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Autore: Chelsea_Pin    05/02/2011    3 recensioni
Sentì la sua interlocutrice ridere e la guardò per la prima volta in viso;le guance arrossate in contrasto con la pelle bianchissima la facevano sembrare una bambola di porcellana,un demone di porcellana. Sì,perché i lisci fili d’ebano rilegati in due codine molli ai lati del viso la facevano sembrare una bellissima creatura del male.
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Si passò velocemente una mano sui capelli,anche se goffamente. Aveva sempre odiato gli smoking,lo facevano così muscoloso e paffuto. Si girò,guardando Michelle piangere sommessamente tra le braccia di Haner. Indossava anche lui un paio di occhiali da sole,ma la testa leggermente inclinata verso il basso faceva intendere il suo dolore. Jhonny guardava distratto gli alberi,mentre i suoi occhi rossi si riempivano di lacrime,per poi sparire accompagnate da un grosso sospiro.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*COOOFF COOOF* Naturalmente,i personaggi non sono miei e la storia è puramente inventata.

≈I, I'm still alive...

07.11.2006
Guardò felice la signora che si toccava soddisfatta i capelli davanti allo specchio.
-Le piacciono? –Chiese,togliendo il telo dalle spalle della signora. Lei sorrise,alzandosi.
-Certamente! Come sempre ha fatto un ottimo lavoro!- Le rispose e,con un andamento regale si avviò verso la cassa mentre Geneviève incominciò a pulire i capelli che stavano sul pavimento. La pulizia era la cosa più importante per avere una clientela contenta e soddisfatta.
-Geneviève! Cava!Potresti venire qui un attimo? – Romain la stava chiamando entusiasta,la sua erre moscia tipica dei francesi si sentiva molto di più quando gridava. Poggiò la scopa nella poltroncina e camminò veloce fino a dietro la casa,quando vide Romain tenere la cornetta tra la spalla e l’orecchia mentre prendeva i soldi della signora che stava pagando. Cosa poteva essere di così importante da far perdere tempo a una delle più brave parrucchiere e truccatrici del quartiere? Aspettò battendo il piede sul pavimento lucido,fino a quando il suo capo non mise giù la cornetta,portando le sue braccia esili nelle spalle della ragazza.
-Geneviève,mon amour! – Incominciò,passandosi velocemente una mano nella fronte,
-Non sai chi mi ha chiamato!- Era eccitatissimo,si poteva sentire dalla voce e dai suoi movimenti veloci. Di solito Romain era una persona calma e razionale,non si lasciava andare così facilmente alle dimostrazioni di contentezza. Geneviève rise,scuotendo la testa.
-No,no che non lo so,dimmelo!- Rispose divertita,trovava davvero strana quella situazione! Si era formato un gruppetto composto da personale e clienti,tutti intenti a sentire il discorso dei due.
-Prepava valigia,trucchi e forbici… partiamo per la Califovnia!- Esclamò ancora lui,Geneviève riusciva persino a vedere una piccola lacrima farsi spazio nella guancia del padrone. Tutti si unirono in un coro stupito,rendendo l’aria ancora più pesante per la ragazza,che non riusciva a digerire l’amara notizia. Quanto tempo le ci era voluto per dimenticare quel bellissimo posto?
-Geneviève? Non sei felice?- Una voce la risvegliò dal suo stato di trance,sorrise a Romain,rassicurandolo con un assenso di testa.
-Felicissima,stento a crederci! – Aggiunse con voce tremolante. Non sapeva se era più per lo stupore,o più per i ricordi.
 
