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Autore: lyrapotter    02/02/2011    2 recensioni
Quarta classificata al secondo turno del Club dei Duellanti indetto da Vogue, Lilyblack e Fabi_
Un bambino curioso, una vecchia poltrona e una favola da raccontare, quella di un uomo abituato alla solitudine, di una grande amicizia e di una principessa un po' particolare...
“Allora, che storia vuoi sentire?” domandò mentre Danny si arrampicava sulle sue ginocchia.
Il bambino esitò, cercando di scegliere, ma evidentemente non ci riuscì perché alla fine disse: “Non lo so! Puoi decidere tu? Le tue storie sono tutte belle!”. […]
“Prima di essere interrotto, stavo appunto parlando di una persona che ha trascorso parte della sua vita dormendo e che doveva essere continuamente risvegliata da qualcun altro…”. […]
“Ti va di ascoltare questa storia?”.
Anche se un po’ scettico, Danny annuì.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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MI RACCONTI UNA STORIA?

AMICI

"Ma questa storia è triste!" protestò Danny con cipiglio scontento. "Non mi piacciono le storie tristi!".

"Come, ti sei già stancato? Proprio adesso che entriamo nel vivo?" buttò lì Remus in tono noncurante.

Il bambino non tardò ad abboccare all’amo. "Sì? Succedono cose belle?".

"Oh, sì: molte cose belle… Allora, vuoi che vada avanti?".

Fu ripagato da un deciso segno di assenso e così riprese: "Il bambino dormì ben cinque anni, chiuso fuori dal mondo, rassegnato a non conoscere mai la magia di cui suo padre gli raccontava e che credeva non gli appartenesse più. Finché non arrivò una lettera: era stato invitato a vivere in meraviglioso e magico castello. Fu allora che si risvegliò, quando conobbe tre ragazzi molti speciali…

Hogwarts, febbraio 1976

Remus a volte non capiva quale strano gioco del fato gli avesse fatto incontrare James, Sirius e Peter: quando era giunto ad Hogwarts, era rassegnato a trascorrere sette anni di solitudine perché sapeva che nessuno avrebbe mai accettato quello che era.

Ma aveva torto: aveva avuto la grandissima fortuna di capitare in dormitorio proprio con gli unici tre ragazzi che avevano accettato senza troppi problema la sua condizione, quando essa era inevitabilmente venuta a galla. Si riteneva il ragazzo più fortunato del mondo… Certo, ciò non toglieva che a volte lo facessero davvero arrabbiare.

"Cosa avete fatto?!".

Ebbe la soddisfazione di vedere i tre ragazzi di fronte a lui incassare leggermente la testa nelle spalle. James si portò le mani alle orecchie. "Merlino, Remus, sei certo di essere un lupo mannaro e non una banshee? Ancora un po’ e ci assordavi!".

"Sarebbe una vera scocciatura" osservò Sirius. "Scoprire di aver faticato come muli per mesi inutilmente!".

Remus scoccò loro una delle sue migliori occhiatacce, pur sapendo che erano circa tre anni e mezzo che i suoi amici avevano smesso di averne paura. "Primo, evitate di strillare ai quatto venti il mio problema; secondo, smettete di fare gli idioti; terzo…".

"Terzo, siediti e calmati prima che la testa ti esploda" suggerì James. "La stai facendo più grande di quello che è…".

"No, io la sto facendo grande esattamente quanto basta. Voi forse non vi rendete conto di quello che avete fatto…".

"Certo che lo sappiamo: avevamo promesso di darti una mano, ricordi?".

Altra occhiataccia. "Ma non così! Questo… questo è…". Remus si fermò, prendendo un paio di profondi respiri: dannazione, erano passati anni dall’ultima volta che si era messo a balbettare per l’agitazione. In effetti, doveva essere da quando i suoi amici avevano scoperto il suo segreto. "Questo è… più pericoloso di quanto voi tre sconsiderati possiate immaginare. E… e… illegale!".

"Uff, quello è un problema solo se e quando ti scoprono" dichiarò Sirius con un gesto non curante della mano.

"Onestamente, Remus," aggiunse James, "la stai facendo più grande di quanto in realtà non sia: ce l’abbiamo fatta senza danni, no?".

"Non che sia stato facile" ammise Peter. "Soprattutto doverti nascondere tutto".

Remus gonfiò le guance, non sapendo nemmeno lui che altro dire: tanto era evidente che le sue prediche cadevano nel vuoto più assoluto. Come sempre. "Perché l’avete fatto? Solo per il puro gusto di infrangere qualche regola, oltre che la legge?".

"Volevamo aiutarti".

"E perchè diavolo diventare Animagus mi sarebbe d’aiuto, se non sono indiscreto?".

"Certo che per essere un secchione ne sai poche di cose!" lo canzonò James.

