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Autore: Miss_Slytherin    31/01/2011    10 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                 CAPITOLO 40

                                                                     Fire


A Scorpius Hyperion Malfoy sembrò di andare a fuoco.

Sentiva che l'origine di quell'incendio erano quelle piccola labbra che sapevano di fragola incollate alle sue. Ma, prima che avesse il tempo di capire se desiderava bruciare in mezzo alle fiamme, l'incendio si estinse e lui si ritrovò a guardare negli occhi Lilian Luna Potter.

Nel cortile, a quell'ora colmo di gente, scese il silenzio. Scorpius sentiva su di sé gli occhi di Marìkaa e di tutti gli altri studenti, ma non gli importava. Gli importava solo di avere Lily a pochi passi di distanza, vicina eppure non troppo. Nei suoi occhi lesse una miriade di emozioni: soddisfazione, lussuria, malizia, cattiveria...e le amò tutte. Tranne una: gli occhi violetti di Lily gli comunicavano che presto lei sarebbe fuggita, ancora. E infatti, a conferma della sua previsione, la Potter indietreggiò di qualche passo, pronta a voltarsi e a scappare. Faceva sempre così Lily, era sempre pronta a fuggire, a nascondersi dagli altri, forse anche da sé stessa. Ma questa volta Scorpius era deciso a non permetterglielo. L'afferrò per un polso, attirandola nuovamente a sé; Marìkaa, accanto a loro, teneva impietrita gli occhi sulla scena, come se non riuscisse a distogliere gli occhi.

-Ah...pensavi di scappare ancora, Lilian?- le domandò Scorpius, freddo nel tono, ma non negli occhi, e soprattutto non nel cuore.

Lily, che non si aspettava che Scorpius l'avrebbe fermata, rimase in silenzio.

-Non ci siamo Lily, non ci siamo...- sussurrò Malfoy a pochi centimetri dal suo viso. E prima che Lily potesse anche solo immaginare quanto stava per succedere, Scorpius si chinò su di lei. E non fu un bacio veloce e passeggero, no. Scorpius le passò un braccio intorno alla vita, per precluderle ogni possibilità di fuga, mentre con la lingua dischiudeva piano le labbra al sapore di fragola. Lily tentò di resistere, con il cuore che le batteva a mille e le inondava di sangue le guance pallide, ma alla fine cedette. E si arrese a quel bacio, a quelle labbra, che aveva a lungo desiderato dalla volta in cui le aveva assaggiate. E si arrese alla passione, che la spinse ad allacciare le braccia intorno al collo del suo odiato-amato nemico. E infine si arrese a sé stessa.

Le sembrò che l'eternità li avesse avvolti e che sarebbe rimasta lì, fra le sue braccia, per sempre. Ma la realtà frantumò crudelmente quell'illusione, nella persona di Marìkaa Stewart.

-Credo che non ci sia più nulla da dire- disse, con voce tremante, prima di voltar loro le spalle e allontanarsi da loro. Non viste, due grosse lacrime scivolarono sulle sue guance.

Le parole di Marìkaa ruppero il silenzio e la magia che si era creata nel cortile: tutti tornarono alle proprie occupazioni, anche se molte delle ragazze presenti, hogwartsiane e non, cominciarono a parlottare a bassa voce di quanto era appena successo.

Lily e Scorpius, immobili uno di fronte all'altra, continuavano a guardarsi.

-Sei soddisfatta, ora?- chiese Malfoy, senza togliere le mani dalla vita sottile della ragazza.

-E di cosa dovrei essere soddisfatta, di grazia?- chiese lei di rimando, mentre sentiva il cuore tornare a battere a un ritmo normale.

-Di aver fatto soffrire quella povera ragazza- rispose Scorpius, un ghigno nascosto all'angolo delle labbra. Ora, era il suo turno di giocare.

-Andiamo Malfoy, vuoi farmi credere che ti interessa davvero quella sciocca credulona? Devo ammettere che sei stato bravo, a farla innamorare di te- replicò Lily. C'era qualcosa di profondamente paradossale, nello stare lì a parlarsi in tono gelido ma continuando a stringersi l'un l'altra.

-Nessuno ha mai detto che lei non mi piaccia- affermò Scorpius, e c'era una tale serietà nella sua voce, che Lily staccò istintivamente le braccia dal suo collo, per arretrare di qualche passo.

