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Autore: MaryElizabethVictoria    15/02/2011    1 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Quando Remus Lupin giunse in cima alla torre di Astronomia la trovò già là che lo aspettava, appoggiata coi gomiti alla balaustra volta a contemplare il paesaggio notturno. Era bellissima, pensò. I capelli corvini e leggermente ondulati le incorniciavano il viso assorto.

-Sei venuto finalmente, devo presumere -disse ostentando un tono perfettamente indifferente come quando si incontravano alla presenza di altre persone.

-Mi dispiace, sai i miei amici … ci è voluto un po’ per riuscire a svincolare senza destare sospetti- ma ad Amalya non piacque quella risposta, perché non si voltò verso di lui ma mantenne lo sguardo ostinatamente fisso sulle stelle.

-Se per con ‘amici’ intendi quella Evans dai capelli rossi e lo sguardo da cerbiatta mi stupisce che tu abbia trovato un momento per stare con me … vivete praticamente in simbiosi da quello che si dice- commentò aspramente.

Remus sorrise tra sé, ma fu abbastanza saggio da non ostentare ilarità davanti alla Serpeverde. Amalya era molto permalosa e se avesse pensato che si stava prendendo gioco di lei in quel momento non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. Però non poteva fare a meno di trovare tutto ciò assurdo. Ma come? Prima lei gli faceva giurare e spergiurare che il loro era soltanto un passatempo e che non implicava nessun impegno sentimentale e poi si metteva a fare la gelosa per la sua amicizia con Lily?!

-Non poteri mai, è la ragazza che piace a James- disse semplicemente.

-Non che mi interessi, ti ricordo che sei perfettamente libero di frequentare chi vuoi e la Nata Babbana …

-Non chiamarla così- la ammonì Remus.

-… la Evans allora, non fa eccezione- ma ora il tono di Amalya era meno contratto, tanto che per sottolineare meglio il concetto si girò verso di lui e senza preavviso gli si gettò tra le braccia.

Entrambi si godettero in silenzio quel momento. Erano stati lontani per tutta l’estate e da quando era iniziata la scuola non erano riusciti a vedersi nemmeno una volta, inventare scuse plausibili per disfarsi degli amici diventava sempre più difficile, inventare menzogne per mettersi a posto la coscienza lo era ancora di più. La menzogna stessa era diventata la ragnatela che intrappolava la loro vita.

-Mi sei mancata quest’estate- mormorò lui inspirando il buon profumo dei suoi capelli.

-Davvero?! Ti sono mancata io o questa?- interloquì la ragazza sventolandogli davanti una boccetta piena di un liquido scuro- Come vanno le trasformazioni a proposito?

-Sono molto più dolorose senza la pozione, ma non mi lamento, ti ringrazio- le rivolse un ampio sorriso.

-Guarda che per quanto tu sia carino non te la preparo mica gratis... fanno sei galeoni e il bacio è in omaggio...

-Tratti sempre così bene i tuoi clienti o sono fortunato?- Remus le porse diligentemente il sacchetto con le monete.

-Ah ah... solo quelli con piccoli problemi pelosi- Amalya si fece più vicina- Sai che le creature oscure mi eccitano...

Sembrava equivoco, ma era così che era iniziata la loro relazione clandestina circa un anno fa.

La famiglia Earnshaw navigava da tempo in cattive acque. Il padre di Amalya alla sua morte aveva lasciato in eredità a moglie e figlia il cognome rispettabilissimo di una casata antica e montagne di debiti. Quella era una delle principali ragioni per cui era vitale che si celebrasse presto il matrimonio col rampollo degli Hardgraves che le avrebbe salvate dalla bancarotta. Nel frattempo Amalya sfruttava il suo talento come pozionista per raccimolare il denaro necessario a coprire le sue spese, diventando così una specie di 'spacciatrice' ufficiale della scuola.

Poteva preparare qualsiasi filtro e pozione le venisse richiesto. Inizialmente Remus si era rivolto a lei per quell'intruglio che funzionava come un perfetto calmante durante le trasformazioni e lo aiutava a riprendere le forze subito dopo, naturalmente Amalya si era impegnata a mantenere il segreto professionale con la massima solennità.

