Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Margareth    01/01/2006    6 recensioni
E' la storia di un'amicizia molto particolare tra Ginny e Draco..
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pochi giorni erano passati da quel loro litigio ma il clima teso e distaccato che aveva accompagnato quei tristi minuti era sc

Pochi giorni erano passati da quel loro litigio ma il clima teso e distaccato che aveva accompagnato quei tristi minuti era scomparso, come spazzato via dal loro bacio.

Entrambi avevano deciso di passare i pochi giorni che gli rimanevano per divertirsi a tutto spiano.

E così stavano facendo…

Era una calda sera di fine Agosto e una leggera brezza muoveva e animava gli alberi del boschetto accanto alla capanna di legno.

Draco e Ginny se ne stavano seduti sotto l’oleandro del giardino, la giovane seduta sulle ginocchia dell’altro.

“Ho vinto ancora!”

“E io che pensavo di essere il più bravo giocatore di scacchi mai esistito”

“Non hai ancora giocato con mio fratello”

“Ho sempre battuto tutti i miei compagni di stanza” continuò il biondino. La luce della luna illuminava il suo viso pallido e le labbra perfette..

“Questo perché ti sei sempre confrontato con dei gran imbecilli!”
Il ragazzo scoppiò in una calda risata “Già, probabilmente hai ragione”

“A proposito di compagni…” il volto di Ginny si fece incerto mentre scrutava le foglie del grande oleandro che si muovevano invitate dalla rilassata danza del vento “…sai io pensavo che magari mi potresti presentare Blaise”

Draco la guardò interrogativo

“Blaise - ripetè lei- Blaise Zabini”

“Grazie, lo so chi è. Perché ti interessa?”

“Al secondo anno avevo una cotta per lui” ammise

“Ma minuscola, piccola così!” Insistette facendo segno con le dita, vedendo lo sguardo corrucciato del compagno

“Ma non andavi mica dietro a Potter?”

“Infatti.E’ stata breve, solo perché una volta mentre mi davi fastidio è arrivato lui e ti distratto.Tutto qui. Ah, e poi mi ha anche fatto l’occhiolino, mentre tu non guardavi. E comunque io non andavo dietro a Harry io ero innamorata di Harry”

“Tu dimmi che traditore!” Draco non aveva fatto minimamente caso all’ultima frase pronunciata dalla Weasley e con il pugno alzato e un sorrisetto ironico stava mandando tutti gli accidenti possibili all’amico…era evidente però che non li pensava.

“Allora me lo presenterai?”

Il biondo osservò lo sguardo implorante di Ginny “Credo che di lui mi potrei anche fidare…”

“Evviva, grazie!”

“… ma non ho ancora deciso. Dovremo stare attenti, a scuola, ma potrebbe comunque venirmi utile. E’ l’unico amico che non è figlio di Mangiamorte e potrebbe proteggerti nel caso si scoprisse o mi succedesse qualcosa”

“Ma non ti succederà niente..hai promesso che non saresti diventato come tuo padre!”

“E non lo diventerò, ma io faccio parte di quella famiglia, benché non ne sia felice e non è facile sottrarsi al volere del Signore Oscuro”

La rossa guardò preoccupata verso il cielo…chissà se sarebbero riusciti ad avere ancora momenti tranquilli come quell’estate…sarebbero mai potuti stare insieme senza la paura di essere scoperti, o peggio, uccisi?

 

Quando rientrarono nell’accogliente casa di legno erano da poco passate le undici. Fuori cominciava a fare freddo e entrambi avevano deciso di ritornare al loro vecchio divano.

Ginny si sdraiò con ben poca grazia mentre Draco la imitò, con movimenti molto più eleganti.

La televisione trasmetteva in diretta le gare Olimpiche di ginnastica artistica e come era solita fare, la ragazza si mise a commentare ogni ginnasta che si stava esibendo.

