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Autore: AlexBlack    06/02/2011    5 recensioni
Mentre Harry, Ron e Hermione sono alla ricerca degli Horcrux, cosa succederà nella nostra Hogwarts?
Tra nuove amicizie, amore, dolori, discussioni, sensi di colpa, scherzi e Arti Oscure...Ecco la mia idea, sperando che vi piaccia!
DAL NONO CAPITOLO:
« Sa, io non sono immune dal potere dei Gorgoprizzi, anche se sicuramente sono più abituata di voi. Papà dice sempre che le Radigorde, oltre ad allontanare i Plimpi Ghiottoni, hanno anche una particolare influenza su queste creature affascinanti. Dovrebbe assaggiarle, signore, le farebbero sicuramente bene… »
« LOVEGOOD! Senti, non mi interessa di queste Radiogorghe… »
« Radigorde »
« Sì, dicevo, non mi interessa nulla di questi affari! Dove sono… »
« Paciock e Habbot? »
« SI! » sbottò lui, più infuriato – e confuso - che mai: avevo fatto il mio dovere.
« Da quella parte » dissi tranquilla, indicando un punto infondo al corridoio « Là c’è un passaggio segreto, lo usano spesso »
« Ne è sicura? »
« Certo ».
I due fratelli partirono alla volta del punto da me indicato: un passaggio nascosto dietro una statua argentea che celava una ripida rampa di scalini, che con un semplice colpo della bacchetta si potevano trasformare in uno scivolo « Glisseo! », sotto al quale si poteva porre una gran quantità di Incantesimo Collante.
Era stato più facile del previsto.
Genere: Azione, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Neville Paciock, Seamus Finnigan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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7. Fuga.

« Bene, bene » una voce fredda e ansiosa mi giunse alle orecchie da molto lontano. « Vedo che ti piace giocare col fuoco, Paciock ».
Conficcai le unghie nella moquette sporca della torre di Astronomia. Buffo, pensavo che nella Torre non ci fosse la moquette. Eppure qualche secondo fa ero lì… molto probabilmente ho preso una bella botta.
Un dolore lancinante dalle parti dello stomaco, mi fece capire che qualcuno doveva avermi sferrato un bel calcio. Hannah... possibile? Avevo forse detto qualcosa che non andava? Non mi sembrava di aver parlato molto.
« Alzati »la stessa voce fredda mi chiamò. Non sembrava Hannah, decisamente no.
« Alzati, ti ho detto »
Ma che volevano?
Finalmente mi decisi ad aprire gli occhi. Tutta la luce della Torre che mi ero aspettato non arrivò: ero al chiuso.
Guardai istintivamente verso Hannah: giaceva al suolo in una posizione scomposta, ignara di tutto. Cosa diavolo ci era successo?
« Allora sei sordo! » sentii qualcuno che mi tirava su a forza dal braccio e mi trovai faccia a faccia con Amycus Carrow.
Ecco cos’era successo: avevamo saltato la sua lezione.
« Pensavate di svignarvela, eh?» ringhiò il Mangiamorte «Peccato che io sia più furbo di voi »
Su quest’ultima affermazione avevo da ridire.
Senza aspettare risposta Carrow continuò impassibile: « Sai cosa succede ai ragazzi che vogliono scappare? »
« Noi… non… » provai a rispondere, ma avevo la bocca incredibilmente impastata.
« Vedremo...»
All’improvviso Carrow mi lasciò andare e si scaraventò su Hannah, incominciando a percuoterla.
« No! Lasciala… andare…» le parole mi uscirono automaticamente dalla bocca. Carrow mi guardò un attimo con ribrezzo prima di incominciare a parlare:
«Oh, è la tua ragazza Paciock?» chiese in un ghigno. «Perché, vedi, io non voglio perdere tempo con due ragazzini, quindi, dimmi cosa stavate facendo sulla Torre, o la signorina Abbott proverà sulla sua pelle qualche paio di Cruciatus»
No.
Non gli lascerò neanche sfiorare la sua pelle.
« Non è la mia ragazza…» chiarii io « e non stavamo facendo proprio nulla sulla torre.»
«Perché avete saltato la lezione? Volevate scappare?» ringhiò, e riprese a scuotere Hannah per le spalle.
«La lasci… stare…»
Farfugliai disconnesso, ma all’improvviso lei apri gli occhi e Carrow lasciò cadere a terra il suo busto, come se si fosse scottato. « Allora? Sa perché è qui Abbott?»
Vidi che era spaesata, si guardava intorno, come per capire dov’era, e si soffermò su di me. Le lanciai un’occhiata preoccupata, ma lei sorrise.
Mi fece cenno di guardare alle mie spalle:la porta dell’ ufficio era socchiusa, forse avevamo una possibilità.
Appena lei fu in piedi Carrow incominciò a farle le stesse domande che aveva posto a me, ma urlando molto di più. Da quando si faceva una questione di stato se due studenti non si presentavano a lezione?
Velocemente le presi la mano e lei sembrò non accorgersene minimamente.
La spostai leggermente verso la porta dello studio. Come potevamo uscire senza farci scoprire? Era impossibile.
Mi guardai bene intorno alla ricerca di un diversivo, ma nulla mi sembrava abbastanza adatto a far distrarre Carrow.
« Professore! » esclamò all’improvviso Hannah indicando la finestra «Un gufo! Guardi!»
Sentii un picchiettio debole e guardai rapidamente la finestra. Siano benedetti i gufi, la fortuna oggi gira dalla nostra parte!
Appena il Mangiamorte si girò per dare retta al pennuto, senza far rumore aprii la porta e appena l’uscita fu abbastanza larga da poterci passare, incominciai a correre trascinandomi dietro Hannah. Sentimmo le grida del professore giungerci alle orecchie come se si trovasse di fianco a noi. Era furente.
Vidi uno Schiantesimo sfiorare la guancia della mia compagna, ma non ci fermammo. Corremmo a perdifiato per tutto il settimo piano, Carrow si avvicinava sempre di più: a momenti ci avrebbe preso, dovevamo trovare un nascondiglio efficace. Mi bloccai  di scatto.
 

