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Autore: Miza    06/02/2011    51 recensioni
-Oh Ronald, per l'amor del cielo!- sospirò Hermione -Ti senti bene?-
Ron battè le palpebre un paio di volte.
Poi, lentamente, si rimise in piedi.
Con sommo stupore di tutti, si passò una mano nei capelli con fare suadente, e fece un sospiro teatrale.
-Caspita, spero di non essermi tutto scompigliato!-
Lasciò vagare lo sguardo sui visi attoniti dei quattro amici.
Finchè non incontrò lo sguardo di Hermione.
La osservò per qualche istante.
Poi alzò un sopracciglio, si schiarì la voce e le lanciò un sorrisone seducente.
-Ehilà, Grangy!-
I tre ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli.
Hermione deglutì.
-G...Grangy???-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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hp3


Capitolo terzo.





Se c'era una cosa che Hermione non riusciva proprio a concepire, era il Quidditch.
Mentre si recava verso lo stadio, attraversando il giardino stretta nel proprio cappotto grigio, si ritrovò a rifletterci su.
Cosa diavolo c'era di così bello nel volare a metri e metri di altezza sorretti solamente da un esile manico di scopa?
E poi, cos'era quella fissa di giocare anche con la temperatura sotto lo zero, o con la pioggia battente?
Per non parlare della mania di lucidare il manico quasi tutte le sere!
No, decisamente la Quidditch-mania non l'aveva mai compresa.
Ma si dava il caso che i suoi due migliori amici giocassero nella squadra ormai da diversi anni, e che Harry, cercatore nonchè capitano,
le avesse chiesto di assistere agli allenamenti di quel pomeriggio.
-Sai, per un parere esterno!- le aveva detto.
Così, Hermione si ritrovò suo malgrado a salire i gradini di legno che conducevano agli spalti.
-Oooh, ma non lo trovate meraviglioso?-
Un coro di risatine la fece voltare: Un nutrito gruppetto di elementi di sesso femminile era appollaiato sulle tribune, e ridacchiava senza sosta, additando il campo.
Sorridendo sommessamente, Hermione sedette a qualche metro di distanza.
Dovevano essere le solite fan di Harry, che venivano a spiarlo durante gli allenamenti.
Si sistemò meglio il cappello bianco, in modo che le coprisse anche le orecchie, e tirò fuori il proprio libro di Antiche rune.
-E' così sexy!- trillò una delle ragazze.
-Oh, sì!- rispose un'altra portando le mani al petto -E guardate con che classe monta la scopa!-
Hermione ridacchiò, pensando suo malgrado all'ambiguità dell'esclamazione appena udita.
-E i suoi occhi?!- continuò un'altra.
-Oooh, non parlarmene!- sospirò una bionda -Di quell'azzurro così intenso!-
-Sono verdi, sceme!- pensò Hermione continuando a sfogliare il libro.
-E i suoi muscoli?!- incalzò una castana formosa -Così irresistibili?-
-E I CAPELLI?- cinguettò un'altra, ormai in estasi - Di quel rosso così... caldo!-
Il cuore di Hermione mancò un colpo.
Capelli rossi?
Lentamente alzò lo sguardo dal libro.
Harry non aveva i capelli rossi, decisamente.
-Non c'è niente da fare!- concluse una piccoletta coi capelli neri -Quel Ronald Weasley è veramente uno schianto!-
Il gruppetto si sciolse in sospiri di consenso.
Dallo shock, Hermione lasciò cadere il libro.
Da quando in qua Ron era uno schianto!?
Ok, era sempre stato molto carino e il profumo di Fred e George lo aveva reso ancor più... appetibile.
Ma certo non era mai stato circondato da sciami di ragazze innamorate.
Con una fitta di fastidio, Hermione raccolse il libro e si ritrovò a fissare in cagnesco il gruppetto, che continuava a ridacchiare.
Si riscosse solamente quando una di queste urlò -Oh! Hanno finito! Presto, andiamo all'uscita degli spogliatoi!-
Le vide schizzare via e si ritrovò a battere le palpebre, imbambolata.
