Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Neera Sharim    05/02/2011    29 recensioni
-Partenza tra dieci... nove... otto...
- Allora, credete di potercela fare?
La domanda divertita di Yury, intento a controllare allo specchio la sua perfetta persona - narcisista com'era - fece ghignare Kisch, tremare agitato Tart e indurire lo sguardo di un concentrato Pie. Mentre la navetta spaziale partiva in direzione Terra, le risposte furono medesime... i pensieri diversi.
-Assolutamente.

In questa fic leggerete di intrighi, combattimenti, amori, litigi violenti e sensualità, di desideri brucianti, sentimenti incomprensibili, tenere prime volte e selvaggi rancori. Vedrete come incontri nati da pregiudizi possano tramutarsi in amore e... come anni passati a lottare possano diventare sentimenti inarrestabili e sinceri. Ricordi che fanno male e sensazioni nuove che germoglieranno. Incontri dolorosi... e primi sguardi.
Un Kisch tornato ad essere perfido e sensuale, un Pie più freddo e spietato del solito, un Tart che non ha mai dimenticato e che ha tutta l'intenzione di non farlo... e un nuovo personaggio, che spero faccia perdere la testa a voi come a me!
E poi... ci sono loro... le nostre Tokyo Mew-Mew!
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Viaggio movimentato