-Ah sì? E mi avresti baciata perché ti piace un'altra? Mi hai invitata a venire a letto con te perché ti piace un'altra? Vieni a rompermi le scatole con gli altri ragazzi perché ti piace un'altra? Malfoy, Malfoy...sei un filo incoerente- lo interrogò Lily, attenta alle sue reazioni.

-Lily, Lily...hai mai pensato che io abbia fatto tutto questo solo per dimostrarti che anche tu sei come tutte le altre, pronta a cadere ai miei piedi? Hai mai pensato di essere solo una conquista più difficile delle altre per me? Una sfida? Una trofeo, forse il più prezioso, ma comunque un trofeo, destinato a finire accanto a tutti gli altri? Hai mai pensato di non essere speciale?- la incalzò Scorpius, avvicinandosi di nuovo a lei e costringendola ad arretrare progressivamente.

Lily era impietrita, e senza fiato. Dopo avergli regalato uno sguardo pieno d'odio, si sottrasse alla sua presa, e fuggì dentro il castello.

                                                                       ******

Una volta sola in camera, Lily estrasse la bacchetta. Cominciò a distruggere tutto ciò che le capitava a tiro, con dei Reducto così ben fatti che nulla rimaneva intero. Non pronunciò neanche una parola, non versò neanche una lacrima, durante quell'insensata distruzione. Probabilmente avrebbe ridotto in cenere tutta la stanza, se qualcuno non avesse avuto la malaugurata idea di entrare.

Era Cassiopea, che di fronte a quel disastro, istintivamente fece un passo indietro; se ne sarebbe anche andata se Lily, avendo udito il rumore della porta che si apriva, non si fosse voltata verso di lei.

Guardandola, la Malfoy capì che era sconvolta. Senza pensarci su due volte, si avvicinò alla sua migliore amica che la fissò, senza dir nulla.

-Lily- disse Cassiopea, la voce poco più che un sussurro, -che cosa è successo?-

Lily stette in silenzio, senza distogliere gli occhi dal viso della bionda, come se non sapesse bene cosa dire. Dopo qualche attimo, rispose:

-Nulla che ti riguardi-.

Cassiopea sospirò; si era aspettata una risposta del genere.

-Lily...-

-Lily niente!- la interruppe l'altra, voltandole le spalle. Cominciò a sussurrare dei silenziosi “Reparo” e gli oggetti intorno a lei iniziarono ad aggiustarsi con lentezza.

Cassiopea la osservava in silenzio, combattuta tra il desiderio di scappare via, magari a cercare Glorya, e quello di rimanere lì, nella speranza di riuscire a parlare seriamente con Lily. Seguiva con gli occhi i piccoli pezzettini di uno specchio che tornava integro e si chiese perché quell'incantesimo non potesse funzionare anche con le persone. Una semplice formula, e tutto tornava a posto.

-Puoi anche fare finta che io non esista più per te, ma sai bene che non è così. E quando capirai che la vera amicizia è rara da trovare, forse per noi sarà troppo tardi- disse infine dura.

Lily fece finta di non averla sentita e continuò ad aggiustare il disastro che aveva combinato. Cassiopea sospirò e alla fine uscì, lasciandola sola con le macerie non solo di una stanza, ma anche di un cuore.

Quando la sua ex-migliore amica fu uscita, Lily smise all'istante di aggiustare la camera. Si sedette sul letto, con la testa fra le mani e si chiese, forse per la prima volta nella sua vita, dove avesse sbagliato. Insomma, neanche due settimane prima era felice: aveva ancora la sua migliore amica e Scorpius si comportava in modo quasi normale per i suoi standard. Ora invece lei e Cassiopea non si parlavano più e quel maledettissimo Malfoy aveva quasi messo in crisi le sue certezze. Non che credesse alle sue parole: sapeva di essere bella e della sua bellezza ne aveva sempre fatto un vanto, non aveva mai dubitato di essere meno che perfetta. Eppure, eppure...che non bastasse, per lui?

                                                                            *****


Rose, Albus e Molly avevano appena progettato un'incursione in giardino, dato che ovviamente tutti e tre avevano già fatto tutti i compiti, quando si videro arrivare una Marìkaa Stewart in lacrime.

Sbigottiti, si risedettero al tavolo, e per qualche minuto non poterono fare altro che osservare la loro amica piangere disperata, passandole qualche fazzoletto.