Guardò il campo, vide la squadra atterrare e Harry agitare il braccio in segno di saluto.
Agitando appena la mano, si alzò in piedi e prese a scendere le scale per raggiungerli.
-Ehi, sei venuta!- esclamò Harry sorridendole raggiante, andandole incontro con la scopa in spalla.
Hermione fece un sorrisetto tirato.
-Allora?- domandò Harry apprensivo -Come pensi che sia andata?-
La ragazza si schiarì la voce, a disagio.
-Oh, ehm... Bene! Mi è piaciuta molto la tua... la tua...-
Si guardò attorno in cerca d'aiuto.
-La... L'azione di Ginny!- esclamò sollevata, indicando l'amica che era appena smontata dalla scopa.
-L'ho trovata molto... puntuale!-
Scrutò il viso di Harry, preoccupata.
Il ragazzo riflettè per qualche secondo, poi le fece un sorrisone.
-Sì, hai ragione. E' stata davvero brava!- decretò, lanciando uno sguardo tenero alla propria ragazza.
Hermione si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, che le si mozzò in gola quando vide Ron avvicinarsi.
Aveva i capelli scompigliati dal vento, e la divisa da Quidditch gli rivestiva il corpo in maniera perfetta.
-Ehi Harry, dove hai detto che devo mettere la... Ah, ma c'è anche Grangy!-
Le fece un sorrisone scintillante.
La ragazza rispose con una risatina isterica, poi guardò Harry in cerca di sostegno.
-Ah, devo restare a sistemare tutto ciò che abbiamo utilizzato. Mi dai una mano, Hermione?- le domandò con non curanza.
Un sorriso grato si dipinse sul volto della ragazza, arrossato dal freddo.
-Oh, sicuro, Harry!- esclamò allegra.
Ron aggrottò la fronte.
-Ma Harry, amico, resto io! Ho sentito che prima Ginny ti chiedeva di accompagnarla in biblioteca!-
Harry deglutì.
-Ma no! Voglio dire, non...non c'è fretta! Posso accompagnarla anche dopo!-
Ron scoppiò a ridere.
-Oh, andiamo Harry! Non vorrai mica dirmi che non hai capito che quella della biblioteca era solo una scusa? E' più che ovvio che mia sorella non vede l'ora di passare un pò di tempo con te per pastrugnarvi!-
Gli fece l'occhiolino e rise di nuovo.
Harry spalancò gli occhi dallo stupore.
Ron, che aveva sempre storto il naso davanti alla relazione tra lui e Ginny, ora lo incitava a pomiciare selvaggiamente con sua sorella.
-Su su!- esclamò allegro, dandogli una spintarella. -Andate e divertitevi!-
Harry lanciò uno sguardo rassegnato ad Hermione, poi si allontanò verso gli spogliatoi.
-Allora, Grangy!- esclamò Ron raccogliendo i Bolidi -Hai visto che parate spettacolari ho fatto?-
Hermione sospirò sommessamente.
-Ron, non ho guardato la partita. Mi sono portata il libro di Antiche rune e ho studiato.- ammise.
Il ragazzo, che normalmente si sarebbe offeso, ridacchiò e fece spallucce.
-Bè, c'era da aspettarselo!- disse saggiamente -E' così tipico di te!-
Hermione, che si era chinata per raccogliere la Pluffa, alzò lo sguardo.
-In che senso, scusa?- domandò inarcando le sopracciglia.
Ron sorrise.
-Bè, è abbastanza risaputo che non sei una fan sfegatata dello sport!-
La ragazza posò la Pluffa nella cassa con un pò troppa forza.
Poi si voltò a guardarlo, le braccia incrociate.
-Senza che tu faccia troppi giri, Ron!- esclamò -Che cosa vuoi dire?-
-Ma nulla, nulla!- replicò lui chiudendo le cinghie attorno ai Bolidi -Solo che, sai, quella di preferire i libri potrebbe essere una scusa!-
Alle sue spalle, Hermione fece un urletto indignato.