Immagini indistinte e confuse le comparvero lentamente davanti, mentre riapriva le palpebre. Avvolta ancora dai sensuali residui del sonno, ci mise un po' a capire che non si trovava a casa sua... nè in quelle delle sue amiche. Confusa strizzò gli occhi, chiudendo e aprendo le palpebre più volte per abituarsi alla strana luce che illuminava la stanza in cui si trovava. Fu solo quando tentò di deglutire per rinfrescarsi la gola, che si accorse di respirare con leggera difficoltà. Sempre più incerta si morse il labbro, muovendosi leggermente.
Il suo corpo era avvolto da uno strano, caldo, coinvolgente torpore... che la cullava in un insieme di strane sensazioni dalla vita in su. Era come se un calore e un senso profondo di sollievo stessero sciogliendo uno dopo l'altro ogni singolo nodo di tensione. Si sentiva dannatamente bene, come se mani invisibili stessero accarezzando, riscaldando... tranquillizzando... con moti circolari e ristoratori ogni singolo suo muscolo.
Si ritrovò a chiudere gli occhi, poggiando la testa sul cuscino, dal quale l'aveva lievemente alzata.
Era una bellissima... sensazione...
E poi, fu questione di frammenti di secondi.
Agrottò le sopracciglia mentre un profumo sconosciuto... e conosciuto al contempo, le annebbiava i sensi, completamente, stravolgendoli. Strawberry lo respirò a pieni polmoni quasi istintivamente, come spinta da un bisogno vitale. Era un buon odore. Caldo, sensuale, assolutamente seducente... si perse, assaporandolo ancora e ritrovandosi a sorridere. C'era qualcosa di... oscuro, pericoloso... infido... in quella fragranza così dannatamente coinvolgente... e che sapeva di libertà.
Era buono.
Le piaceva da impazzire.
Una fragranza esotica e sensuale che la invitava a chiudere gli occhi e ad abbandonarsi placidamente... tanto suadente da costringere davvero la dolce Mew Mew a lasciarcisi andare totalmente. Sorrise Strawberry, mentre sicura si accoccolava meglio in quella morbidezza e in quel profumo, come se cullata da quella presenza potesse essere protetta. Quando però ci affondò dentro ancora di più, rannicchiandosi dolcemente su sè stessa, tranquilla... i pezzi del puzzle cominciarono a ricomporsi lentamente; quel risveglio strano in una camera non sua... la sensazione di dolce alleviamento di ferite che non ricordava di avere... quel profumo dannato di uomo sul cuscino a cui era poggiata...
E un peso, a gravarle sul fianco... il peso di un braccio che prima non si era accorta di avere addosso... così come non si era accorta del muro umano, dannatamente caldo, a cui era teneramente accoccolata.
Il terrore cominciò a serpeggiarle nel corpo lentamente, brutalmente, infido come un serpente che spietato si avvicina ipnotico e malvagiamente piano alla sua preda, prima di colpirla. Si scoprì a trattenere il respiro mentre un senso di tremito e brividi freddi e caldi insieme, le scivolavano nel corpo, incontrollati. Era nella sua stanza. Era... ancora peggio... nel suo letto. Era... dannatamente peggio, attaccata a lui.
E quel solo pensiero le fece salire all'improvviso una vampata bollente dal basso ventre.
Strawberry, sconvolta, si ritrovò a rabbrividire di piacere. Quella dannata vicinanza di lui le faceva un effetto che non era pronta a comprendere.
Un effetto che non pensava potesse farle.
Sentì il cuore accellerarle i battiti... e caderle nel vuoto quando il braccio forte di lui la strinse di più contro di sè. Non stava sognando, nè se l'era immaginato... era davvero lì, con lui. Era SICURA fosse lui. Avrebbe voluto scappare all'istante... eppure, quella vicinanza, quel calore e quel senso di sicurezza che, insensatamente, provava, la costringevano comunque lì, immobile, impedendole di separarsi da quel bellissimo - perchè lo era - quanto pericoloso, nemico.
Strawberry tremò, incapace di razionalizzare la cosa.
Sentiva solo il calore, la forza... la sicurezza che quella presa placida e vagamente possessiva le stava causando.
E all'improvviso, colta da un bisogno fulminante, si ritrovò a girarsi sotto quel braccio e contro quel petto.
...
Pessima idea.
...
Terribile, catastrofica, dannata e sbagliatissima idea.
Due occhi furbi da predatore, d'oro liquido e fuso, maliziosi e arroganti, si puntarono spavaldi nei suoi, che invece erano ancora dolcemente annebbiati e sciolti a causa del sonno.
Si odiò nel momento in cui seppe di essere arrossita.
- K- Ki- Kish...
- ...Ben sveglia, bambolina.
Un solo sussurro. 
La sua voce le fece vibrare l'anima fin nel profondo, scatenando in lei sensazioni e brividi che mai si sarebbe aspettata di poter provare... o almeno, mai a causa sua.
Un po' roca, bassa, maliziosa e divertita, come di fatto era lui stesso.
Strawberry si ritrovò ad annaspare in cerca di quell'aria che sembrava scivolarle via dai polmoni ad ogni tentativo di respiro. Sentì il suo corpo accendersi improvvisamente, sfiorato con lascivia dalle dita chiare di lui, mentre con il respiro fermo in gola, sentiva solo la paura cominciare ad impossessarsi di lei.
Il terrore più cupo della mente si confuse con il desiderio più pulsionale del corpo in un abbraccio soffocante che la confuse come mai.
E poi... attimo dopo attimo, il primo cominciò a farsi strada in lei con sempre più rabbia.
C'era riuscito quindi? L'aveva... l'aveva...
- No...
La difficoltà nel respirare si fece sempre più pesante, l'aria sembrava striderle lungo la gola, graffiandola con la sua assenza.
Tremante scivolò all'indietro, tentando di allontanarsi da lui, le mani che facevano leva sul petto prestante e forte del suo rapitore. Gli occhi erano lucidi, la rabbia e il dolore per la consapevolezza di quello che era successo cominciavano a farsi largo senza pietà dentro di lei.
- Buongiorno bambolina mia...
Il sorriso che si allargava, il trionfo in quegli occhi che sapevano imprigionare.
- Non... non è possibile...
- Finalmente ti sei svegliata.
La voce di lui era sarcasticamente innocente, levigata sulla dolcezza ma vibrante soddisfazione.
Aveva vinto e godeva di questo.
- ...No...
Si ritrovò a squotere il capo, incredula, tentando di spingersi lontana da lui. Che naturalmente non glielo permise.
- ...Dove credi di andare? 
La sua voce dannatamente bassa si confuse coi suoi respiri accellerati mentre Kish resisteva alle sue spinte, avvicinandosi pericolosamente al suo viso.
...La lenta avanzata di un predatore che gioca con la sua preda prima di ucciderla...
- ...Bastardo...
L'incredulità e la rabbia in quegli occhi tremanti così espressivi, lucidi di paura e fragilità.
Kish adorava quello sguardo. Adorava vederla così forte e debole insieme. Adorava vederla in tutta la sua insignificante e tuttavia meravigliosa umanità.
Era bellissimo averla in pugno... ma al contempo non averla mai.
Si crogiolò nella sua esaltazione, il trionfo gli scorreva fiero nelle vene insieme al sangue. Vederla così spavalda e percepirla invece così scossa e fragile lo stava accendendo come non mai. La sua ambivalenza l'aveva sempre, dannatamente, selvaggiamente e irrimediabilmente attratto come non gli era mai capitato con nessun altra. Con fare fiero e dannato non abbassò il suo sguardo, imponendole la sua forza e il suo controllo.
- Mm... adoro i complimenti di prima mattina micetta... soprattutto se sono i tuoi. Ti prego... da brava... continua...
Strawberry si ritrovò a pochissimi centimetri dal suo corpo, mentre lui, con una sensualità e una lentezza disarmanti le si avvicinava senza pietà, vincendo la sua resistenza senza sforzi. Obbligandosi a non cedere fece forza sul suo petto, senza tuttavia ottenere risultati. Gli occhi che facevano fatica a reggere lo sguardo profondo e rapitore di lui. Più lei spingeva per allontanarlo, più lui, inesorabilmente, si spingeva verso di lei.
Si ritrovò ad arrossire contro di lui, il corpo che rabbrividiva a contatto con quello muscoloso del bellissimo ragazzo... il sangue che le pompava con forza, incendiandola completamente. La sua innocenza la portò a chiudere per un istante gli occhi quando lo sentì dannatamente vicino, sopraffatta dal suo serrato assedio.
La bocca socchiusa, pronta alla protesta, che lasciò sfuggire invece un sospiro traditore e tremante, i brividi che le scorrevano tremendi sotto la pelle le sembravano tanto forti da risuanare nella stanza al ritmo del suo cuore. Arrossì, vergognandosi di sè stessa... costringendosi a tacere affondando i denti nel labbro rosato e carnoso.
Quando riaprì gli occhi lo vide sogghignare con compiacimento e seppe che anche lui percepiva il suo turbamento.
L'imbarazzo e il pudore la colpirono come uno schiaffo in pieno viso.
Strawberry assottigliò gli occhi, disorientata e furiosa, tenace come solo lei poteva essere. Imponendosi un controllo che sapeva di non essere in grado di poter mantenere a lungo.
- Allontanati! Cosa hai fatto?! Come hai potuto?!
Disgustata dal piacere che il suo corpo le trasmetteva ogni volta che lui aderiva a lei e dai suoi sensi, che la drogavano coi suoi sguardi e il suo profumo, cercò disperatamente di colpiro, nella speranza di allontanarlo; fu invece con orrore che ottenne esattamente l'opposto di ciò che voleva. Con uno scatto felino e tremendo Kish si appropriò dei suoi polsi con una mano, portandoglieli sul materasso oltre la sua testa, mentre con un colpo di reni si sollevò, sedendosi su di lei e dominandola completamente. Strawberry, in quel maledetto istante, dimenticò perfino il suo nome.