-Tesoro, che cos'è successo?- chiese Molly alla fine, cercando di metterci molta dolcezza. Marìkaa scosse la testa, sconsolata.

Albus e Rose si scambiarono un'occhiata.

-C'entra Malfoy- affermò la più grande delle Weasley quasi ringhiando.

Marìkaa si limitò ad annuire e Albus sentì crescere in lui una prepotente voglia di andare a cercare quella schifosa serpe per dargliele di santa ragione.

-Che cosa ti ha fatto? Ha abusato di te in qualche modo? Giuro che...-

-Al piantala! Non vedi che è sconvolta? Lasciale almeno modo di spiegare!- lo interruppe Rose, che pure voleva unirsi al cugino nel pestaggio dello Slytherin a prescindere.

Un quarto d'ora, tanti fazzoletti e qualche tazza di tè bollente, Marìkaa fu in grado di esprimere suoni comprensibili al genere umano.

-Si sono baciati. Lui e...Lily, si sono baciati, davanti a me- disse alla fine, con voce ancora rotta dal pianto.

-Cosa?! Davanti a te? Quello stronzo ha baciato un'altra davanti a te?! Ma non ha un minimo di sensibilità cavolo?- esplose Rose, che se ne fregava altamente della finezza.

-S-sì...e non un'altra qualsiasi, ma Lily! Insomma lei è...è...-

-Una stronza anche lei!- concluse Molly furente, stupendosi della propria rabbia.

-Beh, non è che fosse una novità- commentò Rose, facendo sorridere lievemente Marìkaa.

Albus non si diede la pena di difendere la sorella; si stava chiedendo che diavolo stesse succedendo fra lei e Scorpius piuttosto, e se quello che era appena accaduto avrebbe potuto essere d'aiuto. Soffriva anche lui, a vedere Marìkaa ridotta in quello stato, ma non poteva fare a meno di dirsi che con quella mossa, Malfoy aveva decisamente perso ogni possibilità con lei. Ed ora entrava in gioco lui...

-Dai, non fare così...è evidente che Malfoy non ti merita e soprattutto non merita le tue lacrime!- le disse, passandole un braccio intorno alle spalle con fare consolatorio.

-Lo so, m-ma è stato t-terribile vedere come si baciavano! Sembravano davvero innamorati- replicò Marìkaa e via un'altra serie di singhiozzi.

Rose e Molly si guardarono, e si capirono senza bisogno di parole: entrambe da tempo pensavano che Malfoy non fosse decisamente quello adatto per Marìkaa; insomma, lei era timida, dolce e sensibile, lui uno stronzo patentato che poteva andare bene solo per una come Lily, altrettanto stronza e malvagia.

-Tesoro, lo sappiamo che a te Malfoy piace tanto ma credici...senza di lui non potrai che stare meglio- cercò di convincerla Rose.

-Fidati, è così! Adesso tu la smetti di piangere e vieni con noi, stasera c'è una festa e tu devi essere bellissima e divertirti- aggiunse Molly, sorridendole.

-Esatto, e non voglio più vederti piangere!- le intimò Albus.

Marìkaa li guardò e sebbene sentisse il suo cuore sanguinare, non poté che pensare che aveva degli amici davvero meravigliosi.

                                                                             *****


-Beh, direi che abbiamo quasi finito...voglio sperare, almeno- disse Edward Nott, osservando soddisfatto la loro opera.

-Già, mancano solo i pipistrelli, ma quelli li portiamo più tardi- convenne Diana, scostandosi la frangetta dagli occhi.

Lei e Edward avevano lavorato fianco a fianco per quasi due ore e il risultato era una splendida sala addobbata magnificamente per la festa di quella sera. Gli studenti ne sarebbero stati sicuramente estasiati.

-Allora, da che ti travesti?- domandò il bel Nott a Diana, mentre eseguiva un Incanto Locomotor su uno scheletro, giusto per vedere se avevano montato tutte le parti correttamente. Beh, quel ginocchio non ruotava proprio nel modo giusto...

-Non lo so, mi inventerò qualcosa all'ultimo- rispose lei, che invece stava facendo brillare le zucche con dei Lumos molto potenti.

Edward sorrise, non visto da lei. Probabilmente Lily aveva programmato il suo travestimento da settimane, e quel giorno avrebbe passato ore a prepararsi. Diana invece...era così spontanea, semplice e genuina che Edward si chiese per la prima volta se non avesse sbagliato tutto.

