“Maestro, maestro Kakashi!” lo chiamò Naruto vedendolo assorto nei suoi pensieri. “Oh scusa, si è fatto tardi, meglio andare a casa. Vieni.” disse finalmente con un tono trasognato. Ancora immerso nel ricordo dell’estate in cui aveva dichiarato apertamente e fisicamente il suo amore, si sentì arrossire e sperò che la maschera nascondesse bene le guance. Si misero in cammino ma dopo poco il ragazzino interruppe di nuovo il silenzio. “Senta, se proprio non vuole farmi dare una sbirciata alla sua faccia potrebbe almeno dirmi perché la nasconde, no?”
“E’ semplice Naruto, c’è solo un motivo che induce ogni uomo alle più folli promesse ed azioni.”
“E quel’è?- insistette, curioso e quasi spaventato da qualcosa di così grande. –La sconfitta? Il tradimento? Siete ricercato, sensei?!" Kakashi rise. "Nulla di tutto questo, lo capirai crescendo, fidati, lo capirai.”
Salutò l’allievo e dopo pochi minuti si ritrovò nel suo appartamento, fuori era notte ormai e preferì godersi l’oscurità invece che accendere la luce. Si levò le scarpe, il copri fronte, i guanti ed il giubbetto, in fine poggiò la maschera sul comodino e si stese sul letto. Avvertì un fruscio vicino alle tende della finestra, poi il suono di qualcosa di legnoso che veniva poggiato sul comò adiacente alla tenda. Sorridendo si voltò: “Ben tornata, Tsubaki.”
fine