Vendetta

Una volta tornati al covo, abbiamo scaricato il Sanbi dentro la grotta allestita per " l'estrazione " dei Bijuu e siamo andati a riposare subito.            Insomma, c'è lo meritiamo dopo tutto, no?
E comunque, finché Itachi e Kisame non tornano, insieme allo Yonbi, non possiamo fare niente.
Adesso siamo in camera nostra, sdraiati sulle rispettive brande, in un insolito silenzio.                                                               
Credo che il biondino stia dormendo, a giudicare dal suo respiro sempre più pesante.
Io sono sul letto, a contemplare il soffitto, ma non riesco a prendere sonno.                                         
Ho un pensiero che mi frulla in testa da un bel po' di tempo.                                           
Devo vendicarmi su Deidara, me lo sono promesso e lo farò.                             
Ora devo solo inventarmi un modo "carino" per fargliela pagare.
Cosa dovrei fargli?
Farlo esplodere? Meglio di no, gli piacerebbe sicuramente.
Vediamo, qualcosa di crudele, che lo faccia uscire di senno, però non lo devo uccidere. Che diavolo posso fargli?
Se potessi usufruire dello Sharingan lo imprigionerei in uno Tsukuyomi, che non lo freddi ovviamente. Ma come posso utilizzarlo senza che lui comprenda chi io sia veramente?
Continuo ad ascoltare Deidara e lo sento russare. Ora sta sicuramente dormendo e questa è un occasione troppo ghiotta per farmela sfuggire.  Se lo intrappolo mentre riposa non si accorgerà di niente, confonderà con un brutto incubo quello che vedrà.
Accidenti, sono un genio!
Mi avvicino di soppiatto al letto del biondo, cercando di fare meno rumore possibile,  se si sveglia il mio piano fallisce.                    
 La mia vittima ha un espressione così pacifica, mi dispiace un po’ ma devo farlo, devo avere la mia vendetta.
Con cautela alzo la palpebra dell’unico occhio visibile. Un’iride azzurra mi fissa per un secondo, prima che il suo proprietario chiuda l’occhio di scatto e cacci via la mia mano, con un gesto infastidito.

Ma tanto ho ormai fatto, lui è già dentro la mia illusione.

Illusione di Madara - Pov Deidara

Cavolo, quell'idiota di Tobi proprio adesso doveva svegliarmi?
Sono sicuro che è stato lui, quando mi ha aperto l'occhio ho intravisto la sua maschera arancione. Ma perché l’ha fatto? E’ davvero un cretino! Stavo facendo un così bel sogno e lui mi ha svegliato!                                                                
E per colpa sua non lo ricordo neanche!
Mi alzo, mezzo stordito, cercando di mettermi in piedi.                                      
 All'inizio non me ne ero accorto, ma adesso che mi guardo attorno... non è il luogo dove io e Sasori ci siamo scontrati contro i ninja di Konoha?
E' sicuramente questo, non lo posso dimenticare.                                                   
Qui è dove per l'ultima volta ho visto il Danna, prima che morisse... 
Scuoto con forza la testa.                                                                                      
Che ci faccio in questo posto? Fino a poco fa ero nel covo.
E' tutta colpa di Tobi, è sempre colpa sua. Di sicuro mi starà facendo un qualche scherzo di cattivo gusto, anche se non so come. Oppure è un sogno, sto sognando questo posto perché quella cosa mi ha svegliato, e adesso mi sta facendo venire gli incubi. Qualsiasi cosa sia, è di sicuro colpa di Tobi.
Inizio a camminare lentamente verso l'entrata della caverna, che poi sarebbe diventata la tomba del mio maestro.
Sento alcune voci all'interno che, man mano che mi avvicino, diventano sempre più nitide.

<< Che vergogna... ma quanto ci sto mettendo a battere una ragazzina e una vecchia decrepita? Mi sono persino ridotto a svelare la mia tecnica finale. Ora  metterò in scena... la tecnica rossa segreta! Lo spettacolo dei cento congegni! >>

