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Autore: nellacullen    18/02/2011    5 recensioni
Bella, sedicenne innamorata di un Edward 18enne, bellissimo che non se la fila. Alice ed Emmett fratelli di Edward ma molto amici di Bella, Jasper e Rosalie gemelli e fratelli di Bella. Arriva il ballo di primavera dove le ragazze invitano i ragazzi e Bella trova il coraggio di invitare Edward che dopo tentennamenti accetta. Ma la sera del ballo Bella scopre una cosa brutta che la fa piangere.....
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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capitolo16
CAPITOLO 16

Grazie per le recensioni
Bambola_e_bibola: sono contenta che ti piaccia
giova71: sei sempre assidua, ti lascio al capitolo che ha già qualche sorpresa.

PARLARE CON ALICE

POV BELLA


E' sabato mattina, il mio unico intento è di andare a casa Cullen e parlare con la mia migliore amica, di una cosa che cambierà la mia vita. Al solo pensiero sento le mie guance imporporarsi.
Mi faccio una doccia rilassante. Mi vesto con un jeans nero aderente, con degli strappi sul davanti, una maglia aderente bianca con scollo a barca, dove a volte per i miei movimenti si intravede l'incavo dei miei seni, sotto ho indossato un coordinato di pizzo nero. Leggero trucco, prendo la mia tracolla e corro verso casa del mio amore.

Sto parcheggiando nel viale della grande villa, quando sento la porta aprirsi ed è il mio amore, ancora assonnato, indossa ancora il pigiama, segno che si è appena svegliato. Mi viene incontro e mi bacia dolcemente -Mhhh buongiorno Edward, devo venire più spesso a quest'ora, se mi ricompensi così-
-Tesoro è successo qualcosa? come mai qui a quest'ora-
-Devo parlare con Alice-
-Posso sapere di cosa?-
-No-
-Da quando hai dei segreti con me-
-Edward sono cose da donne, tanto non te lo dico-
-vedremo, andiamo che qui fuori si gela-
Quando entriamo in casa il torpore e il calore della casa mi colpisce in pieno viso.
-Ed amore ma ALice è svelgia-
-Eccomi, cognatina- fa capolino dalle scale e sempre di uno splendore - Bella andiamo che i negozi non aspettano- mi fa l'occhiolino segno che devo star zitta
-Ma come amore mi lasci qui tutto soletto-
-lo sai che non vorrei, torno presto e mi dedico tutta la giornata a te-
-questa me la paghi nana-
-Ehi mi dovresti ringraziare-
Guardo male Alice -ops-
-signorine cosa mi nascondete-
-Niente-
-Va bene, va bene lo scoprirò prima o poi-
-Più poi che prima-
-mhhh vieni qui- mi stringe fra le sue braccia e mi da un bacio prima dolce che in pochi secondi si approfondisce, le nostre lingue si incontrano e io mi dimentico perfino dove sono.
-mh mh Bella dobbiamo andare-
-ok ok- mormore sulle sue labbra-
-perché non la mandi a quel paese e resti con  me
-Edward-
-ok ok ci ho provato-

Siamo al centro commerciale dove shopping sfrenato ci accomodiamo su una panchina sorseggiando un frappè - Allora Bella, me lo dici o tiro ad indovinare-
-Alice è un po' imbarazzante-
-Hai deciso, sul serio-
-Alice tu mi fai preoccupare-
Da lontano vediamo qualcuno sbracciarsi, ma è Rose
-Rose buongiorno-
-Ho chiamato casa e Edward mi ha detto che eravate qui, Bella ma avete litigato-
-No perché-
-L'ho sentito un po' giù-
-Ah voleva che rimessi con lui, ma...-
-Bella vuole parlare di sesso-
-Ah era ora-
-Ragazze ma insomma- divento subito paonazza
-Bella non devi vergognarti è una cosa normale-
-Per voi, non per me-
-Bella ascolta, non ci sono nè regole, nè prestabiliti, che dice come e quando farlo, devi sentire dentro di te, la volgia di appartenere completamente a qualcuno, l'atto in sè per sè viene da solo, devi fisarti di Edward, poi lui essendo già esperto, non ti farà male-
-Ma non ho paura del dolore, ma....-
-Bella allora di cosa hai paura- questa è Alice
-Di non essere alla sua altezza-
-Ma sei scema Bella, non è mica una gara-
-Grazie Rosalie-
-Ascoltami bene, se hai trovato il coraggio di parlarne con noi, lo devoi trovare anche nel parlarne con Edward-
-Non ci penso prorpio Rose-
-Bella ma come farai, lo metterai davantio all'atto compiuto-
-Bhè questa è l'idea principale-
-No Bella poi dovete prendere precauzioni-
-Per questo non preoccuparti, prendo la pillola da due mesi-
-hai capito la nostra Bellina-
-All'inizio non è stato per questo motivo, un giorno a casa vostra stsavo taslmente male per il ciclo, che Esme mi consigliò un collega di Carlisle, che sarebbe stato opportuno prendere la pillola per allievare i miei dolori lancinati che non mi lasciavano alzare nemmeno dal letto-
-Ora vai a casa e parla con mio fratello, io e Rose vi organizziamo una serata alla casa sulla spiaggia, trova una scusa per portarcelo verso le nove stasera, ma alle sette ci vediamo a casa tua per prepararti, ok?-
-Ok a dopo-
***************************************************************************************

