Un Luogo Adatto
Dopo aver lasciato disposizioni di dirigersi verso la scuola di Hogwarts, il Signore Oscuro partì per assicurarsi di non aver perso per sempre ulteriori pezzi della sua anima.
Aveva affidato il comando a Bellatrix, che si era smaterializzata ad Hogsmeade insieme ai Mangiamorte superstiti, innescando l’Incanto Gnaulante.
La nuova arrivata non possedeva ancora il Marchio.
Bellatrix aveva il compito di trovare un “quartier generale” dove si sarebbe stabilito Colui–Che-Non-Deve-Essere-Nominato e stava cercando qualcosa di maestoso, qualcosa che dimostrasse l’immenso potere del suo Signore.
Fece per voltarsi verso la deserta Stamberga Strillante, ma poi cambiò idea e s’incamminò in direzione della Foresta Proibita.
Dopo essersi addentrata per un po’ nel folto, iniziò a perdere l’orientamento; erano anni che non percorreva quei sentieri e notò con grande disappunto che, nonostante continuasse a frugare nella propria memoria, non riusciva ad associare il luogo in cui trascorreva il tempo da ragazza con quello che si trovava davanti a lei in quel momento.
Si sentiva smarrita, ma non l’avrebbe mai ammesso di fronte ad anima viva.
Fu allora che Hermione prese l’iniziativa: si diresse spedita verso gli alberi e quasi scomparve, costringendo gli altri a correre per tenere il passo e non perderla di vista.
Pensava di sapere dove stesse andando, nonostante fosse consapevole di esserci mai stata.
Sentiva di possedere dei ricordi riguardo quel particolare tratto di foresta, ricordi di racconti …
Ma erano offuscati, la sua mente era piena di nebbia, mentre cercava di afferrare quei brandelli di memoria.
Non ci riuscì, era come se appartenessero ad un’altra persona.
Continuò a camminare, i ricordi affioravano avvicinandosi alla meta.
Era seguita a distanza dai Mangiamorte e da Bellatrix, adirata per aver perso così presto il comando della missione a causa di una ragazzina controllata dalla Maledizione Imperius.
La odiava.
La odiava, prima per il semplice fatto che fosse una Nata Babbana.
Ma la odiava ancora di più ora, perché le aveva sottratto l’onore di essere il braccio destro, la serva più fedele, la miglior seguace del Signore Oscuro.
In quel momento l’avrebbe uccisa.
Ah, quanto le sarebbe piaciuto!
Le avrebbe dato un’enorme soddisfazione Cruciarla lì, davanti a tutti.
Ma non l’avrebbe mai fatto.
Non avrebbe mai disobbedito ad un ordine diretto del Suo Signore e il messaggio era chiaro: quella che fino a poche ore prima era stata un sporca mezzosangue e una sua nemica dichiarata, era diventata l’erede del Mago Oscuro più potente di tutti i tempi.
Era diventata l’Ombra.
I Mangiamorte le avevano già affibbiato quell’appellativo.
E le calzava a pennello.
La ragazza era silenziosa come solo un muto può essere e sembrava trovarsi e proprio agio nella più completa oscurità.
Si confondeva perfettamente con la vegetazione della foresta e non produceva il minimo rumore; per i Mangiamorte era molto difficile tenerle dietro, tanto che dovette fermarsi numerose volte per segnalare loro la sua posizione.
Li stava conducendo nel cuore della boscaglia, dove crescevano gli alberi più antichi, con tronchi così grandi che sei uomini adulti non avrebbero potuto circondare con le braccia.
Ad un certo punto, Hermione si fermò e iniziò a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcosa.
Accese la propria bacchetta e si chinò, puntandola verso terra, fece cenno ai suoi compagni di imitarla e anche Bellatrix, seppur riluttante, si unì a loro.
Continuarono ad avanzare, sembrando una specie di maligna processione, finchè l’Ombra si arrestò di colpo.
Aveva trovato l’oggetto della sua ricerca.
Lo indicò agli altri.
Nella parte di sottobosco illuminata dalla debole luce della sua bacchetta si trovava una fila di piccoli ragni …
Angolo Autrice:
ciau a tutti!!!!!!!!!!
mi dispiace tantissimo!!!!!!!!!!! ;(
È un casino di tempo che non aggiorno, ma la scuola mi sta letteralmente logorando.
In questi giorni non faccio altro che studiare, studiare e studiare.
Non ci sono scuse per il mio ritardo, ma non so dirvi quando potrò tornare con il seguito della storia.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi invito a recensire numerosi.
Vi chiedo ancora di perdonarmi e vi saluto.
Un enorme bacio a tutti
Giulia