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Autore: UgaRuga    14/02/2011    1 recensioni
Terrificata Hermione stringe forte le chiavi e si volta tentennante verso la figura slanciata. Sorride con freddezza, mera e coincisa convenienza.
-Sa dirmi se la Signorina Grenger è già in casa? Sono un suo collega di lavoro..-
Hermione sta per svenire, prega di non sembrare preoccupata. Fa segno di no. Facendosi forza cerca di apparire disinteressata.
-La ragazza arriva tardi, f.. Forse è dai suoi genitori. Mi dice spesso che, che dovrebbe andare a trovarli..-
Nuove vite dopo la battaglia..
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Cap 2 Deve dimenticare, anzi, quello mai

Vampe, vampe e  vampe. Lo ha letto da qualche poesia italiana. In quell’afosa giornata d’agosto sente le piccole goccioline di calore scorrere lente e poi repentine a seconda delle curvature del corpo. Si para gli occhi con la mano e, con attenzione, pone particolare accento alla folla festaiola. Non le interessano tutti ma i ragazzi maschi tra i 25- 28 anni, caucasici, abbastanza in forma e particolarmente solitari. Su qualsiasi isola in alta stagione requisiti del genere avrebbero uno spettro d’esame ampissimo. La peculiarità sta nel comportamento.

Accende una sigaretta e si appoggia svogliatamente allo stipite della porta. Quando trova il ragazzo che sta aspettando si ridesta. Scende la scala a chiocciola laccata di bianca e si fa spazio fra la folla.

Arrivatagli a pochi passi sorride ammiccante. Scombussola i capelli corti e mossi.

-Hey..-

Il ragazzo, spaesato, non dice nulla anzi continua a camminare senza più degnarla di uno sguardo.

-Alle 8. Non mi hanno detto altro.-

Lei annuisce mentre finge di guardarsi attorno, simile a tutti gli altri turisti.

Con l’arrivo del tramonto esce dalla doccia e si ferma, coperta dall’asciugamano, ad esaminare il mare sconfinato, il cielo, le passeggiate tranquille dei vacanzieri. Tutto secondo copione. L’unica cosa che stona è lei.

Chiude forte gli occhi torna in bagno per vestirsi e quando ne riaffiora sembra sempre alterata. Lascia veleggiare l’asciugamano fino alla balaustra perlata del balcone. Si lascia cadere sul letto ed esamina il soffitto, anche lui bianco, anonimo e nullo come tutto nella stanza. Si chiede se sta diventando pure lei come tutto quello che sta lì, precario e senza nome.

In fondo non le dispiace tutto quello. Le regole del gioco le ha capite abbastanza bene. È una brava maga e soprattutto astuta. Il tempo di Hogwarts è solo più un lontano ricordo. Il pensiero le fa venire una fitta potentissima al petto. Si rialza, respiro affannoso, il petto sembra quasi sobbalzare e fatica a trattenere il cuore. Batte, batte, non riesce a trattenerlo. Gli occhi arrossati, il viso quasi perlaceo.

Matrimonio, abito bello e visi tirati. Zia Muriel. Via, scappa.. Fred! Fred è a terra.. Teddy è orfano, Harry ci penserà. Veglia, urne, foto, memoriali. Feste di commemorazione per i caduti nella battaglia. La mamma ha lo sguardo vuoto. Il papà non la riconosce. Sembrano due estranei qualunque.

Stringe forte il capo fra le dita affusolate e si raggomitola nel letto.

Deve dimenticare, anzi, quello mai. Deve solo non pensare a nulla di rilevante. Si rifà la doccia fredda ed esamina le doppiepunte ramate, basta pensare a cose poco rilevanti.

  
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