sonoramente lasciando perdere la sua battaglia giornaliera per la prima e ultima volta in assoluto. La sua battaglia, consisteva appunto, nel lasciare -o almeno provarci, libero il posto affianco al suo durante l'ora di Pozioni per Dereck Nott, amico d'infanzia di Malfoy. Che, a quanto pareva, era interessato a una biondina che a Rosie non stava a genio minimamente; oh si, perchè Rosie, in quel breve arco di tempo -che consisteva in quarantotto dannatissime ore-, aveva visto per la prima volta Dereck Nott, mentre discuteva con Malfoy, il quale le era venuto in soccorso trascinandola via da quell'ossigenato che era rimasto di stucco nel vedere il proprio amico d'infanzia portargli via una cosa che non doveva assolutamente toccare. Da quel momento, beh.. dire che si era presa una cotta era improprio. Lei si era semplicemente.. o meglio, si stava infatuando dell'amico di Malfoy, ed evidentemente era una cosa non molto gradita a quest'ultimo, siccome non appena vedeva Nott da lontano, assaliva Rose con una scusa più che banale. Il primo giorno che Rose era stata soccorsa da Nott, per l'appunto, Malfoy due ore dopo, l'aveva assalita dicendole che "Una scommessa non vale se fai la cretina con altre persone, devi conoscere me e non i miei amici." 
E in quel momento era partito il putiferio, da parte di Rose, perchè lei diceva, era giustamente convinta, di possedere un cervello nettamente sopra la media e chiamarla cretina significava dare a quelle persone meno dotate di lei l'appellativo di analfabeti perennemente in convalescenza
Mentre Scorpius, beh, lei non era ancora riuscita a capire il vero motivo per cui lui si fosse comportato così, ma ormai. quel comportamento era praticamente usuale. E decisamente fastidioso per Rose, che odiava sentirsi sotto controllo di qualcuno, di chiunque, soprattutto sotto il suo.
Ritornando al punto, ovvero l'ingombranza esasperante di Malfoy, erano passati due giorni di puro inferno, dove quel biondino -tutti i santi giorni, la mattina -a partire dalla Colazione, perchè ringraziando al cielo non erano nella stessa casata, altrimenti si sarebbero schiantati più di dieci volte al giorno, procurandosi ferite non poco gravi nonostante fossero solo al primo anno- la raggiungeva al tavolo dei Gryffindor, la provocava e poi se ne andava al suo tavolo a mangiare tranquillo, sotto gli occhi basiti di tutta la Sala Grande. Che dopo due giorni ormai, aveva praticamente deciso che quei due avevano una relazione top-secret
“ Probabile. Sai cosa ho ampliato ancora di più? Il mio repertorio di fatture, e, sai cosa ancora più interessante? Non ho ampliato quello delle contro fatture.
Malfoy sbiancò socchiudendo gli occhi a una fessura. Afferrò il gomito della ramaticcia e ghignò, uno di quei ghigni alla Malfoy, e, diamine, gli uscì maledettamente bene. Rose si guardò intorno, per vedere se potesse chiamare qualcuno in suo aiuto, ma in quel momento, 28 Settembre 2008, lei non poteva chiedere aiuto a nessuno. Siccome erano in aula di Pozioni, e c'erano solo Serpi in quella dannatissima aula.
Le mancava l'aria. 
“ Ti restano 28 giorni, tesoro. ”
Rose ingoiò il nulla fissando gli occhi di Scorpius color tempesta, che avevano fatto capitolare ai suoi piedi decine e decine di ragazze, anche dell'ultimo anno. 
Non dovrebbe riuscirci così facilmente, non è nemmeno giusto. Non può farlo.
Si ritrovò a pensare quelle parole sconnesse e si stupì fin troppo del fatto che aveva trovato anche un senso logico a quelle parole. Ma decise che era meglio non pensarci, in fondo, non era niente di preoccupante. Lei si stava infatuando di Nott. Nott. E nessun'altro.
“ Lo so, gioia. ”
Mormorò sprezzante strattonando il braccio mentre sentiva la presa ferrea di quel piccolo undicenne scivolarle di dosso, si sentì improvvisamente sotto osservazione, le vennero i brividi e inspirò a fondo. Solo tre persone potevano farla sentire così.. così sotto osservazione, si girò di scatto e vide i suoi cugini sbiancò appena fissandoli. 
