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Autore: Hyperviolet Pixie    10/02/2011    3 recensioni
«Narcissa è un osso particolarmente duro. Non vorrei mai averla come suocera.»
«Hai esattamente centrato il punto, Theo. Ho sposato Draco, non sua madre. E ora vedi di trovare un cavillo che mi permetta di divorziare e ottenere qualcosa per il mantenimento di Scorpius.»
Theodore annuì con fare grave e afferrò il contratto prematrimoniale che Astoria gli stava porgendo.
«E non dirlo a mia sorella.» concluse Astoria con espressione colpevole.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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M.I.L.K. - Mother I'd Like to Kill


I
I married him, not her


Harry Potter osservò la rigida figura di Narcissa Black che gli aveva appena aperto la porta vestita di tutto punto soffermandosi con lo sguardo un attimo sulla borsa. La donna, quasi intuendo cosa si agitava nella testa del ragazzo, disse: «Pelle di Ungaro Spinato, quello che ha cercato di ucciderla al torneo Tremaghi, signor Potter.».
La reazione scandalizzata del ragazzo non si fece attendere più di tanto.
«Avrei preferito una borsetta di ippogrifo, sa? Purtroppo la suddetta creatura è sparita anzitempo.»
Harry fece per sorridere soddisfatto, ma venne prontamente raggelato.
«L'altro giorno ero in visita a Grimmauld Place e ne ho trovato un altro. Inutile dire che avrò la mia nuova borsetta prima che lei, signor Potter, possa riprendersi dallo shock di queste due tremende perdite.»
Da quando il nome dei Malfoy era stato ristabilito grazie a quella donna, di cui Harry si ostinava a voler ignorare il nome, il Ragazzo Sopravvissuto (con profondo rammarico dei più) era costretto a passare più tempo di quanto avesse mai desiderato a stretto contatto con lei e i suoi collaboratori.
All'inizio era stata una semplice collaborazione del tipo “I Malfoy pagano, gli Auror li proteggono” e fino a lì, Harry, capo della sezione Auror di Londra, trovava la situazione gestibile. Doveva semplicemente fornire un Auror dotato come guardia del principino Draco Malfoy e tutto sarebbe filato liscio come l'olio. Eppure, ancora non sapeva come, il Ministro della Magia era riuscito a convincere il Salvatore del Mondo Magico a smetterla di delegare i compiti agli altri Auror e ora Harry Potter doveva svolgere il gravoso compito di guardia del corpo di Draco Malfoy, splendido furetto rimbalzante. Ma la cosa peggiore, contrariamente a quanto aveva pensato all'inizio, era dover sopportare sua madre che, oltre ad essergli palesemente ostile, aveva la cattiva abitudine di ricordargli spesso e volentieri che gli aveva salvato la vita durante la famosissima Battaglia di Hogwarts.
«Signora Malfoy, è sempre un piacere vederla.» disse con voce atona. Ringraziò Morgana per non essere pagato persino per sorridere.
«Vorrei poter dire lo stesso di lei, signor Potter.»
Perché mai avrebbe dovuto proteggere l'unica famiglia del mondo magico che avrebbe voluto uccidere personalmente a mani nude? Sì, si rispose, grazie a Draco Malfoy. Il ragazzo evidentemente doveva sempre trovare un modo per distruggere ogni suo piano. Non si era potuto accontentare di vivere di rendita come un qualsiasi rampollo di una qualsiasi famiglia purosangue, no! Lui non si era accontentato di una vita perfetta di nullafacentismo. Draco Malfoy era diventato, in men che non si dica, un Indicibile e uno dei più noti Alchimisti dell'ultimo secolo mentre il suo rivale di sempre, Harry Potter, scalava i vertici della carriera da Auror in uno dei periodi più pacifici che il mondo magico avesse mai attraversato.
«Oggi dove la devo accompagnare?» chiese Harry chiedendosi mentalmente per quale motivo dovesse proteggere anche la madre di Malfoy.
«Affari, Potter. Meno sai, meglio stai.» concluse la donna decidendosi finalmente a far entrare il ragazzo nell'ampio atrio del Manor.