Quello che nessuno dei due aveva previsto era che dopo un po' il loro rapporto di affari si era inclinato verso una specie di stramba relazione clandestina. Perché erano d'accordo che sbaciucchiarsi ogni tanto senza impegno andava bene, perchè avevano deciso di affrontare la cosa da persone mature, perchè non esisteva che un Grifondoro e una Serpeverde stessero insieme ufficialmente.

-Allora tu e la Evans siete solo amici- disse lei dopo un po’, cercando di far apparire quel commento il più casuale possibile.

-Solo amici- confermò Remus -Hai la mia parola di Malandrino.

-Allora non c’è proprio da fidarsi, ma ricorda che se mai volessi uscire con qualcun'altra per me non è un problema- scrollò le spalle con indifferenza.

-Ehm, lupo mannaro ricordi?!- la interruppe lui indicando sè stesso -Sicuro, le ragazze farebbero la fila!

-Non devono saperlo per forza! E comunque non importa: voi Grifondoro siete fissati con queste storie dell'onestà e della sincerità e compagnia bella ...

-Guarda che ogni tanto non fa male essere sinceri con gli altri...

-...disse il ragazzo che da un anno a questa parte rifila montagne di fandonie ai suoi amici per potersi imboscare!- rise Amalya, poi avvicinandosi al suo orecchio sussurrò piano- Se fossi sincera sulla metà delle cose che abbiamo fatto qui a Darcy e alle altre prenderebbe un colpo di sicuro...

-Dubito seriamente che esista qualcosa che può turbare la gelida perfezione di Darcy Hardgraves- le rispose lui cauto, gli occhi color miele socchiusi, mentre le accarezzava distrattamente i capelli.

-Remus, attento a come parli di lei : è la mia migliore amica- lo ammonì Amy.

-Quasi tua cognata- la corresse lui.

Entrambi annuirono in silenzio e per quella sera nessuno si sentì di riprendere quell’argomento. Che Amalya tra un anno si sarebbe sposata con Elios Hardgraves non era un’eventualità, quanto una cupa certezza che incombeva come una nube oscura.

-A proposito Amy, auguri per la gara di domani...

La mattina dopo era infatti un giorno molto importante. Amalya scese per far colazione molto presto, sperava di finire in fretta il pasto e poi andare a studiare qualcosa in biblioteca, prima che arrivassero le sue compagne... sfortunatamente questa sua richiesta non fu accolta dal destino. Infatti poco dopo una insolitamente mattiniera Darcy Hardgraves avanzò a passo di marcia in sala grande, seguita a ruota da Lavinia e Jemma ancora vistosamente insonnolite. Con un cenno stizzito del capo fece spostare il gruppetto di intimorite ragazzine del primo anno vicino ad Amy, i suoi occhi di un'intensa sfumatura di verde-grigio puntavano direttamente a lei.

-Non ti abbiamo sentita rientrare ieri sera- dichiarò -E stamattina ti sei alzata prima di tutte noi e sei sparita.

-Scusami, Dee. Avevo fretta di ripassare alcune cose, sai che ci sono ...

-... i MAGO, lo so. Che anno incredibilmente noioso!

-E poi oggi è il grande giorno- concluse Amalya. Per una fortunata coincidenza proprio quel giorno si sarebbe tenuto nella classe del vecchio Lumacorno una gara di pozioni avanzate a cui si era iscritta e che aveva intenzione di vincere.

-Sono sicura che non avrai problemi a vincere- dichiarò Lavinia ottimista.

- Il primo premio dicono sia un bel gruzzolo di galeoni- intervenne Jemma - ... ma a te non interesserà di certo, la tua famiglia è già stra-ricca, no?!

-Ehm, infatti- mentì Amalya, che con quel denaro già meditava di pagarsi i libri di testo che aveva preso a credito- ...lo faccio solo per la gloria.

Le sue meditazioni di vittoria furono però interrotte da un rantolo strozzato, poco distante da lei un loro compagno di Serpeverde, Severus Piton, si stava tenendo la gola come se fosse stato avvelenato, la sua faccia pallida cominciava a gonfiarsi e a diventare blu... letteralmente blu.

