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Autore: Cinquemmezzo    04/02/2011    3 recensioni
Una breve Shot sulla mia coppia preferita. parla del loro amore, di come è nato e di come lo hanno affrontato. Diabete assicurato.
Dalla shot: "C’erano stati alti e bassi, dovuti alla lontananza, ai genitori, alle loro scelte e alle loro paure, ma tutto era sempre tornato come prima." Spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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In Punta Di Piedi

 L’amore con te
è come camminare in punta di piedi
senza potermi fermare …

Il loro amore era cominciato piano, gentilmente. Come un fiore che sboccia al chiarore dell’alba, era stato inutile opporsi, cercare di protestare. La meraviglia che li aveva colpiti era stata immensa e dilagante, ed in poco tempo avevano capito senza troppe parole che insieme, solo Lily e Scorpius, stavano bene. Quindi perché dovevano smettere di vedersi, per ragioni inutili come degli stupidi pregiudizi?

Quello che la gente non capiva, soprattutto i loro parenti, era che loro non avevano necessità di stare insieme. Potevano stare separati, anche per molto tempo. Non erano per l’altro l’aria, l’acqua o il cibo. Ma se stavano così bene insieme, perché smettere? L’amore non è necessario, non è indispensabile. È una sublimazione dei sentimenti che ti fa sentire in pace con te stesso e con tutto quello che ti circonda. Certo, soffrivano quando stavano lontani, per una ragione o un’altra, però ce la facevano. Il punto era che non volevano.

Qualcuno una volta li aveva paragonati a Romeo e Giulietta, ma Lily non era mai stata d’accordo con questo paragone. La loro non era una passione sfrenata, quasi distruttiva, come quella dei due amanti sfortunati, per quanto le loro famiglie potessero assomigliare molto ai Montecchi ed ai Capuleti. No, Lily credeva che fossero molto più simili ad un’altra coppia della letteratura babbana, la sua preferita, Elisabeth Bennet e Mr. Darcy. Non riusciva a spiegarsi il motivo, sapeva solo che era così. Forse la dolce caparbietà di Lily, forse l’orgoglio ed il portamento nobile di Scorpius, o più semplicemente il modo in cui il loro amore era nato, così, lentamente, senza nessuna previsione e senza nessun futuro.

Un amore senza ragioni, senza apparente motivo. Invece il motivo c’era, ed era quello di renderli felici. Come i protagonisti del libro che Lily tanto amava, avevano sofferto, erano andati contro a decisioni e convenzioni apparentemente incontrastabili ed erano riusciti ad essere quello che volevano essere, insieme.

All’inizio erano andati in contro a problemi molto più difficili da superare, da un certo punto di vista, delle loro famiglie. Nessuno dei due voleva ammettere quello che stava succedendo, ma non riuscivano comunque a fare a meno di incontrarsi brevemente, per fare quattro chiacchiere, per bearsi di qualche istante di pura e semplice felicità. La felicità delle piccole cose, delle risate sussurrate, dei gesti incominciati e mai finiti, dei sorrisi sinceri. Ed è così che era nato il loro amore.

Leggero, gentile, ma mentre tutto il mondo andava avanti, loro capivano che non sarebbe più stato possibile farlo. Perché tra loro era nato un amore, in punta di piedi, con dolcezza e semplicità. Come un bambino che si sveglia durante una notte di temporale ed entra nella camera dei genitori per essere rassicurato. Arriva piano, in punta di piedi, ma ti sveglia e ti fa capire la sua presenza, entrando nel tuo letto, o nel tuo cuore, strisciando, fino a sistemarsi inevitabilmente al tuo fianco, rimanendo tutta la notte. O chissà, magari per tutta la vita.