Albus, Jamie, Teddy. 
Dal più piccolo al più grande, uno al fianco dell'altro. Come dei bravi soldatini.
La fissavano di sbieco, e il motivo non era nemmeno tanto difficile da capire. In quei due giorni, i cugini di Rose non erano mai riusciti a vedere Rose con Malfoy, per cui, non erano nemmeno lontanamente a conoscenza del fatto che quei due si-non stavano frequentando. Si avvicinarono ai due molto lentamente, Jamie soprattutto. La guardarono intensamente, e quando arrivarono proprio al loro fianco, si arrestarono posando gli occhi sul biondino ossigenato al fianco della Weasley. Il biondino, parve non fregarsene minimamente del fatto che tre persone lo fissavano e non volevano minimamente -e lontanamente- socializzare con lui. 
“ Rose. ” mormorò Teddy guardandola di traverso, fu il primo a parlare. Aveva i capelli di un viola molto simile a quello della madre, era alto e snello. Un quindicenne fatto a dovere. Si avvicinò a Rose e i capelli divenirono di un rosso fosforescente non appena toccò con la sua mano -da battitore Griffyndor,- il viso di Rosie. Sorrise e poi fece spallucce, come se toccarla l'avesse rassicurato e, di conseguenza, si era convinto che se Rose si trovava in quel momento vicino al problema di tutto quello scambio di sguardi omicidi -Malfoy in questione, poteva pure pensare che lei avesse ancora quel minimo di buon senso e che se era lì, un motivo c'era, non per niente era figlia di Hermione Jean Granger, no? 
“ Teddy! ” esclamò lei entusiasta saltandogli addosso, era fin troppo mingherlina per poterlo raggiungere per bene, era alta su per giù un metro e cinquantacinque -quando stava sulle punte, mentre il cugino era alto uno e sessantacinque ed era solo al quinto anno! Lo abbracciò affettuosamente e gli stampò un bacio sulla guancia, facendo sentire lo schiocco anche ai presenti. Lui le sorrise di rimando sollevandola appena, non si erano visti se non qualche giorno durante le vacanze, motivo? Lei studiava durante l'estate, semplice. O meglio, lei studiava sempre. Anche se non sapeva che programma avrebbe seguito a Hogwarts aveva già studiato tutta la teoria dei primi tre anni, bastava solo mettere in pratica quello che aveva imparato, e sapeva anche su chi applicare queste tecniche, non a caso aveva studiato per prima cosa le Difesa contro le Arti Oscure. 
“ Felice di rivederti cuginetta. ”
Rose si sedette sul banco fissando gli altri due che fissavano a loro volta rabbiosi Scorpius, o meglio, Jamie fissava incazzato il biondino rispetto a Al, che si limitava a fissarlo con una certa dose di rabbia e indecisione. Come se stesse ancora cercando di capire se si poteva fidare o meno di lui, siccome la sua famiglia beh.. non era una gran bella famiglia, alla fine decise di optare per la prima opzione, suo padre gli diceva sempre di non giudicare mai un libro dalla copertina, anche perchè Rose l'aveva strattonato riscuotendolo dai suoi pensieri contorti.
“ Non si saluta? ”
“ Oh.. Rose! ” esclamò Al prendendola in braccio e facendole fare una giravolta fra le sue braccia, Rose scoppiò a ridere sotto lo sguardo di tutti, ma era con Al, e non gliene fregava se la fissavano o meno. Quando era con lui, lei poteva fare qualunque cosa, e niente l'avrebbe scalfita.
Al rimise la cugina con i piedi per terra e le scompigliò i capelli, la ragazzina guardò il secondo in ordine di età dei suoi cugini, Jamie, quarto anno Gryffindor. Arricciò le labbra e posò le mani sui fianchi, tipica posizione alla 'Hermione Granger' appunto. 
“ Ehm, ehm. ”