Il corpo di Kish era caldo, prestante... gli addominali contratti seguivano il movimento regolare del suo respiro, i pettorali color del marmo più pregiato che si alzavano ed abbassavano con regolarità. Cercò di ribattere, ma dalla sua bocca non uscì altro che un gemito soffocato di sorpresa e piacere, annebbiata com'era dalla totale stregolatezza di tutti i suoi sensi. Le cosce di lui, scattanti, muscolose, si strinsero intorno alle sue, nude, mentre i muscoli guizzanti delle braccia rimanevano tesi a tenerla bloccata dov'era.
Il suo sorriso vittorioso e divertito non fece altro che farla sentire ancora di più alla sua totale mercè.
- Non parli più, tesoro?
La sua voce era tranquilla, calda... di una sensualità che non ricordava. Lunghi brividi caldi la costrinsero a chiudere gli occhi con determinazione, nella speranza che lui non vedesse lo stato pietoso in cui l'aveva ridotta. Soffocò un lamento frustrato quando Kish le impose di nuovo la sua forza, al suo ennesimo tentativo di ribellione.
La verità è che si sentiva dannatamente e completamente accesa per lui... e questo la spaventava ancora più di tutto il resto.
Com'era possibile? Com'era possibile che gli fosse entrato dentro come droga e l'avesse completamente annientata? Com'era possibile che l'alieno contro cui aveva combattuto a lungo e così strenuamente all'improvviso, dopo anni, le facesse fisicamente un effetto così travolgente quale non aveva provato nemmeno con Mark? Perchè se lo guardava, alla sua mente non affiorava più l'immagine di nessun altro uomo che non fosse lui? Di fronte allo sguardo intenso e passionale del bel alieno non riusciva più a ricordare di che colore fossero gli occhi di Mark... o i capelli di Ryan... di fronte a quelle labbra stirate in un ghigno malefico e divertito, non provava nulla se non il desiderio bruciante di essere schiava di ogni suo bacio e di ogni sua parola. Le venne da piangere al pensiero. Le venne da piangere... ma il suo corpo ebbe tutt'altra reazione.
- ...Forse... devo dedurre che la situazione non ti dispiaccia poi tanto, piccola mia?
E lui, infido, non esitò a farglielo notare.
Era bello. Bello. Bello. Bello. Dannatamente bello...
Strawberry ci dovette mettere tutta la grinta che aveva in corpo per tornare alla realtà.
Una realtà che la vedeva prigioniera di un nemico molto più forte di lei, disarmata e fragile. ...Gli sarebbe bastato stringerle la gola per ucciderla.
Smise di agitarsi sotto di lui, sperando di limitare ogni loro contatto e porre fine una volta per tutte a quella seduzione impietosa a cui la stava sottoponendo. Lo guardò negli occhi, fiera, sicura... arrossata in viso ma determinata a non soccombere.
- Perchè? Perchè l'hai fatto, dove mi stai portando?!
- Lo saprai quando ci arriveremo, dolcezza.
- Voglio sapere perchè mi hai rapita! Perchè, dopo tutti questi anni? Cosa vuoi da me?! Esigo delle risposte!
Si morse le labbra subito dopo aver parlato di fronte al calore passionale dello sguardo di lui. L'oro dei suoi occhi la travolse, lasciandola senza fiato, con tutto il loro divertimento e la loro intensità. Quando parlò la sua voce era divertita e roca. Le entrò dentro come miele, facendole battere il cuore.
- Oh, in questo momento sono tante le cose che vorrei da te, micettina mia... - Strowberry trattenne il respiro nel momento in cui la mano libera di lui le accarezzò con lascivia e malizia la guancia, scendendo lungo la mandibola per poi costringerla ad alzare il mento verso di lui. Senza contare che la pressione della sua virilità eccitata contro il suo basso ventre la stava completamente facendo impazzire e Kish sembrava condividere il punto di vista perchè si chinò piano su di lei per concludere la sua frase, intensificando il contatto - ...quindi ti consiglio di smetterla di agitarti, se non vuoi che inizi a realizzare su di te ogni mia più fervida e perversa fantasia. E ti avviso... sono molte.
Strowberry ansimò per l'imbarazzo e il desiderio.
Non ebbe nemmeno il tempo di razionalizzare meglio la cosa però. Lui le si alzò di dosso, scendendo dal letto con eleganza e tranquillità, come se quello che le avesse appena sbattuto in faccia fosse del tutto normale. Strawberry si sentì avvampare, mentre l'indignazione e la rabbia le montavano dentro insieme con l'imbarazzo.
- Porco.
Sibilò con rabbia, coprendosi con le coperte il più possibile, quasi a difendersi da lui e dai suoi sguardi di fuoco.
Lo sentì ridere e questo la irritò ancora di più, mentre si sforzava di non prestare attenzione a quanto fosse ampia e solida la sua schiena marmorea e di quanto i muscoli delle spalle, che ora lui stava sciogliendo stiracchiandosi proprio di fronte a lei, senza il minimo pudore, le stessero facendo desiderare accarezzare e aggrapparsi a lui con ardore e passione.   
...Come sarebbe stato artigliarsi a quelle spalle possenti durante l'amore?
Come sarebbe stato abbandonarsi a quel corpo solido, non eccessivo, perfetto?
Quei pensieri la costrinsero per alcuni istanti ad abbassare lo sguardo.
Si sentì arrossire sempre di più e il calore divampò ancora nel suo basso ventre, stordendola, ruggendo con forza e desiderio.
Poi però, timidamente ma senza riuscire a impedirselo scese con gli occhi, arrossendo ancora di più di fronte ai pantaloni della tuta, che morbidamente avvolgevano le sua gambe, disegnando ogni suo muscolo e cadendogli lievemente sui fianchi.
Il cuore le prese a battere forte nel petto, nonostante la rabbia che provava nei suoi confronti. 
...La sua camminata spavalda... i movimenti sensuali della sua schiena... i muscoli guizzanti che si tendevano ad ogni passo...
...Aveva la bellezza e la terribile e fiera forza di un felino.
Non guardarlo le era diventato non solo impossibile ma doloroso.
Si portò istintivamente una mano al petto, a stringere la stoffa di quella strana felpa che la faceva sentire così bene. 
...Doveva essere sua.
- E' una tuta curativa. Guarisce le ferite e gli ematomi. Se ti senti intorpidita è perchè sta lavorando su ogni tua cellula, sciogliendo tensioni e distendendo i tessuti. Ora però credo tu la possa togliere... in fondo non sono stato troppo cattivo con te, ieri sera. Anche se confesso che un po' mi dispiace... avrei voluto giocare molto di più con la mia bambolina preferita.
Come una scarica elettrica, quelle parole ebbero l'effetto di risvegliarla dal torpore sensuale in cui il desiderio e la curiosità per lui l'avevano imprigionata.
Il suo tono le diede fastidio, l'ultima frase le fece ribollire il sangue nelle vene. Quando alzò lo sguardo lo vide in piedi, appoggiato trionfante al vano di una porta che doveva condurre al bagno interno della stanza. Ardente di collera si alzò dal letto per affrontarlo.
- Beh, mi dispiace molto di non essere stata di tuo gradimento allora, ma almeno ti ricorderai che non sono un giocattolo!
...
Nel giro di pochi frmmenti di secondo, si sentì davvero a disagio.
Gli occhi di lui persero qualsivoglia scintilla di divertimento, mentre la scrutarono con un'intensità tale da farle quasi male.
Kish indugiò a lungo senza il minimo pudore sulle sue gambe nude, sulle cosce coperte dal tubino nero strappato, sulla sua giacca che, sebbene le stesse larga, le risaltava sensualmente le forme piene dei seni... per poi imprigionare gli occhi di lei, rapendola. Uno sguardo caldo ed avvolgente, pericoloso quanto attrattivo.
La sua voce le penetrò dentro come una promessa.
- Oh, no... al contrario, micetta... tu sei stata assolutamente di mio gradimento e ora sono sempre più deciso a farti mia.
Il calore bruciante che divampò nel suo corpo, sotto lo sguardo voglioso e invincibile di lui, ebbe il potere di intimidirla tanto da costringerla a fare, suo malgrado, un passo indietro. Proprio mentre lui, lentamente e con movimenti ammaliatori, si staccava dal vano della porta, andandole incontro.
Terrorizzata, Strawberry sentì il suo corpo tendersi, smanioso di sentire su di sè le mani di quel nemico che la stava guardando come se l'avesse in suo completo potere. Kish stirò le belle labbra in un sorrisetto audace e compiaciuto, gli occhi che brillavano impudenti. 
Pochi passi li distanziavano... Strawberry era indietreggiata fino al letto, arrabbiata, intimidita... confusa.
In quel momento però...
- Ah! Ma cos...? Ahhh!
...Un sobbalzo terribile li costrinse a vacillare mentre la navicella virò bruscamente tutta a sinistra, capovolgendosi.
Strawberry perse l'equilibrio, cadde...
- ...Merd...ah!
...L'unica cosa che le impedì di schiantarsi dolorosamnete contro lo spigolo del letto, fu il muro umano che la afferrò prontamente per le spalle e la strinse a sè, frapponendosi tra lei e il metallo del mobile. Kish urlò un'imprecazione di fronte al dolore acuto alla schiena, mentre Strawberry, sconvolta, con la schiena pressata sul suo petto, non riusciva a pensare a nulla che non fosse lui, che le si lanciava addosso.
- Pie... Cazzo!
Sibilò arrabbiato il bell'alieno, prima di soffocare il dolore tra i capelli di una sconvolta Strawberry.

