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Autore: Arwen297    17/02/2011    4 recensioni
La mia prima fanfiction protagoniste Sailor Uranus e Sailor Neptune...ma il loro legame riuscirà a sconfiggere un nuovo nemico giunto per dividerle?consigli e critiche costruttive sono ben accette buona lettura
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Altro Personaggio, Haruka/Heles, Michiru/Milena, Outer Senshi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unite per l'Eternita''
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Note dell'Autrice: Eccoci al capitolo conclusivo, e devo ammetterlo come ho già detto in alcune risposte alle vostre recensioni un pò mi dispiace, perché mi stavo affezionando a questa fanfic, nel finale però pongo le basi per la prossima, chi vuol intendere intenda xD.  Avere un totale di venti recensioni sulla mia prima fanfic è un piccolo grande traguardo che neanche mi aspettavo di raggiungere quando ho iniziato a pubblicarla. In queste poche righe volevo semplicemente ringraziare coloro che hanno seguito il mio racconto e in particolare:
- Hanako_Hanako e Barbye74 per ogni recensione e commento, e anche in fondo per il sostegno
- foca12, harumichi, Maryann, skullrose e tsu85 per avere incluso questa storia tra le loro preferite
- caso e Hanako_Hanako per avere incluso tra le ricordate la fanfic
- Cerenyse, Cri cri, fulmineo, Glass Heart, Hanako_Hanako, jaja24, Wiky91 per averla messa tra le seguite
Sopratutto e anche chi ha letto senza palesare la sua presenza recensendo o inserendo in uno dei suddetti elenchi la fanfic. Sarò un pò ripetitiva ma se vi piace il mio stile qui  troverete un'altra  fanfic che pubblico con un ritmo più lento perché la sto scrivendo man mano e non l'avevo già finita prima di iniziare a pubblicarla. Be non mi resta che augurarvi buona lettura! A presto con una nuova fanfic su Haruka e Michiru, quel che è certo però e che ci sarà sicuramente una one - shot il 6 Marzo intitolata Buon Compleanno Milena oppure Happy Birthday Michiru ancora devo decidere.
l'Autrice


Capitolo 14: Prima (vera) volta

Arrivate a casa Heles adagiò sul loro letto Milena per non farla sforzare visto che la ragazza era comunque molto stanca e provata dalla guerra appena finita, ma nonostante la stanchezza era pur sempre bellissima,e nelle vesti della principessa lo era ancora di più, i capelli così lunghi le incorniciavano il viso sparsi qua e la nel letto, mentre si fissavano negli occhi, le loro rispettive trasformazioni finali non si erano ancora dissolte, e Sidya e Ottavia erano andate a comprare qualcosa per cena, e le due erano da sole in casa. Heles spiegò tutto sulla sua trasformazione, e che l’unica soluzione trovata da Luna e Akane era stata quella che lei doveva per forza di cose ucciderla, ma qualcosa in Heles le aveva suggerito che invece di colpire lei sarebbe stata la stessa cosa se avesse ucciso Even. E così in effetti era stato, alla fine della spiegazione però Milena si rabbuiò dando voce ai pensieri che le riempivano la mente fin dalla notte precedente quando si era trasformata nella creatura malvagia che era stata fino a poche ore prima.

“Sono stata una sciocca Heles a non darti retta perdonami, sono la solita cocciuta” disse Milena

“Non ti preoccupare amore, l’importante e che si sia risolto tutto, e lasciamoci alle spalle questa brutta avventura” le disse Heles baciandola dolcemente

“Ti amo Hel” le rispose la violinista facendo passare le braccia intorno al collo della compagna, o meglio del compagno vista la trasformazione. Un’idea si impadronì della guerriera di Nettuno, che si staccò dal bacio per sorridere maliziosamente a Heles.

“L’importante e che tu abbia imparato da questo errore amore, tutto il resto non conta…ora siamo nuovamente insieme ed è la cosa più importante” rispose Heles spostandosi con le labbra lungo il collo di Milena, posto che sapeva piacere alla sua compagna, e si concentrò con baci più o meno forti su quella zona del collo. Lo sguardo malizioso di Milena poco prima le aveva fatto capire che anche la guerriera di Nettuno desiderava ardentemente quello che voleva lei.

