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Autore: EDVIGE86    31/01/2011    3 recensioni
Tutti sappiamo cosa successe in New Moon durante la festa di compleanno di Bella dai Cullen. HO deciso di scrivere questa fic in cui racconto dal punto di vista del mio personaggio preferito, Jasper, per raccontare la giornata che ha preceduto la festa.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Un paio di ore dopo ero nella stanza da letto mia e di Alice in compagnia di uno dei miei libri preferiti di filosofia nel tentativo di rilassarmi un po'.

La preoccupazione di Edward mi aveva turbato e ora non facevo altro che pensare alle sue parole e a quelle di Rosalie: “ se succede una qualunque cosa......”.

Mi passai una mano fra i capelli tirandoli indietro e sospirai pesantemente.

Basta, dovevo smetterla con quell'atteggiamento per oggi; avevo fatto già preoccupare troppo Alice e se anche Esme si fosse accorta della mia malinconia sarebbe stato un bel guaio.

Non volevo che si preoccupassero per me o dare loro dei pensieri, non era giusto.

Oggi era una giornata importante per una bella fetta della famiglia Cullen, che non vedevano l'ora di festeggiare il compleanno di Bella: Meritavano di goderselo.

Chiusi gli occhi e mi concentrai pienamente verso Alice lasciandomi invadere dalla sua allegria.

Ci aveva letteralmente spedito al piano superiore della casa: voleva fare una bella sorpresa anche a noi oltre che a Bella e non aveva ancora permesso a nessuno di vedere il risultato del suo lavoro.

Aveva proprio un dono la mia Alice: amava far felici gli altri e le veniva naturale.

Sentivo quanto amore ci stava mettendo e quanta gioia provasse in quel momento: non resistetti più e decisi di scendere da lei.

Avevo bisogno di vedere il suo sorriso e di sentire il calore del suo corpo vicino al mio.

Scesi le scale e rimasi letteralmente spiazzato da ciò che vidi: Alice aveva riempito il salotto di candele rosa, alcune delle quali erano già state accese creando un'atmosfera veramente accogliente, e i vasi di cristallo, sparsi per tutta la stanza e addirittura sulla scala, accoglievano le 200 rose rosse.

Non solo la stanza era magnifica alla vista ma si poteva anche avvertire un delicatissimo aroma di fiori veramente buono.

Sul tavolo, posto accanto al pianoforte di Edward, era stata messa una raffinata tovaglia bianca e adagiata su di essa spiccava la torta di compleanno di colore rosa.

Attorno ad essa erano stati posti fiori, una pila di piatti di vetro e i nostri regali per Bella, tutti avvolti in carta argentata.

Incrociai lo sguardo di Alice che mi stava fissando ferma al centro del salotto e capì subito cosa volesse dire quel suo adorabile sguardo da bambina: mi sorrideva ma stava anche attendendo con ansia crescente il mio giudizio.

La vidi dondolarsi sul posto mordicchiandosi il labbro inferiore: era nervosa.

Sorrise scendendo i gradini.

Allora? Che ne pensi?”.

Questa festa è per Bella o per Alice?” Le chiesi ridendo.

Non ti piace?” Sentì la delusione farsi strada dentro di lei così, velocissimo, le fui accanto per rassicurarla.

Come può non piacermi? L'hai fatto tu, e ci hai messo veramente tutto il tuo impegno. È bellissimo”

Un'ondata di allegria mi invase all'istante, mente la vidi alzarsi sulle punte e darmi un bacio a fior di labbra.

Non hai ancora visto tutto! Vieni” Mi prese per mano e mi trascinò verso l'ingresso di casa.

Guarda fuori!!”.

All'esterno aveva decorato la veranda con delle lanterne giapponesi la cui luce si rifletteva in modo armonico sulle foglia dei cedri che circondavano la casa.

Aveva anche sistemato dei grossi vasi colmi di rose sulla scalinata di fronte alla porta.

Credi che le piacerà?”

Richiusi la porta di casa e tornammo in salotto. “Credo che le verrà un infarto....ma si, sono sicuro che superato lo shock le piacerà molto”. Risi, divertito per l'espressione dipinta sul viso del mio angioletto.

Alice mi circondò la vita con braccia, nascondendo il viso contro il mio petto. “mmm, ti adoro” Mi sussurrò facendo un piccolo versetto in stile “fammi le coccole”.