***

- Brutta... ! Umana, cosa diavolo credevi di fare?!
Un ansante Pie Ikisatashi, livido di rabbia e fuori controllo, marciò a passi di carica verso l'unica donna che era mai stata in grado di tirarlo scemo in quella maniera.
Lory Midorikawa, impassibile e altrettanto arrabbiata, si tirò in piedi in silenzio, a fatica, cercando di districare il vestito dai macchinari dove si era impigliato... lacerandosi in un profondissimo spacco laterale che le scopriva tutta la gamba destra. Era consapevole della stupidità del suo gesto, ma non aveva più intenzione di farsi trattare come uno straccio da quell'arrogante, seppur meraviglioso, alieno che ora le si stava avvicinando nero di rabbia. Ignorando la fitta al fianco causata dalla botta violenta contro la leva direzionale, alzò il mento fiera, gli occhi blu che brillavano di determinazione. Non si mosse nel momento in cui le mani fredde e forti di lui le artigliarono con violenza le spalle fragili, spostandola dai comandi ai quali era ancora appoggiata.
Erano mani fredde, che la fecero rabbrividire.
Per un istante trattenne il respiro, travolta da emozioni mai dimenticate e che ora facevano dannatemente male.
Quello che la lasciò basita però, fu percepire una lieve ma gelida tensione anche nelle membra solide di lui.
Fu con una sconcertante consapevolezza che si accorse della bramosia ardente che, insieme alla rabbia, brillava negli occhi del nemico di sempre mentre la guardava, con languore che desiderò sciogliersi tra le sue braccia forti e muscolose... che sentì fiorire dolcemente la voglia di essere accarezzata da quelle mani dalla presa così decisa.
Senza fiato per la confusione si sentì avvampare mentre lui la sosteneva con la sua forza, impedendo alle sue gambe di vacillare.
E sebbene si era lanciata sui comandi con l'intento di distrarlo e affrontarlo per la minaccia che era... ora tutta la preoccupazione e la responsabilità che l'avevano mossa alla difesa della sua persona e dell'ideale che incarnava si sciolsero dentro di lei come neve al sole.
In quell'istante non importava che fosse una MewMew e che come tale dovesse salvare la Terra e combattere contro ogni possibile nemico.
Non importava proprio nulla.
La stillettata di dolorosa felicità che le trapassò il cuore era testimonianza della sua reale volontà.
Lory non riusciva a essere totalmente spaventata, nè addolorata... il dolce bocciolo della speranza trovava in lei terreno fertile.
Lei era felice di rivederlo.
...Gli occhi le si inumidirono al pensiero di quanto ancora, zelantemente, provocatoriamente, inverosibilmente lo amasse.
Erano passati due lunghi anni... anni nei quali lei si era aggrappata al suo ricordo con ogni frammento della sua anima e con ogni coccio del suo cuore infranto, anni nei quali i giorni erano un tormento e le notti una liberazione... perchè lo sognava, lo vedeva... aveva il permesso di amarlo.
L'aveva rapita, l'aveva messa in pericolo e separata dalle sue compagne, legata e ignorata... eppure...
- Ti rendi conto di quello che sarebbe potuto succedere, razza di inutile e sciocca donna?!
...
...Eppure bastò l'astio nella sua voce, la violenza del tono e il gelo nei suoi occhi profondi a farla ricredere!
Ardente di collera, bellissimo e spaventoso al contempo, Pie la strattonò feroce verso di sè afferrandola per una spalla, facendo aderire il corpo flessuoso di lei al suo torace marcato. Nel momento però in cui il suo corpo si tese a contatto con quello della fragile donna di fronte a sè, seppe che aveva fatto l'unica cosa che non avrebbe dovuto fare... e anche la peggiore di tutte.
Si odiò nel momento in cui sentì il suo corpo accendersi per lei.
Il suo astio crebbe a dismisura nel sapersi eccitato e desideroso di lei... di lei che era cambiata, che si era fatta ancora più bella, più forte e caparbia; e l'irritazione montò in lui ancora di più dopo che, con compiacimento!, l'aveva sentita tremare d'emozione al contatto tra loro. I suoi occhi grandi e limpidi, illuminati di fragilità e sentimenti avevano ancora avuto la capacità di sussurrargli al cuore.
...Non era male infondo essere guardato con una tale innocente aspettativa...
...Forse... dopo la missione...
Ma non fece in tempo a pensare altro - fortunatamente, a suo parere -, perchè quelle profonde pozze d'acqua marina brillarono di fastidio. La voce di lei, irritata e aspra... lo colpì come uno schiaffo.
- Non mi interessa un bel niente delle conseguenze delle mie azioni! Se tu mi avessi presa in considerazione prima io non mi sarei lanciata sui tuoi delicatissimi dispositivi! E ora voglio delle risp...!
La mano di lui che improvvisamente si serrava sul suo mento e lo alzava nella sua direzione le fece dimenticare ogni cosa. Furente e gelido, il bell'alieno si abbassò fino a sfiorarle quasi le labbra. Per istanti che le parvero infiniti Lory non sentì più il suo cuore battere, mentre la presa di lui tremava quasi impercettibilmente.
I respiri si fusero, la distanza era quella di un bacio.
I cervelli di entrambi erano in uno stato di terribile confusione... i corpi si cercavano... il cuore di lei, timidamente, tentava l'abbraccio... lui, lo respingeva.
Sentimenti amari e intricati dominavano, mentre nel silenzio di quella stanza stava per abbattersi lo scandalo.
Le labbra di entrambi tremavano, desideravano l'unione... bramavano un piccolo assaggio di quel dolce proibito.
Lory si ritrovò a dischiudere lievemente la bocca nell'istante in cui lui, esitante, socchiuse la sua...
Il tempo di un respiro soffuso... bastava solo avvicinarsi di più perchè quello sfiorarsi diventasse un bacio.
Il cuore riprese a battere debolmente nel suo petto, mentre questo si alzava piano al ritmo del respiro smorzato di lei.
Ma... proprio nell'istante più dolce... Pie ritrovò quella compostezza che lo caratterizzava.
Chiuse le labbra, respirandole contro il suo rifiuto ma rimase immobile dov'era, fermo e implacabile.
- Ti conviene tacere mia cara se non vuoi che la mia considerazione ti venga manifestata in ben altre maniere.
Il rullio del desiderio venne represso con forza... e sebbene la brama per lei fosse ben espressa da quel turbinio vacuo e scuro che colorava i suoi occhi... la voce gli uscì bassa e controllata.
Sentì Lory rabbrividire e vederla così in balia di lui alimentò l'ondata pericolosa della passione.
Tutto... lentamente... intorno a loro perdeva importanza.
E fu così che senza sapere cosa stesse facendo... la sua mano le accarezzò i capelli mentre con sguardo falsamente disinteressato e palesemente rapito lui ne seguiva il movimento, perso come un innocente e fragile bambino.
La giovane donna davanti a lui trasalì.
- Pie...

