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Autore: Chanel483    31/01/2011    13 recensioni
Cosa aveva fatto?
Buongiorno coscienza...
Certo, Ron era stato uno stronzo ma... non si meritava questo... beh un po' si...
Non trovare scuse Hermione!
Si era vero, non c'erano scusanti, la sua prima volta doveva essere con Ron!
Di sicuro non con... Malfoy!
Dopo la morte del signore oscuro, ad Hogwarts un nuovo anno è cominciato, e come ogni anno che si rispetti porta con se più consapevolezza, nuovi amori, vecchi rancori, ed innumerevoli cambiamenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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 Ragaaaazzi :D Ho una fantastica notizia... Giusto ieri ho finito di scrivere la FF... Quindi vi preannuncio che i capitoli successivi a questo saranno 1/2 (Dipende da come decido di dividere) più il prologo (Annuncio che il prologo sarà incentranto su Draco).
Ora vi lascio al capitolo, buona lettura..(:
 

Passarono altri cinque giorni. Nessun cambiamento.

Harry continuava a parlare con Hermione, a raccontarle ciò che accadeva attorno a lei e a giurare - a lei, ma anche a se stesso e a tutti gli altri – che ce l'avrebbe fatta. Che si sarebbe svegliata.

Ginny portava ogni giorno un mazzo di fiori; dai più comuni – come le margerite o le rose – ai più strani; fiori che cambiavano colore, o che si mettevano a ridere. E almeno un giorno si e uno no, si sedeva accanto alla grifondoro, e ripassava con lei tutte le materie.

Malfoy faceva rapide apparizioni nella hall dell'ospedale; non saliva mai nella stanza di Hermione, ma – praticamente ogni giorno – passava per avere sue notizie.

Ron invece, si faceva ogni giorno più chiuso ed intrattabile.

Quella sera erano tutti e tre nella stanza. Harry sgranocchiava un panino, sulla poltrona di fianco alla finestra, Ginny tentava di leggere una pagina sulla trasfigurazione umana, seduta di fianco ad Hermione, mentre Ron camminava per la stanza urlando come un'ossesso, buttando le braccia al cielo:<< Ma come si permette!? Come si permette di venire qui come se nulla fosse, a chiedere come sta! E poi col cazzo che fa quella visita! Può giusto scordarselo! >>.

La rossa alzò gli occhi al cielo e chiuse il libro di Trasfigurazione con un sonoro tonfo:<< Ron! Smettila! Sembri un bambino di due anni! Dovresti volere il suo bene no!? >>.

Suo fratello la fissò adirato:<< Volere il suo bene non vuol dire permettere che... un Mangiamorte come Malfoy interferisca con le sue cure! >>, esclamò convinto.

Harry si intromise:<< Ha ragione lei, Ron. E poi Malfoy non vuole interferire proprio in nulla. Per quello che ha detto il Medimago ha solo sentito il parere di uno specialista, e questo vuole farle una visita... >>.

Il rosso lo interruppe:<< Non mi importa! é un medico corrotto! Corrotto e Mangiamorte, esattamente come tutte le persone che quel verme frequenta! >>.

Ginny inziava a fumare dalle orecchie:<< Oppure >>, intervenne esasperata, rossa in viso da quanto era seccata:<< Sei semplicemente geloso del fatto che il ragazzo che si è portato a letto Hermione possa fare qualcos'altro per lei che tu non puoi fare! >>, gli sputò addosso tutto d'un fiato.

In quell'istante l'atmosfera si fece tesa. La tensione nell'aria era così palpabile che si sarebbe potuto tagliarla in due con un coltello, e metterla sul pane. Magari avrebbe aiutato; Ron non toccava cibo da un paio di giorni.

Seguì un minuto di profondo silenzio, poi Ron andò a sedersi su una seggiolina di plastica, dava l'impressione di non voler proferire parola per lungo tempo.

Ginny attese qualche altro istante, poi si alzò, ad andò vicino ad Harry:<< Harry... >>, iniziò incerta:<< Vorrei...Vorrei tornare a scuola >>, ammise con gli occhi bassi.Vedendo che il moro non sembrava intenzionato a rispondere aggiunse:<< Lei avrebbe voluto così >>, guardando Hermione con un mezzo sorriso.

Il ragazzo alzò lo sguardo, per incrociare prima quello della sua fidanzata, e poi fissarlo sulla figurina esile della sua migliore amica, distesa sul letto. Tornò a fissare la rossa, ed annuì:<< Hai ragione. Lei avrebbe voluto così >>.