Sto andando a casa Cullen con la macchina di Alice tanto lei è andata con Rosalie.
Busso alla porta e il mio amore mi viene ad aprire
-cosa hai detto a Rosalie- faccio la finta arrabbiata-
-Nulla, perché-
-Sicuro? allora perché ha creduto che avessimo litigato-
-Ero solo triste perché sono rimasto solo, invece di passare la giornata con la mia ragazza, scusa se ci tengo a te!-
-Eddy stavo scherzando, come siamo permalosi e siuscettibili, stamattina, me ne vado se vuoi!-
-No, no ti prego, scusa-
Mi abbraccia - vieni- e mi porta in camera sua, il mio cuore già incomincia a rimbalzarmi nel petto, fino a sentire quasi dolore, mi fa stendere accanto a lui, mi abbraccia e mi bacia fra i capelli.
-Edward ti devo dire una cosa-
-dimmi amore-
Non lo guardo, sicuramente per l'imbarazzo che si è creato fra noi - Bella- mi alza il viso con due dita - se non parli devo pensare che sia qualcosa di grave-
-Più che grave lo trovo imbarazzante-
-Sai che puoi dirmi tutto quello che vuoi-
Lo guardo intensamente negli occhi, quegli occhi così nverdi e così profondi, che mi destabilizzano l'animo. L mie mani arrivano ai bottoni della sua camicia e lentamente mi avvicino al primo bottone e tremante lo sbottono, poi arrivo all'altro, accarezzo il suo petto, così marmoreo e scolpito, anche se non è molto muscoloso e è lo stesso uno spettacolo, ma all'altezza dell'ultimo bottone, lui mi ferma con una mano - Bella non mi sembra il caso-
-Ok... ma almeno tu mi....- abbasso lo sguardo e sento le lacrime pizzicarmi gli occhi,mi alzo - scusa ho dimenticato che mio padre mi aspetta fra dieci minuti
-Bella, aspetta, ti prego parliamone- mi blocca per un polso, in quel momento non riesco a trattenere più le lacrime, che sgorgano silenziose dai miei occhi per morire sulle mie labbra
-Amore non piangere, è solo che vorrei che ci pensassi attentamente, è una cosa importante per te, per noi, non voglio che ti senti obbligata-
-Forse non sono abbastanza attraente, non come tutte quelle oche che ti sei portato a letto fino adesso-
-Sempre con questa storia, mi sembra di averti dimostrato abbastanza che sono cambiato, per te e per il nostro amore-
Comincio a correre verso la porta di casa che mi separerà da lui, sull'uscio della porta mi accorgo che non ho la macchina, allora inizio a camminare veloce, ci metterò un'eternità ad arrivare a casa. Un'auto inchioda all'improvviso alzo il viso e sono le mie amiche
-Bella ma cosa è successo-
-Il vostro consiglio è stato sbagliato, credo che lui non mi trova abbastanza attraente per....- scoppio di nuovo in lacrime, così mi cricano in macchina e andiamo verso casa mia.

Sul letto della mia camera -Bella mi è venuta un'idea, Stasera andiamo tutti all'Eclipse e lo farai morire, ti prepariamo noi, ho tutto in questo borsone-
-Alice mi fate paura con quello sguardo-
Dopo oire interminabili, tra capelli, trucco, intimo e il vestito, mi fanno guardare allo specchio e non credo davvero che sia io quella splendita ragazza. I capelli tirati in una coda alta, che mi rendevano gi occhi più a mandorla. Un vestito monospalla con una fascia bianca sul seno, scende morbido in una bellissima stoffa di seta lavata grigio perla, dei sandali argento con tacco 12 - Alice ma sei matta, ma chi se li mette sti tacchi, vuoi vedermi morire-
-Chi bella vuole apparire un po' deve soffrire, vuoi o non vuoi mio fratello ai tuoi piedi-

Tutte pronte, in auto mi diede le ultime raccomandazioni, su com ecomportarmi, come accavallare le gambe e cavolate del genere, arriviamo al locale, riusciamo a saltare la fila, Alice conosce il buttafuori.

Siamo dentro e ci sediamo ad un tavolo, poco dopo vedo entrare i nostri ragazzi, Edward si guarda intorno, penso che non mi abbia riconosciuta vestita così. Faccio finta di non averlo visto, e mi avvio al bancone del bar, sento vari fischi dietro di me, anche qualche frase - mamma mia cosa gli farei a quella- mi siedo su uno sgabello, accavallando le gambe sensualmente e ordinando un gin tonic. Sento qualcuno alle mie spalle, ma dall'odore non serve che mi volti per indovinare chi è: Edward.
-Sei bellissima e molto sexy, ma se non vuoi farmi commettere qualche omicidio, contieniti-
-Ciao- continua sorseggiando e giocando con la cannuccia del mio drink
-Bella smettila-
-Di fare che-
-Ti va di fare un giro-
-Dove vorresti andare-
-Vieni e basta-
-Andiamo- prendo la giacca e la borsa e salutiamo gli altri- vedo Alice farmi l'occhiiolino

Saliamo sulla volvo, destinazione a me sconosciuta anche se forse so dove vuole portarmi, ho letto il labbiale di Alice, così andrà dritto dritto nella mia trappola....

Continua....................
   
 
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