- Pie!!!!!! Ma che diamine è succ... ?!  ...COSA CAVOLO STAI FACENDO?!
Un Tart Ikisatashi sconvolto e affannato, dopo aver praticamente sfondato la porta d'ingresso alla sala comandi con la forza della preoccupazione per quel brusco salto nel vuoto di poco prima, ora guardava basito il fratello maggiore, trovato occupato ad accarezzare i capelli dell'umana prigioniera a meno di un centimetro dalle sue labbra. Con lo sguardo perso di un ragazzino innamorato alla sua prima cotta, intento a corteggiare la sua piccola amante nel più romantico, ingenuo e dolce dei modi.
Colto in flagranza di reato.
Il silenzio cadde nella stanza per alcuni istanti, attimi in cui Pie, per la prima volta nella sua vita, sentì il sangue colorargli collo e guance. Per alcuni interminabili, orrendi e terribili secondi si ritrovò a corto di qualsivoglia via d'uscita. Rabbia e imbarazzo si fusero in un fastidio pudico e irritato che lo lasciò immobile e in difficoltà.
- Come che... che...  che cavolo sto facendo!, NIENTE sto facendo!, che diamine dovrei fare?!
Esplose poi all'improvviso, allontanandosi dall'umana come se si fosse appena scottato, dopo averle liberato i polsi con un solo gesto frettoloso. Il tono evasivo e scorbutico di chi sa di non avere scampo.
- Le stavo... le stavo togliendo le corde dai polsi! Niente stavo facendo.
Negare.
Negare. Negare, negare, negare e sempre negare.
Con Kish e Yury la filosofia aveva sempre funzionato.
Ma che diamine gli era saltato in testa?
Furente come mai si scostò ancora di più da Lory, senza curarsi della strana espressione sul suo viso... nè del fatto che da quando il più giovane dei suoi fratelli era entrato come un ossesso in quella stanza non gli aveva ancora tolto gli occhi di dosso.
Approfittando della situazione, colse al volo la possibilità di salvezza e ricomponendosi si affrettò a cambiare discorso.
- Tu piuttosto... non dovresti essere con la pri...?
- Io non... non credo ai miei occhi. Perfino tu, ma cosa sei diventato? Brutto... cosa stavi facendo a Paddy, eh?!
L'urlo forsennato di Lory ebbe la capacità di fargli ghiacciare tutta la colonna vertebrale.
Trovando impossibile che un urlo tanto acuto e isterico fosse uscito da quell'innocente umana che fino a pochi istanti prima era deliziosamente rossa di timidezza e imbarazzo, si voltò a guardarla basito. Nel momento in cui seguì il suo dito accusatore puntato contro un Tart altrettanto rosso però, capì molte cose.
Il più giovane dei suoi fratelli in effetti sembrava essere appena uscito dal letto dopo una notte di appassionato sesso.
Inorridito si ritrovò a temere quell'influenza perversa che gli altri due imbecilli dei suoi compagni avevano, a quanto pareva, il demoniaco potere di esercitare su di lui. Forse aveva sbagliato a sottovalutarla.
E ora... ne aveva le prove sotto gli occhi.
D'altro canto, Tart avvampò ancor di più, tenendosi ben stretti i pantaloni e cercando di allacciare in tutta fretta la cintura.
- No io... veramente...
Biascicò allarmato il bel castano.
Come aveva fatto a non accorgersi che il fratello minore era arrivato a tali livelli di depravazione? Come aveva potuto permettere che gli insegnamenti dei due deviati penetrassero in lui tanto?
E aveva anche il coraggio di arrossire come un innocente verginello!
Ancora una volta fu la voce di Lory a riscuoterlo dai suoi pensieri, arrabbiata e preoccupata per la piccola amica.
- IO... IO... NON POSSO CREDERCI!
...Beh, in effetti suonava stranissimo anche per lui in fin dei conti.
Ma Tart se ne stava davanti a loro a petto nudo, completamente rosso in viso, coi capelli castani in tremendo disordine e impegnato a tenere su i pantaloni slacciati della tenuta militare. Arrossì ancora di più sotto lo sguardo assassino del fratello però, agitandosi.
- No... un momento, giuro che posso spiegare!
Pie rimase immobile come fosse una statua di sale, calmo e controllato, gelido. L'unico dettaglio che tradiva le apparenze era una piccola vena alla tempia che pulsava frenetica e pericolosa. 
- Avanti allora. Spiegati. Sono tutto orecchie e muoio dalla curiosità di ascoltarti.
Tart non fu per niente rassicurato da quell'invito.
- Beh... Ehm...
Iniziò titubante, ma proprio nell'istante in cui il fratellino stava per aprire bocca in sua difesa, si scatenò l'inferno in quella piccola navicella che proprio in quel momento aveva cominciato a dare i primi segnali di prossimo atterraggio. Il rumore metallico di una porta che si apriva di botto rieccheggiò in lontananza, subito seguito da un preoccupante vociare, da sonori colpi e dalle imprecazioni irripetibili del giovane Yury che, nel giro di pochi minuti si presentò nella sala comandi solo, furente e col naso che sanguinava copiosamente.
Lory, sconvolta e pallida come un cencio, rimase immobile e senza parole.
Tart colse l'occasione per darsi una sistemata.
Pie... beh, Pie si stava trattenendo dall'aprire i portelloni e buttare giù in blocco tutti e tre i suoi compagni.
Stava per rivolgersi al nuovo venuto per avere spiegazioni, quando quello puntò dritto dritto contro Tart, nero di rabbia e con uno sguardo che prometteva morte e distruzione. Del bellissimo angelo dannato dai capelli scuri e gli occhi maliziosi che mai si scomponeva e mai perdeva il sorriso, non rimaneva che il ricordo.
- TART! Che diamine ti è venuto in testa per aver liberato quell'osceno uragano biondo, eh?!
- No.. no, Yury... vedi, in effetti, io...
- CHE COSA HAI FATTO TU?!
Di nuovo Tart si vide costretto a chiudere la bocca. L'urlo sconvolto di Pie fu talmente spaventoso che nessuno si sarebbe stupito di sentir tremare i vetri della navicella.
- No... io, ecco, stavo appunto dicendo che non è che l'ho PROPRIAMENTE liberata, insomma...
- Tart... Giuro che appena atterriamo passerai i peggiori cinque minuti di tutta la tua vita! E tu... - fece, spazientito e irritato, puntando lo sguardo su Yury - Non potevi fermarle?!
Il silenzio crollò di nuovo su tutti i presenti.
Yury lo guardò come se fosse completamente uscito di senno, tanto che di fronte a quello sguardio serio e sconvolto Pie cominciò a chiedersi se lo fosse davvero. Proprio mentre cominciava a temere per la sua tanto elogiata sanità mentale, la risposta del compagno gli fece capire che no, fortunatamente non era lui ad aver perso il prezioso dono dell'intelletto. - No, dico, stai scherzando, spero! - Asserì infatti il bell'aliano dai capelli neri e gli occhi viola, sconvolto, orripilato, infastidto - Ti rendi conto delle condizioni del mio meraviglioso e perfetto naso?! Hai la vaga idea di quello che ho passato?!
...
Pie rimase senza parole, chiedendosi se davanti a una simile risposta reagire sarebbe stata la soluzione migliore. Di fronte allo sguardo convinto e furente di Yury capì che non lo era. Proprio per nulla.
Chiudendo gli occhi per imporsi calma e diplomazia e tentare di ragionare sul da farsi, ignorò le urla ribelli di Lory, gli insulti di Yury e il balbettio sconnesso di Tart. Era ridicolo. Quello che stava succedendo era ridicolo.
Per Dio, quella era una missione! Era un rapimento in piena regola, era un attacco!
- Quindi... fatemi capire bene... Non si sa come, ma MewPaddy è riuscita a scappare dalla tua stanza, per un caso fortunato ha raggiunto quella di Yury dove... no, no, non dirmelo: non voglio nemmeno immaginare come quelle due ti abbiano potuto ridurre così!... comunque, è arrivata da te e in qualche modo ne è pure uscita, dal momento che tu sei qui solo. Quindi ora, presumo che abbiamo due prigioniere che girano indisturbate per questa navicella mentre VOI, soldati scelti apposta per controllarle tra migliaia di altri possibili candidati, siete qui a fare casino e leccarvi le ferite... giusto?! Ho sbagliato qualcosa?!?!!!
Per alcuni istanti, tutto intorno a lui tacque.
Finchè il silenzio non fu interrotto dalla voce di Tart.
- Ehm... no, non hai sbagliato nulla... solo che... Paddy... si, insomma, sappiamo come è riuscita a scappare. Io... c'ero, ricordi?
...
La cosa più assurda, secondo Pie, era il fatto che Tart lo stava guardando come se lui fosse un povero stupido che non aveva capito niente della situazione e che si era dimenticato un dettaglio così significativo.
Cercando di trattenersi dal muovere le mani, si limitò a scoccagli il più gelido degli sguardi e il bel castano, che sembrò capire di aver detto una colossale scemata, si affrettò a rimediare.
- Si, si, è tutto giusto, si... e-ehm. Che si fa?
A prendere la parola fu Yury, serafico e noncurante, seduto mollemente su una sedia coi piedi incrociati sul quadrante.
- Io suggerisco di aspettare. Non potrebbero comunque andare da nessuna parte e in ogni caso... - Le belle labbra si stirarono in un sorrisetto furbo e compiaciuto - stanno andando verso la camera di Kish.
Pie a quel punto trasse un lungo, lento e tremante respiro.
- E sia.
Di sicuro lui, irascibile e infantile com'era, non le avrebbe lasciate uscire dalla sua stanza.
La soluzione però non trovò il favore di Lory che, nera di rabbia e preoccupata come mai per le amiche, tornò a fronteggiare Pie.
- Sei spregievole, se le mie amiche dovessero riuscire a scappare sarò felice per il resto della mia vita!
- ...Dal momento però che non riusciranno a farlo, mia cara, ti conviene tenere a freno la lingua visto che la tua felicità d'ora in poi dipenderà solo da me.
La derise lui sarcasticamente, andandole vicino. Stava però per passarle oltre quando Lory gli si buttò addosso, nel tentativo di sbilanciarlo.
- Sei...! Dio, sei...!
Pie allora l'afferrò con forza, tirandola brutalmente verso di sè.
Lory capì in quell'istante che non era un gioco.
La situazione era più seria e pericolosa del previsto.
La voce di Pie la colpì come uno schiaffo mentre il gelo negli occhi le trapassò perfino l'anima.
- Solo perchè la situazione di ora è ridicola, non vuol dire che lo sarò anch'io nei tuoi confronti. Mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte, mia cara, tu sei una prigioniera e noi ti stiamo deportando insieme alle tue amichette sul nostro pianeta dove qualsiasi cosa i nostri governatori vogliono da voi la otterranno, e nè tu, nè Strowberry, nè nessun altra di voi avrà diritto di veto a riguardo, mi sono spiegato?! 
Lory, le lacrime agli occhi e la rabbia nel cuore gli si fece più vicina.
- ...Tu sei l'essere più spregevole, più schifoso, più freddo, più... !
Ma non ebbe il tempo di finire la sua invettiva.
Di nuovo si udì rumore di porte che sbattevano tra loro e subito dopo un urlo selvaggio e furente rieccheggiò per tutta la navicella, tanto che quasi la bella MewMew temette di sentir tremare perfino le pareti.
Fu con un sorriso sadico e divertito che Yury si stiracchiò meglio sulla postazione, sporgendosi poi all'indietro e reclinando il collo.
- Ops... a quanto pare hanno trovato Kish. 
Lory impallidì sul colpo, mentre urla indistinte e rumori sospetti cominciarono a confondersi tra loro.
- ...Per farlo imbestialire così tanto devono aver interrotto qualcosa di dannatamente piacevole, però, non trovate?
Continuò invece imperterrito il bel corvino, la voce innocente ma gli occhi che brillavano di un intensa e intrigante tonalità di viola.
- ...Qualcosa di... dannatamente... piacevole...?
La bella MewMew rimase immobile, la testa che cercava disperatamente di non cogliere il significato di quelle parole, di non interpretare il sorrisetto malizioso sulle labbra del bel raggazzo di fronte a lei e lo sguardo di disapprovazione di Pie.
Un momento ma...