Ron ghignò, soddisfatto.
-Ronald Weasley!- esclamò lei con foga -Stai forse dicendo che odio il Quidditch perchè non sarei capace di praticarlo?!-
Voltandosi a guardarla, Ron si grattò la nuca.
-Bè- tentennò, fingendo di riflettere -Diciamo di sì!-
Hermione spalancò la bocca, pronta a ribattere.
Poi la richiuse.
In effetti, era sempre stata una frana negli sport.
Specialmente quelli che includevano il restare sospesi su una scopa ad altezze vertiginose.
Ma non avrebbe mai potuto ammetterlo.
Soprattutto non con Ron.
Soprattutto, non con QUEL Ron.
-Ah sì, eh?- sbottò offesa -Adesso ti faccio vedere io!-
Ignorando il sopracciglio alzato di Ron, si recò a passo di carica verso una delle scope abbandonate sul prato.
La afferrò, passò una delle gambe dall'altra parte del manico e attese.
Non aveva la più pallida idea di come si facesse per decollare.
-Ehm- mormorò, fissando il manico -Vola!-
Ron scoppiò a ridere, e lei diventò fucsia.
-Per Merlino, ti ordino di volare, maledetto pezzo di legno!- imprecò a denti stretti.
Il ragazzo dovette fare un notevole sforzo per non cadere a terra dalle troppe risa.
-Ok, ok!- ansimò dopo un po', asciugandosi le lacrime -Abbiamo constatato che il decollo non è il tuo forte!-
Hermione lo fissò in cagnesco.
Si sentiva una perfetta cretina, lì in piedi, con il manico di scopa in mano e le gambe aperte.
Ron si avvicinò sorridendo.
-Con permesso, signorina!- disse piano.
Si posizionò alle sue spalle, mise una gamba alla destra del manico e l'altra alla sinistra, e si sporse in avanti.
-Ora- spiegò, cingendola con le braccia e afferrando la parte del manico davanti a lei -Ti farò vedere come si vola.-
Hermione era combattuta.
L'orgoglio le imponeva di sentirsi arrabbiata, ma la voce di Ron nell'orecchio e il suo petto marmoreo alle sue spalle le davano i brividi.
-Pronta?-
La ragazza non fece in tempo ad aprire la bocca che Ron si slanciò verso l'alto, e la scopa si librò nell'aria.
-Per l'amor del cielo!- strillò Hermione terrorizzata.
Il campo da Quidditch diventava sempre più piccolo sotto di loro, e presto iniziarono a sfrecciare sui campi attorno ad Hogwarts.
-Ronald!- urlò lei, arpionandosi con la mani al manico e stringendosi contro la schiena di Ron -Rallenta!-
Ma Ron rise, si chinò in avanti e iniziarono a scendere in picchiata ad una velocità folle.
Hermione strinse gli occhi e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, finchè non sentì la scopa volare di nuovo in orizzontale.
-Allora- le sussurrò Ron in un orecchio -Pensi di poter fare di meglio, Grangy?-
La ragazza aveva la pelle d'oca, per il freddo e per la vicinanza di Ron.
Scosse la testa lentamente.
-Perfetto!- sorrise Ron. Sospinse la scopa verso l'alto e planò fino alla torre di Astronomia.
-Siamo arrivati, Signorina Granger!-
Hermione sussultò quando i propri piedi urtarono il pavimento.
Barcollando scese dalla scopa, e si poggiò ad una delle pareti di pietra grezza.
-Oh, Merlino!- gemette tenendosi lo stomaco -Sei... sei un idiota, Ronald!-
Ron, che era appena smontato con agilità dalla scopa, le sorrise.
-Ah, ma smettila, stai sempre a lamentarti! Dovresti ringraziarmi!-
-Ringraziarti!- esclamò Hermione isterica, togliendosi il cappello e passando una mano tra i capelli, più scompigliati che mai.
-Ringraziarti di cosa, di grazia?!-
Ron sbuffò.
