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Autore: F13    14/02/2011    2 recensioni
Raccolta di pensieri e rimuginazioni che riguardano i personaggi di Avatar su vari aspetti e momenti della loro vita.
{Aang - Nel rimorso del rimpianto}
"Di tanto in tanto, quando particolari riflessioni lo coglievano in un momenti di debolezza, Aang si trovava a pontificare quali sarebbero state le sorti del mondo, se, ben più di cent’anni prima, lui non fosse fuggito dal tempio dall’aria, a quanto dolore non si sarebbe protratto per un secolo, a quante persone avrebbero potuto vivere la loro vita "
{Teo - Ammirazione che non conosce l'invidia}
"E lui, oltre alla riconoscenza per quelle parole, prova una stima pressoché sconfinata verso ciò che l’altro è in grado di fare mentre assieme solcano il cielo"
[il titolo della raccolta sarà soggetto all'umore futuro del autrice]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aang, Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Ammirazione - Invidia
Pg: Teo ( e non chiedetevi chi sia perché mi offendo XD)
Time line: Post serie indefinito
Conta della parole:446 ( Word dixit)
Genere : sempre pippamentale Introspettivo XDD
Beta: vergognosamente non betato °° siate crudeli
Disclaimer: Tutto di Nickelodeon e dei rispettivi creatori, comprese le citazioni da film che avrete il garbo di cogliere. Io non ci guadagno nulla, anche se devo dire che traggo soddisfazione dal pasticciare con i personaggi secondari XD

 

Ammirazione che non conosce l'invidia

 

L’emozione di volare, lo pensava ogni singola volta che si lancia nel vuoto, è qualcosa di impareggiabile.

Si sente grato per quelle sensazioni, per il vento che gli colpisce il viso, per la mancanza di peso nel librarsi sull’aria al di sopra delle case, per l’emozione e la paura sottile che pulsano dietro la testa quando si getta in una picchiata.

Teo  ama tutte quelle cose, forse piccole,  non lo avrebbe saputo dire, per lui sono immense, che compongono il suo mondo.
Un mondo che può vedere dall’alto solo mentre è in volo.
Lui, perennemente seduto, si chiede se, a quei ragazzi che corrono giù per fianchi delle colline, il vento fischi nelle orecchie con la stessa intensità con cui urla nelle sue quando, quelle stesse distese, le sorvola velocissimo sorretto dalla corrente.

E forse, di nascosto, qualche volta, un prova po’ invidia verso quelle corse che per lui rimarranno sempre e solo un volo di fantasia, ma senza perdere il sorriso perché, se tutti, tranne lui, possono correre, invece non è da tutti esser capaci di volare.
Nonostante quegli istanti di debolezza è  felice per ciò che ha e si sente infinitamente in debito verso tutti quelli che hanno concesso la possibilità di volare.

Teo si divide tra gratitudine e ammirazione.
Ringraziava la fortuna per gli alianti lasciati dai nomadi dell’aria che avevano ispirato il padre.
Era grato per il poter accarezzare il vento grazie alle invenzioni paterne e lo ammirava profondamente per tutto ciò che era riuscito a creare sul picco di quell’altura. Sentimenti forse offuscati da amare rivelazioni, ma che erano stati rinnovati e ora erano nuovamente vivi.

Ed era la stessa gratitudine quella che aveva provato verso Aang, per delle semplici parole, pronunciate in una giornata lontana e trasportate dal vento, che l’avevano reso oltremodo orgoglioso.
 

“Anche se Teo non è un dominatore dell’aria ha davvero lo spirito giusto per esserlo”


E  lui, oltre alla riconoscenza per quelle parole, prova  una stima pressoché sconfinata verso ciò che  l’altro è in grado di fare mentre assieme solcano il cielo, evoluzioni che Teo non può nemmeno sperare di imitare, perché nonostante tutto, il potere di controllare quell’elemento con cui si sente così affine gli è negato.
Quindi osserva Aang volare e si riempie gli occhi delle elaborate evoluzioni che completa, mentre lui, attonito, rimane  a osservare volteggi e risalite dell’altro provando solo una meraviglia infinita.

E l’ammirazione che Teo  prova non può proprio trasformarsi in invidia verso Aang, perche quello che il ragazzo più giovane riesce a  fare è profondamente diverso da una corsa sul prato e Teo possiede un’anima troppo pulita per sporcare la bellezza di quelle evoluzioni con il velo dell’invidia.


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Io provo amore per quasi ogni personaggio minore di questa serie, per Teo poi provo un affetto indescrivibile XD
Quindi la mia parzialità nel muoverlo è  causata semplicemente da questo fattoU__U
 Teo ( forse solo per me ma concedetemelo XD ) è questa cosina felice e serena, in una situazione in cui avrebbe potuto essere ben altro e questo fatto mi causa un amore sconfinato, appare poco okei, ma in quel poco che appare non lo si vede piangersi addosso nemmeno per un istante.
 
So  di aver utilizzato relativamente male i prompt che ho scelto nominando il secondo ( invidia) solo in coda, è un fatto voluto però, in quanto il punto centrale di questo pezzo è proprio l’incapacità di Teo di provare invidia verso qualcosa che trova troppo bello.
 
Per il resto giusto per scaricare un po’ di colpe in giro, questa storia è stata ispirata alla canzone di Fabrizio De Andrè “Un malato di cuore” dell’album “né al denaro, né all’amore, né al cielo” per la prima parte e a un discorso senza capo né coda nato mentre si disquisiva di Toph  per la seconda U__U
   
 
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