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Autore: Marzia93    08/02/2011    5 recensioni
In questa fanfiction ho voluto creare una nuova vita per Harry.
Unisce il personaggio di Harry Potter con il mondo del Signore degli Anelli.
Dal capitolo uno:
"Il tuo corpo è morto"
[..]
"No Harry, non puoi tornare"[..]
"Vedi..il tuo corpo è morto, perciò la tua magia si è unita a quella di Voldemort e, visto che essa ti appartiene e fa parte di te, si è fusa con la tua anima[..]"
"[..]ma esistono altri mondi, dove tu non esisti ed è possibile creare un corpo per te, così potrai averne accesso[..]"
Hehe, lo so è poco ma se volete di più leggete ^.^
Fase di bataggio, ringrazio la mia Beta!! senza di lei, che corregge i miei molti errori morirei!! ^.^
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Titolo: Dal principio, nuova vita
Capitolo 3: L'Anello
Autore: Marzia93
Beta: Ginevrasux

I personaggi citati in questa storia appartengono a Joenne K. Rowling. E J.RR. Tolkien, non scrivo questa storia a scopo di lucro ma per divertimento personale .

 






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''…naturalmente verrà anche Harry, il nostro ragazzo misterioso.''

Mi giunse quest’ultima frase all’orecchio, facendomi sgranare gli occhi e focalizzare tutta la mia attenzione su di loro.

 

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''Come?'' chiesi cautamente, con la speranza di aver capito male.

''Non avrai pensato che ti avremmo lasciato qui? Un ragazzo tanto giovane come te venuto dal nulla e con delle informazioni così preziose non può restare a Gran Burrone!'' mi disse Gandalf, un vecchio stregone.

Io deglutii e lo squadrai meglio. Indossava una veste lunga e un po’ sciupata dal colore grigio e un cappello a punta, aveva sopracciglia folte e i lunghi capelli banchi, così come la lunga barba che gli arrivava fino alla vita, gli conferivano un aspetto saggio.

Per quanto la sua aura fosse nascosta, riuscii a percepirla, e mi resi conto che non era ancora del tutto sviluppata, cosa alquanto strana tenendo conto della sua età.

Gli occhi azzurri erano molto simili a quelli di Silente, possedevano, infatti, lo stesso luccichio che caratterizzava lo sguardo del mio vecchio mentore.

In lui non potei fare a meno di vedere Silente.

Guardando attraverso i suoi pensieri, mi accorsi che anche le loro idee erano molto simili. Infatti, credeva nel bene superiore e nel fatto che i sacrifici erano inevitabili. Oltre a questo, avevano anche lo stesso animo nobile e la stessa voglia di salvare più vite possibili.

Continuai a sondare la sua mente e mi resi conto che, a differenza di Silente, Gandalf non si fidava di me. Ma questo era più che lecito, visto che non mi conosceva e non sapeva se stavo dalla loro parte o da quella del nemico. Ma figuriamoci! Non avevo alcuna intenzione di partecipare a un'altra guerra. Se lo potevano scordare!

''Come ha detto lei, io sono solo un ragazzino" dissi guardandolo negli occhi ''come potrei mai esservi utile? La vostra è un'impresa non da poco e non penso che vogliate obbligarmi ad affrontare tutti quei pericoli, specialmente perchè non vi sarei affatto utile per affrontare questo viaggio folle.'' continuai con astuzia, facendo leva sul suo senso di giustizia, ormai certo di essere riuscito a convincerlo a farmi rimanere a Gran Burrone.

''Per quanto tu ritenga questo viaggio folle, è indispensabile se vogliamo vivere nel mondo così com'è ora! E per quanto riguarda la tua utilità, sicuramente comprenderai tu stesso che saresti più utile con noi, che qui a Gran Burrone. Inoltre, per noi potresti essere un pericolo, in quanto potresti essere una spia di Saruman o Sauron, perciò non possiamo lasciarti andare in giro con informazioni così riservate.'' ribatté Gandalf.

Mi sentii come una bestia in gabbia. Se mi rifiutavo di seguirli, molto probabilmente avrei confermato che io fossi una spia e, sicuramente, mi avrebbero trascinato con loro utilizzando la forza. Ma accettare di seguirli senza lottare sarebbe stato come dargliela vinta.

'E dai Gandalf…è solo un ragazzo ed è troppo giovane per essere una spia. E poi è più che normale che non voglia venire! Ci saranno troppi pericoli da affrontare, è normale aver paura!'' disse un Nano, attaccandomi nell'orgoglio. Lo fissai assottigliando gli occhi. Se ben ricordavo il suo nome era Gimli.