“Guarda, non trovi che sia magnifica?…I suoi movimenti, sono così perfetti! E i vestiti…come mi vedresti con addosso uno di quei body? “

Lui ridacchiò “Si vedrebbe quanto in realtà sei grassa”

“Ma brutto antipatico!” Ginny lo colpì in testa con il telecomando, non troppo forte

“Ehy dico sul serio…per sollevarti e portarti a letto quando ti addormenti sul divano mi ci vorrebbe una gru!”

“Ma non esagerare! Se hai un pessimo fisico non è certo colpa mia!”

“Chi io? Dico, mi hai visto bene..No, perché non so se ti rendi conto che stai parlando al ragazzo più corteggiato di tutta Hogwarts”

“Ah! Perché non sanno come sei veramente…”

“Solitamente lo scoprono dopo poco..”fece lui con un ghigno

“e non mi sembra che dispiaccia a nessuno”

Ginny non rispose mentre il ragazzo le si avvicinava

Nel momento esatto in cui le loro labbra si sfiorarono una voce risuonò nella stanza

“Ehm, scusate, non vorrei disturbarvi ma dovrei proprio parlarvi”

La rossa al suono di quella voce sobbalzò mentre Draco si allontanò all’improvviso

“Hermione!! Che ci fai qui?” Ginny si trascinò per terra, fino al camino

“Te l’ho detto, vi devo parlare…anzi vi devono parlare. Hanno insistito per darvi loro la notizia, io sono venuta solo ad avvisarvi…non volevo che vi faceste trovare in certe situazioni da tuo fratello..” Hermione ridacchiò sommessamente

“Ciao Draco, come va?” disse poi spostando l’attenzione sul ragazzo che, a dispetto d qualunque previsione era arrossito debolmente

“Tutto bene grazie. Tu?”

“Anche io!”rispose con un sorriso “Mi raccomando evitate effusioni per almeno due minuti, il tempo necessario all’arrivo di Ron e Harry! Io vado, ciao!” e scomparve tra le fiamme

Il biondino guardò stupito la rossa

“Che c’è? Te l’avevo detto che l’ha presa bene…”

“Si lo so…ma non pensavo così bene. Insomma, sembrava quasi felice”

“E’ un bel momento per lei, ora che si è messa con-”

“Ginny!”

Lei si voltò di scatto

“Harry!Ciao! Come sono felice di vederti!”

“Non dirlo a me! Allora, come va?”

“Magnificamente e tu?”

“Pace assoluta da quando tuo fratello e Hermione si sono messi insieme”

“Già, lo immagino! Allora che dovete dirci?”

Lo sguardo di Harry si spostò per un attimo su quello di ghiaccio dell’eterno rivale. La fronte si corrucciò mentre gli occhi si facevano freddi e inespressivi

“Malfoy”

“Potter” Per un momento negli occhi del biondino Ginny rivide il Serpeverde di un tempo…poi tutto torno come prima

“Buone notizie” esclamò il moro tornando a rivolgersi all’amica “Stanno venendo a prendervi. Sono partiti stamattina da Londra e contano di raggiungervi entro domani pomeriggio…se tutto va bene sarete a Hogsmeade tra circa tre giorni. Noi vi aspetteremo lì. Io, Hermione, Ron i tuoi genitori.. e tuo padre.”

“Ma perché a Hogsmeade?” intervenne la Weasley

“Da lì andremo ognuno per la sua strada, scortati da 5 Auror a gruppo”

“Capito!Sono felice, tra poco rivedrò la mia mammina!”

Harry sorrise.

“Bene. Ora ti faccio salutare tuo fratello.”

E anche lui scomparve, sostituito da un viso pieno di lentiggini e capelli rossi

“Ehy, ciao sorellina!”

“Ron! Che bello vederti! Come te la passi brother?”

“Alla grande sister!” Entrambi scoppiarono a ridere

“Non vedo l’ora di rivederti fratellone!”

“E la cosa più bella è che non sarai costretta a ritrovarti davanti quel brutto muso ogni volta che ti svegli!”Ginny si irrigidì mentre il rosso faceva un cenno al Serpeverde ancora seduto sul divano

Malfoy, con grande stupore di Ron non reagì. Si alzò e si diresse verso il corridoio, scomparendo alla vista.

