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Autore: CruellaDeVil    11/02/2011    2 recensioni
Diciannove anni dopo la seconda guerra, i membri dell'Esercito di Silente si dividono in diversi gruppi per poter attaccare, un'altra volta, Lord Voldemort. Dulcibella Barnoon è una giovane ragazza che si troverà tra questi famosi personaggi, i quali vivono nascosti nell'ombra, poiché non hanno più l'appoggio di Harry Potter. Il Predestinato era scappato, lasciandoli da soli per sempre.
Questa storia ha partecipato al contest "What-If In The War...?" indetto da .Trick
Genere: Generale, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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L’Esercito dei Sopravvissuti

E.S.

 

 

 

 




Prologo – La giovane sconosciuta

 



Le ombre si allungavano per colpa della fioca luce proveniente dai lampioni.

Una figura si aggirava nell’oscurità, cercando di non farsi notare. Le spie erano nascoste in ogni singolo luogo, senza lasciare pace alle vittime innocenti. Avrebbero attaccato in qualsiasi istante, senza crearsi problemi. Si divertivano a vederli ridotti in quel modo, dopo gli anni della rivolta.

Ormai erano diventati impotenti e nessuno sarebbe più accorso al loro aiuto.

La donna riusciva a vederla perfettamente, dietro al mantello dell’invisibilità. Deve essere giovane pensò, avvicinandosi alla figura con passo malfermo. Non era più forte e atletica come un tempo.

Sentì un fruscio proveniente dalle sue spalle e, senza pensarci troppo, si lanciò contro la persona misteriosa avvolta nello scuro cappotto.

Il cappuccio cadde, rivelando il viso di una ragazza, deformato a causa di una smorfia per la paura. La donna le avrebbe dato all’incirca diciassette anni.

<< Ssshhh >> sussurrò Hermione, nascondendo nella borsa il magico mantello. La fece alzare in piedi lentamente, stringendo forte la sua mano. La portò dietro una casa, in tempo per veder passare una grande macchia oscura, che le fece rabbrividire.

<< I Dissennatori… fanno dolci visite anche da queste parti… >> parlava da sola Hermione ma, al tempo stesso, rifletteva sulle sorti della ragazza.

Se l’avesse lasciata da sola in quel luogo, sicuramente non sarebbe tornata intera a casa. Il suo gruppo, inoltre, preferiva un carico in più e il rischio per tutti, che la morte di qualcuno e un problema in meno.

Notò che la ragazza la fissava ancora spaventata, ma almeno il suo respiro era tornato regolare. Forse aveva capito che non si trattava di un nemico, avendola salvata dal terribile bacio.

Hermione le allungò una mano, sorridendo appena. Da quanto tempo non compiva un gesto del genere, che nella sua vecchia vita trovava così naturale?

Si smaterializzarono non molto distanti, poiché altrimenti sarebbero state ritrovate all’istante. E Hermione non aveva più le forze di ritrovarsi un’altra volta contro i Mangiamorte.

<< Qual è il tuo nome? >> chiese alla giovane, scrutando il paesaggio intorno, in cerca di qualsiasi sospetto.

<< Dulcibella Barnoon >>

La donna annuì decisa, ricordandosi del fratello della ragazza. Le strinse di nuovo la mano. << Piacere. Hermione Granger >>

Strinse più forte il palmo, portandola dietro di sé. Seguivano una piccola stradina, che si faceva sempre più stretta e ripida, affaticandole.

Hermione si avvicinò a una casetta. Ogni base non era poi così lontana dal centro, ma era, almeno, abbastanza riparata. Bussò alla porta, spaventando un’altra volta la ragazzina.

Aprì un uomo imponente e con il viso pieno di cicatrici. Al posto di un sorriso radioso – che lui voleva esprimere -, spuntò un ghigno malefico, che ricoprì l’intero volto.

<< Hermione? >> la sua voce era dolce, rispetto al suo aspetto.

<< Neville, ti prego, facci entrare >>

L’uomo non domandò chi fosse la ragazzina al suo fianco e aprì leggermente la porta, lasciando quello piccolo spazio per farle entrare.