La strinsi, circondandola fra le mie braccia e le baciai la testa.

Come mai non mi hai controllata? Ho esagerato”.

Sorrisi continuando a tenerla stretta. “Perchè mi piace troppo sentirti felice.” Le diedi un altro bacio

questa volta sulla fronte. “E anche perchè avresti comunque fatto quello che ti pareva....” Risi, beccandomi uno schiaffetto sul braccio.

E tu? Hai detto che non volevi nessuno qui. Come mai non mi hai fermato quando hai visto che stavo scendendo?”

Perchè ho sentito che avevi bisogno di me”. Mi disse, accompagnando la risposta con una bacio sul collo, proprio sopra la clavicola. Mi fece venire i brividi.

Che fai, mi rubi il lavoro?”

Alzò il viso verso di me, incatenando il mio sguardo ai suoi magnifici occhi dorati, sempre così vivi e teneri.

Non ho bisogno di poteri speciali per sentirti Jazz.”

Lo so”. Le carezzai una guancia con il palmo della mano, mentre avvicinavo il mio viso al suo.

Nessuna sensazione al mondo poteva essere paragonata a ciò che sentivo dentro al cuore ogni volta che baciavo Alice: Carlisle è convinto che i vampiri abbiano ancora un'anima, Edward invece no. Io non so chi di loro abbia ragione, ma di certo so che sento la mia palpitare ogni volta che tocco la mia Alice.

Forse è lei che è in grado di donarmene una.

La sentì sciogliere quel contattato e avvertì la sua delusione nel farlo. “Amore? Stanno per arrivare”.

Sussurrò.

Io avevo ancora gli occhi chiusi e la fronte appoggiata contro la sua.

Sono partiti?”

Si” sospirò “Ora.”

Apri gli occhi e ancora una volta la vista di quel piccolo incantevole angelo mi tolse il fiato. “Bè....il pick-up di Bella non è proprio una Ferrari quanto a velocità. Abbiamo un altro po' di tempo”

La baciai nuovamente e con più trasporto di prima, passandole una mano dietro la nuca e con l'altra le carezzai la schiena.

Ehi, ehi voi!!!!!!”. La voce di Emmett irruppe potente nella stanza costringendoci a interrompere il bacio.

Ragazzi? Insomma fatti osceni in luogo pubblico no.” Rise.

Emmett!” Lo riprese Esme immediatamente. Sapeva che io e Alice non esageravamo mai nelle manifestazioni d'affetto in pubblico e probabilmente averci visto così le aveva anche fatto piacere.

Sei un caso senza speranze Emm, davvero” Gli risposi.

Ok basta. Bella ed Edward stanno per arrivare. Tutti in posizione!!” Saltellò felice Alice, prendendo per mano Rosalie e facendole fare una sorta di giravolta.

Ah Emmett? Porta l'autoradio in garage. Così appena arriva Bella potrai installarla sul suo pick-up. Non dobbiamo lasciarle il tempo di rifiutarla.”

Agli ordini grande capo!”

Con un saluto militare, Emmett afferrò il pacchetto più grande posto sopra al tavolo e si volatilizzò al piano inferiore.

Alice aveva già previsto il rifiuto di Bella ai nostri regali.

Poco dopo Emmett rientrò e si mise accanto a Rose, che se ne stava ferma ai piedi della scala.

Vidi Emmett sussurrarle qualcosa all'orecchio e Rose annuire in risposta.

Eccoli, eccoli!!”

Alice schizzò come una freccia accanto a me, mentre sentivamo il pick-up di Bella che veniva parcheggiato davanti a casa nostra.

Dovevo mantenere la promessa fatta ad Edward: stare il più possibile lontano da Bella e controllare Rose, anche se per ora l'umore di mia sorella era nella norma.

Scocciata si, ma non al punto da impensierirmi.

Non volevo che Edward avesse dei pensieri quella sera, meritava anche lui di godersi il compleanno di Bella; così quando sentì la porta di casa aprirsi trattenni il respiro e mi concentrai a fondo.

Non doveva succedere nulla....nulla di brutto.

Un attimo dopo, avvertì le dita delicate di Alice sulla mia mano che cercavano di stringerla.

La lasciai fare, e quando strinse forte la mia mano fra le sue, tutto divenne facile e sicuro.

Buon compleanno Bella!!”.



  
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