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Autore: Rocket Gin    12/02/2011    1 recensioni
''Nikki è sempre stato il mio punto di riferimento, la persona più importante della mia vita. Fu come il fratello che la vita decise improvvisamente di togliermi, era il mio angelo custode.''
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mick Mars, Nikki Sixx, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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3. Dancing On Glass


Iniziai piano piano a prendere coscienza. Era difficile aprire gli occhi in situazioni del genere.

La mia testa vorticava ancora, ma riuscivo a ragionare abbastanza bene, almeno per capire che quello non era né il mio letto, né quello di Nikki.

Dove mi trovavo?

La classica domanda che mi facevo quando bevevo troppo e mi facevo trascinare da non so chi in giro per L.A.

Che schifo.

Dopo qualche minuto passato a rimuginare su quello che poteva esser successo quella sera, aprii gli occhi.

Mi trovavo in una stanza grande, bianca, arredata con poster di alcune band. Una grande finestra aperta faceva entrare una brezza leggera e piacevole.

Mi alzai da quel letto e mi guardai meglio intorno.

Il mio chiodo era ben sistemato su una sedia insieme ai miei vestiti e i miei stivali affianco alla porta.

Addosso avevo solamente la biancheria e una larga maglietta degli Aerosmith.

Dove mi trovavo? Chi mi aveva portata qui?

Entrata leggermente in panico decisi di uscire dalla stanza e perché no, forse anche da quella casa.

Afferrai i pantaloncini, mi infilai i texani e presi il chiodo

Feci per dirigermi verso la porta della camera, quando si aprì di scatto innanzi a me.

''Buongiorno! Ti senti meglio a quanto vedo. Te ne vai di già?''

''Oddio...Tommy'...'

Adesso capisco chi era quella figura, capisco di chi era quella casa...

''Vuoi dirmi che...''

Le parole mi si smorzarono in gola.

''No, tranquilla non ti ho toccata se è questo ciò che vuoi vuoi sapere''

Mi sorrise con aria furbesca.

Storsi il naso.

''Ma che è successo ieri sera?''

''Ti sei seduta al bar, hai iniziato ad ordinare alcool su alcool. Ti avevo vista lì seduta da sola, ho provato a parlarti ma non rispondevi. Pensavo non stessi bene quindi ti ho portata a prendere un po' d'aria e niente, mi sei praticamente crollata addosso!''

Concluse prendendo il pacchetto di sigarette sul comodino e se ne accese una.

''Vuoi?''

Rifiutai gentilmente, non ne avevo voglia.

''Vuoi che ti porti a casa?''

Feci cenno di no.

''Posso andare da sola... Credo''

''In quelle condizioni? Ma non farmi ridere!''

Mi scappò un mezzo sorriso. Dopo tutto aveva ragione!

''Wow, è la prima volta da quanto? Mmmh, anni che ti vedo quasi sorridere!''

''Anni?''

Ma se ci conosciamo solo da due giorni!

''Sì anni. Frequentiamo la stessa scuola ricordi? Pensi che una come te passi inosservata?''

Sinceramente speravo di sì.

Non ho mai fatto niente per essere notata, non mi sono mai messa in mostra o cose simili.

''Non sono poi così tanto diversa dalle altre,,''

''Beh sì, se lo mettiamo in ordine di logica che voi femmine avete tutti due tette e una figa non sei diversa... Se invece ti paragoni alle altre per come ti proponi sei di gran lunga diversa!''

Il venticello che entrava dalla finestra mi scompigliò lievemente i capelli.

''E perché come mi propongo io?''

''Beh, hai un look che si nota subito, poi sei sempre da sola... Ricorda che si notano più le persone che camminano da sole che le persone che camminano in gruppo!''

Mi guardò dritta negli occhi, poi si sedette affianco a me.

''Non pensavo proprio sinceramente... Quindi tu da quant'è che ti sei accorto di me?''

Sorrise a quella domanda.

''Se ti devo dire la verità, da quando hai messo piede per la prima volta a scuola. Mi ricordo di te perché Vince quando ti ha vista passare davanti alla nostra aula mi ha preso per un braccio e mi ha trascinato fuori dall'aula dicendomi - Guarda che figa quella! -... E non fu l'ultima volta... È andato avanti a sbavarti dietro per dei mesi, poi s'è rotto i coglioni perché non lo degnavi nemmeno di uno sguardo!''

Scoppiammo entrambi a ridere.

Povero Vince, quasi mi sento in colpa per non avergli mai degnato uno sguardo!

''Oddio...''

''Oddio cosa? Guarda che Vince è un uomo così avvenente!''

Fece fatica a finire la frase e scoppiò a ridere.

Era piacevole passare il tempo con lui, era simpatico poi beh... Come negare la sua bellezza!

''E io sono così insignificante al tuo cospetto che la mia figura non è mai passata per sbaglio sotto i tuoi occhi?''

Mi chiese avvicinandosi, guardandomi con occhi languidi.

Non volevo rispondergli in maniera antipatica e nemmeno dirgli che anche l'ho sempre visto e gli sono sempre stata alla larga.

''Non mi hai ancora risposto... Ma va be, lo prenderò come un sì!''

Alzò la testa verso il soffitto, come fosse deluso.

''No, no... Cioè sì ovvio che avevo già visto sia te che Vince. Ma giusto perché siete amici di Nikki... A proposito! Sarà preoccupatissimo!'''

Era dalla notte prima che non aveva mie notizie e sicuramente si stava preoccupando.