Tossì nella sua direzione per richiamare la sua attenzione, ma niente, tossì maggiormente e ancora niente. Il moretto, continuava a scambiarsi parole non verbali con Malfoy tramite sguardo, sentirsi ignorata proprio non le piaceva. Arricciò le labbra e posò lo sguardo su Al, poi su Jamie. Quei due erano diversi da molti punti di vista, caratterialmente -perchè Al era una persona dannatamente macchiavellica, sia in senso positivo che negativo, per questo era finito a Slytherin. Mentre Jamie era un tenerone esagerato ma tremendamente irrascibile in determinate occasioni, probabilmente quella situazione era una di quelle situazioni decisamente compromettenti e aveva un'orgoglio oltre la norma, ma non superiore a quello di Rose-, che fisicamente parlando e diamine, si vedeva la differenza a chilometri di distanza! Non per qualcosa, ma quei due erano uno l'opposto dell'altro. Jamie aveva i capelli di un castano scuro, alto uno e settanta e muscoloso, con delle pozze al posto degli occhi; mentre Al, era un tredicenne alto uno e sessanta -dieci centimetri più alto di Rosie, capelli castano scuro, occhi verdi come quelli del padre e un fisico abbastanza prorompente per uno del terzo anno. Comunque, James Sirius Potter, era un vero coglione, e i motivi si capivano sentendo come rispondeva quell'australopiteco. 
“ James Sirius Potter! ” esclamò battendo un piede a terra, il ragazzo si girò appena nella sua direzione grugnendo leggermente per poi ritornare a guardare il platinato
“ Mhm. ”
Appunto. Coglione di un cugino.
Roteò gli occhi al cielo e lo prese per mano facendolo girare sotto lo sguardo stranamente attento di Scorpius, sorrise appena a Jamie che continuava a non guardarla e gli schioccò un bacio sulla guancia, per poi sedersi di nuovo al suo posto sotto lo sguardo basito di Malfoy, e non era difficile intuire il perchè di quello sguardo; era rossa, rosso peperone. Poteva benissimo essere riconosciuta per Weasley, qual'era, in quel modo. Rose sentì gli occhi dell'ossigenato addosso e bastò poco per farle svanire quel rossore dalle guancie -e dalle orecchie, dato che era appena appena sbiancata per l'imbarazzo di sentirsi addosso quello sguardo così.. strano, non si era mai sentita così sotto torchio. Scrollò le spalle provando a scrollarsi di dosso anche quella sensazione di essere trapassata da una lama. 
“ Ciao anche a te, Rosie. ” mormorò Jamie sorridendole per poi accarezzarle una guancia, Rose fissò il cugino e sorrise amorevolmente battendogli una mano sulla spalla sorridente. 
“ Grazie per l'attenzione cugino! ” mormorò ironicamente alzandosi nuovamente e abbracciando tutti e tre i suoi cugini affettuosamente. Non appena finì di stritolarli, i tre ragazzotti la guardarono in un modo alquanto strano e sospetto. 
“ Rose.. ” incominciò Teddy.
“ Da quanto tempo tesoro..  ” continuò Al.
Tesoro? L'ultima volta che mi ha chiamato tesoro voleva farmi il ..
“ Sai, mi sei mancata! ”
.. solletico!
I tre si lanciarono verso la piccolina che riuscì a scansarsi in tempo, ma Scorpius non si era scansato in tempo.. purtroppo. Infatti, i tre moschettieri erano finiti su di lui e adesso erano uno sopra all'altro per terra come dei sacchi a pelo.
“ Ma che vi siete mangiati! Dannazione levatevi di torno! ” urlò Scorpius muovendo furiosamente i piedi, si intravedevano solo quelli da quella massa informe. Scorpius probabilmente, sicuramente, era il più mingherlino dei tre, di conseguenza, avere addosso tre giocatori di Quidditch fottutamente palestrati, non era una gran bella cosa.
Teddy si alzò per primo dando una mano ad Al ad alzarsi, che porse a sua volta la mano a Jamie che indugiò prima su Malfoy, indeciso se rimanere su di lui solo per dargli fastidio e poi afferrò la mano, andandosi a sedere all'ultima fila di quella centrale, fissando la scenetta con un ghigno soddisfatto. Malfoy infatti, si aspettava che Jamie gli porgesse a sua volta la mano come avevano fatto gli altri con lui, quindi era rimasto con un braccio alzato in aria con un'espressione basita sul volto e con la bocca schiusa a formare una "o". Albus afferrò prontamente la mano ancora in aria di Scorpius e lo tirò su, siccome lui era ancora sotto shock e quindi incapace di compiere un qualsiasi movimento.
Meglio così, si ritrovò a pensare Rose, almeno non lo schianta.
“ Buongiorno ragazzi! ”
 
