La luna… bella come sempre,
brilla alta nel cielo. Brilla solo per noi… c’è sempre stata, testimone delle
promesse dei mortali… e testimone anche della nostra. Divisi… siamo divisi
dall’infinito. E lei splende… come se niente fosse splende in quel bellissimo
cielo stellato, in quell’universo incantato che ha soggiogato le menti dei
mortali… e perché no, anche degli immortali. Rende l’ambiente magico e
misterioso… rende gli attimi della tua vita scorrevoli e spensierati. Io voglio
condividere queste sensazioni solo con te… ma dove sei? Maledico quel giorno…
“La luna ha un fascino
magnetico… quello stesso fascino che hai tu.”
13 settembre ore 3:28 p.m.,
la strada su cui stavano camminando era veramente affollata,
l’andamento era davvero lento… troppo lento per chi aveva fretta.
-E spostati razza di babbuino!!- Yami si faceva largo tra la gente
spingendola via come un disperato inutile dire tutti gli insulti che gli
tormentavano l’udito –Spostati brutta racchia!!- E’ si… era davvero
preoccupato. Ma perché mai stava camminando per quelle vie affollate? Cercava
una persona… Yugi. Ma perché proprio li?! Blacky lo seguiva a qualche passo di
distanza per non rischiare di finire nei guai… -Blacky sbrigati!!- e ora si
metteva anche a dare ordini! Ma che tipo… non bastava che lo stesse seguendo
per cercare Yugi?! Infondo lei nemmeno lo conosceva bene a quel nanerottolo! Ma
sapeva che aveva a yami gli doveva un favore… anzi, gli doveva la vita! Così…
senza fare troppe strorie era costretta a seguirlo. Affrettò il passo
arrivandogli accanto, le persone che aveva urtato nel compiere quell’azione si
stavano arrabbiando in una maniera spaventosa.
-Ehi tu!! Come ti permetti!!- le urlò un tipo, lei nemmeno si
voltò per chiedere scusa… prese Yami sotto baraccio e lo strattono verso una
meta decisa da lei. Poco dopo si trovarono sotto la metropolitana.
-Insomma! Si può sapere che cavolo fai?!- disse Yami irritato. Lei
lo sbattà contro il freddo muro color ocra.
-Io ti sto aiutando a trovare il tuo amichetto… ma non voglio finire
nei guai a causa tua! Hai una meta precisa o stai andando in giro come un pazzo
facendo una scenata pazzesca solo perché non sai cosa fare!- più che una
domanda la sua era un’affermazione… un’affermazione troppo corretta perché Yami
potesse correggerla. Si… era vero, non aveva la minima idea di dove stesse
andando! Era vero che aveva fatto un vero casino per tutta la città fino a quel
momento… era tutto vero. Aveva ragione… e la verità a volte fa male. Guardò
verso un punto indefinito di quel lungo corridoio tappezzato di scritte –Yami…-
la voce di Blacky si raddolcì… forse si era resa conto di aver esagerato. Lui
si scostò dal muro e Blacky non fece nulla per impedirglielo. Si voltò dandole
le spalle
-Devo trovarlo!- disse Yami con un tono di voce alquanto strano.
Le parole erano state dette a fatica e la voce si era assottigliata fino a
terminare la frase con uno strano lamento. Stava piangendo… piangeva per il suo
amico. Ma perché? In fondo poteva benissimo stare bene da qualche parte con i
suoi amici… Ma no… Yami ci era troppo abituato, per lui i casi difficili e
incomprensibili erano all’ordine del giorno… e quindi aveva tutto il diritto di
pensare al peggio. Lei si avvicinò, ma non appena provò a toccargli la spalla
destra lui si allontanò di qualche passo –fa come cavolo ti pare! Io ti ho
seguito per aiutarti… ma a quanto pare il mio aiuto non ti serve! Bene! Allora
me ne vado! Non ho problemi tanto cel’ho una casa… non credevi mica che sarei
stata da voi in eterno! Addio!- Quelle parole furono come una lama… una lama
diretta a se stessa. Si voltò di scatto e salì velocemente le scale della
metro.