-Se ti volti, lo capirai. Scommetto che nessuno ti aveva mai portata a vedere il tramonto da quassù!-
Le afferrò le spalle, costringendola a voltarsi verso il paorama.
Hermione rimase senza fiato.
Il Lago Nero, le guglie delle torri di Hogwarts, gli alberi della Foresta Proibita.
Tutto scintillava nella luce rossa e dorata del tramonto.
Ricacciando indietro il nodo che le si era creato in gola, Hermione si voltò a guardare Ron.
-Come...- balbettò -Come sapevi che i tramonti...-
-Me l'avrai detto un milione di volte, Grangy- la interruppe Ron con un sorriso -Che i tramonti e le stelle sono tra le poche cose che ti commuovono. Vedi che ti sto a sentire, ogni tanto?-
Hermione non potè fare a meno di sorridere, gli occhi enormi e scintillanti nella luce calda.
Lasciò che Ron le scansasse un ricciolo ribelle dal viso, e si sentì avvampare.
-Sei bella quando arrossisci- disse lui tranquillo, sorridendole.
La ragazza abbassò lo sguardo, le gote in fiamme.
-Perchè non mi guardi?- domandò lui gentilmente.
Hermione si morse il labbro inferiore.
Come poteva spiegargli tutto ciò che le montava dentro in quel momento?
La gioia, la confusione, lo stordimento, l'emozione.
Come poteva spiegargli i brividi che la attreversavano?
Come poteva motivare gli spasmi che la percuotevano quando la guardava negli occhi?
Lentamente alzò il viso, e trattenendo il respiro lo guardò.
Lui sorrise di nuovo, facendole mancare un battito cardiaco.
-Ron...- disse piano, torturandosi una ciocca di capelli -Io penso proprio che dovremmo andare.-
Il sorriso di Ron si spense un pò.
Le lanciò uno sguardo deluso, sospirando.
Ma poi drizzò le spalle, riprendendo subito vigore.
-D'accordo, Piccola Granger. Immagino che tu sia in crisi d'astinenza dai tuoi libri!- ridacchiò, passadosi una mano tra i capelli.
Hermione gli assestò un colpetto sulla pancia e fece una smorfia.
-Dai, monta su!- esclamò lui allegro afferrando la scopa.
Ma Hermione sorrise e scosse il capo.
-Sai- disse, alzando un sopracciglio- temo che dovrai fare il viaggio di ritorno da solo. Ne ho avuto abbastanza, di Quidditch!-
Ron scoppiò a ridere e salì sulla scopa.
-D'accordo Grangy, usa pure le scale. Ci vediamo a cena, Madame!-
Le lanciò un ultimo sorriso e si librò nell'aria.
Hermione lo osservò volare via, nel cielo che da rosso stava sfumando in azzurro scuro.
Posò la mano sulla maniglia della porticina scura, pronta a rientrare nel calore e nella solennità del castello.
Poi cambiò idea, sorrise, e si lasciò scivolare fino a sedere per terra, la schiena posata alla porta.
Abbracciandosi le ginocchia e sorridendo, pensò che quella sera sarebbe scesa più tardi a cena.
Aveva urgente bisogno di riflessioni e stelle.






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Io...io non so che cosa dire!
84 recensioni per 2 capitoli! ._.
Non mi è mai successa una cosa del genere!
Sono... Emozionata è dir poco!
Non so!
GRAZIE, GRAZIE DI CUORE!
E' una cosa tanto bella quanto gravosa: E' una grossa responsabilità soddisfarre così tante persone!
Vi irngrazio, e spero di non avervi delusi con questo capitolo!
A me è piaciuto molto scriverlo ^^
Ne approfitto per drivi che da oggi abbandono il mio nick da dodicenne, Minnieinlove, e divento Miza ^^
Perciò, sarò sempre io, ricordatevelo xD
Bene, di nuovo Grazissime, un bel bacio e a presto ;)
Attendo pareriiiiii :D
Minneinlove/Miza xD





   
 
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