28. Sfere.
Le
scale erano fredde e deserte, nessuno ronzava davanti alla porta della Sala Grande,
dato che al suo interno l’Umbridge aveva messo in punizione tutti quelli
dell’ES. Tutti quelli sfortunati, almeno. Infatti Areal aveva avuto la fortuna di avere un amico che l’aveva
risparmiata alla donna.
La
ragazza sedeva su quelle scale, i gomiti sulle ginocchia e il mento sui pugni.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto, non le era ancora passata quella sgradevole
sensazione. Aveva tradito tutti, solo per essere amica di Draco. In quel
momento Cho Chang scese le
scale, la guardò appena con tristezza e andò a posizionarsi davanti la grande
porta chiusa.
Povera
Cho, era stata costretta a confessare da una pozione,
ma nessuno lo sapeva. In ogni caso, entrambe erano sfuggite a ciò che le
spettava.
Erano traditrici.
Quando
i ragazzi uscirono dalla Sala Grande, quasi tutti salirono le scale senza
degnare le due ragazze di uno sguardo. Qualcuno urtò Cho,
qualcuno fece una smorfia vedendo Areal. Quando uscì Harry, questo schivò Cho e superò Areal senza dire una parola. Cho andò via a testa bassa, ed Areal rimase seduta nella
scale, anche lei con lo sguardo rivolto al pavimento.
Hermione
uscì dalla sala e si avvicinò ad Areal senza tante storie.
–So
come sono andate le cose, e lo sa anche Harry. Mi ha detto di dirti che se
qualcuno è riuscito a scampare a tutto questo, non c’è nulla di male-
Areal
non rispose, non alzò neppure la testa, era fredda come il ghiaccio.
Hermione
salì le scale e se ne andò.
In
quel momento Areal vide Canni ferma proprio di fronte a lei, Erick poco dietro.
-Canni-
sussurrò Areal.
Ma
Canni fece un smorfia, serrò le labbra e corse via.
-Canni!-
la chiamò ancora Areal.
La
ragazza si fermò a metà scale.
–Credevo
fossi mia amica, mi fidavo di te- e poi corse via.
Erick
la seguì in silenzio.
Areal
si passò una mano fra i capelli, come a volerseli tirare. Quando la gente non
si aspetta nulla da te, non puoi deluderla, pensò Areal, riferendosi ad
Hermione. Ma quando una persona si fida di te, inizia ad aspettarsi qualcosa in
cambio e, se non la riceve, le cose possono non andare nel migliore dei modi.
Draco
Malfoy scese le scale silenzioso come la notte, superò la ragazza seduta e andò
ad appoggiarsi al muro lì vicino, accuratamente distante da lei.
-L’Umbridge
usa una piuma che incide la pelle della tua mano, non credo che avresti voluto
essere lì dentro-
Areal
non disse una sola parola.
-Andiamo!-
fece Draco, scostandosi dal muro e allargando le braccia. –Non volevo che
facessi parte degli amici di Potter, dannazione!-
-Credevo
che non volessi vedermi punire…-
-Infatti!-
fece una pausa passandosi la mano fra i capelli. –Io mi fidavo di te, credevo
fossi mia amica. Perché non mi hai
detto come stavano le cose, non ti fidavi di me? Pensavi che ti avrei
denunciato?-
Areal
abbassò la testa.
Draco
la guardò con una smorfia. –Da tutti potevo aspettarmelo, ma non da te-
Areal
tornò a guardarlo negli occhi. –Harry Potter è il tuo nemico, siete in
competizione dal primo anno. È il tuo eterno rivale. È normale che tu abbia
voluto fargli questo, morivi dalla voglia di farlo!-
-E
fra i suoi amici c’eri tu- sottolineò il ragazzo.
-Non
deve essere stato facile per te accettarlo, lo so. Ma sai benissimo che ciò che
c’era fra di noi non sarebbe mai cambiato.-
-Già,
dobbiamo solo passare la vita a nascondere le nostre vere identità, per il
resto fila tutto liscio!- disse sarcastico.
-Non
potrebbe andare altrimenti.-
-Per
questo ti perdono.-
-Anch’io ti perdono.- Disse Areal, incuriosendo Draco. –Come ho già
detto, aspettavi la vendetta contro Potter da tempo. C’e l’hai nel sangue tutto
questo, prendertela con i più deboli, farla pagare a tutti gli amici di
Potter…-
Draco
fece un passo avanti, ma lei lo fermò con lo sguardo. Erano nella penombra, lei
ancora seduta sulle scale.
-Ma
fra quelli come Potter, ci sono anch’io. Io condivido le sue idee, Draco. Sei
disposto ad accettarlo?-
Draco
la guardò negli occhi. Quegli occhi blu che tanto…
-Sì,
io sì-
-Dobbiamo solo passare la vita a nascondere
le nostre vere identità, per il resto fila tutto liscio. È questo che vuoi,
Draco? Siamo sfere di vetro che rotolano irrimediabilmente l’una contro
l’altra, ma che non appena si toccano, schizzano ai poli opposti.-
Draco
Malfoy guardò la ragazza seduta, e dentro di sé qualcosa fece un sonoro crack. Serrò la mascella, voltò il capo
per non guadarla. Non sarebbe mai riuscito a sostenere il suo sguardo, non
mentre saliva le scale allontanandosi da lei.
