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Autore: Schels    31/01/2011    9 recensioni
Bella ha diciotto anni, è una ragazza chiusa, che riuscirà a condividere il suo segreto solo con Edward...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Salve a tutti/e! Sono felice che anche le scorso capitolo non sia stato una delusione! Spero sia lo stesso per questo! A presto, un abbraccio!

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Bella

 

"E' consigliato farlo di mattina" dice Edward, seduto sulle fredde mattonelle del bagno, esattamente davanti a me, "forse avresti dovuto aspettare".
Sospiro, cercando di non mettermi ancora un volta a piangere.
"Quanto manca?" chiede, con la voce quasi stridula.
Non gli rispondo. Ho paura che incominciando a parlare scoppierei in lacrime, e non voglio.
Non voglio farmi compatire ancora.
E comunque, non ho ancora capito perchè lui è voluto rimanere con me. In questa tremenda situazione.
E' qui. E adesso Edward scoprirà l'esito del test insieme a me.
La paura che lo dica a qualcuno è tanta. La paura che non mantenga il segreto.
Se lo avessi mandato via prima, quando lo avrei rincontrato avrei potuto dire "Oh, sai che forse ero incinta? Beh, non è vero, il test era negativo".
Avrei mentito, anche nel caso fosse stato positivo.
Lui mi avrebbe creduta. Non avrebbe potuto spifferare niente a nessuno.
Ma adesso è qui.
La verità la scopriremo insieme.
Ed è l'unica cosa di cui sono sollevata.
Non avrei mai voluto metterlo nel mezzo.
Però se solo mi potessi illudere per un secondo di avere il suo sostegno, sarebbe la cosa più bella del mondo.
La verità è che non voglio rimanere sola.
La verità è che ho paura.
La verità è che avrei potuto mandarlo via, ma non l'ho fatto perchè ho bisogno della sua presenza.


"Sono passati sette minuti" sussurra Edward.
Lo guardo, e sento gli occhi pizzicare. Sto per scoppiare, lo sento.
"Forse non fa" dice, quando si accorge della mia espressione.
"In-in farm-macia mi è caduto" singhiozzo.
Lui stringe gli occhi in due fessure, come a volermi analizzare.
"Non credo che questo influisca" commenta, con espressione sinceramente confusa.
Un ennesimo singhiozzo mi scuote il petto.
Lui si avvicina, attento a non pestare il test, e mi abbraccia forte.
Ancoro le mani sulle sue braccia, e immergo il viso nel suo collo.
Sento un caldo familiare avvolgermi, e il suo odore sembra quasi rassicurante.
Appoggia una mano sui miei capelli, e inizia ad accarezzarmeli.
Chiudo gli occhi, cercando di estraniarmi dal mondo, e il mio respiro si regolarizza.
"Bella? E' arrivato Edward?" sento una voce dalle scale, e in un secondo mia sorella raggiunge la porta.
Bussa, e il mio respiro si blocca di nuovo.
Mi scosto da Edward, e lo guardo negl'occhi, spaventata.
"Aspetta un secondo!" grida lui.
"Come sei entrato? Bella è lì con te?" risponde a sua volta evidentemente irritata dall'idea.
Un gemito mi scappa dalle labbra, e sento le lacrime scorrere ancora una volta sul mio viso.
Edward mi da un bacio sui capelli, e si alza, prendendo il test di gravidanza.
Mi fa un cenno, non sapendo dove metterlo. Lo prendo, ed è un secondo.
Il mio sguardo viene catturato da un linetta, sul piccolo monitor del test.
Positivo.
Edward vede la mia espressione, seguendo il mio sguardo sul piccolo oggetto fra le mie mani, e capisce tutto.
Mi guarda, per un manciata di secondi, e poi mi abbraccia.
Mi stringe forte, cercando di placare i tremiti da cui il mio corpo è scosso.
"Devo chiamare i pompieri per buttare già la porta?" urla Amber stridula.
Mi scosto da Edward, e afferro velocemente la scatolina sul pavimento.
Raccolgo il test e lo rinfilo nella tasca dello zaino.
Lo butterò fuori, non posso rischiare che qualcuno a casa lo veda.
Edward mi guarda, e io annuisco.
Apre la porta, rivelando la figura di Amber, che ci guarda in cagnesco.
"Cosa stavate facendo?" domanda, portandosi le mani ai fianchi.
"Niente" risponde subito Edward.
"Ho curato la piccola ferita di Edward" sussurro, prendendo la sua mano, e facendo notare a mia sorella un cerotto.
"Se lo è fatto l'altra sera" constata lei, rossa di rabbia.
"Si è riaperto" dice lui.
"Sì, certo! Datela a bere a qualcun altro!" sbraita, gesticolando con le mani sopra la testa.
Edward è una statua non respira.
Io sono impassibile, all'esterno, ma dentro di me mi faccio forza per non avere un crisi isterica.
Non ho ancora elaborato di essere incinta.
Quando me ne accorgerò prevedo già il crollo.
La lascio gridare ancora per un po'.
"Bene" dico calma, quando finisce "adesso io andrei a dormire. Visto che in questo momento non ho tempo per le tue sclerate".
Le do le spalle, e mi dirigo in camera mia.
Vedo che Edward fa per seguirmi.
Lo ammonisco con lo sguardo.
"Ed, ma che fai, ci tratta a merda e tu la segui anche? Lasciala credere che sia superiore" continua a urlare Amber.
Ed io la lascio perdere, sul serio.
Sono stanca.
Sono spaventata.
Sono spossata.
Sono confusa.
Sono... incinta.
Penso infine, chiudendomi la porta alle spalle, e crollando sul pavimento, in lacrime.

 

   
 
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