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Cap 31
“ Quindi
scommetto che ovviamente non sei stato tu a dirle della scommessa, giusto?” Totonno mi guardava perplesso. Era un tipo piuttosto strano
ma per certi versi, mi capiva al volo.
“Si
purtroppo è così. Ho provato a dirglielo ma non ci sono riuscito. C’era sempre
qualcosa che mi interrompeva.” Decisi di raccontargli il resto della storia, in
fondo che male c’era!
Andai giù al bar per comprare
qualcosa da mangiare. Notai che il figlio della persona assassinata si trovava
in compagnia di una donna. Ricordavo che il poliziotto avesse parlato di una
donna. Beh…li seguì con lo sguardo e osservai che discutevano animatamente fino
a lasciare l’atrio dell’albergo.
“Buongiorno Signor Cullen, sta meglio oggi?” davanti a me c’era l’hostess
dell’albergo che Bella aveva trattato in malo modo. Poveretta! Quando Bella
diventava gelosa, era una peste! Però adoravo il suo modo di fare. Con lei mi
divertivo ed era l’unica donna che riusciva a tenermi testa! In una sola
parola:favolosa!
“Si grazie.”
“Di qualunque cosa abbia bisogno,
siamo a sua completa disposizione.” In effetti… mi venne un’idea geniale.
“Ecco…si potrebbe entrare nella
stanza del morto?”
“Certo, provvederemo subito.” Si
allontanò un attimo e ritornò con le chiavi della stanza. “Ecco a lei, il regolamento
prevede questo, quindi in bocca al lupo!”
“Grazie!” andai velocemente al bar e
ordinai una colazione abbondante per due
e mi fiondai in camera. Chissà come sarebbe stata Bella di mattina.
Ritornai velocemente in camera. Bella era ancora a letto ma appena mi vide
entrare, si catapultò addosso facendomi cadere.
“Ehilà!
Buongiorno! Un buongiorno meraviglioso, non c’è che dire!”
“Edward, ti
amo” Oh cazzo! Aveva detto TI AMO?? Quindi mi amava!!! Mi amava!! La guardai
perplesso ma mi ripresi subito facendola ondeggiare a mezz’aria.
“Ti amo Bella”
e non potei fare altro che portarla a letto e baciarla. La sua pelle era così
morbida, i suoi capelli lucenti brillavano alla luce del sole.
“Edward,
forse è troppo presto, forse stiamo sbagliando, non lo so ma io mi sono
innamorata di te e…” Stiamo sbagliando? Ma che si era fumata stamattina?
“Bella non ti
sembra troppo presto per iniziare con le cazzate! Non stiamo sbagliando,
semplicemente ti devi fidare di me. Io sono cambiato da quando ti conosco. Per
esempio a quest’ora mi sarei fatto l’hostess invece sono qui con te.”
“Cullen sei sempre il solito romantico!”
“Voglio solo
farti capire che ci tengo tantissimo a te e vorrei che ti fidassi di me.”
“Non sarà
facile visto che sei un playboy rincoglionito…ops…volevo
dire incallito! Ah ah ah!” Sfotteva la stronza!
“Beh…e se
vuoi un’altra dimostrazione…sono sempre pronto signorina!” Iniziai a farle il
solletico ma lei mi bloccò.
“Ti prego,
fammi mangiare qualcosa prima!”
“Beh…vediamo…”
finsi di rifletterci su “ Ehm…no!” e ripresi il mio lavoro. Si contorceva
tutta. Era meraviglioso vederla così felice accanto a me. “E va bene
va…mangia…non vorrei che questa panciotta non
crescesse più…” Volevo sapere cosa avrebbe risposto la selvaggia adesso.
“Secondo te
avrei la pancia? Ma va! E tu mi sembri obeso! Per questo non ti vuole più
nessuna!”
“Per questo,
tra obesi ci si intende…obesa tu ed obeso io, gran bella coppia!” Scoppiammo a
ridere come due ebeti ma mi piaceva questa cosa. Dovevo ammettere che mi
sentivo felice insieme a lei. Non mi era mai successo. L’amore era estraneo a
Edward Cullen ma con lei era tutto diverso. “Senti,
l’hostess mi ha dato la chiave della stanza del morto, ti va di dargli
un’occhiata veloce? Dobbiamo vincere questa sfida, che ne dici?” Mi guardò
sorridente.
“Mio caro
Watson, oggi, lei mi riserva molte sorprese inaspettate!” Watson? Bella non
aveva fumato ma bensì si era fatta di qualche sostanza particolare.
“Watson?”
“Si
rincretinito…io sono Sherlock Holmes e tu il fido Watson.”
“Ahhh..capito…” povero me!
“Mi vesto e
arrivo subito!” scese rapidamente dal letto per poi sparire in bagno. Questa
ragazza mi dava tanta felicità e non sarei più riuscito a vivere senza di lei.
