You can find me in my room !
[Rose e Scorpius;
Community LJ 1frase;
Dedicata a Hilly, as always. ♥]
Note alla
lettura:
*Ros senza “e” è voluta. Un soprannome carino,
dato da Dominique e Scorpius. Non è errore di battitura.
#01. Gelosia
Rose schioccò la
lingua contro il palato, osservando poi con il solito fare sarcastico suo
cugino Al, seduto di fronte a lei con una forchetta sollevata a mezz’aria: «Per
la quarantesima volta, non sono gelosa di Malfoy; insomma, guardalo,» disse
indicando il ragazzo in questione due tavolate più in là, appiccicato al
conturbante corpo di Hannah Zabini, «non provo niente
se lui le mette una mano sulle tette, o le ficca la lingua in gola, o...o...argh! Quanto odio quella sgualdrina!»
#02. Lenzuola
Quando Scorpius
affondava il naso nelle lenzuola del suo baldacchino, sperava sempre di
trovarvi il profumo di more di Rose Weasley invece di quello di un’altra
ragazza.
#03. Caffè
La prima volta che si
erano parlati – o urlati addosso, come gli ricordava sempre Rose – era stato
quando Scorpius le era caduto addosso, rovesciando la tazza di caffè bollente
sulla camicia nuova della ragazza, facendola urlare di dolore.
#04. Interrogatorio
Rose sussultò quando
Scorpius le arrivò alle spalle, livido in volto, «Dove diavolo sei stata con quell’idiota fino ad ora?» le chiese
duramente, mentre lei stendeva le labbra in un sorriso: quello era il terzo
interrogatorio in due sere che usciva – o pattugliava i corridoi, visto che era
un Prefetto – con Timothy Baston, e il giovane rampollo Malfoy non si era
dimostrato particolarmente entusiasta della cosa.
#05. Melodia
Quando facevano
l’amore, Rose gemeva forte; a Scorpius sarebbe piaciuto dire a chiunque che era
come udire una melodia dolce, romantica, ma non poteva: la Weasley era rock allo
stato puro, e a lui piaceva soprattutto per quello.
#06. Lavoro
Rose guardò inorridita
il suo superiore, seduto comodamente alla poltrona che le indicava una sedia di
fronte alla scrivania; deglutendo, obbedì, ripetendosi mentalmente quanto
avesse studiato per quel lavoro: «Allora, Weasley, come tuo datore di lavoro e
uomo affascinante, ti assumo se stasera esci con me a cena,» lei inarcò un
sopracciglio, scettica, «Neanche morta, Malfoy.»
#07. Denti
Ian Nott rise di gusto
vedendo il segno dei denti lasciato sulla pelle nivea di Malfoy, che si
guardava inorridito allo specchio da mezzora: «A quanto pare, la Weasley sa
come metterti a cuccia, amico!»
#08. Libro
«Tua cugina è una
strega, Al. Le ho chiesto semplicemente se aveva trovato la sua gonna nel
vecchio armadio di sua nonna e mi ha sbattuto un libro in testa. Fuori di
testa!»
#09. Chiave
Rose premette la
maniglia tre volte prima di girarsi verso Scorpius, appoggiato al muro del
bagno, e mostrare i suoi occhi nocciola infuriati: «Tira fuori questa stupida
chiave, Malfoy, o giuro che mi metto a gridare “allo stupro”!» sbraitò non
troppo convinta, mentre il ragazzo si chinava su di lei e le sfiorava il naso: «Fossi
in te mi sbrigherei a saltarmi addosso, prima che ci scoprano, Weasley. Non
vorrai sprecare un’occasione del genere, vero?»
#10. Sguardo
Scorpius si era
innamorato subito dello sguardo di Rose, fin da quando l’aveva visto la prima
volta ad undici anni, mentre sua madre gli sistemava il colletto della camicia;
l’aveva guardato senza vacillare un secondo, ed ancora oggi, a ventidue anni,
quella era la peculiarità che più amava in lei.
#11. Biancheria
Scorpius Malfoy aveva
sempre pensato che, arrivati sul punto, avrebbe avuto qualche problema con il
terribile e temutissimo gancetto del reggiseno, ma mai si sarebbe aspettato di
mangiare imprecazioni contro la biancheria femminile, dopo dieci minuti che
Rose rideva e lui non era ancora riuscito a toglierle nulla.