 
 
 
*****




 
“ Potevi evitare di schiantarlo. Non dico chissà cosa. Ma se evitavi, adesso non ti ritrovavi con questo sulla fronte. ”
Rose stava medicando Scorpius all'altezza della tempia, il biondino si era beccato uno schiantesimo -ben scansato ringranziando al cielo, ma che l'aveva preso di striscio, procurandosi una ferita -sempre ringraziando al cielo- poco profonda, che ora Rosie stava medicando seduta sul banco dell'aula di Pozioni, con Scorpius proprio davanti alle sue gambine.
“ Mi ha provocato. ”
Scorpius aveva provato a schiantare Jamie non appena era entrato il professore, facendo togliere dieci punti a Serpeverde, unica cosa buona, per il suo gesto sconsiderato. Ma in parte aveva ragione, Jamie l'aveva chiamato poppante che non sa alzarsi da solo, insomma, chi non l'avrebbe schiantato? Ma Rose, si sorprendeva sopratutto del fatto che era riuscito a colpirlo. Credeva di essere l'unica in grado di sapere come si schiantasse una persona nonostante fosse del primo anno, Scorpius per l'appunto l'aveva sorpresa. Forse per questo aveva sequestrato la bacchetta a Jamie e gli aveva dato uno schiaffo sulla nuca impettita.
O forse, volevi difendere Scorpius da un'altro attacco di quello psicopatico di Jamie.
“ E se ti provocavo io? Schiantavi anche me? ” chiese premendo con l'ovatta sulla sua ferita, Scorpius non voleva andare da Mm. Chips per paura che lo catalogasse come "Piagnone. Perfetto figlio di suo padre." O, almeno, così aveva detto lui. Probabilmente aveva paura che quella donna corpulenta e così dolce lo potesse uccidere con un dito. 
“ Certo che no, Weasley. ” disse lui afferrandole il polso e guardandola fisso, si avvicinò a lei e ghignò appena, Rose tremò non sentendosi più il banco sotto al sedere. “ Ti avrei fatto evanescere la gonna. ” disse allargando il ghigno su quel bel, Merlino, no!, brutto faccino. Proprio brutto Rose. Talmente brutto, che potresti svenire fra due secondi.
“ E io ti avrei fatto evanescere i genitali. La mettiamo così? ” chiese retorica sghignazzando appena, non sapeva di preciso come avesse imparato a sghignazzare, forse da Al che sghignazzava da due anni circa.
Scorpius le mollò il polso, e lei sentì improvvisamente freddo, lo stomaco si rivoltò e le venne voglia di vomitare. Inspirò a fondo e aprì appena le gambe poggiando il gomito su una di queste. “ Fammi finire di medicare la ferita.. ” riprese avvicinando di nuovo il capo di Scorpius alle sue mani. Scorpius si lasciò medicare, ogni tanto mugulava per via dell'acqua ossigenata che andava a sfiorare ogni due secondi l'apertura. Come poteva una persona farsi male per uno schiantesimo? Insomma si, cadere era okay, ma addirittura procurarsi una ferita! 
“ Mi fa schifo il sangue. ” mormorò lui storcendo il naso, Rose sorrise appena, ma poi le si accese la lampadina.
Gli fa schifo il sangue. 
Devo scoprire una cosa sul suo conto.
Ho scoperto una cosa sul suo conto.
Mi farà gli esercizi di Babbanologia e Pozioni per tutto l'anno!
Merlino, ti amo!
“ Non conta come cosa da scoprire. Te l'ho detta io. ”
Merlino, resuscita e poi impiccati.
 
