Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: Unsub    09/02/2011    16 recensioni
Procedo con passo marziale verso l’altare, dove lo sposo mi attende. I miei occhi si spostano con studiata indifferenza sui presenti. Per lo più nobili curiosi di vedere l’ambiguo Comandante Oscar Françoise de Jarjeyes che si sposa.
E se il Generale non fosse così sprovveduto da non calcolare che la dinastia dei de Jarjayes sarebbe finita con Oscar? E se qualcuno gli suggerisse un piano alternativo? Cosa sarebbe successo se...?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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4 Eccoci alla grande rivelazione! Chi sarà il misterioso fidanzato? XD


1774

André, gli occhi sgranati e la bocca spalancata, cercava di seguire il discorso che il Generale gli stava facendo. Era come inebetito e continuava a dirsi che probabilmente aveva frainteso, aveva capito male, oppure era ancora vicino ad Oscar, intento a vegliarla, e si era addormentato ritrovandosi in uno degli strani sogni che faceva ultimamente.
-    André? – il conte de Jarjayes lo guardava fisso, probabilmente gli aveva fatto una domanda che il ragazzo non aveva recepito perso nei propri pensieri.
-    Scusate, signore – batté le palpebre un paio di volte e corrugò la fronte.
-    So che tutto ciò ti giunge inaspettato, ho fatto di tutto per mantenere il segreto in questi anni – Auguste gli diede le spalle e cominciò a guardare fuori dalla finestra – La cosa deve essere affrontata quanto prima, sono sicuro che converrai con me che il fatto che mia figlia sia ancora nubile può pesare sul futuro del nostro casato.
-    Non capisco signore.
-    Il fatto che ti abbia adottato fa di te il mio unico erede maschio, quindi Oscar deve sposarsi e ormai comincia ad essere un problema da affrontare repentinamente. Le altre mie figlie si sono sposate molto prima dei diciotto anni, mentre lei ha seguito la carriera militare potendo procrastinare questo importante passo.
-    Volete farla sposare? – André trasecolò al pensiero che la sua adorata Oscar potesse sposare un altro uomo – Qualcuno ha già chiesto la sua mano?
-    Non è necessario, Oscar è fidanzata già da quando aveva sette anni, credo che ormai sia giunto il momento che la sua situazione venga “ufficializzata”.
-    Volete costringerla a lasciare l’uniforme? – il cervello del ragazzo lavorava a ritmo serrato cercando una soluzione che evitasse alla sua amata un tale destino.
-    Questo dipenderà dal suo futuro marito.
-    Con… chi è… - non riusciva neanche a pronunciare la parola “fidanzata” riferito alla SUA Oscar.
Il Generale finalmente si girò ad osservarlo di nuovo, con un leggero sorriso sulle labbra.
-    Nessuno ha ancora messo al corrente questo giovanotto dell’impegno che abbiamo preso. Certo se lui o Oscar rifiutassero… sicuramente troverò qualcun altro disposto a sposarla, in fin dei conti per molti sarebbe un onore imparentarsi con il nostro casato. Non credi, figlio mio?
L’ex servo strinse i pugni, maledicendo il destino crudele che stava per separarlo dalla ragazza di cui era innamorato da sempre. Neppure tutte le ricchezze della famiglia de Jarjayes sarebbero mai riuscite a consolarlo di quella perdita così dolorosa.
-    Credo che sia giunto il momento di tornare da Oscar, mia sorella avrà finito di spiegarle la situazione – si incamminò con passo sicuro verso la porta, seguito dal ragazzo che continuava a guardare per terra – Due cose André.
-    Ditemi signore.
-    Da oggi in poi chiamami padre – gli posò una mano sulla spalla con fare paterno – Inoltre non potrai più rimanere da solo con Oscar in una stanza con la porta chiusa.
-    Come? Perché s…. padre? – sarebbe stato difficile imporsi di chiamarlo con quell’appellativo, prevedeva che gli ci sarebbe voluto qualche tempo per adeguarsi alla nuova situazione.
-    Non vorrai che ci siano ombre sulla sua virtù? – accolse il gesto di diniego dell’altro con un sorriso – Bravo, ragazzo mio, meglio che la reputazione della tua fidanzata sia immacolata.
Nell’afferrare il senso di quella frase, André tornò a sgranare gli occhi e spalancare la bocca. Sentì qualcosa sciogliersi dentro mentre un pensiero si faceva largo in lui “Allora Dio esiste”, subito dopo si pentì sapendo che per Oscar probabilmente non sarebbe stato così piacevole essere messa al corrente del nuovo legame che li univa.
Qualsiasi cosa succeda, ti giuro che ti proteggerò e cercherò di renderti felice. Ieri tu hai offerto la tua vita per me ed un giorno, se sarà necessario, io darò la mia vita per te”.