#12. Massaggio
Le dita di Rose lungo
la schiena, il suo respiro contro le ossa: un massaggio sensuale che gli faceva
perdere il lume della ragione.
#13. Sete
Guardando le sue
labbra carnose, Scorpius si convinse di avere sete; voleva succhiare tutto
dalla bocca di Rose, singulti, ansimi, proteste ed imprecazioni comprese.
#14. Regalo
Ad undici anni
Scorpius le fece un regalo di compleanno, rifiutandosi però di firmare il
biglietto: sarebbe stato imbarazzante.
#15. Fotografia
Rose non mostrava mai
il suo diario a Lily o Dominique, perché lì ci nascondeva una vecchia e spiegazzata
fotografia: l’aveva scattata al suo secondo anno, quando Scorpius Malfoy era
sceso dalla scopa dopo la vittoria di Serpeverde sui Corvonero, e da allora la
custodiva sempre con cura, nonostante all’apparenza non potesse sopportare quel
ragazzo.
#16. Istante
Scorpius era sicuro
dell’istante in cui si era innamorato di Rose: quando lei, saccente e
puntigliosa, gli aveva fatto notare che il suo tema di Pozioni era sbagliato in diversi punti; in quel
momento, si era scostata i capelli dal viso, e si era chinata verso di lui per
aiutarlo, emanando un forte profumo di torta di more.
#17. Cane
Draco Malfoy osservò l’attesissimo ospite comparso nel suo
salone, con i soliti ed irritantissimi capelli rossi di sempre; al suo fianco,
Astoria gli pizzicò un braccio, guardandolo eloquente: «Rovina questa serata
speciale per nostro figlio, e stanotte dormirai sul divano, solo come un cane.»
#18. Rossetto
Scorpius si chinò
verso Rose, sfiorandole l’orecchio con la punta del naso: «Sai che quel
rossetto non durerà che cinque, inutili e brevi minuti, vero?»
#19. Orologio
C’erano notti in cui
l’orologio batteva le dieci passate, e l’ora di stare fuori dai letti era
passata da un pezzo; in quelle notti, Scorpius afferrava spesso Rose per un
polso, nascondendola con sé dietro una colonna, per poterla baciare senza
essere scoperti.
#20. Computer
«E questo cosa sarebbe?» domandò Draco Malfoy a
moglie e figlio, indicando uno schermo e una grossa scatola metallica; Scorpius
sollevò le spalle, lanciandogli il libretto delle istruzioni: «Rose mi ha detto
di comprarne uno, perché suo padre è stanco di vedermi sempre comparire dal
camino della Tana.»
#21. Salato
Scorpius odiava il
sapore salato delle lacrime di Rose.
#22. Pelle
Era bastato il
contatto della loro pelle a farla rabbrividire, a farle chiudere gli occhi e
capire che lì, schiacciata contro il corpo nudo di Scorpius, si stava davvero
bene.
#23. Dolce
Rose non l’avrebbe mai
detto ad alta voce, ma quando Scorpius le accarezzava i capelli e le permetteva
di dormire sul suo petto, riusciva a risultare persino dolce.
#24. Maglia
«Stai imparando a
lavorare a maglia, Rosie? Così mi ricorderai sempre di più tua nonna Molly,»
Scorpius la guardò meglio, seduta ricurva sul divano in pelle grigia, con lo
sguardo attento, «In effetti, ora che guardo meglio, noto qualche ruga sulla
fronte...»
#25. Gelo
Gelo, ecco cosa avevo
letto Scorpius negli occhi di Rose quando, ad undici anni, le aveva detto che
nessuno sarebbe mai uscito con una secchiona come lei – e poi, ovviamente,
aveva ricevuto uno sgabello dritto sul naso.
#26. Pallone
Scorpius guardò la
bambina rossa e boccolosa, seduta all’altra parte del
parco giochi da sola; si diresse da lei con fierezza, allungandole poi un
vecchio pallone babbano, un po’ scucito e logoro, che la piccola osservò
perplessa: «Giochi con me? Per essere una bimba, sembri simpatica e poi non
strilli.»