 

 
*****


 

 
“ Dominique Weasley, dimmi che non è vero. ”
“ Uhm.. non è vero, Rosie. ”
“ Davvero? ”
“ No. Ma tu mi hai chiesto di.. ”
Uscì dalle labbra di Rose un verso poco femminile che fece girare tutta la Sala Comune verso di lei, sorrise impacciata, un po per scusarsi, un po perchè aveva dato prova di essere una Weasley perfettamente perfetta. 
Si alzò di scatto dalla poltrona rossa, diventata di sua proprietà da circa due ore siccome non scollava il suo bel sederino da li sopra nemmeno a pagarla, e alcuni si girarono a guardarla sorpresi, lei non se ne accorse e sorrise appena a Dominique per poi darle un bacio sulla guancia. Nonostante la cugina fosse Ravenclaw, tutti le avevano detto la parola d'ordine Gryffindor per stare almeno due secondi con lei perchè quei due maledettissimi secondi lei non li concedeva mai a nessuno, i ragazzi Gryffindor quindi, credevano di poterla agganciare in questo modo, illusi.
Si girò e prese a camminare verso l'uscita, non appena la cugina quattordicenne si rese conto che Rose aveva impugnato la bacchetta e aveva le orecchie più rosse del normale, sintomo di "Se mi tocchi sarai vittima del tuo gesto sconsiderato", decise di alzarsi e inclinare di poco il viso per poi sorridere mentre la cuginetta pronunciava la parola d'ordine e faceva un passo per uscire, disse tranquillamente: “ Dove vorresti andare? ” 
“ A far evanescere i genitali di Malfoy. ”
 
 
 

 
*****


 

 
“ Ma perchè proprio lei Scorpius? ”
“ Per Salazar, Zabini! ”
Scorpius era seduto su un cornicione del terzo piano, guardava giù, il prato o forse le persone che andavano avanti e indietro con fare annoiato. No, non guardava con fare annoiato le persone, più precisamente, fissava qualcuno. Maxxie Zabini roteò gli occhi al cielo dandogli una pacca sulla spalla per farlo rinsavire dal suo stato momentaneo di "Contempliamo quella .. cosa", perchè per Zabini poteva essere solo una cosa, quell'essere, o almeno così credeva. Si sedette affianco a lui fissando quella cosa-persona. Quella ragazza
“ Per Salazar, Malfoy! ” lo rimbeccò imitando il suo tono di voce contorcendo il naso alla vista della ragazzina che correva furiosa avanti e indietro alla ricerca del biondastro.
“ Senti, vai da Alexandra. ” sbuffò il biondino rilassandosi meglio contro quella colonna.
“ Nah. Sono impegnato a vedere mio cugino defaticarsi nel guardare una ragazza che non lo penserà mai e poi mai. ”
“ Scommettiamo? ”
“ Malfoy, sei già in discussione con quella rossiccia, vuoi metterti in discussione anche con me? Finirebbe male. ”
“ Zabini, la sorella di Nott ti ha mandato in tilt. E siamo solo al secondo giorno, mi chiedo che farai fra un mese. ”
“ Quello che farai tu. ” mormorò il moretto sorridendogli mellifluamente. 
Scorpius inarcò un sopracciglio, forse era vero, ma non era neppure colpa sua. Era stata lei a farlo finire in quelle condizioni.
“ Io me la spasserò alla grande, non so tu poi.
 