''Ripeto: vuoi che ti porti da Nikki? Tanto anche se mi dici di no lo faccio''

Sorrisi ancora. A questo punto non mi restava altra scelta che annuire!

Mi alzai in piedi e mi diressi verso la porta accompagnata da Tommy, quando ad un certo punto suonò il campanello di casa sua.

''Chi cazzo è?''

Si chiese a bassa voce.

Uscì di corsa dalla camera e aprì la porta d'ingresso.

''Tommy aiutami sono nella merda fino al collo, non trovo più Kim da nessuna parte e sua madre conta su di me, aiutami!''

Era Nikki, entrato in casa semi disperato mentre parlava a macchinetta.
''Amico, calmati!''

''No non mi calmo! Cazzo come faccio? Devo trovarla! Non posso tornare indietro senza di lei! Ok, ho deciso, se non la trovo entro questa sera scappo dalla città e non mi faccio vedere mai mai mai più!''

Concluse in un fiato.
''Merda Nikki, calmati e fammi finire di parlare! Kim è di la in camera mia!''
Nikki saltò addosso a Tommy prendendolo per il collo della maglia.

''Giuro Tommy, che se l'hai anche solo sfiorata, tu sei morto''
''Calmati amico, non l'ho nemmeno sfiorata! Era in difficoltà e, non sapendo dove portarla, l'ho portata qui!''
''Mmmh, voglio crederti...''

Aggiunse con tono severo, raggiungendomi poco dopo.
''Kim!''

Mi corse incontro lanciandosi su di me.

Mi abbracciò forte, quasi da togliermi il respiro.
''Ti ho cercata praticamente ovunque, non hai un idea di quanto fossi preoccupato!''

Cercai di divincolarmi dolcemente da quella presa.
''Nikki calmati, sono qui, sto bene! E Tommy non mi ha toccata, te lo giuro.''
''Sei sicura?''

Annuii lentamente.

Avevo dei giramenti di testa assurdi.
Mi prese per mano e mi alzò dal letto.

''Andiamo a casa dai, che tua madre è piuttosto preoccupata!''
''Va bene''

Mi alzai nuovamente in piedi barcollando e mi diressi insieme a Nikki, che mi sorreggeva, verso l'uscita.
Salutammo insieme Tommy e uscimmo frettolosamente.

''Ti rendi conto in che pasticcio ti sei andata ad infilare?''

Mi rimproverò quando fummo vicino alla sua Harley.
''Pasticcio?''
''Sì... Per non dire cose peggiori... Adesso Tommy ti starà addosso come una cozza finché non gliela darai!''

Prese un respiro profondo.
''Vedi Kim, non voglio intrometterti nella tua vita privata, ne tanto meno scegliere per te chi portarti a letto e chi no, ma è bene che tu sappia certe cose su Tommy. È un bravo ragazzo, è simpatico ed è un mio buonissimo amico, ma quando si tratta di ragazze è uno stronzo assurdo. Le fila per un po', finché non lo soddisfano carnalmente, poi non se le caga più... Ha sempre fatto così non è una novità''

Feci spallucce.

A me cosa importava, non ho mai detto di volermelo portare a letto! Tanto meno di farmi prendere per il culo da un mezzo ritardato.
Nikki accese l'Harley e ci dirigemmo verso casa sua.

'Vieni in casa mia a farti una doccia, puzzi d'alcool in una maniera oscena! Tua madre se ne accorgerebbe subito''

Accettai senza troppi problemi, tanto ormai vivevo a casa sua e lui a casa mia.
Appoggiai le mie cose vicino all'entrata e andai in camera di Nikki a prendere un asciugamano.
Mi diressi verso il bagno per darmi una rinfrescata.

Dopo qualche minuto uscii e mi ritrovai nuovamente in camera di Nikki.
''Tieni, ti presto una maglia, ci penso io a ridare a Tommy la sua..''

Mi porse gentilmente una sua maglietta dei Kiss.
La indossai: mi stava una ventina di volte in più... Ero decisamente troppo piccola!

Lui scoppiò a ridere e farfugliò qualcosa di incomprensibile riguardo alla dimensione della maglia.

Mi sedetti sul letto e iniziai ad asciugarmi i capelli.

Nikki rimase a fissarmi per tutto il tempo... Mi sentivo stranamente in imbarazzo.
Mi fermai a guardarlo, aveva uno sguardo strano, perso nel vuoto...

''Tutto bene?''
''Eh? Ah, sìsì, tranquilla tutto bene... Tu piuttosto? Ti sei ripresa?''

''Sì abbastanza!''

Finii in fretta di asciugarmi i capelli e mi stesi nel lettone affianco a lui.
''Pensi che la mamma sia incazzata?''
''Naaah, ti ho coperto io, le ho detto che stavi dormendo come un angioletto e lei non ha voluto sapere altro... Ma la prossima volta che le dici che rimani qui a dormire, fammelo sapere se mi devo inventare una cazzata.''
''Hai ragione, perfettamente ragione Nikki...Scusa''

''Non fa niente piccola!''

Sorrise dolcemente e cominciò ad accarezzarmi i capelli.
''Ma come fanno ad essere così morbidi e voluminosi!''
''Si tratta di aver fortuna!''

Scoppiammo entrambi a ridere.

Mi attirò lentamente a se, stringendomi tra le sue braccia.
''Kim, non voglio che ti accada niente, per favore stai attenta a tutto e a tutti.''
''Te lo prometto.''

Rimanemmo abbracciati per un po' finché non ci addormentammo entrambi.

 


I've been thru hell

And I'm never goin' back...

To dancing on glass!

  
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