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Autore: Ili91    10/02/2011    3 recensioni
Raccolta di one-shot su momenti diversi per varie coppie di Kodocha.
Tratto dalla prima one-shot:
Infuriata, si tirò su a sedere, prese il cuscino da dietro la schiena e lo colpì ripetutamente. - Hayama, sei un idiota! - strillò.
Akito si svegliò e istintivamente si coprì il volto con le mani. - Ah, sei impazzita? - si lamentò.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Love in Kodocha: special moments - 6° capitolo Nota: L’idea mi è venuta vedendo una meravigliosa immagine di Deep Clear (il cross-over di Obana tra Kodocha e Honey Bitter)… e a proposito di Deep Clear… ci sono due spoiler piccoli piccoli, quindi se non li volete conoscere non proseguite la lettura.

Love in Kodocha: special moments
6

Mamma e Papà


Oggi devo lavorare, perciò porta da solo Sumiko al parco, gli aveva detto con nonchalance Sana prima di abbandonarlo con uno dei pochi esseri al mondo capace di spaventarlo, ovvero sua figlia.
Come se avesse deciso di rispondergli, Sumiko scelse quel momento per mettersi a piangere.
Akito si voltò a guardarla con la stessa espressione che avrebbe potuto avere davanti ad una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Si mosse a disagio. Che cosa avrebbe dovuto fare, qual era il suo problema?
Si avvicinò cauto alla culla, poi si apprestò a prenderla in braccio. Provò a cullarla un po’, in silenzio - lui non era capace di fare quei versetti strani da idioti che emetteva chiunque la vedesse-, e covò la speranza che il pianto cessasse così facilmente.
Avrà fame o dev'essere cambiata?, si stava chiedendo un attimo prima che Sumiko volgesse il capo verso di lui e avvicinasse la manina per tirargli una ciocca dei suoi capelli. Poi, rise divertita alla vista della sua smorfia di dolore.
Si diverte a prendermi in giro? Tutta sua madre!
Akito si avvicinò al passeggino e infilò sua figlia all'interno, poi la coprì con la copertina che le aveva regalato la nonna Misako. Ovviamente, era eccentrica come chi l'aveva donata: era formata da pezzi di lana colorati di varie forme strane e al centro era ricamato il viso di Maro-chan.
Akito spinse il passeggino fuori di casa e si diresse al parco. In fondo, non è così difficile.
La giornata era soleggiata, anche se la temperatura era abbastanza fresca. Era piacevole passeggiare per le vie vuote del parco. Non c'era molta gente, solo qualche donna che portava a spasso il proprio figlio o giovani che praticavano jogging.
Akito camminò per alcuni minuti in silenzio, poi chinò lo sguardo e vide che Sumiko si era appisolata. Sua figlia. Molto spesso stentava a credere che quel minuscolo e fragile essere fosse sangue del suo sangue, suo e di sua moglie Sana.
Spinse la carrozzina fino ad una panchina lì vicino e prese posto al centro di essa. Sollevò il capo fino al cielo, osservando distratto le nuvole bianche che coprivano l'azzurro. Fu in quel momento che qualcuno pensò bene di arrivargli alle spalle e avvolgergli le braccia intorno al collo.
- Akito! - strillò una persona che conosceva fin troppo bene.
Sana fece il giro della panchina e si sedette al suo fianco.
- Non dovevi lavorare? - le chiese girandosi a guardarla.
Lei piegò le labbra in un sorriso furbo. - Piccola bugia. In verità lavoro domani. Ero curiosa di vederti all'opera senza di me. Sai, eri così... tenero! -
Akito sentì le sue guance imporporarsi, perciò volto il capo dall'altra parte e si alzò. Prese il passeggino e lo spinse lontano da Sana.
- Ehi, Akito, dove stai andando? Su, non essere timido e permaloso, torna qui! - la sentì urlare alle sue spalle, ma lui non le diede la soddisfazione di tornare indietro.
- Aspettami! - urlò lei ancora. Con pochi e rapidi passi di corsa lo raggiunse e lo prese sottobraccio. Gli regalò un grosso sorriso felice, poi si chinò per baciare la figlia sulla fronte e vezzeggiarla. Sumiko, nel frattempo, si era svegliata e protese le manine verso Sana. Quest'ultima acconsentì subito alla sua richiesta e ben presto la bambina era racchiusa tra le amorevoli braccia della madre.
Akito si trovò quasi a sorridere di fronte a quella scena, ma anche se le sue labbra non si piegarono all'insù, lui nel profondo del suo cuore era felice come non era mai stato e il merito era solo loro, di Sana e Sumiko.

Spazio Autrice: Akito impacciato nei suoi primi giorni da papà. Tenero <3!
In caso non si fosse capito, lo spoiler riguarda il nome della bambina e il fatto che Aki e Sana sono sposati.
Mi dispiace di avervi fatto attendere tanto, ma l'ispirazione proprio non c'era, scusate. Comunque, spero che la breve storia che chiude la raccolta vi sia piaciuta, anche se non è nulla di speciale.
Grazie per avermi seguito fino a qui.
Ilaria
   
 
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