- ...Lasciaci! Lasciaciii!!! Maniaco, depravato, pervertito... cosa le stavi facendo, eh?! Lasciaci andare ho detto, mettimi giù! Animaleeeee!!!
La voce di Paddy, minacciosa e squillante, fu la prima a distinguersi in tutto quel trambusto, mentre da fuori cominciarono a giungere rumori di passi e di strattoni. Il ruggire scocciato di un Kish Ikisatashi voglioso di concludere in fretta la seccante questione fu il secondo suono a giungere alle orecchie dei tre alieni e dell'umana.
- Mocciosa ti avviso, un altra ginocchiata e ti accorgerai di quanto io possa in effetti diventarlo.
- Oh, stai tranquillo Kish, ce ne siamo già accorte tutte quante! Lasciaci andare immediatamente! ESIGO di essere liberata, ADESSO!
L'urlo isterico di Mina mise in chiaro definitivamente quello che stava succedendo.
Kish le aveva prese.
Tutte e tre.
E a giudicare dai passi pesanti ma inesorabili e dallo strisciare resistente che a questi si accompagnava... le stava letteralmente trascinando in sala comandi.
Tutte e tre.
Intanto però, al suono di quella soave e delicata vocina, il sorrisetto supponente e compiaciuto che il bel Yury stava sfoggiando con tanta tranquillità, gli morì velocemente sulle labbra. Al suo posto comparve un'espressione truce e minacciosa, mentre con gesti irritati il bell'alieno si portò le dita alla radice del naso, iniziando a massaggiarla piano. Ancora non poteva credere come quell'esile ed elegante terrestre potesse risultare così pericolosa per la sua salute psico fisica. Ma soprattutto... era inammissimile che una ragazza, una misera e comune umana poi!, lo trattasse così.
Come aveva osato quell'arrogante prima donna tirargli un pugno in pieno naso?
Come aveva osato negarsi alle sue avances?!
...E soprattutto: come aveva potuto, minuscola com'era, tronneggiare su di lui come una meravigliosa dea immortale?
E ancora... perchè una simile tiranna attentatrice doveva celarsi proprio dentro vesti tanto angeliche e sensuali da perseguitarlo ancora, nonostante tutto?
Il solo ripensare al suo sguardo altezzoso e gelido gli faceva salire in corpo una tale, immediata e famelica eccitazione da lasciarlo stordito.
Non aveva mai permesso a nessuna donna di colpirlo.
...Eppure non solo non l'aveva fermata... ora non voleva nemmeno fargliela pagare.
Voleva piuttosto... sfidarla ancora.
E questo pensiero lo confuse e irritò ancora di più.
- Sai dolcezza, la tua voce da gallinella non mi era proprio mancata affatto! E tu, micetta, è il caso che la pianti di graffiarmi, perchè la mia pazienza sta irrimediabilmente finendo!
La voce di Kisch risuonò vicinissima... spalancò le porte con un calcio proprio mentre l'oggetto scatenante della confusione di Yury apriva la bocca oltraggiata per il precedente insulto. Lory fece altrettanto nel momento in cui vide la condizione delle amiche.
Un Kish per niente affaticato ma dall'aria molto, molto scocciata, stava tranquillamente trascinandosi dietro una Strowberry Momomyia e una Mina Aizawa decisamnete sul piede di guerra tenendole ferme per i polsi, mentre in spalletta, tenendola ferma col braccio libero, una recalcitante Paddy dava sfogo alla sua frustrazione riempiendolo di pugni e sberle e inveendo contro di lui in tutte le lingue conosciute.
Solo quando le porte si chiusero alle sue spalle afferrò Paddy per il colletto del vestitino che intossava e, senza un minimo di riguardo nè fatica, la scaraventò addosso a un Tart più confuso che mai.
- Tart! la prossima volta che liberi questa dannata scimmietta urlante e me la ritrovo tra i piedi, giuro che ci faccio un puntaspilli!
Ruggì infastidito, per poi voltarsi nella direzione delle altre due ragazze.
- E per quanto riguarda voi due, adess... auch!
Strawberry, rossa in viso per la rabbia e l'eccitazione dello scontro, gli aveva appena rifilato un gran ceffone sulla guancia e ora gli puntava contro il petto l'indice. Gli occhi ardenti di collera e indignazione, sostenne con sfrontatezza il suo sguardo.
- E non credere che io abbia già finito con te, razza di bastardo schifoso!
Kish rimase immobile per un secondo, nella direzione in cui l'aveva voltato il colpo... poi però, un ghigno malefico stirò le sue belle labbra.
Senza staccare gli occhi da quelli di lei, afferrò il polso di Mina con la mano libera, scostandola da sè, tenendo con l'altra solo quello di Strawberry.
- Yury... ti dispiace?
Fece, rivolto al bel corvino.
- Ah... Solo se questa piccola colombella decide di completare l'opera.
E a Mina bastò incrociare i suoi occhi con quelli di lui per capire che presto si sarebbe ritrovata ancora tra quelle braccia forti e che sapevano, purtroppo per lei, tenerla stretta. Sotto il suo sguardo preoccupato lo vide lentamente poggiare i piedi a terra ed alzarsi con eleganza e grazia. Tentò di fare un passo indietro quando lui, ammiccante, scivolò verso di lei.
- No... cosa credi di fare, dove speri di andare?!
Indietreggiare le venne spontaneo, il cuore che improvvisamente prendeva a battere più forte. Naturalmente però, tentare di allontanarsi fu inutile.
Quando le dita dell'alieno sostituirono quelle di Kisch e si chiusero con dolce fermezza sulla sua pelle, lunghi brividi la fecero fremere, mentre i suoi occhi, come calamitati, non riuscivano a sottrarsi allo sguardo di lui. Si sentì arrossire e non le piacque affatto.
E intanto una scintilla di malizia e eccitazione illuminò gli occhi viola del bellissimo alieno, mentre con il corpo aderiva piano a lei.
Mina si sentì perduta.
Il suo corpo fremeva al contatto con lui, come se desiderasse appartenegli.
Scosse la testa, confusa, disorientata.
- N... no, lasciami!
Istintivamente cercò di colpirlo con la mano libera ma... lui fu più veloce.
- Ah-a... una volta mi è bastata, tesoro, grazie lo stesso.
Con presa salda e sicura le afferrò il polso, torcendoglielo verso il basso... e quando lei si piegò in avanti lui la tirò a sè ancor di più, intrappolandola poi con le braccia deitro la schiena. Mina, terrorizzata più da sè stessa che non da lui, si lasciò sfuggire un gemito di dolore ma non cercò di liberarsi... al contrario, come calamitato, il suo sguardo andò a cercare confuso quello del suo aguzzino che intanto ancora le sorrideva con tranquillità, come se in quel momento non le stesse facendo nulla di male. Quando lui riprese a parlare, la sua voce sembrava un'invito all'amore.
- E ora... da brava, sii più carina... - Tenendole i polsi con una sola mano, le portò l'altra al viso. Mina tentò si scostarsi, ma lui non demorse. Con delicatezza le disegnò i contorni della mandibola... le accarezzò le labbra... e poi le alzò il mento verso di sè - ...Non mi sono mai piaciute le ragazze violente.
La sua voce era roca, suadente e armoniosa... il tocco quello di un angelo.
La donna che c'era in lei fece le fusa sotto il suo sguardo avvolgente e intenso.
Dio... come poteva inchiodarla con la forza senza risultare brutale e anzi... sembrare così perfetto e meraviglioso? Come riusciva ad apparire così angelico e galante quando in realtà la stava controllando completamente? Come riusciva a mascherare così bene e in maniera così raffinata la sua pericolosa natura?
La stava tenendo con fermezza alla sua mercè ma si rivolgeva a lei e la accarezzava come se in realtà volesse sedurla.
E... dannazione... ci stava riuscendo.
Cercando di ignorare l'effetto che aveva su di lei si scosse per cercare di costringerlo ad allentare la presa sui suoi polsi, alzò di nuovo lo sguardo e incontrò i suoi occhi divertiti e tranquilli. La rabbia si fece largo in lei insieme con il desiderio. Si sporse verso di lui il più possibile - pessima mossa, perchè il suo profumo la deliziò - e tentando di apparire sicura gli sibilò la sua risposta:
- Beh allora è una fortuna che io non abbia il ben che minimo desiderio di piacerti e... tanto per inciso: a me non sono mai piaciuti i pomposi damerini arroganti come te!
Una scintilla di divertimento,furba e pericolosa, gli accese per un istante gli occhi.
Yury si avvicinò a lei ancor di più, le labbra a un soffio da quelle ermeticamente sigillate della bella prigioniera... sottili, chiare... morbide. Quanto avrebbe voluto baciarla, proprio in quell'istante!
- A si, mio cuore?
La voce si era fatta un soffio delicato... la presa su di lei più avvolgente.
La mano libera le tolse delicatamente un ciuffo ribelle da davanti agli occhi.
Di fronte a lui, la bella mewmew tratteneva il respiro.
Era meraviglioso leggere nel suo corpo e nei suoi occhi l'incertezza.
Lo sguardo rimaneva fisso nel suo ma la pupilla fremeva... il suo corpo tremava per l'eccitazione e la paura, il suo cuore batteva più forte.
Era meraviglioso vedere l'effetto che poteva farle...
...Un po' meno però era costatare che quello stesso effetto lei lo stava facendo a lui.
Quel gioco era pericoloso anche per il suo di autocontrollo.
Eppure... proprio non riuscì a smettere.
Le sue dita scivolarono con delicatezza sui nobili lineamenti di lei, mentre con la voce continuò ad accarezzarla piano.
- ...Proprio non ti andrebbe di entrare nelle mie grazie?
Le sfuggì un gemito... le labbra si dischiusero sensuali e tremanti, come morbidi petali di rosa.
Il rossore le tinse in pochi attimi le gote chiare, la gola... la parte alta dei seni.
I seni...
Piccoli, sodi... così seducenti per lui.
...Come sarebbe stato eccitante coglierne i dolci boccioli tra le labbra e...
- Razza di... PERVERTITO, dove stai guardando ora, eh!?
La ginocchiata di lei al basso ventre lo fece tornare drasticamente alla realtà.
...
Ma come diamine aveva fatto a commettere un simile errore proprio in quel momneto... non era mica un verginello principiante lui, maledizione!
Quella ragazza DECISAMENTE gli avrebbe procurato enormi problemi.

