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Autore: Yumeji    11/02/2011    5 recensioni
Alfred e Francis cominciano una discussione che non avrà buon esito, difatti, si sfidano a chi conquisterà per primo il cuore di un certo inglesino scontroso e piuttosto associale... Non è detto però che Arthur accetti benevolmente la corte di questi due, e se fosse già impegnato?
Ecco a voi i tentativi "assurdi" (e con risultati demenziali) di due nazioni che hanno avuto la pessima idea di giocarsi l'amore di Inghilterra...
Avvertenza: Potrebbe contenere azioni altamente "fuori dal normale"
[Scusate la lunga assenza]
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tentativo n°1:

Abbordaggio una principessa acida e scorbutica

 

 

 

Cap 1.0

Giocatore 1: Francis Bonnefoy

 

 

Caso volle che per una volta, il cielo scuro di Londra, avesse concesso ad alcuni raggi solari di attraversare quella spessa coltre di nuvole grigie che, normalmente, sovrastavano la città.

Non che questo smorzasse l’ondata di gelo di quel periodo. Già all’inizio di Novembre, l’inverno cominciava a protendere le proprie mani, dando le avvisaglie del suo arrivo.

Quel giorno Arthur, nonostante il freddo, se ne stava piacevolmente seduto, su quella che ormai era divenuta la sua panchina, in mezzo ad uno dei parchi più belli della città inglese. Non troppo lontano dal bar dove amava far colazione al mattino.

Inghilterra assaporava, serenamente, quel momento di assoluta tranquillità. Godendosi quelle pace in cui il traffico non era ancora molto intenso e i negozi stentavano ad aprire, mentre beveva un caffè d’asporto.

Normalmente l’inglese non si sarebbe nemmeno avvicinato a quella bevanda, cosi nera e amara, preferiva di gran lunga il suo the, ma era reduce da una sbornia colossale, e la caffeina sembrava essere uno dei rimedi migliori.

-Ehy, Arthur come va?- fece Francis, arrivandogli all’improvviso alle spalle, sorridendogli nel modo più falsamente innocente che riuscisse a fare.

 

Il francese ci aveva pensato tutta la notte, cosa strana per lui, e alla fine aveva capito che, l’unico modo per conquistare l’inglese, era di prendere la cosa alla larga, molto alla larga.

 

-Francia?! Ma che ci fai qui?- esclamò Inghilterra sconvolto, quasi soffocando con la bevanda calda, che in compenso gli ustionò la lingua,

-No, nulla... Faccio solo una passeggiata- rispose, poggiandosi con i gomiti allo schienale della panchina sul quale l’altro era seduto, cercando di rimanere naturale. Sapeva per esperienza che era molto difficile mentire all’inglese.

-Una passeggiata? Qui, a Londra?..- gli chiese difatti Arthur sospettoso, tenendosi la testa con una mano, la sola presenza di quel stupid frog vinofilo gli aveva peggiorato l’emicrania,

-Eh-eh... Avvolte si vuole cambiare un po’ d’aria-  disse Francis leggermente innervosito, doveva stare attento ad ogni mossa, se non voleva ricevere una brutta reazione da parte sua.

 

Quando si trattava di parlare con Inghilterra era come giocare una complicata partita a scacchi.

 

-Ah...- commentò Arthur, guardandolo appena, - E a cosa ti serve il binocolo?- domandò poi indicando l’oggetto che il francese aveva appeso al collo.

 

Francia aveva sempre odiato quello specifico gioco da tavolo, si dimenticava sempre come si muoveva ogni pezzo...

 

Francis sbiancò un istante a quell’osservazione, rendendosi conto solo in quel momento del suo grossolano errore. Si era completamente dimenticato di nasconderlo quando, uscendo dai cespugli da dove spiava l’inglese, era venuto a parlarci.

-Ehm... Bird Watching- disse, incrinando leggermente il proprio sorriso sotto lo sguardo indagatore di Arthur, il quale non gli aveva affatto creduto.

-Okay...- sbuffò Inghilterra, alzandosi dalla panchina, -Non voglio disturbati oltre con il tuo nuovo hobby- continuò buttando nel cestino il resto del caffè che gli rimaneva, si era uno spreco, ma proprio non avrebbe sopportato di doverne bere ancora.

Perché la maggior parte della popolazione mondiale lo preferiva al the???

Per lui rimaneva un mistero...

 

-Nooo! Angleterre, aspetta!- cercò di richiamarlo Francis, vedendolo allontanare, ma l’inglese lo ignorò del tutto. Anche quando, nel tentativo di fermarlo, Francia inciampò e cadde rumorosamente faccia a terra.

Arthur nemmeno si voltò,

-Scusa, ho un impegno...- fece distrattamente, guardando l’orologio che portava al polso e prendendo un passo più spedito. 

-An-glet-terre...- pronunciò ancora una volta il francese, rimanendo un tutt’uno con il terreno.

 

 

5 minuti dopo:

Inghilterra se ne era andato e Francis era ancora a terra.

-Hey, Francia sei morto?..- gli chiese Alfred, cominciando a colpire il francese in testa con un bastoncino che aveva trovato tra i cespugli, nel quale si era anche lui nascosto per spiare le mosse dell’altro. Non che avesse visto molto, a parte la sua figuraccia.

-F-forse ho preso la cosa sin troppo alla larga...- suppose, alzando solo l’indice della mano destra, -... vedrai, la prossima volta lo conquisterò- proclamò deciso, sollevando almeno la testa. Cosi che America poté ben vedere il suo viso ricoperto di terra, totalmente ridicolo, ma con ancora quel sorriso malizioso e l’aria strafottente di qualcuno la cui idea di rinunciare, non è nemmeno passata nell’anticamera del cervello. 