Oscar era appoggiata ai cuscini del suo letto, aveva la testa voltata verso le vetrate e le mani abbandonate in grembo, lo sguardo perso nel vuoto e il viso pallido e tirato. Sua zia era in piedi in fondo al letto con la pergamena stretta fra le mani e continuava a guardarla, aspettando un qualsiasi tipo di reazione da parte della ragazza.
-    Oscar? – provò a chiamarla per riscuoterla.
-    Cos’altro dovete dirmi zia? – il comandante assunse l’espressione di freddo distacco per cui era famosa fra i suoi uomini – Qualche altra sorpresa?
-    No – la donna si avvicinò di nuovo e le posò la propria mano su quelle fredde della ragazza – Solo una costatazione: pensa solo che la tua situazione poteva essere peggiore.
-    Peggiore di così? – chiese Oscar alzando un sopracciglio.
-    Potevi essere data in sposa ad un perfetto estraneo con il doppio dei tuoi anni, qualcuno che ti avrebbe maltrattata e non avrebbe mai accettato il fatto che tu ti vesta come un uomo e abbia intrapreso la carriera militare. Pensa a questo prima di piangerti addosso e maledire me, tuo padre e il tuo fidanzato.
Oscar guardò attentamente sua zia, era la prima volta che sentiva quel tono di voce, niente freddezza solo una viva partecipazione al suo tormento. Sembrava quasi “umana” in quel frangente e si chiese cosa nascondesse dietro quella maschera di freddezza ed aridità per cui era famosa a Versailles. Si impose di non provare simpatie per sua zia che aveva pianificato tutto questo con il consenso di suo padre. Erano due traditori che avevano giocato con la sua vita e con quella di André, causando un dolore profondo solo per il bene del casato.
Non riusciva ad essere arrabbiata con André, che sicuramente era stato all’oscuro di tutto fino a quel momento. André era un amico fedele e sincero, se avesse sospettato qualcosa l’avrebbe messa in guardia, non avrebbe permesso che sua zia la prendesse così alla sprovvista e sicuramente avrebbe insistito per essere lui stesso a spiegarle la situazione. Li avevano trattati come due marionette ed ora erano costretti a piegare la testa.
In fin dei conti sua zia aveva ragione, almeno il suo “fidanzato” era qualcuno che lei aveva sempre considerato un amico, qualcuno che la conosceva ed apprezzava per quello che era. Eppure come potevano pensare che venisse qualcosa di buono da quel matrimonio, visto che André era stato abituato a vederla sempre come un uomo e lei lo vedeva come un fratello? Si tormentò pensando che ci doveva essere una soluzione, il problema era che lei non la vedeva troppo scossa da quella ridda di rivelazione che l’aveva sommersa come un fiume in piena.
Se André avesse rifiutato di prenderla in sposa, suo padre l’avrebbe data a qualche nobile debosciato ansioso di imparentarsi con quella nobile e antica famiglia ed avrebbe provveduto a trovare una nobile smorfiosa che potesse essere la nuova contessa de Jarjayes. No! Questo era intollerabile!
Era meglio che tutta quella faccenda si risolvesse all’interno della famiglia, senza coinvolgere estranei che avrebbero reso tutto più complesso e magari avrebbero avuto da ridire sul legame che univa loro due. Si rese conto per la prima volta che non avrebbe più goduto della libertà che le era stata concessa fino a quel momento e che il suo rapporto con André sarebbe inevitabilmente cambiato, dovendo ora seguire le regole ben precise che disciplinavano la loro nuova situazione.
Mentre pensava tutto questo, vide suo padre ed André entrare nella sua stanza, entrambi con uno sguardo grave. Si preparò ad ascoltare la sua sentenza e a pagare il prezzo della vita che aveva condotto fino a quel momento. Un sorriso amaro le piegò le labbra, mentre diceva mentalmente addio ad Oscar Françoise de Jarjayes il Comandante delle Guardie Reali, a favore di Oscar Françoise de Jarjayes la fidanzata del figlio adottivo di suo padre.
Niente sarebbe stato più lo stesso ed i cambiamenti la spaventavano.

Continua…
   
 
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