Silente
era stato scacciato dal ruolo di preside e al suo posto era ovviamente stata
assegnata l’Umbridge, ma fortunatamente lo cose erano ben presto tornate al
loro posto. Giù al ministero era successo un gran trambusto, Harry aveva
affrontato Voldemort insieme ai suoi amici e il Ministro della magia aveva
visto con i proprio occhi che Potter non mentiva affatto.
La
cosa che spingeva Areal a correre giù per le scale, era l’arresto di un uomo
molto rispettato, in quando Mangiamorte colto sul fatto.
Draco
Malfoy sedeva sulla statua dell’ingresso, davanti la Sala Grande. Era accerchiato
dai suoi amici. Tutti i ragazzi di Hogwarts stavano portando le loro cose
all’ingresso, pronti per il ritorno a casa.
Proprio
in quel momento Blaise mise una mano sulla spalla di Draco, ma il ragazzo la
scansò bruscamente.
-Draco!- Chiamò Areal, in quello che le era sembrato un sussurrò
troppo basso in mezzo a qual baccano.
Draco
Malfoy, tuttavia, alzò lo sguardo e la vide, rimanendo immobile a fissarla.
Areal si voltò e si avviò verso il corridoio più appartato, e poco dopo il
biondo la raggiunse.
-Cosa
c’è?- chiese lui, sgarbato.
-Mi
dispiace…- gemette lei, con gli occhi blu puntati nei suoi.
Draco
fece una smorfia e si allontanò.
–Non
provare a compatirmi! Cosa c’è? Ti faccio pena, forse?-
Areal
scosse la testa.
Draco
sbatté il pugno contro il muro.
–Quel
dannato Potter, è stato lui e i suoi amici. È stata tutta colpa sua ed io giuro
che gliela farò pagare!-
Areal
non disse nulla, non avrebbe saputo cosa, d'altronde.
Il
padre di Draco era finito in prigione, ad Azkaban. Il biondo era bravissimo a
mascherare le sue emozioni, ma Areal immaginava il dolore che doveva provare.
E anche la rabbia.
-Adesso
spero che capirai, Areal, che non siamo fatti per essere amici- Disse Draco con
una serietà disarmante.
Le
si avvicinò con passi lenti senza distogliere lo sguardo dal suo viso.
–Buone
vacanze- le disse accarezzandole una guancia, poi si voltò per andarsene.
Areal
sentì il suo cuore scoppiare, il gelo che lo aveva avvolto si era dissolto
all’istante lasciandolo troppo indifeso, debole.
Alzò
gli occhi e vide Draco di spalle.
-Draco!- strillò.
Lui
si voltò, gli occhi di ghiaccio spalancati per lo stupore. Era fermo al centro
del pianerottolo delle scale, nel suo sguardo si susseguirono diverse emozioni
tra cui lo stupore.
In
fine si fecero caldi e magnetici.
Troppo caldi.
Areal
corse verso di lui e Draco non fece assolutamente nulla. Si limitò ad
accoglierla fra le sue braccia quando questa vi si gettò, e a lasciare che le
loro labbra si unissero in un bacio. Lasciò anche che la ragazza intrecciasse
le sue mani fra i suoi capelli, mentre lui la stringeva a sé come a non volerla
lasciare andare ma più. Si baciarono con passione, trasportati da quel
sentimento che li univa da ben cinque anni, incuranti degli sguardi di mezza
scuola puntati su di loro, compresi quelli degli amici di Draco.
Quando
si separarono si persero ognuno negli occhi dell’altro per interminabili
secondi. Draco le accarezzò nuovamente la guancia.
Sembrò
non finire mai quel secondo, i loro respiri si fondevano, Areal sentiva quello
gelido di Draco sfiorarle la pelle.
Il
ragazzo non staccò i suoi occhi argentei da quelli di zaffiro di lei, quasi in
quelle gemme color del mare si nascondessero tutte le risposte che cercava.
Dipendeva da lei, quel bacio che si erano dati era stata una liberazione,
qualcosa che desideravano da troppo tempo.
Per questo non si infuriò, vedendolo come un gesto di compassione nei
suoi confronti.
Perché
non era affatto compassione. Era altro.
Areal
si scostò da lui e, mentre il ragazzo tornava dai suoi amici, lei saliva le
scale, in silenzio.
Solo adesso era pronta a
dirgli addio.
Continua…
Il
prossimo capitolo, non so perché, è il mio preferito in assoluto. Se vi è
piaciuto ciò che è accaduto in questo capitolo, spero che vi appassionate a leggere
anche il prossimo.
Forse
sapete già cosa succederà, è forse no… XD okay la smetto!
Grazie
mille per la recensione a:
BumBj
Nocticula_Nott
Books
Grazie
anche a chi ha letto soltanto, un saluto a tutti e a presto ^^