Pochi secondi dopo un gran rumore invase la stanza seguito dalla porta che sbatteva

“Cavoli! Ha imparato a controllarsi, non mi sembra vero”

Lei sorrise “Senti allora ci vediamo.. da un bacio a mamma e papà”

“Lo farò. Ciao Ginny”

“Ciao Ron”

Aspettò di veder scomparire il fratello, poi si diresse a passo spedito verso l’ingresso. Scavalco gli ombrelli che Draco aveva rovesciato in preda alla rabbia e uscì nel buio della notte

 

 

 

Il biondo Serpeverde era in piedi vicino alla staccionata e guardava il cielo stellato, illuminato dalla luna. Gli si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla

“Draco…che c’è? Perché hai tirato un calcio al portaombrelli?”

Lui si girò. I suoi occhi erano terribilmente tristi

“Ginny…quante persone mi odiano come tuo fratello?”

“Ma che dici?”

“Se solo non fossi nato in quella famiglia, in quella maledetta famiglia. Se solo avessi avuto dei genitori come i tuoi, quanti amici avrei?Invece di avere intorno persone come Tiger e Goyle che mi obbediscono solo perché sono sommerso dai soldi!!”

Il ragazzo tirò un pugno al tronco dell’albero. Le foglie sui rami tremarono impercettibilmente mentre il sangue comincio a sgorgare sulla mano dalla pelle candida e liscia.

“Draco!” Ginny lo raggiunse e gli prese la mano tra le sue. Esaminò le ferite e asciugò parte del sangue con un lembo della maglietta ma quello ricominciò a scorrere copioso

“Ascolta” disse con dolcezza “ non è colpa tua se sei nato a Malfoy Manor e sei pieno di soldi, né se tuo padre e Voldemort vogliono che tu diventi un Mangiamorte.

Ma l’unico padrone della tua vita sei tu. Tu decidi cosa diventare con le scelte che fai, con i gesti che compi. Solo tu puoi cambiare il tuo destino, e nessuno può costringere un cuore buono e sincero a diventare un assassino. Devi scegliere tu cosa fare.”

Il biondo evitò il suo sguardo rimanendo voltato verso il bosco.

“Ora vieni, hai bisogno di essere medicato”

Il Serpeverde seguì la rossa in casa fermandosi a raccogliere portaombrelli e contenuto nel corridoio e asciugandosi con la manica della maglia il viso bagnato.

Quando entrò in salotto Ginny lo invitò a sedersi sul divano.

Mentre fasciava le sue ferite, all’improvviso sorrise “Poi, chissà. Magari se non fosse andato tutto in questo modo non saremmo mai diventati amici”

Finalmente sorrise anche lui  “Già, chissà”

“E non avrei assaggiato i tuoi manicaretti!”

“Mi sa che sarebbe stato meglio. Da quando siamo qui il tuo peso è come minimo raddoppiato!”

“Ancora con questa storia?!? Guarda che io sono leggerissima!”

“Si, certo. In effetti sei la più leggera……elefantessa che conosca!”

“Sei davvero antipatico!”

Draco scoppiò a ridere di fronte al viso imbronciato e terribilmente dolce di Ginny che continuava imperterrita a medicargli le ferite senza guardarlo, fingendosi offesa. Neanche la fine della risata cancellò il sorriso allegro che si era formato sul suo viso

“Sai Weasley..”disse divertito “..credo proprio di essermi innamorato di te”

 

 

Il giorno dopo Draco e Ginny si alzarono di buon’ ora e dopo una veloce colazione cominciarono a girare per casa in cerca di tutto ciò che in quei mesi avevano seminato per le stanze. La ragazza continuava a ripensare alla frase pronunciata dal ragazzo la sera prima

“sai Weasley…credo di essermi innamorato di te”

E lei cosa aveva fatto? L’aveva guardato e gli aveva sorriso timidamente, proprio come una vera stupida!

Ma io dico, per quale assurdo motivo non aveva trovato altro di meglio da fare che sorridere? Poteva baciarlo, o abbracciarlo e invece gli aveva sorriso!

