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Autore: LADY_youkai    02/02/2011    3 recensioni
In passato mi sono illuso così tante volte che ormai ho perso il conto. Credevo che alcuni tuoi sguardi sul palco significassero qualcosa, che il tuo cercarmi sul palco fossero tutti messaggi.
Solo dopo essermi ferito più e più volte mi sono detto di essere uno stupido. Si tratta solo di gioco e di lavoro.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E questo è l'ultimo capitolo! Che dire...grazie ♥

Per tutti i commenti e il sostegno! Questo pairing fino a poco tempo fa non mi piaceva, ma ora mi sto convincendo che forse non è così male...COMUNQUE!!! Ci ho messo un po' a scriverlo, anche perché mi sono riguardata le foto che avevo fatto al concerto dei Versailles quest'estate e mi è salita una tristezza per Jasmine che..ç___ç

In ogni caso vi ringrazio davvero tanto ;O; E ora vi lascio all'ultimo supplizio.

ありがとう ♥


-Chapter Six-


Ho paura.

Paura che sia tutto un sogno. Ho paura di svegliarmi ancora da solo e piangere nel silenzio perché tu non sei mio. Ma il tuo tocco sul mio volto, il calore del tuo corpo a contatto con il mio, i tuoi occhi meravigliosamente splendidi e così spudoratamente lascivi...no, tutto questo è reale.

Ti osservo, mentre sei disteso sotto di me sul letto che fino a mezz'ora fa ospitava solo il tuo corpo.

Mezz'ora.

Così poco tempo è passato? Potevano essere solo due le strade, perderti o trovarti

-Aoi...- Sorrido e ti bacio. Solo ora accetto tutti questi anni fatti di silenzi e di dolori nascosti. Perché ora ci sei. Non mi serve altro.

Ti bacio le palpebre, mentre mi accarezzi una guancia, per poi chiudere le tue braccia in un abbraccio dietro al mio collo. Mi perdo nel profumo della tua pelle, a questo calore insolito e meraviglioso. Non voglio lasciarti mai più...

Mi sbottoni la camicia, quasi tremando, mentre io cerco di sfilarti la maglietta per poi abbandonarla sul materasso. L'imbarazzo è palpabile, ma il tuo sorriso mi aiuta a continuare. Non è solo la voglia di avere il tuo corpo...

Io voglio te.

Ho sempre voluto te, con i tuoi pregi e i tuoi difetti, i tuoi silenzi e le tue risate. Da quando sei entrato nella mia vita, ho capito che saresti diventato importante. Così è stato...

-Scusami...-

-Cosa?- Mi guardi, perplesso

-Se non ho mai visto tutto questo, se ogni volta ti ferivo quando dicevo il suo nome...perdonami...- Non riesco a trattenere una lacrima -Sono sempre stato cieco di fronte a queste cose...e tu ne hai sofferto...- Mi odio, per non essere riuscito a dire tutto questo prima...ho perso così tanto tempo...

-La colpa è mia- No, non è vero -Se non mi fossi allontanato, tutto questo non sarebbe successo...-

Se io avessi parlato, però, tu non saresti andato via

-Ma ora sei qui, con me- Sorridi, ti prendo il volto tra le mani e ti bacio, mentre sento il tuo bacino alzarsi e sfiorare la mia erezione. Mi guardi malizioso, mentre mi fai scorrere una mano sulla tua gamba nuda. Continui a fissarmi, mentre ti mordi il labbro inferiore.

Questa volta non ho alcuna intenzione di fermarmi.

Continuo a far scorrere la mano sulla tua pelle nivea e liscia

-Ho sempre amato le tue gambe...- Ti dico, sussurrando all'orecchio e mordendoti appena il lobo

-Prendile allora- Rispondi, cercando di prendere le mie labbra, senza però riuscirci. Piano, ti sfioro e ti apro le gambe. Arrossisci. La tua capacità di essere così altamente sensuale e allo stesso tempo conservare quel pudore infantile, mi ha sempre attratto. E ora più che mai.

Ti bacio l'interno coscia, facendo scorrere la lingua sulla tua pelle. Ansimi e ti sfugge un gemito quando vado a stuzzicare la tua erezione che preme attraverso i boxer

-Ah..Yuu...- Chiamami, continua a cercarmi, fammi sentire la tua voce...ti libero anche dai boxer e il calore del tuo corpo aumenta. Voglio farti mio, ma non voglio avere fretta.

Non sto sprecando tempo.

Prendo il bocca il tuo membro e lo lecco in tutta la sua lunghezza. I tuoi gemiti riempiono la stanza, sempre più forti, mentre sento una mano affondare nei miei capelli e premere appena. Stai per venire, lo sento e prontamente allontano le mie labbra da te

-No, ti prego, cont...- Ti faccio assaporare un po' del tuo sapore e tu mi stringi in un abbraccio. Le tue gambe toccano le mie, mentre le nostre lingue continuano a rincorrersi e le nostre erezioni stimolarsi. Mi lecchi il collo, con una mano scorro lungo la tua schiena per farti alzare appena e far aderire ancora di più i nostri corpi. Allontani il volto, leccandomi le labbra

-Adesso tocca a me- Con un movimento rapido, mi fai sdraiare e tu ti metti a cavalcioni su di me.