 

Non era semplice. Non lo era proprio per nulla.

Immagini del passato, che si accoppiavano con parole del presente.

Figure indefinite e volti irriconoscibili.

Nomi, tanti nomi. Troppi: Harry, Ron, Ginny, Malfoy, Molly, Lavanda... E nemmeno un viso a cui abbinarli. Nemmeno una vita in cui collocarli.

Il tempo passava da solo, senza che Hermione dovesse sforzarsi troppo. Le giornate le cadevano addosso, e scivolavano via, come acqua tra le dita.

La giovane grifondoro si accorse che qualcosa stava cambiando, quando si rese conto di avere un dolore lancinante ad una gamba. Un dolore che non la lasciava mai, esattamente come il bit-bit alla sua sinistra.

D'un tratto – o forse era stato un processo lungo e lento, lei non lo sapeva – la sua mente iniziò a mandarle immagini confuse, senza un nesso logico tra loro.

Poi piano piano queste si fecero sempre più definite.

<< Non voglio stare con la nonna! >>, diceva la vocina acuta di una bimba che non doveva avere più di quattro anni:<< Lo sai tesoro, la mamma deve lavorare. Tornerò presto, promesso >>, il rumore di un piede che batteva terra:<< Lo hai detto anche ieri. Invece non ti ho vista fino a questa mattina! >>,nessuna risposta. La donna si era avvicinata per darle un bacio in fronte:<< Fai la brava, Hermione >>.

Un'altro luogo:<< Cosa hai fatto? >>, chiedeva una bambina dalle trecce bionde, sui sette anni, puntandole contro un ditino:<< I-io... non lo so >>, rispondeva lei, fissandosi le mani esterefatta.<< Tu sei... strana. Non sei come noi >>, aveva sentenziato la bambina la biondina, prima di inclinare la testa si lato.

La stessa voce della bimba di prima, solo un po' più matura, parlava con la stessa donna:<< C'erano i colloqui a scuola oggi, mamma! Non ci sei andata! >>, la accusava. La donna dai capelli scuri aveva alzato la testa da un tomo di carte:<< Giusto tesoro! Che sbadata, ma tanto lo sappiamo entrambe che vai benissimo no? >>, un sorriso, e poi si era richinata sui fogli.

<< Ma stavo male! >>, urlava una ragazzina di dieci anni, portandosi una mano agli occhi lucidi:<< Non mi importa >>, le rispondeva l'uomo dagli occhi chiari davanti a lei:<< Questo abbasserà tutta la tua media! >>, la boccuccia della bambina tremava:<< Avevo la febbre quando abbiamo fatto il compito in classe... >>, l'uomo le gettave addosso il foglio che teneva in mano, su cui spiccava un 5 in rosso:<< Non trovare scuse. Sei in punizione, Hermione! >>.

<< Smettila di fare queste cose, mi fai paura >>, una ragazzina dai capelli a caschetto, scuri, teneva una mano sulle labbra:<< Non è una cosa che posso controllare Katherine! Ogni tanto... succede >>, rispondeva l'altra bambina, fissando un po' dubbiosa il sassolino che le stava davanti, sospeso a mezzo metro da terra:<< Ho fatto delle ricerche, Kat, ma non ho trovato nulla. Questa sera tornerò in biblioteca >>. La ragazzina aveva fatto un passo indetro, guardando terrorizzata la coetanea:<< Io... He-Hermione non... non posso tu... mi fai … fa paura... scusami... >>, senza aggiungere altro le aveva dato le spalle ed era corsa via. Il sassolino era caduto a terra con un tonfo sordo.

E poi una lettera, o meglio, la lettera, quella che le aveva fatto intravedere un po' di luce:

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA

DI HOGWARTS

Direttore:Albus Silente

(Ordine di Merlino,prima classe,

Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso,

Confed. Internz. Dei Maghi)

 

Cara Sig.rina Granger,

siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco dei libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi avranno iniziò il 1° Settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non altre il 31 luglio p.v.

Con ossequi,

Minerva McGranitt

Vicedirettrice

 

L'idea della posta via gufo le piaceva.

Poi la scena cambiò di nuovo, si ritrovò davanti ad un ragazzino biondo, non aveva più di tredici anni. Lui la squadrava dall'alto in basso. Poi le labbra dritte e scolpite di lui si erano dischiuse per pronunciare due parole:<< Sporca Mezzosangue >>.