 
*****


 

 
Rose era agitata. No, non era agitata, era furiosa, incazzata, rabbiosa fino al midollo, ma che poteva fare? In che stato d'animo poteva trovarsi se non in quello, miseriaccia
Quindi, poteva fare solo una cosa, cercarlo con la bacchetta sguainata e con i capelli che le fluttuavano in aria mentre correva a perdifiato cercandolo. 
Si fermò un'attimo appoggiandosi contro una porta per riprendere fiato, correva da mezz'ora a razzo solo per trovarlo era pure normale essere senz'aria nei polmoni. Ma quando questa porta a cui era appoggiata, si aprì cogliendola alla sprovvista, lei cadde per terra. La bacchetta finì a qualche passo lontano da lei, ma non se ne accorse nemmeno, tanto impegnata com'era a pensare al suo povero posteriore indolenzito. Alzò la testa e fissò il viso della persona che l'aveva fatta cadere così maldestramente. 
O forse, sei semplicemente tu, che non hai senso dell'equilibrio, Rosie. 
“ Weasley, dannazione, possibile mai che mi cadi sempre ai piedi? ”
“ Malfoy, possibile mai che tu non capisca quando è il momento di scomparire o semplicemente tacere? ”
Si alzò di scatto e afferrò la sua bacchetta per puntargliela contro, ma Scorpius la spinse contro il muro e le fregò la bacchetta cogliendola nuovamente alla sprovvista, si allontanò da lei sedendosi su un banco fissandola quasi come a deriderla. Portò l'attenzione alla porta ormai chiusa, aveva perso il senso dell'orientamento mentre correva, per cui, adesso, non aveva la più pallida idea di dove diamine si trovasse. 
Sei in un'aula con lui, cretina.
Già, che grande aiuto.
“ Oh, che paura. ”
Scorpius si rigirò la bacchetta di Rose fra le mani e lei sbuffò indispettita, decise che combatterlo per ora non serviva a niente, non appena avrebbe scovato qualcosa di importante su di lui, l'avrebbe usato anche contro quell'ossigenato, per il puro sfizio di vederlo in difficoltà. Certo, non era un sentimento Gryffindor questo, ma stare con Malfoy -per due giorni di fila peraltro, la faceva diventare un'altra. 
Più te stessa. Sei più te stessa.
Si andò a sedere di fronte a lui incrociando le gambe a mo' di Indiano e si aggiustò la gonna spiegazzata, Maniaca dell'ordine. Pensò lui fissando, scrutando, ogni suo minimo gesto.
“ Sai, la tua bacchetta è composta da.. ” iniziò Scorpius per attaccare il discorso, ma Rose lo zittì con un gesto della mano infastidita, ormai c'era, tanto valeva dirglielo, se non poteva fargli evanescere qualcosa a cui lui teneva, almeno si toglieva la soddisfazione di dirgli quello che pensava da due giorni.
“ Sai cosa? Vaffanculo, Malfoy. ”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autore: 
Benissimo! Lo so, sono in ritardo di due giorni, e ho scritto tutto il capitolo in queste due ore perchè vado estremamente di fretta. Mi scuso per il ritardo, per gli errori -orrori- grammaticali. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito la storia, quelle che l'hanno messo fra preferiti, seguiti e da ricordare. 
Perdonatemi per il ritardo abnorme. Ah, dedico questo capitolo ad ArgentoVivo97, grazie mille cara per avermi recensito la storia dal primo all'ultimo! 
Poi vi risponderò alle recensioni, ma ora sono particolarmente di fretta e i miei genitori minacciano di staccarmi la spina del PC siccome serve a loro questo maledetto arnese stra-vecchio .__."
Alla prossima, grazie per essere ancora qui.
H.
   
 
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