Questo fece pensare ad America, fatto raro per lui, che Francis doveva proprio essere un idiota, ma se era cosi, chi era lui per dirlo?..

Semplice, solo un altro idiota.

 

 

 

Cap 1.5

Giocatore 2:  Alfred F. Jones

 

 

Arthur ci mise un po’ per capire che, la persona urlante il suo nome dall’altra parte della strada, sbracciandosi come un ossesso per farsi notare, con il rischio di colpire qualcuno, era... Era America.

 

L’inglese rimase confuso, ma cosa stava succedendo? Perché prima gli si presentava davanti quel francese vinofilo, ed ora Alfred?

Inghilterra cominciò seriamente a chiedersi se quello non fosse il suo giorno sfortunato.

 

Inutilmente provò ad ignorarlo, chinando la testa, nascondendo il viso nella sciarpa e cominciando quasi a correre, provando a confondersi tra la folla, che in quel momento della tarda mattinata stava occupando i marciapiedi londinesi. Seminare l’americano si rivelò però più difficile del previsto.

Alfred aveva la stazza di un armadio a due ante, quasi il doppio della corporatura di un normale cittadino inglese, ed essendo anche alto, gli era facile destreggiarsi tra le tante persone, perché le “urtava” senza problemi.

Vedendolo, ad Arthur sembrava più che stesse giocando una partita a rugby, visto quanta gente, dopo il suo passaggio, rischiasse di finire a terra. Ma infondo questo doveva essere normale per qualcuno abituato a farsi largo in una metropolitana affollata o per le strade di città come New York nell’ora di punta.

 

-Arthuur!!- quando alla fine America lo raggiunse, sbattendogli persino contro quando finalmente si fermò, Inghilterra non poté più fingere di non averlo notato.

-Eh?! Che c’è!?- rispose malamente l’inglese, voltandosi cercando di mostrargli tutta l’irritazione che gli causava. Quel suo comportamento confusionario e casinista lo infastidiva fortemente. 

-Uao! Che brutta cera! Cos’è sei finito sotto un carro armato?!- esclamò Alfred ridendo, indicandogli il viso, da cui si poteva intuire dalle occhiaie scure e dal colorito pallido il suo pessimo dopo-sbornia, per poi dargli un “amichevole” pacca sulla spalla, lasciando cosi Inghilterra senza fiato da quanto era forte.

-Tu brut...- provò a replicare Arthur offeso, dover aver ripreso a respirare, ma America lo bloccò bruscamente, con un gesto della mano, mentre con l’altra si sistemava con aria seria gli occhiali,

-Ehy, Inghilterra andiamo a mangiare qualcosa insieme?- gli propose, sorridendo un poco di più, prendendo di sorprese l’inglese, tanto che si dimenticò persino di essere arrabbiato.

-M-ma che ti viene in mente?- chiese Arthur, il cui sguardo basso e l’incrociare le braccia al petto, rivelava una leggera insicurezza e il fatto di non sapere come comportarsi in quella determinata situazione,

-C’è qualcosa di male se ti invito?- fece invece l’americano, gonfiando le guancie e distogliendo gli occhi, simile ad un bambino capriccioso.

L’inglese lo fisso per qualche istante, arrossendo impercettibilmente, e per un istante la folla intorno a loro sembra scomparire, mentre stavano lì, fermi in mezzo ad un marciapiede.

Poi però il cervello di Arthur riprese a funzionare, riprendendosi dallo stupore iniziale.

-Aspetta. Quando tu dici: “andiamo a mangiare qualcosa”, non intenderai in un...- ricominciò a ragionare Inghilterra, ricordandosi chi aveva davanti,

-Anche se non siamo negli U.S.A...- lo interruppe Alfred, -... poco più in là ho visto un fast food che non sembrava tanto mal-e- continuò indicando un punto imprecisato un po’ più avanti per quella via, ma non aveva nemmeno finito la frase che l’inglese era già scomparso.

 

Quello stupido ciccione, obeso, bambinone infantile!!! Lo insultava tra se e se Inghilterra, ormai già lontano, Come può anche solo credere che IO voglia passare del tempo con LUI!?! Ho cose più importati da fare! Si diceva rosso in viso dalla rabbia, stringendo in pugni con il desiderio crescente di spaccargli quelli occhialetti.

Lui non si sarebbe mai abbassato tanto da entrare in un Fast Food!!!!

 

Risultati  – Tentativo n1 -

G1: Francis à Game Over

G2: Alfred à Game Over

 

 

-Tks… Un Fast food? Che dilettante!- commentò Francia, dal parte opposta di dove si trovavano l’inglese e l’americano, era acquattato tra le piante di decorazione esterna di un bar, in modalità spia (anzi, stalker), con tanto di binocoli sugli occhi.

Visto che c’era ne aveva approfittato per prendersi un cappuccino, ma la sua figura curiosa attirava comunque non poco l’attenzione dei cliente.

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Ringrazio chiunque abbia letto questo capitolo e quello precedente. Grazie per aver avuto il coraggio di continuare a seguirmi ^^ … SIETE MITICI!!!


  Un grazie speciale a chi ha messo la storia tra le preferite e le seguite xD ….


  Gli ultimi ringraziamenti a Clow, Micha19 e _Moon (a proposito, io Francis lo vedo più come il principe azzuro di sherek xD xD )


  Bene, penso di aver ringraziato tutti, quindi vi aspetto al prossimo capitolo. Un Anticipo: ci sarà la breve apparizione di qualche altra nazione (però non vi dico chi xP ), che proveranno ad “aiutare” America e Francis (soprattutto Alfred), con il loro piccolo problemino inglese xD… Bye-bye ;-))))


  
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