20.08.06
 Le voci gli arrivavano così lontane… Non voleva svegliarsi da quell’incubo,vedere il proprio ritratto distrutto insieme a quello dei suoi amici lo faceva stare molto male. Lui sapeva di non dover fare quel video! Non avrebbero dovuto mai farlo. Altre copiose lacrime sgorgarono dai suoi occhi,per andare a intersecarsi tra la barbetta incolta nelle sue guance.
-…riposi in pace,amen- Il prete chiuse calmo il libretto,portandolo al petto. Matt iniziò a impazzire,dopo aver trattenuto per tutto il funerale le parole.
-Valary!Perchè mi hai lasciato!Perchè il giorno del tuo compleanno! Non andartene via ti prego! -Era letteralmente sopra la bara della moglie.
-Valary non scherzare! Non fare stupidi scherzi! Esci fuori da dietro quell’albero! Valary…- Affievolì la voce all’ultimo,per poi lanciare un urlo disumano e scoppiare a ridere.
Zachary distolse lo sguardo,chiudendo gli occhi e stringendo i denti. Sentì che lo portarono via,non capì bene chi, la sua voce lontana ancora gli risuonava nelle orecchie. Tutti erano in silenzio,così azzardò a riaprire gli occhi. Attraverso i suoi occhiali da sole non riusciva a vedere tutto perfettamente,ma la bara bianca che veniva riposta dentro la fossa era perfettamente visibile. Strinse le labbra,sostituendo una linea dritta al posto della sua bocca,sentiva premere il suo piercing sul labbro superiore,sentiva il gusto del suo stesso sangue sulla lingua. Si passò velocemente una mano sui capelli,anche se goffamente. Aveva sempre odiato gli smoking,lo facevano così muscoloso,inpacciato e paffuto. Si girò,guardando Michelle piangere sommessamente tra le braccia di Haner. Indossava anche lui un paio di occhiali da sole,ma la testa leggermente inclinata verso il basso faceva intendere il suo dolore. Jhonny guardava distratto gli alberi,mentre i suoi occhi rossi si riempivano di lacrime,per poi sparire accompagnate da un grosso sospiro.
Come aveva sospettato Zachary, Matt era stato portato via da Jimmy. In un altro momento si sarebbe messo a ridere,vedere quel grosso omaccione prendere di peso Matt e trasportarlo chissà dove,ma in quel momento non riusciva a riflettere,troppi aghi che puntellavano il suo cuore. Incontrò lo sguardo di Brian,che annuì con la testa. Tutti e quattro si avvicinarono alla bara,poggiando un fiore. Jhonny posò anche la sontuosa corona di Matt. Michelle ebbe quasi la stessa reazione di Matt: Iniziò ad urlare,nascondendo il suo viso tra gli indumenti di Brian,che piano le accarezzava la schiena. Stavano per impazzire,dal primo al’ultimo.
-Addio…- Sussurrò flebilmente Jhonny,girandosi per poi incamminarsi fuori dal questo posto così lugubre. Zacky preferì restare per ultimo,per inginocchiarsi davanti a “lei”.
-Sei una stronza,stai facendo soffrire Matthew- Disse solamente,mentre le sue lacrime formavano dei piccoli buchi nella terra sotto di lui. Mandò un bacio alla bara e poi si incamminò via anche lui. Voleva scappare,uscire via dal suo corpo per tutta la durata di quell’agonia non meritata. Ma era da codardi scappare via di fronte al pericolo o al dolore,no? Si poggiò al cancello del cimitero,chiudendo gli occhi,quando due grosse braccia lo circondarono. Riconobbe subito la presa di Jimmy,così con un sorriso malinconico cercò di abbracciare le grosse spalle dell’amico.
-Le giornate soleggiate erano le preferite di Val- Lo informò Jimmy,scompigliando i capelli dell’amico. Jimmy non stava piangendo,ma dall’espressione del viso si vedeva quanto soffriva,quasi quanto Matt,se si può dire una simil cosa. Zacky considerava Jimmy come un padre,nonostante avessero la stessa età l'armadio aveva quel pizzico di gentilezza,maturità e fratellanza che gli altri non avevano.
Entrarono in macchina,Brian e Matt non c’erano. Nessuno osò parlare della loro mancanza durante il viaggio di ritorno verso casa. Sanders e Haner erano amici quando ancora Zacky si trastullava a casa,solo come un cane.
-Ho voglia di scrivere una canzone- Jhonny interrupe quel silenzio triste con una frase priva di qualsiasi significato in quel consenso,ma che fece girare Zacky,che annuì. Jimmy si limitò a mugugnare in segno di acconsento,mentre guidava guardando fisso la strada davanti a se.
-Io invece sono leggermente stanco- Rispose Zacky,scrollando le spalle. Volevano eliminare quei brutti ricordi. E quei discorsi senza senso erano l’ideale per loro.
-Appena rientro accordo il mio basso,è da tre giorni che non lo tocco!- Esclamò ancora Jhonny. Andarono avanti così,lui e Zacky,a rispondersi con frasi incoerenti a quella precedente.
 
 
Avrebbe preferito mille volte andare in nave,lei amava affacciarsi e guardare l’oceano sotto! Ma naturalmente in quel caso non era possibile,fare dalla Francia all’America in nave non era l’ideale. E così era destinata a rimanere rinchiusa in un posto angusto mentre Romain continuava a parlare,sembrava fare una specie di monologo. A Geneviève ricordava tanto quelle macchinette presenti nei campi da tennis, che sputavano palline tanto velocemente da non poter neppur rispondere. Ecco,così era Romain.
Decise di affacciarsi al piccolo oblò e guardare sotto di lei Beauvais, e quasi le venne da piangere… come faceva a resistere ancora tutte quelle ore? 





Ed eccomi qui di nuovo!
Prima di tutto ringrazio BBBlondie & Public Enemy per le loro bellissime recensioni *°*
BBBlondie: A me fa piacere anche la tua breve recensione,e poi non fa cacare u.u Beh,spero di non deluderti con questo,alla prossima!
Public Enemy: Beeeh,quelle informazioni sono tratte da una sua grande ricerca tra i suoi compagnetti di scuola,cosa credi? Ahaha xD Beh,Zacky deve farsi il figo,la birra ci sta sempre! (Vi è mai capitato di vedere quel video di Zakcy che apre la bottiglia di birra con la ciabatta?*^* ecco) Spero di avervi soddisfatto anche con questo capitolo,anche se,per ora,mi sembra chiaro che siano tutti introduttivi. 
Ah! Un'ultima cosa! La canzone con cui ho scritto questo capitolo è Black,dei Pearl Jam. Mi ha ispirato moltissimo! 
Bene,alla prossima,
Baci! 

P.S. Ho sempre voluto fare un Post Scriptum!
P.P.S. Lei è Geneviève. http://img46.imageshack.us/i/tumblrkr3cblrbt91qzr53c.jpg
                                http://img641.imageshack.us/i/tumblrl2n09pa3mp1qc2v6d.jpg/
P.P.P.S. Non mi fa mettere il link diretto è_è
P.P.P.PS. Dovrei smetterla con i post scriptum. 
   
 
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