I problemi però in quell'istante li avevano un po' tutti.
E ne avevano talmente tanti e diversi, che il trambusto su quella piccola navicella si fece tanto intenso da coprire perfino il conto alla rovescia dell'atterraggio.
Mentre Yury, infatti, tentava di riprendersi da quell'infimo colpo andato a segno trattenendo ancora per i polsi una Mina che aveva preso ad urlare come una pazza isterica, Pie e Lory stavano continuando quella disputa iniziata diversi minuti prima e che ora stava raggiungendo livelli inauditi di intensità e Kish si stava divertendo a far montare la sua rossa prigioniera su tutte le furie, provocandola e stringendola a sè senza il minimo di pudore. Per non parlare poi di Tart e Paddy, che dopo l'atterraggio sul ragazzo aveva iniziato a sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione per la fuga non riuscita sul suo petto, riempiendolo di pugni e insulti.

[...Nessuno si accorse che la navicella stava per completare il suo viaggio...]

"Inizio seconda fase di atterraggio consentito..."
- Basta! Levami le mani di dosso!
Kisch accusò un altro colpo in silenzio, quando si voltò a guardarla però i suoi occhi ardevano e le labbra erano stirate in un ghigno sensuale e famelico. Con forza le tirò i polsi e l'impeto fu tale da farle perdere l'equilibrio. Strawberry gli cadde letteralmnete tra le braccia.
- Ahh ...Mi fai impazzire...
- Lasciami.
- ...Sei così dannatamente eccitante quando sei infuriata, micetta...
Con forza lei tentò di respingerlo.
- Lasciami andare Kish!
Con altrettanta forza lui la tenne stretta a sè, ridendo.
Il suo sguardo era fuoco allo stato puro... il suo corpo l'accendeva oltre ogni immaginazione. Strawberry sentì l'aria mancarle, quando lui, dopo averle preso entrambi i polsi con una mano fece scivolare l'altra sul suo seno sfidandola con lo sguardo a sottrarsi.
- Scordatelo.
Sensuale e meraviglioso si abbassò su di lei, che nel tentativo di nascondergli il piacere che aveva negli occhi chinò il capo.
Lo sentì strusciare seducente la sua guancia sui suoi capelli e il gesto le provocò brividi caldi in tutto il corpo... le labbra di lui trovarono il suo orecchio e poco dopo la incendiò con la sua voce roca e invitante.
- Ti avevo avvisata in camera, mi pare.
Lentamente abbassò la cerniera della sua felpa.
- ...Avresti dovuto darmi retta.
Nessuno li stava guardando eppure lei trasalì di imbarazzo quando lui insinuò le dita nella cerniera aperta e le sfiorò il seno da sopra il raso del vestitino nero.
Di imbarazzo... ma anche di piacere.
Fu costretta a mordersi le labbra per non dagli la soddisfazione di sentirla.
Lui però rise.
- Ora... realizzerò su di te e con te tutte quelle fantasie di cui ti parlavo...
"Inizio del conto alla rovescia: 10... "
- Come hai potuto rapirmi così, eh? Come?!
- Paddy... no, ferma! Paddy!
- Come hai potuto tornare dopo anni e trattarmi così?!
Era arrabbiata, Dio se era arrabbiata.
Spaventata, triste, frustrata e si... molto, molto arrabbiata.
A cavalcioni su di lui, gli occhi a tentare di frenare quelle lacrime che da troppo tempo voleva piangere, continuò a colpirlo con disperazione.
- Sei un idiota!
Come aveva potuto?!
- Un idiota, Tart!
Come aveva potuto trattarla così?
Lei era innamorata di lui.
- Un ignobile, falso, meschino idiota!
...E quando era partito, anni prima... sembrava addolorato quanto lei.
- Io... io... io non ti sopporto!
Ora invece era lì, che la guardava immobile e senza parole, che nemmeno tentava di difendersi nè di controbattere.
Semplicemente si lasciava prendere a pugni come lei si era lasciata attaccare.
- Ma chi sei diventato, eh?!
"...9, 8..."
Un lampo attraversò in quell'istante gli occhi scuri di lui.
- Ah, maledizione!
Con forza la strattonò, ribaltando le posizioni.
Paddy lo fissò basita, gli occhioni lucidi spalancati, le braccia strette al petto...
Tart vi si perse.
Come poteva spiegarle?
Come poteva affrontarla?
La tensione che aveva in corpo gli fece stringere le mani troppo forte sulle spalle di lei, che trasalì.
Lui però non la lasciò andare.
Chiuse gli occhi per non vederla perchè così tutto sarebbe stato più facile.
Il corpo tremante e teso nello sforzo di tenerla ferma, sentì con dolore il cuore sussultargli in petto comunque.
- Stupida, come puoi non capire?!
Le parole gli uscirono di bocca prima che lui potesse fare nulla per fermarle.
Le urlò in faccia, arrabbiato, deluso.
Perchè faceva così male?
...Non pensava potesse fare così male.
- ...Tart...
- Io... io... Paddy io ho delle responsabilità ora!
"...7..."
Quando lui finalmente si decise a guardarla Paddy sentì il cuore fermarsi per l'emozione.
Anche se non era il momento...
Anche se stavano litiganto...
Quegli occhi erano in grado di farle dimenticare ogni cosa.
Così caldi... così scuri... così espressivi.
...Ora colmi di incertezza e rimorso.
- Il mio popolo ha bisogno di voi, per motivi che non conosco. Io devo fare quello che posso per proteggerlo.
...Fu l'espressione addolorata che gli vide riflessa dentro che le aprì gli occhi.
Tart non era cambiato.
Era solo cresciuto.
...Ora doveva crescere anche lei... per riprenderselo.
"...6..."
Trattenendo un sorriso di determinazione e pronta a chiudere la paura nel proprio cuore, all'improvviso lo afferrò per il bavero della tunica.
- Ah, è così dunque?!
Lui, improvvisamnete confuso, fece per tirarsi indietro.
- Ma... cosa?
- Fai del tuo meglio, ragazzino, perchè io farò di tutto per scappare da qui!
E senza nemmeno dagli il tempo di capire quello che stava per fare se lo scrollò di dosso, per buttarsi poi su di lui iniziando a colpirlo.
"...5..."
- Aspetta solo di scendere di qui, umana, e ti farò pentire della tua sfrontatezza!
- Come osi minacciarmi, Pie! E non osare avvicinarti di un solo passo, altrimenti...!
"...4..."
- Razza di schifoso perdigiorno, lo sapevo io che non ci si poteva fidare di te!
- Tu mi hai rotto il naso!
- Ohhh, ti sta solo bene! Ringrazia anzi che non sia riuscita a centrare l'altro obiettivo, alieno pervertito, altrimenti oltre al naso avresti dovuto preoccuparti anche dei tuoi preziosi attributi!
Yury a quel punto se la tirò addosso afferrandola per entrambi i polsi, gli occhi viola accesi di eccitazione e sfida.
- Ah, stai tranquilla, mio tesoro, a quelli potrai dedicarti con calma e dolcezza appena scenderemo da questa navicella e ti assicuro che io mi prenderò molta cura dei tuoi!
...3...
Mina, sconvolta, sgranò gli occhi, tentando di liberarsi da lui... 
- CHE COSA?!
...Che per tutta risposta la strinse a sè ancor di più, sorridendo soddisfatto.
- Paddy... che diamine fai?
- Kish... Kish no... no! Cosa fai?!
"...2, 1..."
- Bene Strawberry...
Sollevandola senza fatica se la buttò sulla spalla.
"Atterraggio completato"
- No.. asp...!
"Apertura dei portelloni in corso"

[...Quindi nessuno si accorse del momento in cui la navicella si aprì a mostrare il delirio che imperversava nella sua sala comandi a tutto l'esercito riunito e ai Comandanti Supremi delle Alte Divisioni Militari]

- ...Ora noi due andiamo a fare un bel po' di sesso!



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Ahhh non potete nemmeno immaginare la gioia che ho provato ad aprire finalmente nvu dopo mesi e mesi in cui non lo facevo ç_ç Che dirvi, stare lontana da questo sito è stato tragico per me ma purtroppo ho degli impegni che mi impediscono di aggiornare in tempi brevi e regolari. In realtà... a quest'ora io dovrei star studiando per l'esame di Diritto Privato ma... proprio non ce la faccio XD ^^

Mi scuso per questo ritardo, è passato praticamente più di un anno e mi dispiace per avervi lasciato così tanto in sospeso... sappiate però che io per prima ho sentito la mancanza di qst fic e di tutti voi =) E' una di quelle che più adoravo scrivere.
Spero di essermi quindi fatta un pochino perdonare e che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto... io quattro risate me le sono fatta, con tutto il cuore mi auguro che possa far sorridere ed emozionare un po' anche voi - Non ne ero molto sicura perchè mi sembrava di non averlo descritto bene però... era inutile farvi aspettare ancora! - ;) =)
Con affetto e nella speranza di sentirvi numerosi... ci vediamo nel prossimo capitolo!!!!

 ***

Lo scorso capitolo ho ricevuto tante meravigliose recensioni, spero di rispondervi come meritate =)
Sappiate che è stato rileggendole che mi è tornata l'ispirazione e la voglia di ritagliarmi del tempo e tornare a farmi sentire... ringraziate voi stessi quandi per questo capitolo!

