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Autore: Azrael Nightroad    02/02/2011    3 recensioni
Per gli studenti della Shibusen tutto iniziò con una missione apparente normale normale. Non potevano immaginare che gli eventi di quella notte erano solo il preambolo di una battaglia che avrebbe chiamato in causa forze molto più grandi di loro...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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 Capitolo 2
Legacy Of The Past



 
Campo d’addestramento della Shibusen
Durante lo scontro tra Blak star, Kid e Shadow


La meister spalancò gli occhi iniziando a comprendere quello che questa rivelazione implicava.
Aveva rischiato di avere una vita completamente diversa,  non avrebbe conosciuto nessuno dei suoi attuali amici, soprattutto non avrebbe conosciuto Soul…
Il ragazzo dal canto suo continuava a spostare lo sguardo confuso dal professore alla partner. -Di che cosa state parlando?-
-Per farla breve, come sai Maka è la figlia di una shokunin e di una buki, quindi da piccola fu selezionata per seguire i corsi della Cerberus. Spirit e sua madre hanno rifiutato l’offerta sperando che si sarebbe iscritta alla Shibusen.- gli rispose Stein.
La buki si girò verso il campo di battaglia cercando di immaginare la sua artigiana con un’anima simile a quella dello studente straniero e si promise di pensarci due volte prima di inveire contro la Death scythe nel prossimo dei loro frequenti litigi.
Lo scontro nel frattempo si era trasformato in una sequenza di potenti esplosioni.
I contendenti si intravedevano a stento data la loro velocità e si riuscivano a distinguere solo per i loro diversi stili di combattimento.
Kid si teneva a distanza sparando all’impazzata con le sorelle Thompson, salvo poi avvicinarsi per sferrare qualche assalto con le arti marziali.
Black Star faceva cambiare continuamente la forma di Tsubaki cercando di sfruttare l’effetto sorpresa e impegnandosi a sopraffare l’avversario con velocità e forza bruta.
Shadow usava la spada sia per attaccare che per difendersi con maestria assoluta, l’abilità dell’assassino lo entusiasmava, ma l’altro gli stava causando più problemi dato che si teneva quasi sempre fuori portata.
All’improvviso si lanciò contro il nemico più vicino, il quale provò un affondo che riuscì a ferire leggermente il moro al petto prima di essere deviato.
Ignorando il dolore lo colpì di taglio al collo con la mano sinistra togliendogli il respiro e, approfittando della sua distrazione colpi con un onda dell’anima il terreno alzando un gran polverone.
Il figlio di Shinigami si fermò appena fuori dalla nube cercando di vedere qualcosa al suo interno.
Appena vide un’ombra si spostò appena in tempo prima che Apocalypse gli passasse a qualche centimetro di distanza roteando.
-Mi hai mancato!- disse calmo.
-Tu dici?- fu la risposta proveniente dalla nube.
Si girò e vide che la spada aveva compiuto un arco come un boomerang e stava tornando verso di lui. La scansò di nuovo, ma con la coda dell’occhio vide l’avversario avvicinarsi velocissimo, troppo vicino per permettergli di evitare l’attacco.
Shadow prese al volo l’arma e, arrivato a pochi metri da Kid esclamò: -“Black Moon Slash!”- menando un fendente verso il basso.
Dalla lama partì un colpo di energia nera a forma di mezzaluna, che colpì il bersaglio e lo trascinò fino ad una parete di roccia per poi esplodere spaccando i massi circostanti.
Meno uno” pensò.
Nel frattempo Black Star, ormai ripresosi, sferrò un taglio orizzontale potentissimo che, nonostante fu prontamente parato da Shadow, lo scaraventò ugualmente lontano.
Il ragazzo compì una capriola in aria e atterrò slittando per la forza del colpo, poi appena ripreso l’equilibrio si rilanciò all’attacco.
Le due spade si scontrarono causando una forte onda d’urto, si disimpegnarono e iniziarono un duello mortale a distanza ravvicinata. Ogni colpo era accompagnato dallo sprizzare di scintille causate dall’incrociarsi delle lame che si muovevano velocissime.
Dopo l’ennesimo scontro, i contendenti si disarmarono a vicenda facendo finire le armi a qualche metro, e continuarono il combattimento a mani nude.
Entrambi erano combattenti molto esperti ma la voglia di mettersi in mostra di Black star lo rese incauto.
Dopo pochi minuti provò a colpire l’avversario al petto con l’onda dell’anima, ma l’altro si spostò di lato e con una spallata lo fece cadere all’indietro.
Prima che l’assassino potesse rialzarsi Shadow allungò la mano sinistra, nella quale comparve una seconda spada identica alla prima, e gliela puntò alla gola.
Fece appena in tempo a sorridere quando dalle sue spalle si udì il classico “clack” di un proiettile che viene incamerato nella canna.
-Direi che hai perso.- disse Kid puntando l’arma alla sua nuca.
Il sorriso non scomparve dalle labbra dello studente della Cerberus –Io lo chiamerei un pareggio invece.-
L’altro voltandosi si trovò la spada che poco prima giaceva a terra fluttuare con la punta a pochi centimetri dal suo volto.
-Si chiama “Soul Control”. Essendo l’arma una manifestazione fisica di un frammento della mia anima posso comandarla a piacimento.- Poi rigiratosi verso Black Star –Questo spiega anche perché posso averne più di una, di fatto l’unico limite è la quantità di frammenti che si riescono a generare e controllare contemporaneamente.-
-Ok, Basta così.- Si intromise il professor Stein –Per oggi avete fatto abbastaza.-
Le armi degli studenti della Shibusen tornarono in forma umana e quelle di Shadow si ritramutarono in energia che fu assorbita dalle braccia. Poi il nuovo allievo stese la mano verso il meister di Tsubaki per aiutarlo a rialzarsi, il quale però rifiutò l’offerta e si allontanò mormorando –La prossima volta finirà diversamente.-
Kid invece gliela strinse con cortesia complimentandosi per lo scontro.
La piccola folla che era rimasta in uno stupefatto silenzio esplose in acclamazioni per i duellanti, fin quando non fu domata dal professore: -Ora torniamo in classe, devo darvi qualche spiegazione in più sull’accademia del vostro nuovo compagno… Shadow dato che questa non sarà una vera e propria lezione per oggi puoi scegliere se venire con noi o tornare domani.-
-Allora se non le dispiace andrò a casa, ho ancora qualche cosa da sistemare e poi questa storia la conosco già.- Fece un cenno con la testa verso i ragazzi –A domani!-
Molti occhi (soprattutto femminili) lo seguirono fino a che non scomparve lungo la strada che conduceva in città.

