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Autore: saundersery    12/02/2011    4 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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"Come stà? Che gli ha fatto? Per tutte le maledizioni rispondi Albus" La voce si Piton si udiva dal terzo piano, era entrato come una tempesta nello studio del preside dopo aver saputo dello scontro tra Harry Potter e il professor Raptor, ovvero Voldemort, nei sotterranei.

Aveva uno sguardo stravolto e ansimava.

"Ah Severus benvenuto, stai calmo Harry stà bene, solo qualche graffio quà e là... se l'è cavata egregiamente stavolta, devi essere fiero di lui" Replicò il preside calmo.

Il professore crollò su una sedia e all'improvviso tutta la rabbia e la paura di quella notizia esplosero fuori dalla sua testa passando dalla sua gola:

" FIERO DI LUI? IO SONO FIERO DI LUI SEMPRE... E... NON CAPISCO COME SIA POTUTO ACCADERE PROPRIO QUI NEL CASTELLO... IL SIGNORE OSCURO ... E' ASSURDO, STAVA PER...PER... E PERCHE' NON SONO STATO INFORMATO SUBITO? IO DOVREI... PROTEGGERLO... RICORDI?"

"Adesso calmati ragazzo mio, Harry stà bene è andata bene, ammetto che è commovente tutto questo ...affetto?" " Ma Severus non si calmò affatto, guardò truce Silente carico di rabbia, sentiva ancora la paura e la preoccupazione scorrere nelle sue vene.

"Dunque è vivo...il signore oscuro tenta di.... tornare" Esclamò improvvisamente pacato e tetro, Albus sospirò prima di rispondere

"non ho mai avuto alcun dubbio al riguardo, è per questo che Harry deve tornare dai suoi zii ogni estate" Il poco colore rimasto sul viso del pozionista svanì

"STAI SCHERZANDO MI AUGURO... CON TUTTE LE PROTEZIONI CHE CI SONO QUI... LO PROTEGGERO' STAVOLTA ALBUS A COSTO DELLA MIA STESSA VITA MA NON RIMANDARLO IN QUELL'INFERNO... TU NON PUOI FARLO" .

Albus Silente si lisciò la lunga barba d'argento e si alzò fronteggiandolo

"Severus... non c'è posto più sicuro, non c'è incantesimo più potente dell'amore e...Lily ha generato il più potente incantesimo che si possa mai concepire sacrificandosi per Harry, stavolta vigilerò su quella casa personalmente se sarà necessario e credimi la famiglia di Harry non gli farà del male mai più".

Uno scintillio attraversò gli occhi azzurri del vecchio mago. Severus si sedette ancora, stavolta sconfitto, sapeva che Albus aveva ragione, sapeva che era l'unico modo, si fidava di Silente e non lo riteneva nè uno stupido nè un superficiale, si passò una mano sugl'occhi.

"So cosa temi e lo temo anch'io Severus, Harry non capirà, non subito almeno"

"Quei babbani non lo toccheranno ma gli faranno sentire tutto il loro odio... questo che effetto può avere sul ragazzo te lo sei chiesto?" Tentò ancora il professore, ma Albus gli toccò la spalla gentilmente e lui tacque all'istante,

"Harry ha un'incredibile capacità di amare... come sua madre e questo basterà per adesso".

Severus si alzò e lasciò lo studio del preside con una tale angoscia da non riuscire quasi a respirare, avrebbe dato qualsiasi cosa per evitare che il bambino tornasse in quel luogo di dolore che era stata la sua casa, ma si sarebbe occupato personalmente dei Dursley questo era certo il preside glielo doveva.

"Speravo ti dessero il permesso di venire alla tana amico... mi dispiace Harry mi dispiace davvero...forse è una specie di punizione per aver infranto le regole" Disse Ron in tono depresso, aveva accarezzato quell'idea per un pò fantasticando su un'estate insieme ad Harry fino a quando Silente aveva messo fine a quelle fantasticherie.

Hermione sospirò con in braccio il suo enorme gatto rosso "non dire sciocchezza Ronald deve esserci dell'altro...voglio dire insomma Silente ci ha ringraziato in fondo per aver recuperato la pietra filosofale... ",

Ron si accigliò "Quindi?" Chiese in tono sfrontato "quindi" Riprese Hermione col suo solito tono saccente "ci deve essere una ragione ben più importante se Harry viene rispedito dai suoi parenti e noi dovremmo fidarci di Silente" Disse prima di abbracciare il prescelto,

" l'estate passerà presto e avrai molto tempo per studiare" Concluse mentre Ron che era alle sue spalle fece una smorfia che strappò un sorriso al bambino sopravvissuto.

Harry si chiese come avrebbe fatto a sopravvivere un'estate intera senza i suoi amici, il solo pensiero di tornare dai Dursley dopo quello che era successo e dopo tutto quel tempo lo faceva star male.

Non sapeva cosa aspettarsi dai suoi zii, era deluso e amareggiato, Severus aveva promesso che non avrebbe più messo piede nel Surrey ma era evidente che le cose erano cambiate.

Harry non poteva fare a meno di interrogarsi su dove avesse sbagliato, il suo mancato posto in serpeverde forse aveva compromesso tutto o forse, zio Vernon aveva offerto dei soldi a Silente per tenerlo lontano per un pò da Privet Drive.