-Ehi!- la voce che aveva sentito gli ricordava qualcuno… -Blacky…-
si… era lui. Quella voce la fece raggelare. Si mise a correre per quelle vie
affollate, l’aveva anche visto in faccia… non c’era dubbio, lo conosceva… lo
conosceva fin troppo bene. Dopo aver racimolato
vari insulti si diresse verso una stradina interna… non passava nessuno.
Maledizione era stato quello il suo sbaglio! –Ehilà…- quella voce dietro di
lei… quei passi sicuri che si facevano sempre più vicini… l’aveva trovata.
Ricominciò a correre… dal cielo non filtrava nemmeno un raggio di sole, era
tutto oscurato da tante nubi grigie. Aveva paura. Correva… scappava… lontano.
Voleva andarsene e far perdere per sempre le sue tracce… per sempre! Questa
volta non sarebbe cascata. La forza di volontà che aveva in quel momento era
davvero invidiabile. Correva… fuggiva, fuggiva da un destino che non meritava…
da un destino che non sarebbe stato il suo se quei tipi non fossero esistiti.
Dopo tanto tempo passerebbe a chiunque la voglia di fuggire… chiunque si
sarebbe arreso alla realtà, lei no… non intendeva proprio farlo. Non voleva
farlo! –Oggi non ho voglia di giocare!- disse quella voce gelida dietro di lei…
-Ho perso fin troppo tempo… ti ho dato troppo tempo!- rabbrividì a quelle
parole. Correva ancora fu costretta a smettere. Davanti a lei con uno strano
sorrisetto divertito era fermo a pochi metri di distanza. Lui… quel maledetto.
No… questa volta nemmeno gli avrebbe dato la soddisfazione di piangere… nemmeno
una lacrima sarebbe caduta dai suoi occhi, nemmeno una. Lo guardò in faccia...
incontrò quello sguardo glaciale, di un azzurro talmente chiaro da sembrare
ghiaccio. Vide che le pupille si restringevano lasciando spazio ad un altro
colore… quel rosso, il colore del sangue. Non staccò il suo sguardo da quello
del ragazzo di fronte. Lui iniziò a camminare verso di lei! Blacky era
impassibile… forse solo perché non sapeva che fare! Eppure quel ragazzo le
faceva paura… tanta paura. Ovviamente motivata, ma lei non la giustificava… si
reputava solo una vigliacca. Eccolo, a pochi passi da lei… un calcio,
improvvisamente quell’essere cadde a terra. Cel’aveva fatta! –Maledetta! Hai
deciso di farmi arrabbiare?!- Blacky si posizionò in modo tale da poter
combattere, la tecnica c’era… non c’è dubbio. Lo fissò in malo modo… uno
sguardo, il sapore della sfida. Un attimo…
-Muoviti! Alza il culo e combatti stupido essere!- non c’è che
dire… in questi momenti o si perde completamente la forza di volontà o la si
acquista istantaneamente… per lei fu il secondo caso! Si fissavano… uno sguardo
deciso e uno infuriato. Come sarebbe finito quel duello?
-Che diamine combini stupida!!- si voltò verso di lui… quella voce
dolce e spezzata dalle lacrime. Era lui. Sorrise, un lieve sorriso ma che le
costò molto. Brent attaccò, lai finì vari metri più lontano –NO!-
-E’ arrivato il tuo amichetto?! Credi forse che questa volta potrà
aiutarti? Se è così ti sbagli di grosso!- Brent si avvicinava minaccioso.
Blacky non fece nemmeno in tempo ad alzarsi da terra… sentiva un forte dolore
alla gamba destra e un taglio sul braccio. Lei lo fissò furibonda mentre la
prese per il collo –Se volevi una morte dolorosa non bastava che chiedere
Blacky!- avrebbe voluto piangere… sentiva la presa sul suo collo diventare
sempre più stretta, e sapeva che sarebbe stata la fine. Un rumore. Brent cadde
atterra e mollò la presa. Lei venne subito aiutata ad alzarsi da Yami. Lui la
fissò come per rimproverarla, ma le lacrime che erano uscite dai suoi occhi
rendevano la cosa molto meno credibile. Brent si alzò infuriato –Come ti
permetti d’immischiarti ancora in questa storia!- ringhiò rivolto a Yami.