Tornati in classe i ragazzi si sedettero ai loro posti mentre il professor Stein si mise in piedi davanti alla cattedra e cominciò la spiegazione.
-Dunque, per capire le origini della Cerberus dobbiamo fare un passo indietro fino alla seconda guerra mondiale. Come sapete durante questo periodo ci fu un vero sterminio di persone innocenti: ebrei, rom, omosessuali, disabili, o altre minoranze, ma quello che ci interessa ora è la guerra vista dal punto di vista di shokunin e buki.-
Ox alzò la mano. –Professore ho letto che Adolf Hitler era un maister, è vero?-
Anche Maka lo sapeva e si accigliò leggermente per essere stata preceduta in quella domanda.
-è vero.- continuò Stein. –Era un maister anche di un certo talento, ma quello che non tutti sanno è che in qualche momento della sua vita egli venne in contatto con un frammento della pazzia del Kishin Ashura.-
-Com’è possibile?- chiese l’artigiana.
-Questo nessuno lo sa, probabilmente fu solo un caso, si sarà trovato al posto sbagliato al momento sbagliato, ma fatto sta che sviluppò la stessa paura incontrollabile che provava e prova tuttora Ashura, per questo si scatenò verso tutto quello che per lui era “diverso” e divenne estremamente paranoico. Raccolse una piccola schiera di shokunin capaci di vedere l’anima delle persone e iniziò a perseguire anche le buki.
I prigionieri più dotati venivano costretti col ricatto a lavorare a fianco degli aguzzini come armi, mentre gli altri venivano imprigionati o addirittura uccisi per evitare che si rivoltassero contro di loro.-
Soul provò ad immaginarsi in quella situazione, costretto a combattere insieme a qualche invasato, mentre tenevano in ostaggio qualcuno a lui caro, magari proprio Maka… Strinse i pugni dalla rabbia.
La ragazza se ne accorse e intuì i pensieri del suo partner anche se non la motivazione  –è mostruoso…-
Il professore prese a girare la sua grande vite –Già… mostruoso ma anche molto efficace. Per lungo tempo l’avanzata delle sue armate fu inarrestabile.
Era diventato una delle minacce più grandi che il mondo avesse mai visto, così mentre i soldati combattevano con le armi convenzionali, in segreto il nostro paese, insieme al sommo Shinigami e ad alcune cellule di resistenza europee avviò quello che prese il nome di “progetto Slayers”. Serviva qualcuno che si infiltrasse tra i fedelissimi di Hitler senza destare sospetti e che lo assassinasse al momento giusto.
Uno shokunin da solo non avrebbe potuto farcela, oltretutto l’arma con cui sarebbe entrato in risonanza durante il periodo di copertura avrebbe potuto percepire i suoi pensieri e fare la spia in cambio di favori, quindi si pensò di ricorrere a quelle persone che anche essendo maister, avessero una parte di arma dentro di se. Dopo molti studi e tentativi a vuoto gli scienziati riuscirono a raffinare una sostanza che chiamarono S.E. (Soul Element) che se cristallizzata da vita ai cosiddetti Soul Cristal, speciali cristalli capaci di entrare in risonanza con la particolare anima dei sangue-misto permettendo loro di manifestarla fisicamente sotto forma di arma.
I risultati furono stupefacenti, uno Slayer dovendo entrare in risonanza con la sua stessa anima ottiene un grado di sincronizzazione elevato molto più facilmente della media degli shokunin e buki. Questo spiega perché Shadow sia in grado di tenere testa a due dei nostri migliori allievi.-
Black Star lo fulminò con un occhiata assassina.