Qualcuno cercò di aiutarlo mentre la sua testa continuava a crescere, il resto della sala era semplicemente troppo occupata a ridere sguaiatamente. Nel trambusto generale Amalya ne approfittò per esaminare il calice da cui aveva appena bevuto, macchiato di una sostanza sospetta, poi si rivolse in un sussurro alla sua amica.

-Darcy ...che cosa hai fatto?

-Dovresti saperlo che non mi alzo mai così presto senza una ragione...- le rispose lei tranquilla, accarezzando una boccetta vuota che aveva fatto scivolare sotto il tavolo- Andiamo, era il tuo peggior rivale per la gara di oggi,no? Non c'è bisogno che mi ringrazi.

-Sei impazzita?Potevi avvelenarlo!Cosa ci hai messo... bacche di giais vero?

-No, quelle le avevo finite così ci ho messo dei mirtilli, sono quasi la stessa cosa no?

-No!- strillò Amalya, scandalizzata ma non sorpresa, la sua amica era sempre stata un disastro in pozioni- Potresti finire nei guai per questo!!

-Non credo proprio- Darcy accennò allegramente col capo verso la tavolata dei Grifondoro dove James Potter e Sirius Black erano piegati in due dalle risate. Lily Evans li fissava furiosa come se fosse stata tutta colpa loro... e per una volta non lo era.

-Potter!Black!Che storia è questa?!- la professoressa McGranitt che era la direttrice della casa di Grifondoro si era fatta largo fino al loro tavolo. E non aveva un'espressione felice.

-Ma professoressa, per una volta... dico una che non siamo stati noi...- ma Sirius non risultò molto convincente dato che alternava le parole alle risate. Stessa cosa James al suo fianco non riusciva a mantenere un'espressione seria davanti al mirtillo-Piton che barcollava verso l'infermeria sorretto da alcuni compagni Serpeverde.

-Ora basta!Non ne posso più di queste vostre bravate ai danni del signor Piton- dichiarò la professoressa con tono solenne e incontestabile- Siete in punizione tutti e due!E farò in modo che questa volta vi serva davvero per correggere questo vostro atteggiamento delinquenziale.

- Ma sei stata tu!- protestò Amalya a bassa voce, anche se il rumore delle risa intorno a loro non si era ancora spento.

-Che importa?!La professoressa McGranitt ha già i suoi presunti colpevoli... e secondo te cosa penserà Severus quando la sua testa smetterà di assomigliare a un mirtillo?- Darcy che sembrava molto convinta del bene delle sue azioni aggiunse- Andiamo, non fare quella faccia!Anche se non l'hanno fatto sono sicura che avrebbero voluto... una punizione in più mica li ucciderà, anche se non si dovrebbe mai smettere di sperare... e poi tu vincerai la gara!E' perfetto.

E lo sarebbe stato davvero se Remus Lupin in quel momento non la stesse guardando dal suo tavolo con una leggera ombra di riprovazione nello sguardo che solo lei potè cogliere. Anche se non era stata lei a voler imbrogliare la faceva sentire dannatamente colpevole.

-No, non lo è- ribattè Amalya decisa- non credi che sarei stata capace di vincere onestamente?

-Oh, come vuoi tu... ma stai attenta mia cara Amy, cominci a parlare come una dannata Grifondoro- disse lei stizzita, poi si voltò a per confidare l'accaduto a Lavinia, che si mise a ridere ancora più forte.

-Sei stata fantastica Darcy!- squittì tutta eccitata- Con questo sistema potresti far passare a quei due un anno d'inferno e non ti beccherebbero mai!!

-Lo so- sorrise compiaciuta- ...ci penserò su.

-Povera Darcy... ce l'hai ancora con Sirius Black per averti scaricata davanti a tutta la tua famiglia dandoti della 'megera platinata', non è vero?- le sussurrò Amalya vendicativa, poi finse di pensarci su - O è ancora per quella volta che ti ha incendiato i capelli? Io starei attenta se fossi in te, da come ne parli ... sembra quasi che un po' ti piaccia!- le schioccò un rapido bacio sulla guancia per poi allontanarsi a distanza di sicurezza dalla furia omicida della sua quasi ex migliore amica.

 

 

 

 

 

  
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