In Punta Di Piedi
L’amore
con te
è come camminare in punta di piedi
senza potermi fermare …
Il loro
amore era cominciato piano, gentilmente. Come un fiore che sboccia al
chiarore
dell’alba, era stato inutile opporsi, cercare di protestare.
La meraviglia che
li aveva colpiti era stata immensa e dilagante, ed in poco tempo
avevano capito
senza troppe parole che insieme, solo Lily e Scorpius, stavano bene.
Quindi
perché dovevano smettere di vedersi, per ragioni inutili
come degli stupidi
pregiudizi?
Quello che
la gente non capiva, soprattutto i loro parenti, era che loro non
avevano
necessità di stare insieme. Potevano stare separati, anche
per molto tempo. Non
erano per l’altro l’aria, l’acqua o il
cibo. Ma se stavano così bene insieme,
perché smettere? L’amore non è
necessario, non è indispensabile. È una
sublimazione dei sentimenti che ti fa sentire in pace con te stesso e
con tutto
quello che ti circonda. Certo, soffrivano quando stavano lontani, per
una
ragione o un’altra, però ce la facevano. Il punto
era che non volevano.
Qualcuno una
volta li aveva paragonati a Romeo e Giulietta,
ma Lily non era mai stata d’accordo con questo paragone. La
loro non era una
passione sfrenata, quasi distruttiva, come quella dei due amanti
sfortunati,
per quanto le loro famiglie potessero assomigliare molto ai Montecchi
ed ai
Capuleti. No, Lily credeva che fossero molto più simili ad
un’altra coppia
della letteratura babbana, la sua preferita, Elisabeth Bennet e Mr.
Darcy. Non
riusciva a spiegarsi il motivo, sapeva solo che era così.
Forse la dolce
caparbietà di Lily, forse l’orgoglio ed il
portamento nobile di Scorpius, o più
semplicemente il modo in cui il loro amore era nato, così,
lentamente, senza
nessuna previsione e senza nessun futuro.
Un amore senza
ragioni, senza apparente motivo. Invece il
motivo c’era, ed era quello di renderli felici. Come i
protagonisti del libro
che Lily tanto amava, avevano sofferto, erano andati contro a decisioni
e
convenzioni apparentemente incontrastabili ed erano riusciti ad essere
quello
che volevano essere, insieme.
All’inizio
erano andati in contro a problemi molto più
difficili da superare, da un certo punto di vista, delle loro famiglie.
Nessuno
dei due voleva ammettere quello che stava succedendo, ma non riuscivano
comunque a fare a meno di incontrarsi brevemente, per fare quattro
chiacchiere,
per bearsi di qualche istante di pura e semplice felicità.
La felicità delle
piccole cose, delle risate sussurrate, dei gesti incominciati e mai
finiti, dei
sorrisi sinceri. Ed è così che era nato il loro
amore.
Leggero,
gentile, ma mentre tutto il mondo andava avanti,
loro capivano che non sarebbe più stato possibile farlo.
Perché tra loro era
nato un amore, in punta di piedi, con dolcezza e semplicità.
Come un bambino
che si sveglia durante una notte di temporale ed entra nella camera dei
genitori per essere rassicurato. Arriva piano, in punta di piedi, ma ti
sveglia
e ti fa capire la sua presenza, entrando nel tuo letto, o nel tuo
cuore,
strisciando, fino a sistemarsi inevitabilmente al tuo fianco, rimanendo
tutta
la notte. O chissà, magari per tutta la vita.
Era
così che si sentiva Scorpius, come se qualcuno
l’avesse
svegliato improvvisamente chiedendo il permesso di entrare nel suo
cuore, senza
pretese o costrizioni, solo con gentilezza. Non sapeva quello che
sarebbe
successo lasciando entrare la piccola Potter nel suo cuore, ma
l’aveva fatto, e
non se ne sarebbe mai pentito. Lei all’inizio si era presa la
sua simpatia con
il suo sorriso dolce, e piano piano quel sentimento di benessere che
sentiva stando
di fianco alla ragazzina con i capelli rossi era cresciuto,
trasformandosi in
qualcosa di più maturo, più consapevole.
