L'unico coraggio

Ti sei chiesto tante volte che ci fai qui, cosa ci fai tra tutti questi coraggiosi, impavidi, eroici ragazzi.

Ti sei chiesto cosa ci fai tra gente amata e apprezzata, gente con particolari abilità o con tanti amici.

Ti sei chiesto perché al tuo primo anno ti rompesti il polso salendo sulla scopa. L’unico che si ruppe il polso. L’unico che si fece male, in verità.

Ti sei chiesto perché al secondo anno nessuno degli incantesimi che provavi a fare funzionasse. L’unico che non ci riuscisse dopo svariate prove. L’unico che non ci riuscì mai in due anni, a dire il vero.

Ti sei chiesto perché al tuo terzo anno l’ippogrifo si ribellò e non ti permise nemmeno di avvicinarti. L’unico che non ci riuscì dopo tre o quattro volte. L’unico che dovette fare qualcos’altro, veramente.

Ti sei chiesto perché al tuo terzo anno nessuna ragazza volle venire con te al Ballo del Ceppo. L’unico rifiutato da tre ragazze diverse. L’unico ad essere stato invitato per pietà, sinceramente.

Ti sei chiesto perché al tuo quinto anno fosti l’unico che tutti guardarono con sorpresa, lì al Ministero della Magia. L’unico che nessuno si sarebbe aspettato di vedere. L’unico non abbastanza coraggioso per essere come gli altri, in verità.

Ti sei chiesto perché al tuo sesto anno nessuno a parte i tuoi pochi amici si preoccupò del fatto che ti avessero calpestato e quasi ucciso durante la Battaglia. L’unico che provò a resistere stoicamente anche se senza forze. L’unico che non avrebbe dovuto lottare, in realtà.

Ma ora qui, con le fiamme che ti avvolgono lo capisci perché ti hanno messo tra i Grifondoro, culla dei coraggiosi.

Perché sei l’unico ad aver avuto il coraggio di continuare a lottare. 

A voi il giudizio, oh lettori... scusate, ma dopo una gionata così.. :D ci stava il raccontino pubblicato... che ve ne pare?