Hermione appoggiò la borsa, con il mantello all’interno, vicino al camino. Seduta su una poltrona c’era una giovane figura, nascosta sotto a una pesante coperta.

<< Dove sono gli altri? >> domandò la donna, sedendosi su un divano. Le sue gambe snelle risaltavano il corpicino magno, forse un po’ troppo.

<< Con calma, Hermione. Gli altri ci raggiungeranno tra qualche giorno >> Neville sorrise, mostrando i suoi denti leggermente scheggiati. Dopo l’ultima battaglia, era rimasto conciato molto male. << Sveglia Lavanda >> sussurrò alla donna addormentata. Lei aprì gli occhi lentamente, facendo risaltare il riflesso color nocciola.

Si alzò in piedi con un balzo, allungando la bacchetta contro il viso della ragazza.

<< E’ un’amica, non serve il tuo strano comportamento >> disse Hermione, avvicinando alle labbra la tazza colma di caffè.

Brown sbuffò e tornò a sedersi.

<< E’ la sorella di Jack, Jack Barnoon >> spiegò, incrociando lo sguardo con quello della giovane.

Aveva dei piccoli occhi azzurri che ricordavano il ghiaccio, anche se non erano freddi. Solo impauriti.

<< Mi chiamo Dulcie >>

<< Dulcibella, loro sono Neville Paciock e Lavanda Brown >> la donna indicò i due maghi, con il suo sguardo vacuo.

Ci fu uno strano silenzio, seguito da un rumore proveniente da un’altra stanza.

Lavanda andò a raggiungere l’ultimo componente del gruppo, mentre i tre rimasero a guardarsi. Neville cercò di iniziare un discorso.

Anche se era passato molto tempo e gli fossero successi molti fatti, Paciock cercava di trovare la bellezza nella vita in ogni istante. Era stato sposato con Hannah Abbott, ma i due si erano lasciati quando Greyback aveva morso Neville, trasformandolo in un lupo mannaro. La decisione fu presa dall’uomo, accettata volentieri anche dalla donna. << Se è la tua decisione… >> aveva detto, trasformando il loro amore in un perfetto rapporto di amicizia.

<< Come sta Jack? >>

<< Meglio, da quando è tornata Sally >> rispose Dulcie, fissando le mani tutte rovinate.

<< Sally Jonans? >>

La ragazza annuì, sedendosi al fianco di Hermione, che le aveva fatto segno di accomodarsi vicino a lei.

<< Scompaiono troppe persone, ormai >> commentò il mannaro, sospirano infelicemente.

Granger annuì convinta, guardando mogia il vecchio amico. A causa della vecchia battaglia, la loro generazione era invecchiata molto precocemente. Hermione aveva già rughe e borse che, forse, non si sarebbero mai più cancellate, poiché era rimasta troppo tempo sveglia alla notte, cercando di risolvere problemi del presente, ma anche rievocando i ricordi del passato.

Lavanda tornò poco dopo, seguita da un giovane uomo. Si stringevano le mani, mentre lei sfiorava delicatamente il suo palmo.

<< Dennis, ti stavamo aspettando! >> si alzò Hermione, andandogli incontro e stringendolo forte.

Canon era il più giovane di tutti, ma era stato uno tra i più forti a continuare la vita, lottando per il futuro. Lui e Lavanda aveva una relazione, poiché si erano ritrovato soli e disperati nello stesso momento, così avevano colto l’occasione.

<< Ciao, è da tempo che non ci si vede… >> aggiunse altro all’orecchio della donna, senza farsi sentire dagli altri presenti, soprattutto uno in particolare.

Neville si accomodò al fianco di Dulcie, sorridendo felice. Cercò anche lei di fare lo stesso gesto, ma si ritrovò a fare un’altra smorfia.

Anche se non sapeva che cosa fosse successo, del perché si trovasse in quel luogo e con quella gente, la giovane si sentì il cuore più leggero al fianco dell’uomo, senza sapere il perché.

 

 

 

  
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