Lui comunque non doveva esserci rimasto particolarmente male perché se ne andava in giro fischiettando allegramente e mettendo a posto qua e la dove trovava qualcosa in posizioni che non gli andavano a genio.

La rossa fece spallucce e ricominciò a mettere le cose nel suo zaino

Verso mezzogiorno sentendo un odorino invitante si diresse trotterellando in cucina dove trovò l’amico ai fornelli con addosso il solito grembiule

“Che c’è di buono?” disse apparecchiando

“Per l’ultimo giorno di vacanza lo chef offre tagliolini al salmone, speck e patate”

“Mmmm buono!”

“Avanti siediti e mettiti comoda al resto penso io”

Ginny lo osservò muoversi da una parte all’altra dell’angolo cottura con movimenti eleganti e precisi, perfettamente calibrati per non rischiare di rovesciare gli splendidi piatti che stava preparando. Era rapita dai gesti del biondino e all’improvviso si sentì come una stupida ragazzina alle prese con la sua prima cotta. Ridacchiò mentre finalmente il pranzo veniva servito.

“Cha hai da ridere?”

“No, niente. Pensavo che mi mancherà questa casa” mentì

“Sei troppo sentimentale.”

“Forse”

Quando finirono di mangiare prepararono i loro zaini davanti alla porta per essere sicuri di non dimenticarseli, poi Ginny si sdraiò sul letto in quella che per 3 mesi era stata la sua camera mentre Draco uscì in giardino.

Non lo rivide per una buona ora e mezza, quando entrò nella stanza con l’aria soddisfatta

“Ho raccolto tutti i pomodori e le verdure che potevo, almeno non andranno persi. Ne ho messi un po’ anche nel tuo zaino”

“Ah, grazie mille!”

“Ti rendi conto che tra 10 giorni ricomincia la scuola?”

“Già. Queste vacanze sono passate in un lampo..e io devo fare ancora più della metà dei compiti…che palle”

“Senti, ti va un succo d’arancia? Sto morendo di caldo”

“Si, perché no”

I due si alzarono e si diressero in cucina. Stavano sorseggiando due freschissime bevande quando la porta si aprì all’improvviso

“Ragazzi! Siete qui?”

Un uomo di circa 30 anni con capelli e occhi scuri entrò nella stanza. Era alto e robusto, teneva in mano la bacchetta e vestiva la divisa degli Auror.

Quando li vide fece cenno a qualcuno fuori dalla porta di entrare e in pochi secondi la casa fu invasa da una quindicina di uomini.

Il primo gli si avvicinò sorridendo “Ciao, io sono Robert Wellington e sono stato incaricato di riportarvi a casa. Draco e Ginny, giusto?”

I due annuirono

“Bene. Se mi date i vostri bagagli possiamo ripartire tra poco, il tempo di far riposare i miei uomini.”

“Sono già nell’ingresso” rispose Draco  indicando il corridoio “Se avete fame ci sono degli avanzi di speck e patate e delle ottime arance. Scusate non ho pensato al fatto che avreste avuto appetito”

“Non ti devi preoccupare, ognuno di noi è equipaggiato a dovere ma saremo felici di finire il vostro pranzo” Fece l’occhiolino ad entrambi e sussurrò “Se avete ancora qualcosa da fare…è il momento giusto, prima di tornare nel mondo reale”

 

 

 

Draco uscì in giardino. La casa era invasa dagli Auror. C’era chi mangiava, chi beveva, chi stava semplicemente seduto sul divano. In pochi momenti la calma di quel luogo era stata stravolta ma lui non ne era particolarmente dispiaciuto. Dopotutto per ben tre mesi gli unici rumori che aveva sentito erano stati  il cinguettio degli uccellini e qualche scoiattolo che viaggiava sui rami degli alberi.

Ginny se ne stava in piedi vicino all’oleandro, osservando i movimenti delle foglie.

Le si avvicinò “Ehy”

“Ehy” La rossa si girò incontrando gli occhi grigi del biondo. Il suo viso era sorridente ma bagnato dalle lacrime che tuttora scendevano sul suo viso

“Avevamo promesso di non essere tristi”disse passandole un braccio a cingerle i fianchi

“Non sono triste. Sono felice”

 

 

Ormai si era fatta sera e Ginny osservava scorrere il paesaggio dal finestrino della carrozza che li trasportava *.