Q-questa voce, non ci posso credere, non può essere... inizio a correre a perdifiato più veloce che posso, devo assolutamente sapere.
Quando entro perdo un battito. Alla fine posso abbinare un volto alla voce che ho sentito prima. Quel viso poi, lo avrei riconosciuto fra mille. Circondato da cento marionette c'è lui.                                                                                   
Akasuna no Sasori. I capelli fiammeggianti e gli occhi color nocciola sono i suoi.
No, non ci posso credere. Non ci devo credere. Lui, lui è morto! Ho visto personalmente la sua marionetta ormai priva di vita col cuore trafitto da due spade. Il cuore, l'unico suo punto debole era stato scoperto è colpito, ed era morto. E aveva anche la faccia tosta di dire che l'arte era eterna, poi è stato ucciso come un idiota, per questo non lo perdonerò mai.
Sui suoi lineamenti eterei è stampato un ghigno, gli occhi sembrano quelli di uno psicopatico. Non l'ho mai visto in questo stato, di solito davanti a me avevano un espressione fredda e impassibile.
Le sue avversarie sembrano in difficoltà, sembrerebbe anche ovvio considerato che Sasori ha un intero esercito di marionette mentre alle due ne erano rimaste poche.
La ragazzina dai capelli rosa ne sta uccidendo il più possibile e punta il Danna con uno strano aggeggio in mano. Poi lancia quel coso contro Sasori. A contatto con il suo corpo si trasforma in una specie di bocca gigantesca munita di denti aguzzi che lo inchioda al suolo con uno strano sigillo.
Vedo l'espressioni soddisfatte e allo stesso tempo stremate delle due donne, che si scambiano uno sguardo compiaciuto. Credono davvero di averlo ucciso così? Che scoppiate.

<< Ce l'abbiamo fatta! >> sento infatti sussurrare la ragazza mentre cerca di riprendere fiato.

All' improvviso la vecchia decrepita si accascia sulle rocce. Probabilmente il Danna l'avrà colpita con una sua arma intrisa di veleno.
Poi accade tutto molto in fretta. Sia io che la rosa ci accorgiamo di Sasori, eretto tra le macerie. Con uno scatto fulmineo e una spada tra le mani si fionda sulla nonnina, che a malapena riesce a girarsi in tempo.
La ragazzina ha fatto scudo con il suo corpo all' anziana Chiyo prima che Sasori potesse colpirla.
Prima non me ne ero accorto ma... il mio maestro non indossa più la divisa di Akatsuki ma una strana mantella marrone, smanicata e con un cappuccio.
Con mano tremante la vecchia inietta qualcosa nella coscia della sua alleata.

<< Allora è con quello che vi siete curate >> a giudicare dall'affermazione quello deve essere l' antidoto.

<< Perché l'avete fatto? >> la domanda viene sussurrata a Chiyo che però non riesce nemmeno a rispondere.

Sakura - si chiama così? - afferra saldamente la spada cogliendo di sorpresa il rosso.

<< Non mi scappi! >> bisbiglia con il dolore dipinto in faccia.

Proprio in quel momento la veterana nonnetta crolla nuovamente a carponi distraendola.
Il Danna ne approfitta staccando il braccio dal resto del corpo e allontanandosi velocemente. In quel momento però noto un movimento delle dita della vecchia e Sasori si ferma di colpo, sul suo viso degli schizzi di sangue.

Il suo sangue.

Ecco, lo sapevo, è successo. Infondo lo sospettavo.
Le due spade hanno colpito ad incrocio il suo cuore, la sua unica parte vulnerabile.

Un rivolo di sangue gli scende dalla bocca mentre fissa le due avversarie sorpreso.

Non te lo aspettavi, vero Sasori? Non hai contemplato la sconfitta nemmeno per un secondo, pensavi si essere un arte che perdurava nell' eternità. Ma io te lo sempre detto che l'arte era solo un secondo di effimera bellezza. L'arte è esplosione.

Pensavi di essere immortale, ma tra i due sei morto per primo.

Qualcosa di caldo e bagnato mi scivola giù lungo la guancia. Toccandomela raccolgo sorpreso una goccia di acqua salata.
Sto piangendo?
All' improvviso diventa tutto nero e lentamente scivolo nell'incoscienza.

Fine illusione Madara - Madara pov.

Inizio a sedermi sul letto. Sono sicuro che Deidara si sveglierà tra non molto, sento l'effetto dello Tsukuyomi svanire lentamente.
Si alza di scatto spalancando gli iridi azzurri, che sono lucidi per le lacrime.
Gli occhi vagano per la stanza confusi e intimoriti. Credo di averlo sconvolto per bene questa volta.
Un po' mi dispiace, però dovevo vendicarmi. Dopo tutto sono un Uchiha, no?
Quando posa il suo sguardo su di me noto una scintilla di rabbia accendersi.

<< Tutto bene senpai? >> chiedo piano, con un filo di voce.

<< Tobi... tu... >> ha la voce strozzata dalla collera repressa.

<< Deidara, Tobi, sbrigatevi a scendere. E' tutto pronte per iniziare l'estrazione dei due demoni. Pain vi sta aspettando >> Zetsu sbuca fuori all'improvviso interrompendo il biondo.

<< D' accordo, avvisali che li raggiungiamo subito >> gli risponde e Zetsu se ne va silenzioso come è venuto.

<< Sei fortunato. Se Pain non ci chiamava sta volta ti ammazzavo sul serio >> la voce seria era spezzata da delle crepe dove fluiva la sua ira.

Questa volta è davvero adirato. Però ne è valsa la pena!