“Sei bellissima” le sussurrò lui staccando leggermente le labbra dalla sua pelle, la ragazza presa com’era dalle forti emozioni che stava provando, non rispose non voleva rovinare quell’atmosfera che si era creata, quasi magica per quanto era intrisa d’amore. Un amore che le aveva unite per l’eternità fin dal primo istante, e che era sopravissuto per tutti quei secoli, facendole incontrare nuovamente dopo così tanto tempo cinque anni prima. Heles era quasi sopra di lei, anche se si manteneva in posizione laterale rispetto alla sua, e mentre la riempiva di baci, la riempiva anche di carezze sopra tutto il corpo, mentre i baci di Heles da casti e puri stavano divenendo sempre più passionali, donandole dei brividi che la percorrevano lungo tutta la spina dorsale, mentre con una mano le abbassava prima una spallina e poi l’altra del vestito, scoprendole quel seno che conosceva quasi a memoria. Milena allora lo fermò quel poco che basta per far scivolare del tutto verso i piedi il vestito che celava il suo corpo, ora era completamente nuda tra le braccia di lui, e anche se non lo era, fu come se fosse per la prima volta totalmente scoperta ai suoi occhi. Si ne era perfettamente sicura, voleva donarsi fino in fondo a Heles, perché anche se l’aveva fatto un sacco di volte, non era sicuramente stato come ciò che stava per vivere, un esperienza che ogni ragazza custodisce gelosamente nel profondo del suo cuore, e che lei romantica com’era non avrebbe mai dimenticato. La mano di Heles continuò ad accarezzarle il corpo fermandosi sul suo seno, per poi scivolare giù ad accarezzarle le gambe, quasi come se avesse paura di andare oltre, un insicurezza quasi immotivata vista l’affiatamento che avevano. Il ragazzo la guardò quasi come per chiederle il permesso di andare oltre, e da un solo sguardo carico d’amore che gli rivolse Milena capì che voleva andare fino in fondo quella sera. Come tutte le altre sere, ma questa volta sarebbe stata diversa. Heles si concentrò sul seno ormai turgido della ragazza provocandogli enormi ondate di piacere, poi si spinse più giù sotto l’ombelico per dedicare come è giusto che fosse la stessa quantità di attenzioni a ciascuna parte del suo bellissimo corpo. Milena non tardò a dargli il segnale che era il momento di andare fino in fondo, colta dall’ennesimo brivido la ragazza divaricò un po’ di più le gambe azione che da sempre comunicava che potevano andare fino in fondo. A quel gesto Heles si spogliò per poi riprendere a baciarla in modo dolce ma passionale, sapendo che stavano entrambe vivendo un momento particolare e irripetibile, perché nessuna delle due sapeva quando si sarebbero ritrasformate nella loro essenza più forte. Erano pelle contro pelle, stretti l’uno all’altra.

“ Ti amo piccola mia” le sussurrò lui mentre cercava la piccola entrata della sua ragazza “Rilassati, non sentirai nulla..te lo prometto amore” le disse lui prima di unirsi a lei, sentirono entrambi qualcosa cedere. Finalmente erano uniti, erano una cosa sola. Milena si lasciò andare completamente abbandonandosi alle emozioni che stava sentendo, molto più forti di quelle a cui erano abituate entrambe, finirono insieme nello stesso momento. E si abbandonarono vicine sul letto.

“Come ti senti?”  le chiese lui quasi premuroso

“ Non sono mai stata più felice di questo momento Heles, non so neanche cosa dire..”

“ Non dire niente allora” le disse lui abbracciandola.

 

Quando Sidya si affacciò dopo circa due ore sull’uscio della loro camera per chiamarle per la cena pronta, trovò due ragazze che dormivano abbracciate, un’immagine dolce e piena d’amore, che preferì non interrompere, decise quindi di tornare in cucina per cenare con Ottavia. Non aveva visto che qualcosa era cambiato. Custode di quel segreto così intimo per le sue due compagne, era solo quella stanza, e forse quella piccola macchia rossa che c’era sulle lenzuola pure e candide del letto.

 

Il mattino dopo per la prima volta in quasi un mese portò un risveglio veramente sereno a tutto il gruppo, conscio che almeno per il momento tutti i pericoli erano stati scongiurati e quindi anche il loro futuro non era stato compromesso, per di più avevano trovato tutte delle nuove amiche che fin dal primo momento si erano perfettamente integrate nel gruppo anche se per loro il pianeta Terra era un perfetto sconosciuto e ancora dovevano imparare un sacco di cose inerenti alla vita terrestre e alle usanze giapponesi.

Driiiin – Drinn – Driiiin – Driiiiin – Driiiiin

“Pronto”

“Parlo con la signorina Kaioh?” rispose una voce maschile in un inglese perfetto ma con un forte accento austriaco.

“Si ora gliela passo, se può attendere qualche minuto in linea” rispose Heles, per poi girarsi vero il divano dove sia Milena che Ottavia guardavano la televisione “Milena è per te” disse alle due.