-Tu?-

-Eh? Cosa?- cadde dalle nuvole lui.

Diana rise e Edward si ritrovò ad osservare piuttosto imbambolato quanto fossero bianchi i suoi denti.

-Da cosa ti vesti, intendo-

-Ah, io non brillo per originalità. Di solito mi vesto sempre da Dracula- rispose, una volta ripresosi.

-Hai ragione, sei proprio poco originale! Ma stasera ci penso io a te!- esclamò Diana ridendo ancora e il cuore di Edward perse un battito. Sapessi come vorrei occuparmi io di te...pensò Edward malizioso, ma si costrinse a dire:

-Oddio, mi fai paura!-

-Scemo! Voglio solo aiutarti...dai vieni con me, ti cerco un costume!- rise Diana e lo afferrò per un braccio.

Mentre lo trascinava per i corridoi del Magic College, con una mano nella sua, Edward capì che si era proprio sbagliato.


                                                                   ******

E fu in quel momento che Scorpius si rese conto che i suoi amici gli mancavano. Fu in quel momento, quando aveva il cuore in subbuglio e la mente sottosopra, che desiderò poter andare da Edward a dirgli “Ho combinato un casino, cazzo...”

Teoricamente avrebbe potuto andare da Derek, ma nella pratica si vergognava. Con quale faccia poteva presentarsi dal suo amico, dopo avergli detto che la sua ragazza lo disgustava e avergli voltato le spalle?

Per la prima volta nella sua vita, Scorpius provò ribrezzo per sé stesso. Anni ed anni a credersi superiore, invincibile ed indistruttibile, per poi ritrovarsi solo come un cane, con una voglia incredibile di urlare e spaccare qualcosa.

Poteva capire cos'aveva provato Lily, appena una settimana prima, e comprendere le ragioni che l'avevano fatta crollare. Desiderò poter andare da lei, ma l'aveva appena umiliata e ferita. Esattamente come aveva fatto con Cassiopea. Si era fatto terra bruciata attorno e constatarlo lo fece solo stare peggio.

-Ehi, che faccia da cadavere. Guarda che Halloween è stasera-.

Scorpius alzò la testa di scatto e si ritrovò davanti Glorya Zabini. Si era sbagliato, forse qualcuno per lui c'era ancora.

-Ehi...- rispose solamente. Glorya dovette capire che c'era qualcosa che non andava, perché, pur non essendo stata invitata, si sedette affianco a lui.

-C'è qualcosa che non va?- gli chiese gentilmente.

Scorpius osservò ancora per un po' gli studenti americani che si allenavano a Quidditch nel grande giardino. A differenza di Hogwarts, lo stadio si poteva usare solo per le partite, mentre per gli allenamenti tutte le squadre potevano usare l'ampio cortile.

-Fai prima a chiedermi se c'è qualcosa che va- le rispose alla fine.

Glorya inarcò un perfetto sopracciglio, in una muta domanda.

-Il fatto è che sono uno stronzo-.


Spazio Autrice:

Salve gente! Lo so, è passato quasi un mese...potete perdonarmi? Ho avuto un sacco di esami (il penultimo è domani, help!) e poco, pochissimo tempo per scrivere. E devo ancora rispondere alle vostre 19 meravigliose recensioni lo so, ma ho pensato che avreste preferito avere prima il capitolo. Beh che dire...questo qui è più che altro uno dei famosi “capitoli di transizione”, che servono a capire meglio i personaggi. Spero davvero che vi sia piaciuto, non è stato facile per me caratterizzare Scorpius, né tanto meno Lily. In genere loro sono quelli forti, che fanno soffrire gli altri, più che soffrire loro. Insomma...spero che apprezzerete e che mi farete sapere cosa ne pensate :)

Approfitto di questo spazio per farmi un po' di pubblicità, già che ci sono. Ho pubblicato una nuova storia sui Malandrini, anche se ci sono alcuni personaggi originali e se vi fa piacere andate a leggerla, ho tanto bisogno di sapere se piace, perché è la prima volta che scrivo su di loro e beh...sono un po' emozionata, ad essere onesta.

Oookay, siete morti dalla noia lo so, perciò ci si vede al prossimo capitolo :)


Con taaanto taaaanto affetto e taaante taaaante scuse, Miss_Slytherin.


Ps: chiedo scusa per eventuali errori di grammatica e battitura, non ho davvero avuto tempo di ricontrollare il capitolo.

  
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