"È stato Peter a scoprirlo in realtà" puntualizzò Sirius, indicandolo con un sorriso.

"È stato un caso" si schermì il diretto interessato, imbarazzato. "Stavo cercando dei libri per un compito di Difesa Contro le Arti Oscure quando l’ho letto…".

"Letto cosa?".

"Che i lupi mannari sono pericolosi solo per le persone ma non per gli animali".

Remus corrugò la fronte, cercando di vedere il collegamento: perfetto, se mai avesse sbranato una pecora, poteva star certo di non generare un ovino mannaro, però che c’entrava con loro? E poi, guardando le tre facce sorridenti che aveva di fronte, comprese. E sentì un gelido brivido di terrore risalirgli su per la spina dorsale. "No, non se ne parla: è troppo pericoloso".

"E chi lo dice?".

"Lo dico io! E tutti i mobili all’interno della Stamberga possono confermarvelo: voi non capite, non mi avete mai visto trasformato, non sapete… non sapete cosa divento…".

I tre si scambiarono un’occhiata che non gli piacque per nulla. "Cos’altro non mi avete detto ora?".

"Beh, in realtà…" iniziò a dire Peter prima di interrompersi e cercare l’aiuto degli altri due.

"Ricordi che l’ultima luna piena ti sei stupito perché ti eri ferito meno gravemente del solito?" proseguì James.

No, non era possibile: di certo non stavano cercando di dirgli quello che credeva di aver capito, nemmeno loro potevano essere così irresponsabili. "Siete già venuti alla Stamberga?" domandò in un sussurro incredulo. "Senza dirmi nulla?".

"Sapevamo che ti saresti opposto: conosciamo bene i tuoi processi mentali da lupo paranoico" spiegò Sirius. "Volevamo metterti davanti alla prova incontrovertibile che il nostro piano funziona".

Remus non disse nulla per qualche istante, riflettendo. In effetti, non è che avesse tutti i torti: non li aveva feriti, evidentemente, perché in caso contrario l’avrebbe notato, ed in qualche modo la loro presenza doveva aver fatto bene al lupo… No! Cosa sto pensando? È sbagliato e pericoloso: non posso fargli correre un rischio simile tutti i mesi, non capiscono quanto potrebbero mettersi male le cose se…

"Non verrete mai più alla Stamberga quando sono trasformato" disse atono.

"Cosa? Ma perché?".

"Perché lo dico io! Avete già rischiato troppo così: non metterete la vostra vita a repentaglio per me, non ve lo permetterò. Mi sono spiegato?".

I sorrisi erano scomparsi: ora c’erano solo tre cipigli scontenti e corrucciati.

Convinto di aver chiuso definitivamente la questione, Remus tornò a dedicarsi al suo compito. Avrebbe scoperto presto quanto si sbagliava.

"Fu così che nacquero Moony, Wormtail, Padfoot e Prongs: i Malandrini".

Lyrapotter’s corner

Sono frustata ed annoiata: sono caduta in una spirale di svogliatezza tale che non avevo nemmeno voglia di aggiornare, anche se l’unica cosa che dovevo fare era rispondere alle vostre bellissime recensioni e sistemare l’HTML. Sigh!

Comunque, non penso di avere null’altro da dire su questo capitolo, ovviamente in una storia su Remus i Malandrini non potevano certo mancare!

Fennec, ciao a te, grazie per i complimenti! Penso di averti lasciato un’impressione sbagliata su Teddy: i conflitti con Remus di cui accennava Ally nel prologo erano intesi per essere semplici litigi adolescenziali (di quelli che più o meno tutti i figli hanno con i propri padri presto o tardi, suppongo), nulla di più. Però non volevo assolutamente lasciare a intendere che i conflitti durino ancora (do pe certo che Teddy sia un assiduo frequentatore di casa Lupin XD). Riguardo alle mie due long, non abbandonare le speranze, presto o tardi si smuoverà qualcosa (almeno è quello che spero io!). Alla prossima!

Eloradana, grazie, sono felice che la storia ti piaccia! Noto che molta gente approva il fatto che Remus e Dora siano vivi e in buona salute! Sono contenta che Angeline ti abbia soddisfatta.

fri rapace, concordo in pieno, secondo me la madre di Remus (comunque si chiami… E per inciso, anche la tua versione mi piace tantissimo) non può essere che così. Grazie e a presto!

Charme, grazie, sono contenta che Ally si sia inserita in modo così naturale nella famiglia creata dalla Rowling. Remus e Dora sono morti? Ma dai, dici sul serio? Io tendo a dimenticarmi quel piccolo particolare XD

sissy88, beh, Danny è senza dubbio un piccolo uragano (del resto è anche nipote di Tonks, no?), ma di sicuro avrà anche i suoi momenti con nonno Remus! A presto e grazie!

Bien, credo di aver detto tutto, see you soon!!!!!!

   
 
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