Si trovò seduta sul pavimento della biblioteca di Hogwarts, sotto il mantello dell'invisibilità di Harry, leggeva un enorme libro, dalla copertina in pelle nera, alla luce di una lampada ad olio. La pagina che stava leggendo diceva:

Mezzosangue: Termine utilizzato solitamente da Purosangue, per descrivere un mago con genitori babbani. é un termine dispregiativo, mirato a sottolineare l''inferiorità di un'individuo. Sangue-sporco, sangue magico macchiato da impurità.

Chiuse il vecchio libro con un tonfo.

Seguirono decine di immagini, decine di bocche diverse che pronunciavano quella parola:<< Mezzosangue >>.

Ora ricordava, ricordava tutto. Ricordava facce, nomi, persone, luoghi e libri.

Ricordava la casa dei suoi genitori e le loro manie di perfezione. I rimproveri, perchè lei doveva sempre primeggiare. Ricordava la voce di sua madre che le diceva di essere sempre fiera di se stessa; quando era lei la prima, a non essere fiera di sua figlia, o almeno, così Hermione aveva sempre pensato.

Ricordava Hogwarts, il primo luogo dove si era sentita bene, dove si era sentita libera.

Ed ad Hogwarts ricordava Harry, Ginny, Luna, Neville, Lavanda, Calì, Malfoy e... Ron.

Ricordava della Tana, l'unico luogo dove era riuscita ad essere se stessa. Il primo luogo dove non le era importato di essere una babbana, una strega o una Mezzosangue, perchè lei era Hermione, Hermione e basta. Avrebbe dovuto esserne fiera.

Ricordava tutte le parole dette e quelle mai pronunciate, ricordava gli abbracci, le carezze e le lacrime. Ricardava i baci, il primo, dato a Viktor Krum. Ricordava quella volta al Lumaclub che McLaggen aveva tentato di mangiarle la faccia e lei era fuggita. Il primo bacio che aveva dato a Ron, durante la guerra, e tutti quelli che ne erano seguiti. Ricordava anche i baci dati a Malfoy, quei momenti in cui non si ricordava più chi era, quei momenti in cui fingeva di non sapere chi fosse.

Solo in quell' istante si accorse quanto si fosse sbagliata. Lei era Hermione Jean Granger, nulla di più e nulla di meno. Baciando Malfoy aveva solo rinnegato se stessa, ciò che era, e quello che aveva fatto.

Come poteva pretendere che gli altri la giudicassero obbiettivamente, quando nemmeno lei sapeva guardasi allo specchio e vedere solo se stessa?

Avrebbe voluto avere il controllo del proprio corpo, avrebbe voluto piangere e correre a scusarsi con tutti, con Harry, con Ginny, con i suoi genitori, con la signora Weasley e con Ron, soprattutto con Ron. Se in quel momento fosse morta avrebbe lasciato troppi conti in sospeso. Non gli aveva detto che lo amava ancora. Che lo amava, nonostante tutto.

<< Ti amo >>, immaginò che fosse la sua voce a pronunciare quelle due parole, ma non poteva essere, era troppo dura e profonda per appartenere ad un ragazza. Sentì qualcosa di pesante sul petto, e in quel momento si decise.

Riaprì gli occhi.


 Tataaan :D
Ecco fatta la stronzata del lunedì ù.ù
Di nuovo vi mollo così, con un finale tronco... Io mi odierei fossi in voi xD
Però vi consiglio di non uccidermi, perchè se lo faceste non avreste più la possibilità di scoprire come va a finire la storia (Ah-Ah! Fottutiiii Muahahah).
Tornando alle cosa serie... Giusto l'altro giorno, rileggendo qualche recensione, mi chiedevo dove fossero finite alcune persone, esampio:  micia692, emmawatson, theStarbucksGirl,
Madapple94, Rem95, Mione_HarleyQuinn ... e molti altri, prima lasciavano sempre una recensione, ora sembrano spariti nel nulla... Quindi mi chiedevo se avessero smesso di leggere la storia, oppure se qualcosa nn gli fosse piaciuto... Mi piacerebbe saperlo(:
Attendo con ansia di sapere il vostro parere sul capitolo, un bacio Franci
.

AttendoAt he 

theStarbucksGirl

Mione_HarleyQuinn 

 

theStarbucksGirl

Mione_HarleyQuinn 

  

  
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