*


Astoria Greengrass e Draco Malfoy erano convolati a nozze da meno di due anni e il loro primo figlio era nato dopo poco. Inutile dire che le loro erano state nozze riparatrici e che agli occhi di tutti, l'erede della più ricca e famosa famiglia del mondo magico, era nato prematuramente al settimo mese.
Il piccolo incidente di percorso si chiamava Scorpius ed era il bambino più amato e viziato del mondo intero soprattutto dai nonni Malfoy che rivedevano in lui quello che era stato il loro piccolo Draco.
La madre, Astoria Greengrass, era una giovane promessa laureata in Magisprudenza, ma che per ovvie ragioni aveva dovuto abbandonare la professione per diventare la perfetta mogliettina di Draco Malfoy.
Ora però voleva il divorzio ed era proprio per quel motivo che quell'assolato pomeriggio di fine estate sedeva in un piccolo caffé babbano insieme a Theodore Nott, un tempo suo compagno di studi in Magisprudenza, divenuto poi brillante avvocato nonché ennesima fiamma di sua sorella Daphne.
«Ancora non riesco a credere che tu sia stata così sciocca da firmare un contratto prematrimoniale scritto dall'avvocato di Narcissa Malfoy. Quella donna è...» Astoria non sentì mai cosa fosse in realtà sua suocera dal momento che si sentì in dovere di fare una precisazione.
«Ero innamorata, Theo.» soffiò prendendo la sua tazza ricolma di caffè nero con un'espressione schifata. Theodore si chiese se ciò era dovuto all'ammissione che aveva appena fatto o al caffè non zuccherato.
«Innamorata è sinonimo di sciocca?» chiese sorridendo ironico.
«Presumo di sì.» concordò lei, afflitta.
«Proprio sicura di voler divorziare?» le chiese. «Nella storia dei Malfoy non c'è mai stato nessuna separazione, né tanto meno un divorzio. Sono riuscito a trovare solamente qualche morte prematura.»
«Oh no.» si affrettò a precisare lei. «Draco non lo ucciderei mai! È il padre di mio figlio. Un pensierino su sua madre, magari...».
Il ragazzo si affrettò a dissimulare una risatina con un colpo di tosse. Non stava bene che lui ridesse dell'eventualità della morte di Lady Narcissa. Durante i suoi anni ad Hogwarts, ricordò con molto piacere, lui insieme a pochi altri compagni, ovviamente tutto all'oscuro di Draco, avevano decretato Narcissa come “Madre che mi farei volentieri”. No, non avrebbe mai partecipato all'omicidio della sua prima cotta.
«Narcissa è un osso particolarmente duro. Non vorrei mai averla come suocera.»
«Hai esattamente centrato il punto, Theo. Ho sposato Draco, non sua madre. E ora vedi di trovare un cavillo che mi permetta di divorziare e ottenere qualcosa per il mantenimento di Scorpius.»
Theodore annuì con fare grave e afferrò il contratto prematrimoniale che Astoria gli stava porgendo.
«E non dirlo a mia sorella.» concluse Astoria con espressione colpevole.


*


«Mai sorella cosa?» chiese Daphne con un tono di voce più stridulo di quello di Pansy Parkinson scattando a sedere come una molla.
«Vuole il divorzio, te l'ho detto.» soffiò Blaise Zabini tirandosi a sedere sul letto su cui avevano appena consumato la loro passione segreta.
«Oh no. Non può.» disse la ragazza affranta. «Nostro padre la ucciderà, sempre se non ci penserà prima Narcissa.»
«Oh, vorrei tanto assistere!» Esclamò Blaise sogghignando con la mente già rivolta alle torture che avrebbe affrontato la sorella della sua amante. «E gradirei che tu stessi zitta. Le informazioni che ho sono del tutto confidenziali.» concluse tornando serio dopo l'occhiataccia rivoltagli da Daphne.
«E tu come fai a saperlo, scusa?»
«Theodore sta cercando qualche cavillo per l'affidamento di Scorpius e il suo mantenimento nel contratto prematrimoniale.»
«Theodore non mi ha detto nulla!» esclamò irritata Daphne. «Oh, ma io adesso vado lì e faccio rinsavire tutti a suon di Cruciatus!»
«Temo siano ancora illegali, purtroppo. E sentiamo un po'... come hai intenzione di spiegare al tuo fidanzato come mai sei in possesso di queste informazioni?» le chiese con un sorriso sardonico.
«Zabini? Vaffanculo.»


_________


Angolino dell'autrice:
è più forte di me. Ahah, scrivo una storia su Draco e poi? Voilà! Blaise e Daphne saltano fuori intenti a fare chissà cosa. Stessa cosa quando cerco di farla fidanzare con Nott -.-''
A parte questo ci tengo a sottolineare che sarà una storia molto corta :D
non penso che il titolo abbia bisogno di spiegazioni, ma le darò lo stesso.
M.I.L.K. - Mother I'd Like to Kill è ispirato ovviamente a M.I.L.F. che significa Mother I'd Like to Fuck ovvero madre che mi farei (tanto per non essere volgari u.u) ed è ovviamente riferito a Narcissa che, come si può notare nel sesto libro, ha la lingua abbastanza biforcuta.
Fatemi sapere che ne pensate <3

Fay :)

   
 
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