Lily era felice
di aver trovato quell’amore gentile, che non
pretendeva niente di più di quello che poteva dare, ma che
con il tempo l’aveva
presa completamente. E Scorpius sapeva che non le avrebbe mai fatto del
male,
perché fare del male a lei, era fare del male alla sua
stessa felicità. Forse
era egoistico, forse sbagliato, ma faceva stare bene, e questo bastava
ad
entrambi.
La loro era una
relazione nata non con il colpo di fulmine, e
neanche con le scintille, ma con la conoscenza, il rispetto e la
dolcezza. Ma
quando si baciavano tutta la passione che non mostravano nei gesti
quotidiani
esplodeva e chiunque capiva che l’intimità che
c’era tra loro era infinita e
perfetta. Tutti, in un modo o in un altro, dovevano spostare gli occhi
a quelle
dimostrazioni d’affetto così intime, sentendosi
sempre di troppo.
C’erano
stati alti e bassi, dovuti alla lontananza, ai
genitori, alle loro scelte e alle loro paure, ma tutto era sempre
tornato come
prima. Scorpius si avvicinava a Lily, le sussurrava qualche parole
all’orecchio
e improvvisamente lei ricominciava a sorridere, quel sorriso speciale
che ci si
apre sulle labbra solo quando siamo in pace con il mondo. E da
lì ripartivano,
sempre insieme, anche quando erano lontani, sempre fedeli, sempre
felici.
Per Lily e
Scorpius era necessario un solo sguardo per
capirsi. Anche dopo settimane di lontananza Lily sapeva se
c’era qualcosa che
non andava in Scorpius con una sola occhiata, e lui sapeva che era
inutile
mentirle. Era un po’ imbarazzante, ma qualche volta, sempre
nei momenti meno
opportuni, gli occhi verdi di Lily incontravano quelli grigi di
Scorpius, e i
vulcani potevano eruttare lava incandescente, le acque innalzarsi e
inondare la
Terra ed i muri crollare, ma loro, incatenati nello sguardo
dell’altro, non se
ne sarebbero accorti.
Perché
loro, solo guardandosi, si facevano discorsi lunghi e
dolci, che nessuno poteva capire, se non loro due. Perché,
anche se era nato in
punta di piedi, il loro amore era forte, così forte da poter
affrontare
qualsiasi cosa. Perché, anche nei momenti peggiori insieme
si sentivano,
comunque, felici.
…
appesa al tuo respiro
mi vedo cadere per poi
ritornare
a sentirmi felice.
ANGOLINO:
Non capisco se l’ho fatto
veramente o no.
Oddio si, l'ho fatto veramente!
Ommiodddio!
Va beh, basta.
Credo che mi verrà il diabete
dopo la smielatezza di ‘sta roba.
Non credo di averla scritta
veramente io. Boh.
Non credo ci sia molto da
spiegare, e sappiate che se avete letto e non ci avete capito una
cippa,
non
preoccupatevi, non preoccupatevi, non ho capito neanche io.
Non ha una collocazione temporale
precisa, scegliete voi.
E per quanto riguarda la coppia,
se vi stanno sulle balle,
basta che cambiate il nome di Lily con quello di Rose,
non cambia niente.
Però sappiate che questa storia è
stata scritta per [Lily e Scorpius♥]
e
per me rimarrà sempre tale.
Gio♥
P.S.
Come sempre le
recensioni sono moooolto bene accette, soprattutto se volete
insultarmi, ma
anche no.
P.P.S. La canzone da cui
sono tratte le frasi in grigio è di Nathalie e si chiama
“In Punta Di
Piedi” (toh, che fantasia!). Consigliata durante la lettura.
Certo, e io, grande genio, lo dico in fondo alla storia. Mi sembra
ovvio.