-Comunque, furono addestrati vari Slayers e dopo qualche tentativo uno di loro riuscì ad entrare nella squadra di Adolf. Da allora i documenti di questa persona sono scomparsi, ma se ufficialmente Hitler si rinchiuse in un bunker con i suoi fedelissimi e si suicidò, fonti alternative raccontano che all’apertura del bunker trovarono un sopravvissuto. Quindi si può dire che il progetto Slayers fu un successo.-
Dopo la fine del conflitto il governo si ritrovò con gli elementi rimanenti del progetto addestrati o semi addestrati senza più uno scopo e decise che essi erano una risorsa importante. Poco dopo riunì i componenti della ricerca e fondò l’ accademia Cerberus. Lo stemma della scuola è il mitologico cane a tre teste che simboleggia l’anima, il corpo e l’arma uniti in un unico essere.
Da quel giorno a tutte quelle persone che hanno dei geni misti viene proposto di andare a studiare li.-
In quel momento suonò la campanella –Potete andare.-
Gli studenti si alzarono e ,riuniti in gruppetti, uscirono dall’aula parlando di quello che avevano appena appreso.
-Soul, Maka, voi e i vostri compagni di squadra aspettate un attimo.-
Appena tutti eccetto loro furono usciti il professore si avvicinò –Quello che vi dirò ora è strettamente confidenziale.- Aspettò che i ragazzi annuissero prima di continuare. –Ufficialente Shadow è qui per apprendere i nostri metodi di caccia al Kishin e per mostrarci alcuni dei loro, ma c’è qualcos’altro…
Sono entrato nei loro archivi informatici e vi ho trovato i dati di tutti i loro studenti, tranne Shadow, altri tre ragazzi e tre ragazze. Nei loro file c’era solo la dicitura HD , qualunque cosa questo significhi lui non è un semplice studente e non sarebbe mai stato mandato qui per un comune scambio di informazioni. Inoltre, anche se li ho visti solo in foto, durante il combattimento non gli ho visto usare nessun cristallo e non ho mai trovato dati sul cambio di colore e forma degli occhi.-
-Lo sapevo che quel tipo ha qualcosa di strano!- Esclamò Black Star
-Cosa vuole che facciamo? Chiese Kid
-Per ora niente, si unirà alle lezioni e compirà qualche missione in solitario o in squadra. Sono sicuro che il sommo Shinigami ne sappia di più di quel che ci ha detto e lui non metterebbe mai in pericolo i suoi allievi. Oltretutto la Cerberus è nostra alleata e non c’è ragione per dubitare di un suo studente, solo tenetelo d’occhio… Andate a casa ora.-
I ragazzi uscirono dalla scuola, si salutarono e si diressero verso le rispettive dimore.

Maka rimase silenziosa per tutto il tragitto in moto, poi arrivati a casa, si sedette sul divano con un libro in mano ma senza leggerlo veramente.
Soul che osservava di sottecchi si accorse che non girava pagina da un po’, così le si sedette accanto. –Va tutto bene?-
La ragazza chiuse il libro –Stavo pensando a come sarebbe potuta cambiare la mia vita per una decisione che non ho preso neanche io.-
 Poi con estrema sorpresa dell’arma si appoggiò con la testa sulla sua spalla.
Lui arrossì leggermente –Beh… Però credo che abbiano scelto bene…- Disse mentre allungava una mano tremante ad accarezzarle i capelli.
I loro sguardi si incontrarono e l’atmosfera si fece piuttosto pesante, improvvisamente lei si alzò di scatto -Ehmm… vado a fare una doccia.-
Soul sbatte un paio di volte le palpebre -Ah… si… va bene…-
Arrivata davanti alla porta del bagno esitò per un momento e sussurrò –Sai Soul? Credo che debba essere molto triste combattere sempre da soli...-


   
 
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