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Autore: DalamarF16    01/02/2011    1 recensioni
Spin-off di Supernatural,ambientato agli inizissimi della quarta stagione.
Dalamar è un giovane angelo, un adolescente, fa parte della guarnigione di Castiel.
La sua storia inizia quando gli ordidnano di prendere un tramite, e lui scopre che si tratta di un ubriacone violento contro il proprio figlio.
Marika ha 13 anni e mezzo e aiuta come può il suo amico Kevin quando il padre lo picchia.
Che succede quando i due si incontrano? Verranno ostacolati da Castiel? o aiutati?
E perchè il titolo è Lost Memories, memorie perdute? Lo scoprirete solo leggendo
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Contesto generale/vago
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PERSONAL SPACE: Ciao!!!!
Scusate se vi ho fatto aspettare tanto ma sono stata un po' occupata....
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e  in particolare ALly95 che mi ha lasciato una recensione. Grazie di cuore Ally sono contenta che i miei personaggi ti piacciano! Spero che continuerai a seguire e recensire...
Vi lascio al capitolo...
Un bacione!
Dalamar_f16

CAPITOLO 2 – HE WILL BE SAFE, I PROMISE


-Non se ne parla!- esclamò Dalamar rivolto al suo superiore.
Non erano al loro quartier generale. Castiel ci rimaneva sempre meno da quando gli avevano affidato Dean Winchester.
-Cosa succede, Dalamar?- gli chiese paziente prevedendo grossi guai in arrivo. Quel soldato era un  vero campione di insubordinazione.
-Io quel figlio di puttana come tramite non lo prendo!-
Ci risiamo. Sospirò Castiel.
-Senti, lo so che vorresti un tramite più vicino alla tua età, ma questo è quello che ti è stato assegnato, perciò vedi di obbedire una volta tanto-
-No!- si ribellò il giovane, e come unica spiegazione lo prese per mano e lo portò in volo fino alla casa della ragazzina. Gli mostrò il ragazzo, che si stava facendo medicare dalla sua amica, che cercava allo stesso tempo di tranquillizzarlo.
-Che cosa stai cercando di dirmi, Dalamar? Che vuoi lui come tramite?-
-No. Sto cercando di dirti che quello che dovrebbe essere il mio tramite è colui che lo ha conciato così. E’ suo padre.-
Castiel fece un profondo respiro. Gli dispiaceva per quel ragazzino, ma loro che potevano farci? Avevano problemi più seri. Portò via Dalamar da quella casa, trascinandolo al quartier generale in paradiso, in quello che poteva essere considerato il suo ufficio.
-Senti ragazzino, ora ascoltami bene. Non siamo angeli custodi, per quello ci sono i cherubini. Ti ho ordinato di prendere quel tramite, e sarà meglio che tu lo faccia prima che perda definitivamente la pazienza con te-

Dalamar era frustrato. Aveva sperato che Castiel capisse e lo aiutasse, magari permettendogli di prendere il ragazzo come tramite al posto del padre, in fondo, la linea sanguigna era la stessa, ma invece si era dimostrato irremovibile.
Il giovane angelo non sapeva cosa fare. Fosse dipeso da lui, avrebbe mandato tutto al diavolo e avrebbe preso Kevin senza pensarci due volte come tramite, ma purtroppo aveva altri ordini.
Tuttavia, non gli avevano ordinato di prenderlo all’istante quell’uomo, e nemmeno Castiel gli aveva impedito in alcun modo di volteggiare attorno alle due case.
Le cose ultimamente andavano sempre peggio, senza contare che Kevin l’aveva visto un’altra volta dopo che lo aveva tolto dai guai.
Era rimasto un istante, poi era volato via, senza dirgli nulla.
Timoroso per il ragazzo, Dalamar girava intorno alla casa ogni volta che Castiel non aveva bisogno di lui, il che, grazie ai Winchester, succedeva sempre più spesso ultimamente. A sostituirlo a capo della guarnigione c’era Uriel che però, per sua fortuna, non sapeva esattamente quanti e chi erano i soldati, quindi Dalamar riusciva a sgusciare via abbastanza agilmente.
Marika stava di nuovo medicando Kevin.
Questa volta il padre ci era andato molto più pesante del solito, e la ragazzina aveva dovuto installare in casa propria un piccolo ospedale.
Il ragazzino era steso sulla schiena, a petto nudo, con un taglio trasversale che partiva dalla spalla e finiva a fondo schiena. Strinse i pugni per la rabbia che sentiva montare dentro di lui, e che tra poco sarebbe sicuramente esplosa.
 La ferita era molto infiammata, e Kevin soffriva per la febbre alta, e respirava a fatica. La ragazzina non usciva di casa da tre giorni per assisterlo, nonostante il ragazzo non dava cenni di miglioramento, anzi, stava sempre peggio e lei cominciava a scoraggiarsi.
Da quel che aveva capito in quelle settimane, era a casa da sola, il padre via per lavoro.
Una vera fortuna.
Quel pomeriggio, mentre dormiva, Dalamar fece un salto nei sogni di Marika. Non avrebbe dovuto e lo sapeva, ma non poteva resistere un minuto di più; inoltre, aveva letto nei suoi pensieri un senso di impotenza che presto sarebbe sfociato in una rinuncia. Non poteva permetterlo.
-Ciao- le disse comparendo davanti a lei
-Chi sei?-
-Mi chiamo Dalamar e sono…un amico di Kevin-
-Un amico?- sospetto più che legittimo. Era una ragazzina sveglia.
-Sì…volevo solo dirti…di non smettere di prenderti cura di lui-
-Non migliora. Io non voglio arrendermi ma…-
-Non arrenderti, ti prego. Non farlo. Ti aiuterò io-
-E come?-
-Sono…un angelo custode- le sorrise mentre già stava per scomparire –fidati di me…guarirà-



PERSONAL SPACE:
Spero davvero che vi sia piaciuto il capitolo, che ne dite di farmelo sapere con una piccola recensione?

   
 
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