#27. Alba
Scorpius in sette anni
aveva scoperto molte manie di Rose Weasley: una di queste, era quella di
svegliarsi all’alba, il giorno di un compito, per poter ripassare tutto quello
che aveva già studiato per interi pomeriggi; lui l’aveva guardata spesso, in
quei momenti.
#28. Oscurità
«Scorpius Hyperion
Malfoy, o accendi questa benedetta luce o sta sicuro che, a costo di cercarti a
tentoni in questa oscurità, troverò la tua regale
figura e ti ucciderò,» strepitò Rose che, allungando le braccia nel buio, mezza
nuda e con un solo calzino addosso, fu afferrata rudemente per la vita dal
ragazzo appena minacciato e fu ributtata sul letto, in un groviglio di lenzuola
pulite.
#29. Lacrime
L’aveva trovata in
lacrime solamente una volta, al loro quinto anno, quando un idiota aveva deciso
di mollarla per una con più sedere, più tette e meno cervello; in quel momento,
Scorpius le si era seduto accanto e le aveva prestato un fazzoletto, senza
nemmeno trovare la forza di prenderla in giro per il naso gocciolante.
#30. Tatuaggio
Ron Weasley si alzò di
scatto per l’ennesima volta, mentre Hermione sbuffava: «Si può sapere dove diavolo si è cacciata?! È tardissimo, e
Rose non ha mai violato il coprifuoco. Oh, è colpa di quel...quel damerino di
un Malfoy! Tale padre tale figlio,» disse buttando le braccia all’aria l’uomo,
mentre la donna roteava gli occhi esasperata, «Io lo so, lo so che Rose
diventerà una poco di buono, stando con quello.
Ora rincasa tardi, e poi? Poi...poi magari deciderà di rovinarsi la pelle e
farsi una cosa terribile, come un tatuaggio!»
Hermione si limitò ad annuire: aveva già spiegato a Ron che non tutti i
tatuaggi erano dei Marchi Neri.
#31. Occhiali
Rose aveva pianto
delle ore quando sua madre le aveva detto che avrebbe dovuto mettere gli
occhiali, a dodici anni; smise solamente quando sentì Scorpius Malfoy dire ad
Al di trovarla più carina, così.
#32. Latte
Scorpius leccò il collo
di Rose, risalendo poi alla sua bocca, e gustando il sapore di cioccolata mista
al latte che, ora, giaceva ai piedi del baldacchino, ed imbrattava il tappeto
della stanza.
#33. Taglio
Le dita di Rose
sfiorarono il taglio di Scorpius con leggerezza, un sorriso di scherno sul
viso: «Il solito imbranato, non sai più nemmeno volare senza cadere.»
#34. Anniversario
Scorpius osservò il
volto di Rose, ora più segnato, più vecchio; accarezzò una ruga, pensando che,
anche dopo l’ennesimo anniversario di matrimonio, lei fosse sempre la donna più
bella.
#35. Quadro
Draco osservò sua
moglie, accarezzandole una spalla nuda ed indeciso sulle parole da dire: «Sai,
Ria, pensavo di chiamare Blaise per un nuovo quadro di famiglia,» iniziò
indeciso, mentre la donna si inginocchiava di fronte a lui, gli occhi carichi
di curiosità, «Beh, potrebbe essere...carino
dimostrarle che riteniamo Rose parte della famiglia, ormai. Praticamente è qui
ogni sera a cena!»
#36. Ripetere
Il sorriso spavaldo di
Scorpius si incrinò di fronte al sopracciglio rosso inarcato, la tipica
espressione scettica della Weasley: «Quante volte te lo devo ripetere, Malfoy?
Io non uscirò mai con te.»
#37. Sfumature
Rose era come un
quadro dalle mille sfumature, per lui, ed era bella, terribilmente bella ai
suoi occhi.
#38. Significati
Dominique la guardò di
sottecchi, notando facilmente le gote arrossate di Rose, che facevano
ovviamente a pugni con i suoi capelli; sospirò pesantemente la prima,
accarezzandole un boccolo: «Sai, Ros, gli sguardi che tu e Malfoy Jr vi
lanciate sembrano sempre ricchi di significati nascosti. O forse mi sbaglio?»
#39. Ossessione
Quando la notte
pensava di chiudere gli occhi e non vederlo più, nella sua mente, iniziavano i
sogni; Rose scalciava, e Scorpius rideva nella notte, facendole stringere le
coperte, le gambe, le labbra: era divenuto un’ossessione.