Era così che si sentiva Scorpius, come se qualcuno l’avesse svegliato improvvisamente chiedendo il permesso di entrare nel suo cuore, senza pretese o costrizioni, solo con gentilezza. Non sapeva quello che sarebbe successo lasciando entrare la piccola Potter nel suo cuore, ma l’aveva fatto, e non se ne sarebbe mai pentito. Lei all’inizio si era presa la sua simpatia con il suo sorriso dolce, e piano piano quel sentimento di benessere che sentiva stando di fianco alla ragazzina con i capelli rossi era cresciuto, trasformandosi in qualcosa di più maturo, più consapevole.

Lily era felice di aver trovato quell’amore gentile, che non pretendeva niente di più di quello che poteva dare, ma che con il tempo l’aveva presa completamente. E Scorpius sapeva che non le avrebbe mai fatto del male, perché fare del male a lei, era fare del male alla sua stessa felicità. Forse era egoistico, forse sbagliato, ma faceva stare bene, e questo bastava ad entrambi.

La loro era una relazione nata non con il colpo di fulmine, e neanche con le scintille, ma con la conoscenza, il rispetto e la dolcezza. Ma quando si baciavano tutta la passione che non mostravano nei gesti quotidiani esplodeva e chiunque capiva che l’intimità che c’era tra loro era infinita e perfetta. Tutti, in un modo o in un altro, dovevano spostare gli occhi a quelle dimostrazioni d’affetto così intime, sentendosi sempre di troppo.

C’erano stati alti e bassi, dovuti alla lontananza, ai genitori, alle loro scelte e alle loro paure, ma tutto era sempre tornato come prima. Scorpius si avvicinava a Lily, le sussurrava qualche parole all’orecchio e improvvisamente lei ricominciava a sorridere, quel sorriso speciale che ci si apre sulle labbra solo quando siamo in pace con il mondo. E da lì ripartivano, sempre insieme, anche quando erano lontani, sempre fedeli, sempre felici.

Per Lily e Scorpius era necessario un solo sguardo per capirsi. Anche dopo settimane di lontananza Lily sapeva se c’era qualcosa che non andava in Scorpius con una sola occhiata, e lui sapeva che era inutile mentirle. Era un po’ imbarazzante, ma qualche volta, sempre nei momenti meno opportuni, gli occhi verdi di Lily incontravano quelli grigi di Scorpius, e i vulcani potevano eruttare lava incandescente, le acque innalzarsi e inondare la Terra ed i muri crollare, ma loro, incatenati nello sguardo dell’altro, non se ne sarebbero accorti.

Perché loro, solo guardandosi, si facevano discorsi lunghi e dolci, che nessuno poteva capire, se non loro due. Perché, anche se era nato in punta di piedi, il loro amore era forte, così forte da poter affrontare qualsiasi cosa. Perché, anche nei momenti peggiori insieme si sentivano, comunque, felici.

… appesa al tuo respiro
mi vedo cadere per poi ritornare
a sentirmi felice.

 

 

ANGOLINO:
Non capisco se l’ho fatto veramente o no.
Oddio si, l'ho fatto veramente!
Ommiodddio!
Va beh, basta.
Credo che mi verrà il diabete dopo la smielatezza di ‘sta roba.
Non credo di averla scritta veramente io. Boh.
Non credo ci sia molto da spiegare, e sappiate che se avete letto e non ci avete capito una cippa, 
non preoccupatevi, non preoccupatevi, non ho capito neanche io.
Non ha una collocazione temporale precisa, scegliete voi.
E per quanto riguarda la coppia, se vi stanno sulle balle, 
basta che cambiate il nome di Lily con quello di Rose, non cambia niente.
Però sappiate che questa storia è stata scritta per [Lily e Scorpius
] e per me rimarrà sempre tale.

Gio

P.S. Come sempre le recensioni sono moooolto bene accette, soprattutto se volete insultarmi, ma anche no.
P.P.S. La canzone da cui sono tratte le frasi in grigio è di Nathalie e si chiama “In Punta Di Piedi” (toh, che fantasia!). Consigliata durante la lettura.
Certo, e io, grande genio, lo dico in fondo alla storia. Mi sembra ovvio.

 

  
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