“Chi mi cerca?” rispose lei sorpresa

“A se non lo sai tu, è un uomo che parla in inglese ma sembra austriaco” rispose lei guardandola accigliata. Provocando un espressione basita sul viso dell’altra che sgranò gli occhi sorpresa, in effetti al concerto che aveva tenuto con Adrien c’era il direttore della Wiener Philharmoniker di Vienna. Il quale aveva preso i contatti del suo manager.

“Buongiorno” rispose un istante dopo la violinista al telefono

“Buongiorno signorina, sono il direttore della Wiener Philharmoniker di Vienna”

“Si mi dica” rispose lei con il cuore a mille, Amane le aveva detto infatti che il direttore si era dimostrato molto interessato al talento della ragazza, e l’aveva avvisata che poteva aspettarsi un invito per suonare a Vienna. Che il direttore l’avesse veramente chiamata per quello?

“ Volevo chiederle se era disponibile ad effettuare  una serie di quattro concerti insieme alla Wiener Philharmoniker entro Dicembre, ovviamente le spese del viaggio in aereo le copriamo noi.” Rispose il direttore

“ Be ecco non saprei cosa dire, non me lo aspettavo” rispose “ e quando sarebbero le date dei concerti?” chiese emozionata, la sua risposta attirò l’attenzione di Heles che ora la guardava incuriosita.

“ Tutto il mese di Novembre signorina, per questo se accetta dovrebbe raggiungere Vienna entro la metà di Ottobre. Capisco benissimo che organizzare il tutto in dieci giorni potrebbe risultarle complicato, ma per noi sarebbe un onore avere un artista pieno di talento come lei a suonare con la nostra orchestra filarmonica”

“ Be che dire se devo esser e li entro Ottobre si credo proprio che posso accettare l’invito, anzi l’onore è mio non mi sarei mai aspettata una vostra chiamata” rispose lei con lo sguardo luccicante e rispondendo ai segni di Heles che curiosa si dimenava sul divano per sapere cosa stava succedendo facendole capire che le avrebbe spiegato tutto dopo.

“Ok allora l’aspetto qui per il 15 di Ottobre, se mi da un suo indirizzo email le mando immediatamente le prenotazioni dei biglietti da portare con se al momento dell’imbarco” continuò l’uomo al telefono.

“SI certamente allora kaioh.milena@kabuki.com “ rispose lei fornendo l’email del teatro presso il quale era solita esibirsi a Tokyo”

“Perfetto, allora arrivederci al 15 di Ottobre signorina” rispose lui

“Arrivederci a lei direttore” rispose lei, per poi schiacciare il tasto rosso sul cordless e girandosi raggiante verso Heles, appoggiandosi al mobile della sala dove tenevano il telefono. “Si parte per Vienna Hel!!”  le disse euforica, trattenendo poi una risata nell’osservare la faccia di Heles che era esattamente quella di una persona che non ci stava capendo assolutamente niente.

“Cosa???!!!?? La mia mente sotto sviluppata non capisce da cosa nasce questa affermazione” rispose la bionda

“ Ho appena parlato con il direttore della Wiener Philharmoniker di Vienna e mi ha chiamata per invitarmi a tenere dei concerti a Vienna! Nella città di Mozart Heles!!” spiegò lei.

“ E quando si parte?” rispose lei

“ Quindici Ottobre o forse il Quattordici, e ovviamente tu sei costretta a venire con me e farti una full immersion nella musica classica senza storie!!”

“Oh povera me… tornerò che sarò un pianoforte ambulante” rispose lei prendendola in giro e beccandosi poi una lieve sberla dall’altra.

“In cambio tu al ritorno vieni in moto con me per un mese!” rispose lei ridendo

“Ti posso concedere questo onore!” rispose lei con aria d’importanza. Uno dei sogni che aveva da bambina si sarebbe realizzato  da li a due mesi, sognava fin da quando era alunna alla Muken Gakuen di andare o a Parigi o a Vienna a suonare uno dei pezzi da lei composto e forse quel sogno che coltivava da anni e anni finalmente sarebbe diventato realtà. Una nota buia si rispecchio nello sguardo della ragazza: avrebbe desiderato che i suoi genitori partecipassero al suo debutto sullo sfondo musicale europeo, divenendo un po’ malinconica sapendo che molto probabilmente anche se li chiamava le avrebbero sbattuto il telefono in faccia. Sua madre però  era una musicista provetta e molto probabilmente era in giro da qualche parte per il Giappone o per il mondo a suonare, forse sulla sua presenza avrebbe potuto contare. Forse. Ma almeno per quella giornata non voleva avere pensieri tristi. Si stava infatti aprendo un nuovo capitolo della sua vita, e soprattutto le persone che più amava erano con lei a condividere la gioia che l’aveva pervasa a quella notizia.

   
 
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