-Fatti miei! Ma adesso ti dirò solo una cosa… o con le buone o con
le cattive tu la lascerai in pace. Chiaro?!- L’altro ragazzo rise mentre vedeva
quella scenetta che gli sembrava al quanto patetica –Non ci credi… le mie
parole ti fanno ridere!- fece ironico Yami –Mi dispiace per te!- Ringhiò mentre
con un fascio d’energia Brent finiva contro il muro. Da esso caddero dei pezzi
di mattone…
-Credi di farmi male con così poco?- ghignò Brent. Si alzò e
fulmineo saltò addosso a Yami, insieme caddero a terra. Yami strizzò gli ochhi
giusto nell’attimo dell’impatto col suolo, e Brent sfruttò quell’attimo per
piazzargli una mano sul cuore –Addio!- sorrise…
-Ehi tu!! Guarda cos’hai combinato al mio amato giacchetto!!!- non
si sa bene se questa affermazione sia servita solo per distrarre Brent… dalla
faccia di Blacky non si direbbe, si potrebbe pensare più che l’abbia fatto per
cercare vendetta! Yami comunque colse quell’istante per raccogliere le sue
energie. Brent venne sbattuto contro il muro da quella forza misteriosa che
aveva scatenato il faraone.
-Si?!- fece Brent rivolto a Blacky. Come se non risentisse affatto
degli attacchi subiti… era seduto in terra con le spalle poggiate al muro di
quel palazzo dai mattoni marroncini.
-Lo vedi o no cosa hai fatto al mio giacchetto!!- ringhiò la
ragazza infuriata. Brent si alzò e le si avvicinò –Ti preoccupa quel
taglietto?! Pensa a quello che ti accadrà in seguito!- ghignò. Yami fece un
passo verso di lui, voleva attaccare di nuovo… gli puntò contro la mano aperta
-Brent!- ringhiò. L’altro si voltò verso di lui, lo guardò dritto
negli occhi e con un sogghigno si appoggiò al muro.
-Coraggio!- lo incitò –Attacca su…- c’era qualcosa di strano nel
suo comportamento. Il tono usato era troppo ironico. E Yami ebbe qualche
momento d’incertezza… poi si decise, s’avvicinò di un altro passo a Brent e lo
guardò minaccioso. Stava per attaccare di nuovo ma si dovette fermare a vedere
cosa stava succedendo. Accanto a Brent era comparso un ragazzo dai capelli
biondi e dallo sguardo strano.
-Brent…- lo chiamo con voce incolore. Il diretto interessato si
voltò verso l’altro ragazzo e rimase
colpito dal trovarlo la… a quanto pare non lo stava aspettando Ti sta
cercando!- fece con lo stesso tono glaciale. Sembrava quasi che Brenta vessa
paura di qualcosa… I suoi occhi tornarono tinti del suo colore naturale, la
rabbia dentro di lui era sparita… non si curava nemmeno che davanti a lui vi
fosse ancora il faraone –Forza… vai.- continuò il biondino.
-P_perchè? Di gia! I_io non ho avuto tempo di soddisfare quella
richiesta!- fece con tono impaurito… c’era qualcosa che lo spaventava? Allora
doveva essere qualcosa di veramente terribile! –E’_è tutta colpa sua… sua!-
indicò Yami. Il biondino nemmeno si voltò per vedere a chi si riferisse Brent.
-Ti conviene andare di tua spontanea volontà, o non sarà una
visita piacevole!- lo avvertì con tono incolore. Diamine… quel ragazzo appena
arrivato aveva una voce così seria… così glaciale da sembrare immortale. Brent
stava per dire qualcosa, ma le parole gli morirono in gola quando sentì alzarsi
un vento freddo… scomparve. Yami guardava la scena con chissà quale sguardo…
nemmeno se ne rendeva conto. Il biondino si voltò verso di lui –Ebbene… sei tu
colui che ha rovinato i piani del mio signore!- fece con quella voce fredda e
possente. Cercò d’incontrare lo sguardo di Yami… vi riuscì subito perché il
faraone non si nascose per paura… ma restò a scrutare quello sguardo magnetico.