Di fianco a lei Draco stava leggendo un libro che aveva preso dalla capanna.

“Dimmi una cosa”

“Mh?” il suo sguardo si spostò dalle pagine al viso della Weasley

“Secondo te potremo tornare qui l’estate prossima?”

“Non so. Piuttosto, guarda qui”

Il Serpeverde tirò fuori dalla tasca esterna dello zaino un fagottino di carta e glielo porse

“Aprilo”

Lei obbedì. I suoi occhi brillarono quando incontrarono un paio di fiori rosa e qualche rametto

“Sono i fiori di Holly!” esclamò guardando il ragazzo

“Ho pensato che, stupida come sei, ti sarebbe mancato quell’albero e così, mentre tu te ne stavi sdraiata sul letto ne ho presi un po’. Potrai avere un altro Holly nell’attesa di rivedere quello originale”

“Grazie”disse saltandogli al collo “Ti voglio bene!”

 

 

 

Quando arrivarono a Hogsmeade il giorno dopo, mezzogiorno era passato da un pezzo.

Scesero dalla carrozza senza rivolgersi nemmeno uno sguardo, per paura di tradirsi.

Ognuno si diresse verso la sua famiglia e mentre veniva abbracciata e stretta da tutti Ginny penso che la loro avventura era davvero finita. Lanciò uno sguardo verso i Malfoy e si accorse che anche Draco la guardava. Sorrise debolmente per non attirare l’attenzione, stringendo delicatamente uno dei rami di Holly.

Draco le rispose passandosi la mano su quella ferita e sorrise anche lui.

Proprio mentre si avviava verso la carrozza che l’avrebbe riportata a casa, si sentì richiamare

“Weasley!!”

Si girò di scatto. Draco era fermo sulla collinetta e la osservava allontanarsi con le mani intorno alla bocca a mo’ di megafono, la faccia apparentemente minacciosa

 

“Ricordati una cosa! Non finisce qui!”

 

Sorrise mentre suo fratello le si avvicinava

“Lascia perdere quel cretino! Ti proteggerò io”

“Ron, Ginny non ha affatto bisogno di essere protetta e poi smettila di insultare  gli altri”

“Gli altri? E’ Malfoy!”

“Questo non ti autorizza a metterti al suo livello.”

Sentì Ron sbuffare poi Hermione la abbracciò da dietro, spingendola in avanti

“Fatti forza sono solo dieci giorni”

“Lo so, non ti preoccupare. Sto benissimo!”

“Bene! Sono contenta di riaverti qui. Mi raccomando devi raccontarmi tutto!”

“Anche tu!”

“Ok. Ne parliamo stanotte?”

“Perfetto”

“Sai…non vedo l’ora di conoscere il tuo Draco”

La rossa non riuscì a trattenere un sorriso. Si voltò.

Il biondo era ancora sulla collinetta e immaginò che i suoi genitori stessero parlando con gli Auror.

Controllò che nessuno la guardasse poi lo salutò con la mano e Hermione la imitò

Draco rispose agitando le braccia in aria, sorridendo.

 

 

 

 

*Draco e Ginny viaggiano su una carrozza volante, circondati dagli Auror

 

 

  Ho finito la ff anche se non mi sembra vero!! Un po’ mi dispiace perché mi sono divertita a scriverla ma ho già in mente un seguito…

Un grazie speciale a tutti quelli che l’hanno letta!!!

 

Terry: Hai ragione draco è dolcissimo…chi l’avrebbe mai detto?ti è piaciuto il finale?J

Kiaretta: grazie mille! Spero tanto che ti sia piaciuto questo chap perché  a me è piaciuto un bel po’!! Fammi sapere!
Gea_Kristh: per la risposta alla tua domanda…dovrai aspettare il seguito! Intanto fammi sapere che ne pensi di qst chap!

 

 

1 bacione a tutte e tre!

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Margareth