***

 
« Neville, ma sei impazzito?» urlai infuriata: c’era un Mangiamorte che ci rincorreva scagliando Schiantesimi a destra e a manca e lui che faceva? Si fermava in mezzo al corridoio? Pazzo.
«Muoviti! Sta arrivando!» gridai di nuovo, ma lui stava lì, impalato. Gli presi un braccio e incominciai a strattonarlo con forza, ma niente.
«Siamo al settimo piano, no?» chiese poi lui farfugliando «La stanza…»
«Neville? Cosa ti succede?» domandai inviperita «Stai bene? Dobbiamo andarcene, per le mutande di Merlino, non lo capisci?»
«No! La stanza, ma sì Hannah, la stanza!»
Non capii che cosa volesse dire e lui non mi lasciò tempo per farlo perché mi prese l’avambraccio e incominciò a correre verso l’arazzo di Barnaba il Babbeo. Ma certo! La Stanza delle Necessità! Come avevo fatto a non pensarci? Ci avevamo passato tutto il quinto anno e ci eravamo andati anche per la prima riunione dell’ES quest’anno, era ovvio.
Appena arrivati di fronte al magico muro incominciammo a correre avanti e indietro per tre volte.
«Eccovi mocciosi!» una voce fin troppo familiare gridò dall’inizio del corridoio «Pensavate di sfuggirmi, eh? Stupeficium!» e sta volta fece centro: il corpo di Neville si accasciò inerme di fronte ad una porta di legno scuro. Una porta…
Presa dalla paura e dal terrore, lo afferrai da sotto le ascelle e incominciai a trascinarlo con tutte le mie forze dentro alla stanza delle Necessità. Non so a che cosa aveva pensato Neville mentre camminava davanti ad essa, ma sicuramente ogni posto era meglio che quel corridoio ora.
Lo tirai con uno sforzo enorme, finché i suoi piedi non furono totalmente dentro alla Stanza e quando entrambe fummo in salvo chiusi velocemente la porta alle nostre spalle.
«Dove sono Amycus?» farfugliò una voce all’infuori delle pareti.
«Io… sono spariti…»
«S-spariti dici? Dove possono essere andati?»
Alecto Carrow aveva raggiunto il fratello. Se ci avessi messo un attimo di più a trascinare Neville ora saremmo stati preda della Cruciatus. Ogni tanto anche la fortuna gira dalla nostra parte!
«Che ci fate voi qui?»
Un momento.
Questa non era la voce di uno dei due Carrow…
E soprattutto, questa voce proveniva da dentro la Stanza.
Cosa, anzi, chi aveva parlato?
Mi girai adagio verso la persona che aveva proferito quelle parole: c’era un uomo seduto su una poltrona, teneva in mano un libro all’apparenza molto pesante, ma nella semioscurità si riusciva a scorgere solo il suo profilo.
«Chi sei?» chiesi con voce ferma e autoritaria. Non volevo farmi notare impaurita.
Una roca risata di scherno si levò dall’uomo sulla poltrona: «La questione è un’altra…» disse «Cosa ci fate qua? La Stanza non dovrebbe funzionare se c’è già all’interno qualcuno…»
In effetti aveva pienamente ragione ed io non seppi cosa rispondere.
Sentii un rumore provenire dal corpo abbandonato di Neville: si era svegliato. Gli sorrisi raggiante, ma prima che potessi fare qualsiasi domanda lui si voltò verso la misteriosa figura e la fissò torvo. All’improvviso sogghignò: «No, non se desideri la stessa cosa, Malfoy»

 
 
 
 
Ed ecco un nuovo capitolo :)
Premetto che non sono capace di scrivere scene di “azione”, ma spero che non sia stato un totale disastro… u.u
Hannah e Neville riescono a scappare (non so voi ma io adoro questa coppia^^), entrano nella Stanza delle Necessità, ma ci trovano uno scombussolato Malfoy… che ci farà lì?
Spiegazioni al prossimo capitolo XD
Mi scuso per il grandissimo ritardo e ringrazio tutti quelli che recensiscono, ma anche quelli che seguono/preferiscono/ricordano questa storia, grazie davvero :D
E se volete recensite, fa sempre piacere :)
Alex.
   
 
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