Grandi cose avevano fatto i Nani, avevano costruito alloggi nelle rocce, erano artefici delle sculture più belle in questo mondo, riuscivano a modellare la roccia come fosse creta…e a quanto pare a scalfire il mio orgoglio!

''Vengo!'' esclamai prima di accorgermene, mentre rievocavo le immagini rubate dalla sua mente. 'Che sia maledetto il mio dannato orgoglio Grifondoro!' pensai subito dopo, ma ormai era troppo tardi, il danno era fatto.

Sospirai affranto, mentre gli altri si accordavano per la partenza, maledicendomi per la mia impulsività, che, nonostante la mia parte Serpeverde, non mancava mai di farsi sentire.

In quel momento mi venne in mente il bagliore che mi aveva attirato in questo guaio, collegandolo con l'Anello del Potere. Mi guardai intorno cercando di scorgerlo incuriosito e lo vidi.

Un Anello fatto d'oro, brillante come non ne avevo mai visti prima, ma, soprattutto, potente…oh si! Riuscivo a percepirlo, specialmente quella presenza che stava cercando di infrangere i miei scudi occlumantici. Fortunatamente, però, quando sconfissi Voldemort, ereditai i suoi poteri, inclusa la sua vasta conoscenza, perciò non ebbi problemi a tenere alto il mio scudo mentale e ad espellere la presenza invasiva.

Avvicinandomi per analizzarlo meglio, mi accorsi che quel oggetto era una specie di Horcrux, ma per distruggerlo doveva per forza essere buttato nel baratro infuocato dal quale era stato creato, perché, se avessi provato a farlo io, il potere che conteneva, una volta liberato, avrebbe avuto bisogno di un posto dove stare. Ma, visto che il suo padrone non possedeva un corpo e la sua anima era viva solo grazie all'Anello, sarebbe stato impossibile per Sauron ospitare una tale quantità di potere, per di più allo stato grezzo, poiché appena liberato.

Perciò, nel peggiore dei casi, sarebbe rimasto libero, portando la Terra a una devastazione assoluta, assorbendo qualsiasi tipo di energia presente al suo passaggio.

C’era anche la possibilità che sarei riuscito a farlo disperdere, ma mi costerebbe una quantità immensa di energia e rischierei di morire, anche prima di riuscire a distruggere l'Anello. C’erano troppe protezioni applicate, per non parlare di quella del controllo mentale, una specie di Imperio per controllare chiunque. Era proprio vera la frase: un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli. 

"È meglio se ti allontani da quel Anello, ragazzo! Ha il potere di corrompere menti anche più forti della tua.'' mi arrivò, da dietro le spalle alle orecchie, la voce di Aragorn, ''Comunque ti volevo chiedere scusa per il mio comportamento, ma durante il consiglio non abbiamo affrontato argomenti di poca importanza e scoprire che qualcuno stava origliando, per di più uno sconosciuto, ha influenzato il mio giudizio.'' continuò con voce gentile.

''Fa niente, avrei agito come te nella tua situazione.'' dissi divertito e leggermente sorpreso, mentre prendevo l'Anello in mano e mi voltavo verso di lui. Non mi sorpresi affatto delle facce abbattute e rassegnate delle presone intorno a me, che, suppongo, pensassero che l'Anello fosse riuscito a corrompere un'altra persona. 

''Questo oggetto non ha alcun potere su di me!'' esclamai divertito e guardandoli negli occhi beffardo. Lo sguardo di Gandalf saettò dall'Anello a me per un paio di volte, per poi posarsi, infine, su di me scettico.

''Se non sbaglio il portatore dell'Anello è Frodo, il Mezzuomo.'' continuai impassibile allo sguardo dello stregone, individuando l'Hobbit e porgendogli l'Anello, come se fosse un comune oggetto senza valore.

Agli sguardi scioccati dei presenti mi scappò un sorriso 'questa gente non sa proprio cos'è la magia e in quanti modi la si può utilizzare ' pensai.

'' Com’è possibile?' 'mi chiese Elrond.

''Chieda allo stregone…'' ribattei secco, per nulla intenzionato a far loro sapere che ero un mago, per poi continuare ''…ora, se volete scusarmi, potrei avere una stanza? Vorrei riposare e prepararmi per l'imminente viaggio.''



Colgo l'occasione per ringraziare ginevrasux, per le sue fantastiche correzzioni ^.^

 

  
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