Quegli occhi, tinti di un verde acqua splendido e limpido… sembravano vuoti.
Troppo serie e risoluti… non lasciavano trapelare la minima emozione. Yami
rabbrividì.
-Che intendi dire! Quali piani? Chi è questa persona che vi
comanda?- domande a cui non ebbe risposa. Il tono che aveva usato sarebbe
dovuto essere deciso, ma nel pronunciare quelle parole la sua decisione
traballo, e insieme le parole divennero roche. L’altro ragazzo sorrise… Yami
ebbe come un brivido molto intenso che
gli attraversò tutta la schiena. Quegli occhi lasciavano vedere solo il
suo divertimento…
-Stanne fuori da questa storia… o qualcuno potrebbe farsi male!-
si divertiva, si divertiva terribilmente a far impaurire la gente. Usando quel
tono leggermente sarcastico e facendo trapelare dai suoi occhi solo il
divertimento, Yami ebbe come una stretta al cuore. Cosa intendeva dire? Sentiva
una strana sensazione crescere dentro di lui.
-Yugi…- sussurrò il faraone mentre un vento gelido viaggiava per
quella via isolata… un vento che una volta scomparso si portò via anche quel
ragazzo misterioso… Se ne era andato, era scomparso nel nulla lasciando quel
dubbio dentro Yami, lasciandolo scosso nel profondo.
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Ita rb- Come vi sembra questo capitolo?? Sono curiosa di sapere se
vi piace questa storia… ^O^ Commentate!
Ringrazio:
Death Angel, sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto… aspetto
una recensione anche per questo ok?! Comunque vorrei dirti che forse nel
prossimo capitolo si scoprirà qualcosa su Brent e gli altri… (credi?! Ma come!
Mo non sai nemmeno quello che devi scrivere?! O__O ndSeto) (ovvio! V__V ndIta
rb) (ma sei scema? O__o ndSeto) (si! V__V ndIta rb) (e ti offendi da sola! Ma
cel’hai un cervello?! O__O ndseto) (non non cel’ho! V__V ndIta rb) (=___=
ndSeto) (non sto scherzando! Tempo fa il mio cervello è uscito per andare a
comprare le sigarette, e non è più tornato! ç________ç Poi ho scoperto che è
fuggito alle Bahamas! V__V Ma ormai ho superato quel periodo! V__V ndIta rb)
(non sembrerebbe! =_____= ndSeto) (@________________@ Why? ndita rb) (O__O ndtutti) (=_________=’’’’’’’’’’
ndSeto)
Akemichan,
spero che ti piaccia come capitolo… (lo so, sono un caso disperato… sicuramente
sarà pieno di errori… ma spero che per lo meno sia leggibile V/////V ndIta rb)
(=_______=’’’’’’’’’’’’’ ndSeto) (spero che tu continuerai a seguire questi miei
capitoli nonostante faccia una marea di
errori! é__è ndIta rb) 8cioè tu scrivi sta roba sgrammaticata e pretendi che la
gente continui a leggere?! O__o ndSeto) (Si… ndIta rb) (la determinazione c’è…
ma vedi di fare progressi che altrimenti mi licenzio! V__V ndSeto) (ma quando
mai ti ho ingaggiato in questa ficcy?! O__O ndSeto) (non ricordi? Ok ^^ ora lo
dico io!! ^^ ndSeto) (Se lo fai ti licenzio! >__> ndIta rb) (Ok… sto
zitto! ^^’’’’’ Paghi bene questa ff non voglio perdermi altri bei soldini!!
^^’’’’’’’’ ndSeto) (ma se sei gia ricco sfondato! =___________= ndIta rb)
(dettagli… V////V ndSeto) (=______________= ndtutti)
COMMENTATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^______________^ (e se
incontrate il mio cervello salutatelo da parte mia! ^^ ndIta rb) (=_________=
ndSeto) (O__o ndtutti)
Bye bye
]:-)