Danya91: Sei stata simpaticissima e fantastisca nella tua recensione, davvero, l'ho letta e sono scoppiata a ridere tutta contenta! Grazie!!! Carissima, sono io ad essermi commossa ;P =) Un abbraccio forte... spero di avere la fortuna di leggere presto un'altra delle tue recensioni!!!
Doll93: Sei assolutamente troppo gentile e io mi inchino di fronte al tuo apprezzamento. Davvero, sono lusingata e onorata... smettila di farmi tanti complimneti o comincerò a dipendere dalle tue recensioni!!! =D Che dirti quindi, se non che spero con tutto il cuore che anche questo capitolo ti abbia interessata e coinvolta come gli altri??? Non vedo l'ora di sentirti, grazie davvero di cuore!
Yury5: Mi scuso infinitamente per il ritardo però... sono contenta che la fic ti stia piacendo e spero tu continuerai a leggerla! =)
Neko_girl96: Grazie =) Grazie davvero infinitamente <3
MadamaKokoro: Ahhhhhhhh devo dire, mia cara, che tu si che hai davvero ottimi gusti ( KIIIISH!!!!! *O* sbav sbav) Ehehe, sono felice che il mio modo di scrivere ti piaccia, quelli che mi hai rivolto sono tutti dei grandi complimneti quindi te ne sono davvero molto, molto grata! Per il resto... tranquilla: nel prossimo capitolo tutti i dubbi saranno svelati =) nel frattempo... spero ti sia piaciuto questo! un abbraccio forte e a presto! =)
DreamWanderer: ç___ç Tu... tesoro mio, mi hai fatta piangere. Si, si, PROPRIO TU!!! Ho tentato di trattenermi, eh, giuro che ciò provato però... sighhhh!!! Ti rendi conto di come sia stato bello leggere la tua recensione??? Caspita hai colto ogni cosa, ogni punto su cui io ho focalizzato la mia attenzione, ogni scena su cui ero insicura ma che desideravo tantissimo rendere a voi lettori nella maniera più vicina a quella che immaginavo io, hai visto quei particolari che ho visto io... hai... wow... hai davvero colto ogni punto del precedente capitolo e per me, riviverlo coi tuoi occhi è stato... wow! Io, davvero, non so come spiegartelo ma... la tua recensione mi è proprio piaciuta tanto, da morire! Sono così felice che ti siano piaciuti i combattimenti, che hai approvato la mia scelta delle scene divise... nnel senso: di tutto!!! Eheheh ok, sembro un po' pazza ma... sto cercando di rendere a parole la felicità che ho sentito quando ho letto il tuo commento! E poi... caspita, sapere di essere riuscita a rendere così bene i personaggi, sapere di averti coinvolta tanto, per me è fantastico! Che dirti quindi... spero di poter godere presto di un'altra delle tue recensioni... mi farebbe davvero piacere =) Ah! Naturalmente poi spero di non averti delusa con questo cap! A dire il vero sono un po' insicura però... avevo troppa voglia di pubblicare per tenerlo ancora in cantiere! Un abbraccio forte ;)
Elemaghetta_: Ahahahah che carina che sei stata nella tua recensione, sono felicissima che la mia storia ti abbia coinvolta tanto! Quindi mi scuso infinitamente per il ritardo.... e spero che questo cap ti sia piaciuto come gli altri =) Fatti sentire mi raccomando!!! <3 ^^
Mew_Cherry:  XD povera!!! purtroppo ti ha cancellato anche il secondo tentativo, così nn saprò mai cosa volevi scrivermiiii =(!!! Ehehehe però, carissima, so che mi hai sempre seguita e questo mi basta =) grazie per il tuo continuo appoggio, spero di non aver deluso le tue aspettative con questo cap e di sentirti presto =) un abbracciooo!!! ^^
Miss Giulietta: Ahahahahahahha grandissima XD!!! Dunque, cerchiamo di rispondere a tutto: innanzitutto no, Paddy e Tart non si erano giù visti, anche per loro è il primo incontro dopo la partenza di alcuni anni prima =) Secondo: Ahahahah tranquilla no, nelle mie fic Strawberry non ha l'intelligenza di un canarino quindi SA quale ragazzo merita le sue attenzioni.... ovvero KISH =D XD Eheheheh Mark con me e per me può benissimo andare a coltivare i cavoli in Tunisia U.U Io proprio non lo tollero e non lo tollererà neanche Strawberry ^^ ;P E... terzo XD: Tranquilla, Ryan non è diventato un barbone, anzi! Se ne sta bello tranquillo a casa sua e credo anche che magari farà la sua comparsa tra qualche capitolo =D Per concludere: Sono assolutamente d'accordo con te: KISH è fantasticooooo ( *O* sbav sbav!!!) però.... è meraviglioso anche Yu' XD =D .....Grazie infinite per la tua recensione, spero di sentirti prestissimo anche qui!!! =D
Eruanne: Oddioooo che carinaaaaaaaa!!!!! Non sai che onore, grazie, grazie grazie!!! *o*!!!! Sono davvero felice che la fic ti piaccia tanto e soprattutto che il mio modo di scrivere riesca a coinvolgerti e farti vivere la storia così intensamente! Spero di non averti delusa con questo capitolo, anzi... vorrei avere il piacere di leggere presto una tua nuova recensione! Un grande abbraccio alla mia fan n°1 ...è stato un vero piacere leggere la tua recensione =)
Sognatrice_91: Eehhehe grazie!!!! Sei stata davvero gentile e sinceramnete te la meritavi una bella accoglienza! Che dirti... spero che il pezzo di Pie e Lory in questo capitolo ti sia piaciuto visto che mi è parso capire siano la tua coppia preferita XD =) Non vedo l'ora di leggere presto un tuo commento a riguardo! Nel frattempo... ti ringrazio ancora davvero di cuore =)
tYTy: Ahahahahahha sei fantastica =D!!! Mamma mia, leggere la tua recensione è stato davvero bellissimo, mi sono proprio presa bene, alla fine avevo un sorriso che andava da un orecchio all'altro! Che dirti... sarà perchè sono felice di essere riuscita a coinvolgerti così tanto, sarà che ti sono piaciute le stesse cose che sono piaciute a me XD... fatto sta che: wow, mi ha davvero fatto piacere! Spero tantissimo di sentirti anche in questo capitolo, sebbene sia passato molto tempo... vorrei tanto essere riuscita a guadagnarmi un altro mezzo miliardo delle tue visite ;P =) Un forte abbraccio!!! ^^
Ria: Ehehehehhe allora spero tanto di essere riuscita a coinvolgerti anche con questo capitolo XD =) Continua a seguirmi... ne vedrai davvero delle belle!!! =D <3
Akly: Grazie, grazie, grazie ^^ Sono molto felice!!! Spero tanto che ti sia piaciuto anche questo capitolo e... non temere: nel prossimo la verità sarà svelata!!! ;) <3 =)
mariuzzella: Eheheheh, non devi affatto scusarti, è un grande piacere conoscerti! Che dire... sono contentissima che il nuovo personaggio ti piaccia, vedrai che ne combinerà davvero delle belle!!! Inoltre volevo ringraziarti per i tuoi complimenti, sono contenta di sapere che il mio modo di scrivere e in generale la trama della fic siano riusciti a coinvolgerti! ...Scusa poi per il ritardo, spero che nonostante tutto il capitolo ti piaccia... di risentirti presto e di leggere un'altra tua recensione! =D ^^
Twilightgirl: Ehehehe temo che per avere la risposta alla tua domanda tu debba aspettare un altro capitolo =P Però... spero che nell'attesa ti sia piaciuto anche questo =)!!! ...Grazie infinite per i tuoi complimenti carissima, ne sono davvero molto felice <3 =) Spero davvero di leggere presto un altro tuo commento ^^
Perry1000: Grazie a te per i bellissimi complimenti!!!! Ne sono davvero lusingata, spero di non averti fatto cambiare idea con questo capitolo, anzi!!! =d un abbraccio!
mewSara: Grazie, grazie, grazie, grazie davvero di tutto cuore!!!! =) la continuerò... e spero tanto anche di continuare a sentire te! ^^
Akisan: Ahahahahah TU, tesoro, sei un GENIO!!! Ti prego, fatti sentire ancora con un'altra recensione perchè mi hai davvero strappato un sorriso!!! Che dirti... sono desolata per il ritardo però... spero tanto che la fic continui a piacerti =) P.s: Se ti trasferisci da Kish fammi sapere che mi unisco!!! Eehheheh ;P =) Grazie =) grazie davvero di cuore per la simpatia e per i tuoi complimneti <3 ^^
milly_black: Ahahahahaha beh... ben arrivata!!! C'è sempre posto per una nuova fan di kish qui ;P =) <3
Pipigi: Le scuse non saranno mai abbastanza però... ci tengo a farti sapere che gran parte del merito di questo capito va a te =) Grazie per avermi spronata a pubblicare... e per i tuoi complimenti!!! <3 =)
Chihuahua: Un'altra gran parte del merito invece è proprio tua... quando ho letto il tuo mex privato mi è proprio tornata la voglia di scrivere =) grazie per avrmi fatto ricordare quanto questo sia importante per me =)
Tea_Nen: Tata mia... lo ammetto, i brividi li hai fatti venire tu a me XD Ehehehe, no dai scherzi a parte =) sono contenta =) Veramente, veramente contenta. Per me è dura scrivere di pie e Lory e sapere di aver colpito l'obiettivo è super! ....Per non parlare poi dei tuoi complimenti.... sono commossa, davvero, grazie, significa molto per me quello che hai scritto =) Un abbraccio forte e... spero tantissimo che anche questo capitolo sia riuscito a strapparti un sorriso e... qualche brivido!!! XD Ehehehe =)
Electra Tarim: Eheheheh... per te, scemola di una migliore amica, ho solo una parola: GRAZIE =) ....Per me significa molto ritrovarti anche qui. Sono felice, felicissima di leggere le tue recensioni e ancor più felice di sapere quello che pensi dei miei lavori =D Quindi, grazie davvero di cuore... nella speranza che anche questo capitolo ti sia piaciuto.... vado! Eheheh un abbraccio tatola, non vedo l'ora di leggere il tuo commento a questo capitolo!!! <3
Mitsutsuki_chan: Ahhh!!!! Sono davvero felice di averti sentita anche per questo capitolo e molto molto molto contenta di sapere di riuscire a rendere bene i combattimenti perchè è una cosa che interessa molto anche me e quindi ci punto davvero tanto =)  Per le ali, è vero, hai assolutamente ragione tu... sono io che stravolgo tutto senza permessi XD Eeheh, no, non per altro ma... il mistero delle ali verrà spiegato più avanti, solo che l'idea di una Mina con enormi ali bianche che si scontra con un Yury dalle spettacolari ali nere... mi piaceva davvero da matti, oltre che servirmi per la storia... garantisco che vedrai dei combattimenti, anche tra i due, che non dimenticherai, promesso U.U  =P Per quanto riguarda i nomi... la risposta è che su di loro ho scritto talmente tante cose che ormai scriverli diversamente non mi viene proprio spontaneo XD Ma... per amor tuo U.U ci proverò!!! Eheheheh XD Che dirti.... mi scuso infine del ritardo soprattutto con te, le tue recensioni sono tra quelle che leggo più volentieri e spero di poter avere l'onore di leggerne altre sebbene sia stata davvero imperdonabile ^^ Alla prossima quindi... spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto =) 
Selin Dhelylil: Ohhhhhhhhhhh mamma mia, come farei mai senza di te, eh? Ehehe tata, che dirti, chissà perchè ma proprio non ne dubitavo che ti fosse piaciuto il combattimento tra Mina e Yury, eh =P!!! =) Spero tanto che le coppie ti siano piaciute anche in questo capitolo, ma credo di essere riuscita si a strapparti qualche sorriso ;P eheheh =) ....un abbraccio forte forte tata... sono felicissima che le mie storie ti piacciano sempre tanto, per me significa molto =)


Ora vi lascio =)
BACISSIMI
Glo
   
 
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