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Autore: raimbowcomet    04/02/2011    25 recensioni
Eccomi qui con una one-shoot ambientata dopo Breaking Dawn, Bella e Edward sono a scuola e il professore chiede di scegliere una canzone appena uscita che li rappresenti...quale sarà? Spero di avervi incuriosito, e spero che vi piaccia, cosa più importante!!
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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The only girl in the world.


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Piccola one shoot un po' stupida, scritta anni fa. Ero indecisa se postarla, mi vergogno,
poi ho capito che comunque anche se ho scritto una stupidaggine devo condividerla lo stesso:
dimostra quanto sono cresciuta stilisticamente e concettualmente negli anni passati.
E' la prima one shot in assoluto che ho scritto, avevo 11 anni, aiuto. Spero vi piaccia ;)





Pov Bella


-Bene ragazzi, oggi a sorpresa dovrete scegliere una canzone che vi rappresenta fra quelle, come dite voi, appena uscite, insomma quelle più in voga adesso .e dovete  farla ascoltare ai vostri compagni, avete a disposizione un computer e diciamo, dieci minuti! Potete dividervi in coppie, a gruppi, da soli come volete, scegliete voi, ma sbrigatevi, questo è un test per lo psicologo, su muovetevi vi prego, mi tolgono già abbastanza tempo.
Bene, erano passati quarantacinque anni da vampira e adesso potevo dire di averle sentite proprio tutte dai professori dei vari licei che avevo frequentato... una canzone per rappresentarci! Guardai esasperata Edward al mio fianco che sorrise incoraggiante, il mio amore non si scomponeva per niente.
Alice da parte sua era felice come una pasqua: continuava a blaterare riguardo ad una canzone appena uscita, che rappresentava benissimo lei e il suo amato Jasper... in questo caso era una tortura avere delle ore in comune con lei anche se negli anni si era rivelata un'ottima cosa visto che sapevamo il programma a memoria..
-Amore hai pensato a quale canzone ti rappresenti?- mi chiese il mio miracolo personale.
-Mhhh- lo stuzzicai- e tu? Forse è la stessa...
Lui ridacchio e mi sfiorò un braccio sotto il banco; fui percorsa da un brivido che si irradiò per tutto il corpo.
-Ed, non ora rischio di non controllarmi.-sussurrai cercando di mantenere il controllo, anche se non era facile con lui che mi toccava così; lui in risposta intrecciò le dita alle mie e fece una smorfia quando, passando con il pollice sul mio anulare sinistro, lo trovò spoglio.
-Odio il fatto che tu non possa portare la fede! Almeno così quegli stupidi ragazzini con gli ormoni in subbuglio avrebbero capito che tu sei solo mia, mia e mia, invece...- sospirò.
-Invece... sono tua lo stesso per l'eternità, ricordi?- chiesi sorridendogli e accarezzandogli una guancia mentre con l'altra mano tirai fuori dalla maglietta la fede che portavo attaccata sulla collana; lui reclinò la testa di lato e appoggiò la guancia sul palmo della mia mano mentre sfiorò la fede dolcemente.
-Ti amo- sussurrò.
-Ti amo anche io- dissi, forse a voce troppo alta visto che un'ochetta bionda ossigenata insieme al suo gruppetto si girò verso di me e mi fulminò con lo sguardo, ehi...lui è mio marito carina e se pensi di avere qualche speranza con lui ti sbagli di grosso!
-Ma guardala “ti amo Edward, bla bla bla” ma come fa uno come Cullen a stare con quella? Che ci trova, io sono meglio!- disse appunto la bionda.
Ma sentitela! Adesso vede cosa ci trova in me mio marito! Presi Edward per la maglietta e lo avvicinai a me baciandolo, approfittando del fatto che il professore si era assentato per permetterci di scegliere la canzone in santa pace. Le nostre labbra si sfiorarono e si infuocarono immediatamente; all'inizio era soltanto una lieve carezza ma tutti e due dimenticammo presto che ci trovavamo in un aula piena di studenti e stavamo violando la prima regola in assoluto dei Cullen: passare inosservati. Lui chiese accesso alla mia bocca e io, che non aspettavo altro, glielo concessi immediatamente, ormai avevo perso la memoria... chi ero? Dove ero? Chi c'era intorno a me? Esistevano solo Edward e le sue labbra, Edward e la sua lingua, Edward e il suo profumo, che mi inebriava, mi confondeva e mi faceva impazzire. Alice tossicchiò e mi resi conto che stavamo dando spettacolo. Ci staccammo ansanti, anche se non ci serviva respirare.
-I ragazzi stanno per saltarti sopra da quando hanno visto come baci- soffiò Edward al mio orecchio.
-Già perché vorresti dire che ogni singola ragazza qui dentro non ti ha già spogliato con gli occhi e non desiderava essere al mio posto vero? - dissi stizzita. Lui sorrise dolcemente:
-Tu sei l'unica per me... l'unica ragazza nel mondo che vedo!- peccato che mentre lo disse un rumore lo fece girare verso l'oca bionda che gli sorrise languida, andai su tutte le furie:
-Certo, certo.. come no!- continuai; in quei momenti la mia autostima scendeva a livelli bassissimi benché sapessi che ormai ero una vampira stupenda.
-Bella non ricominciamo con questa storia, per favore. Tu non hai un alta considerazione di te stessa, sei quasi peggio di quando eri umana!- disse esasperato, ma certo adesso ero io no?!
-Come vuoi tu- sussurrai, sapeva che ero così fragile, e quella oca bionda non aiutava di certo! Santo cielo Bella sveglia, sei una vampira! Su!
-Dimostramelo!- dissi ad Edward. Lui sgranò gli occhi, non gli avevo mai parlato così, ma dovevo sentirmi sicura e per la prima volta in vita mia desideravo essere al centro dell'attenzione, al centro della sua attenzione.
Lui mi sorrise:
-Certo- disse mentre entrava il professore in aula.
-Allora ragazzi siete pronti?- chiese ed iniziò a sentire le canzoni, dalle più banali alle più strane, dalle più pop alle più rock... ma tutte ugualmente importanti per ogni singola persona.
-Bene signor Cullen, tocca a lei...- continuò il professore. Edward si alzò in piedi e guardandomi negli occhi disse:
-Questa è dedicata alla mia dolce metà...l'unica nel mondo- e fece partire la musica:



 


Se avessi potuto sarei scoppiata in lacrime, io l'unica nel mondo per lui...  l'avevo sempre saputo ma adesso, davanti a tutti ne ebbi la conferma per l'ennesima volta; neanche quando mi chiese di sposarlo, neanche quando mi disse di si davanti al reverendo Weber mi sentii così certa. Lo abbracciai di slancio e lo tenni stretto a me. E' incredibile quanto una semplice dichiarazione davanti a dei ragazzini renda così completi, ma in fondo aveva ragione lui: ero l'unica.
L'unica così stupida da pensare che un ochetta bionda fosse migliore di me.
L'unica così perdutamente innamorata di lui da non vedere la sua devozione per me.
L'unica adatta a una persona fantastica come lui.



   
 
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