La testa sembrava sul punto di esplodere e in cuor suo sperava in un cambio di programma dell'ultimo minuto.

Severus guardava il fiume di studenti uscire dal castello in ordinate file da tre, scrutava con attenzione ogni piccola figura, notò la testa bionda di Malfoy in mezzo a Tyger e Goyle e poi un gruppo di tassorosso, i gemelli Weasley insieme a Lee Jordan, e ancora altre facce appena riconoscibili ma di lui nessuna traccia.

" Dove poteva mai essere?" Eppure era stato attento a non perdere nessuna fila, ma quando si accorse che accanto alla testa rossa di Ron Weasley e alla Granger non c'era Harry ma Paciok si precipitò giù dalle scale per accertarsi che tutto fosse in ordine, che Potter non avesse fatto sciocchezze.

Attraversò l'ultimo corridoio dopo infinite rampe di scale e appena alzò lo sguardo lo vide, piccolo e concentrato mentre ascoltava le raccomandazioni di Silente.

Si fermò incerto continuando a fissare Harry ricordando il suo sguardo che implorava protezione la notte che lo portò via da quell'inferno in cui stava per tornare, rivide quegli occhi che si fidavano e che necessitavano di certezze, rivisse la potente sensazione di responsabilità che sentiva di avere ma non potè fare a meno di sentire anche una stretta al cuore per quella distanza che c'era tra loro.

In quel momento Harry si girò ed incrociò il suo sguardo teso, non sorrise ne fece cenni, lo fissò freddamente per poi tornare a guardare il preside, quella reazione spezzò il cuore di Severus Piton.

"Professor Piton anche lei voleva salutare il nostro Harry?" Chiese Albus in tono amabile. Severus si irrigidì, si avvicinò appena e con grande sgomento si accorse che il viso di Potter era rigato di lacrime, gli occhi arrossati da un lungo pianto.

Restò in silenzio senza sapere cosa dire ne fare, poi, il suo istinto iniziò a guidarlo. Si inginocchiò al fianco del bambino che cercava di trattenere i singhiozzi.

"Potter....tu devi ... tornare è molto importante ora perchè" Ma la reazione del piccolo mago non si fece attendere, non aveva affatto intenzione di ascoltare quelle bugie:

"LEI... LEI MI AVEVA DATO LA SUA PAROLA... INVECE ERA D'ACCORDO CON MIO ZIO VERO? GLI HA DATO DEI SOLDI PER TENERMI PER UN PO' ?" Albus si inginocchiò accanto al pozionista che era scioccato da come Harry avesse frainteso tutta quella situazione.

"Harry ascoltami bene non è affatto così, tuo zio si comporterà bene adesso vedrai, nessuno ti picchierà più e noi verremo a farti visita presto, potrai tornare ad Hogwarts a settembre" Lo calmò Silente, il prescelto continuò a piangere in silenzio, poi si rivolse a Piton

" e mi...mi vorranno...anche... anche... bene?". Fu davvero molto difficile per il capocasa dei Serpeverde, ex mangiamorte, abile pozionista, nonchè potente mago quale era Severus Tobias Piton riuscire a rispondere a quella domanda disperata.

Sapeva di aver contribuito a disorientare Harry, lo aveva prima salvato, poi illuso, e successivamente disilluso. Come poteva un bambino così piccolo riuscire a capire che c'era un bene superiore? Che le cose non erano sempre come sembravano? E che era costantemente in pericolo in modi così imprevedibili che nemmeno Albus Silente era così certo di prevedere ed arginare.

Quindi si limitò ad abbassare lo sguardo sul consunto pavimento millenario di Hogwarts: "non so rispondere a questa domanda mi dispiace...davvero" .

Harry smise di piangere come faceva sempre quando sentiva che non poteva più opporsi a qualcosa, si drizzò nella schiena prima di parlare:

"grazie per tutto quello che avete fatto per me, so che è stato lei a salvarmi alla partita contro i serpeverde mentre il professor Raptor cercava di buttarmi giù dalla scopa" Disse guardando Piton tristemente.

"Bravo Harry questo è l'atteggiamento giusto, vedrai che passeranno in fretta questi mesi" Esclamò Silente accarezzando il bambino con dolcezza prima di vederlo allontanarsi con passo deciso verso le carrozze stregate parcheggiate nel cortile.

"Spero andrà tutto bene... ora Albus devi mantenere la tua promessa" il tono di Piton era durissimo, sembrava lottare con qualcosa che stava tentando di venire alla luce,

"bene vai pure... ma ricorda i patti Sev e non esagerare sono babbani e sono la famiglia di Harry, devi solo... metterli in guardia e fare raccomandazioni... convincenti".

Il mantello di Severus Piton frusciò nel vento accompagnato dal ritmo metallico dei suoi stivali diretto ai cancelli del castello per smaterializzarsi.

 

CIAO A TUTTI SPERO VI PIACCIA IL SEGUITO, RINGRAZIO TUTTI IN PARTICOLARE: PHOEBHE76, AURON_SAN, LADYHAWKE25, ALI96 E MELA91 PER IL VOSTRO SOSTEGNO... A PRESTO SERY.

 

  
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