Il lenzuolo era diventato una catena, una pesante prigione di stoffa dalla quale non riusciva a liberarsi.
Sudore freddo, respiro appannato e male, male dentro, profondo e radicato.
Un incubo che non dimenticava una volta sveglio.
Sensi di colpa e di abbandono.
Una tristezza nera, densa e appiccicosa che toglieva il fiato.
E nemmeno l'alba che filtrava dalle finestre allentava il nodo alla gola che lo prendeva in queste notti.
Tendeva la mano umida accanto a sè, senza trovare il compagno.
Non avrebbe dormito più accanto a lui.
Mai più.
Non restava che aspettare che si facesse più chiaro attorno, implorando un angolo di luce nel suo brusco ritorno nel buio.
Luce, sempre più luce, intorno; buio, sempre più buio, nella nostra angoscia.
[E stavolta tocca a Shakespeare, Romeo and Juliet <3]