#40. Sabbia
Rose spinse via
Scorpius, l’eco di una risata sul volto pulito: «La sabbia mi è finita persino
nelle mutande,» disse mentre un luccichio malizioso si faceva largo negli occhi
del biondo; indietreggiò istintivamente, quando lui le accarezzò la spalla
voluttuoso, «Se vuoi, posso pensarci io a levarla.»
#41. Aereo
Draco Malfoy inarcò un
sopracciglio, mentre Astoria e Scorpius discutevano poco più in là su cosa
fosse necessario mettere in valigia; Malfoy senior fissò a lungo il biglietto,
prima di rivolgersi al figlio: «Sicuro che non cada questo aerio? E dire che potreste
smaterializzarvi senza correre rischi,» Astoria gli pizzicò il naso dispettosa,
mentre Scorpius rideva divertito, «Si dice aereo,
caro, e sai che Rose è incinta: non è comodo sentirsi come in un tubo di gomma,
con il pancione di otto mesi.»
#42. Viaggio
Rose sbuffò, roteando
gli occhi, mentre sua madre masticava l’ennesima imprecazione; entrambe
guardarono verso lo stipite della porta, dove Ronald Weasley aveva deciso di
mettere radici, borbottando tra sé e sé che lui, ovviamente, avrebbe preferito
che Rose viaggiasse con loro piuttosto che con quel figlio di un idiota.
#43. Bosco
Quando lui arrivava di
nascosto e le baciava il collo, Rose si sentiva come in un bosco isolato:
c’erano solo loro, circondati dai sospiri e dal frusciare della stoffa sulla
pelle.
#44. Bracciale
Rose osservò il
pacchetto verde ed argento di fronte ai suoi occhi; Scorpius, al suo fianco,
aveva le gote leggermente arrossate, e dava la colpa al caldo: «È...un pensiero. Di San Valentino.
Credo,» Rose estrasse il bracciale e lo osservò, prima di piegare le labbra in
un sorriso divertito.
#45. Sesso
Scorpius affondò il
volto tra i capelli di Rose, assaporando il respiro ansante della ragazza
contro la pelle, le gambe che gli stringevano il bacino con forza; masticò
un’imprecazione, imponendosi di pensare che quello era sesso, solo e semplice
sesso.
#46. Polvere
Come i vecchi libri di
sua madre, anche il cuore di Rose era pieno di polvere; Scorpius aveva pensato
bene di pulirlo e renderlo nuovamente splendente.
#47. Penna
Scorpius inarcò un
sopracciglio, guardando Rose e l’oggetto che teneva tra le mani per scrivere,
ignorando le piume d’oca inserite nel calamaio; era strana, più pratica forse,
e di diversi colori: «L’hai chiamata “penna”? ...posso provarla?»
#48. Lingua
Rose chiuse gli occhi,
la lingua di Scorpius che scendeva, e scendeva, lasciando una scia infuocata
lungo tutto il suo corpo nudo.
#49. Note
Nel loro rapporto
c’erano state un sacco di note stonate, come i baci al momento sbagliato o la
riluttanza delle loro famiglie, ma niente le avrebbe mai fatto cambiare idea su
di lui.
#50. Manette
Scorpius si issò sui
gomiti, fissando Rose sotto di lui, le gote arrossate ed un broncio adorabile;
sorrise sbieco, un luccichio malizioso negli occhi verdi: «Allora, Ros,
facciamo come dico io o usiamo un vecchio giochino babbano?», lo guardò
stizzita, arricciando le labbra, «Scordati le manette, vecchio porco.»
N/a
Il titolo è stato ispirato da “Time
after time” dei R.E.M., mentre la FanFiction è nata grazie alle canzoni dei
Muse, che mi hanno dato la carica. ♥
Le frasi sono semplici e allegre, a parte qualcuna. Mi
piaceva l’idea di inserire anche i genitori, mostrando l’infelicità di Ron
verso il futuro genero, e l’ignoranza di Draco di fronte agli oggetti babbani.
Oh, inoltre mi mancavano Draco e Astoria come coppia, su cui dovrò
assolutamente scrivere ancora qualcosa. Assolutamente.
Spero di avervi strappato almeno un sorriso. ;)
Cami.