Sei splendido nudo...

Mi baci il collo, poi scendi, accarezzandomi il petto e stimolandomi un capezzolo

-E io te l'ho mai detto che amo il tuo nuovo fisico?- Dici, alzando appena lo sguardo. Non posso far altro che accarezzarti e assicurandomi che tu non sia un miraggio.

E non lo sei...

Mentre continui a guardarmi, fai scorrere un lito lungo il mio addome, per poi massaggiare la mia erezione, ancora trattenuta dai boxer. Ti abbasso e inizi a succhiare attraverso il tessuto, che si bagna subito della tua saliva

-Ora soffri in silenzio...-

Sento le tue labbra stuzzicare la punta del mio membro, per poi prenderlo completamente in bocca. La tua lingua è come una tortura mentre scorre sulla mia pelle così mostruosamente sensibile e le tue labbra, quelle splendide labbra che sembrano essere fatte apposta per essere baciate, non sono da meno...

-Kouyou...- Ora sono io a chiamarti....

Avrei dovuto chiamarti molti anni fa.

Come era prevedibile, ti stacchi da me, mentre torni a sederti: se pensi che sia finita così, ti sbagli. Mi appoggio sui gomiti e mettendo una mano dietro al tuo collo, ti avvicino a me e torno a baciarti, per poi scambiarci di posto. Lo sai che ti voglio

-Kou...-

-Sono pronto così, non ti devi preoccupare- Lo sai che farà male -Tanto ci sei tu vicino a me-

Una morsa al petto.

Quanto hai pianto in questo periodo? Quanto ho mutilato il tuo cuore?

-Sei sicuro?- Annuisci -Cercherò di non farti troppo male-

Mi prendi una mano e inizi a leccarmi le dita. E' strano, non ci vedo niente di erotico. Ho solo un gran desiderio di proteggerti. Mi abbassi la mano e la porti alla tua apertura

-Yuu...-

-Sì?- Resti qualche secondo in silenzio a guardarmi, poi arrossisci e sorridi

-Ti amo-

Il dolore di tutti questi anni, le lacrime, il sangue...può essere tutto passato in meno di un'ora?

-Ti amo anche io...- Introduco due dita e un'espressione di fastidio si imprime sul tuo volto. Non ci metto molto a sostituirle e mentre le spinte diventano sempre più possenti, la tua voce riempie la stanza, le tue gambe mi cingono la vita e le mani afferrano le mie braccia.

Ti prego Uruha, continua ad aggrapparti a me, per sempre, proprio come stai facendo in questo momento.

Anche il mio respiro diventa più pesante, afferro le lenzuola, mentre con una mano inizi a masturbarti. Ci chiamiamo, sempre più forte ed è strano...mi sembra di sentire una canzone in lontananza mentre osservo il tuo volto, sul quale traspare sempre più un'espressione di piacere.

E rivedo tutto.

Noi, quasi nove anni fa, ancora immaturi e inesperti, tanti sogni e speranze: le risate, i litigi, i primi ricordi d'infanzia raccontati, le delusioni, il tuo sguardo fisso su di me in cucina, il telefono che suona.

Quando è successo tutto questo?

L'orgasmo ti prende per primo e il tuo seme ti sporca il ventre. Respiri a fatica e sopporti il fastidio delle mie ultime spinte: lo so che fanno male ora, non ti preoccupare, tra poco finisco

-Yuu...vieni dentro...- Non riesco a rispondere, annuisco soltanto. E dopo poco vengo e il tuo corpo così accogliente, mi raccoglie tutto. I muscoli lentamente si rilassano e io esco dal tuo corpo per poi stendermi accanto a te. Appoggi la testa sul mio petto, mentre ti accarezzo la schiena e il braccio

-E adesso cosa facciamo?- La tua voce è spezzata dallo sforzo e da un misto di paura

-Io non ho alcuna intenzione di nascondermi dagli altri tre, anche perché sembrano scemi, ma capirebbero subito-

Sorridi.

Non potrei mai nascondermi e vergognarmi, sei la cosa migliore che mi sia mai successa in questi anni.

Lo sai, vero?

-Ah!- Mi alzo di scatto e tu mi guardi, interrogativo

-Dove vai?-

-Torno subito- Vado in sala, quasi trascinandomi. Ed è lì, ancora accesso. Lo prendo, lo spengo e torno in camera.


Questo telefono resterà spento ancora per molto tempo.


Fine.



Mentre scrivevo questo capitolo ho ascoltato soprattutto An unbearable fact  e Pledge.

Mi sono sentita in colpa con Ruki perché io sono convinta che lui sia un seme perfetto che Uruha çAç (sì, lo so, è più basso, e allora? è_é...sono meravigliosi assieme *^*). Dovrò rimediare e scrivere qualcosa su loro due *monologo a cui non frega niente a nessuno* Se c'è una cosa che non cambierà MAI, comunque, sarà il mio odio verso Kazuki èAé *la censurano per i troppi insulti*

Come detto all'inizio, ringrazio ancora tutti di cuore <3 Alla prossima çwç

  
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