Pensai alla prima volta che la vidi. Un bel bocconcino da scopare per una
scommessa. Mi ricordai della scommessa e mi portai istintivamente la mano alla
bocca. Non ero ancora riuscito a dirle della scommessa! Porca troia! Se lo
avesse saputo da altri, mi avrebbe fatto la pelle conoscendo Bella. Dovevo
dirglielo assolutamente. Cominciai ad andare avanti ed indietro per la stanza,
cercando un modo dolce di dirle la verità. Ma purtroppo non riuscivo a trovare
le parole giuste per dire una cosa del genere.
“Allora cosa
c’è? Andiamo?” La guardai allarmato.
“Bella devo
dirti una cosa. Siediti per favore.” Mi guardò perplessa.
“Deve essere
una cosa seria se mi dici di stare seduta…ti sei scopato qualcuna mentre sei
sceso per la colazione?” Esagerata! Si che ero uno stallone ma in dieci minuti
altro che botta e via!
“Esagerata!
Sono un macho ma questi livelli…”
“Ok macho,
vai avanti allora!”
“Vedi io…” driin…driin…driin…e
no cazzo! Il telefono no! Andai a rispondere velocemente.
“Pronto?”
“Ciao
stallone!” Emmett sghignazzava come un ebete al
telefono.
“E chi poteva
essere? Il demente di turno!”
“Sbaglio o ci
siamo svegliati con il piede sbagliato? Non ti sono piaciute le lenzuola di
seta forse?” Ma che coglione!
“No Emmett, stavo solo parlando a Bella.”
“Ahhh…capisco…ora si dice parlare…sei diventato anche
romantico adesso! Ah ah ah! Bella ti ha proprio
rincoglionito!” Ma che cretino patentato!
“Emmett stavo parlando davvero a Bella e…”
Contemporaneamente bussarono alla porta. Era l’hostess che ci chiedeva di
affrettarci a visitare la stanza. “Devo andare adesso…comunque che razza di
vacanza del cavolo mi hai prenotato eh?”
“Veramente
non sono stato io ma Rosalie, perché non vi piace?”Ora mi tornavano i conti!
C’era sempre lei di mezzo.
“Si una
meraviglia!” Bella mi faceva segno di chiudere la telefonata ed andare via Ciao
scemo!”
“Edward
andiamo?” a malincuore uscì dalla stanza convinto di aver perso un’occasione
d’oro per dirle della scommessa.
La stanza era
al buio. Stavo per accendere la luce ma Bella mi fermò.
“Aspetta…accendo
la luce del cellulare…”
“Certo
Sherlock…a tua completa disposizione…” e le pizzicai quelle chiappe sode. Non
vedevo l’ora di ritornare in stanza e continuare il “discorso” interrotto poco
fa.
“Non fare il
cretino Cullen!” si allontanò cercando in lungo ed in
largo ma non si sapeva che cosa.
“Ma che
cerchi Bella?”
“Boh…qualcosa
che ci faccia capire chi sia stato…” entrò dentro l’armadio a muro e scorse una
piccola scatola inserita tra una camicia e l’altra. “Guarda qui…c’è qualcosa…”
la aprì delicatamente e dentro c’erano dei documenti. Il tizio si era sposato
in gran segreto con una tizia lasciandole tutto alla sua morte.
“Quindi è
stato il figlio…” dissi posizionandomi da investigatore.
“No, è stata
lei.”
“Lei chi?”
“La moglie
giovane. Voleva tutto il suo patrimonio, per questo l’ha ucciso.” Sentimmo la
porta aprirsi. “Vieni entra dentro!” Mi trascinò dentro l’armadio. Sentimmo dei
passi e poi rumore di cose che venivano spostate e rotte. Di sicuro cercavano
il testamento. Che razza di pagliacciata! Nel frattempo mi gustavo il dolce
profumo dei capelli di Bella, li baciavo e li accarezzavo.
“Edward non è
il momento…” ma ormai mi stavo perdendo in altri mondi. Cominciai ad
accarezzarle le natiche e risalire fin sopra la base del collo per poi fiondarmi
delicatamente con la lingu su di essa. “Edward! Ti
prego! Possono sentirci!” Me ne fregavo di quello che diceva. Mr Cullen batteva alla porta del
paradiso e voleva assolutamente entrare. Istintivamente le sbottonai la
camicetta e iniziai a palparle il seno. Contemporaneamente avvicinai il mio
bacino alle sue natiche.
“Eddy…ti
prego…bas…”
“Sshhh…rilassati…” Appoggiò la testa sulla mia spalla e si
lasciò andare mentre io iniziavo percorrere il suo monte di venere ed ad
introdurmi dentro il suo splendore.
“Edward non
credo sia il posto ideale…ahhh!”
“Ancora parli…zitta!”
Continuavo il mio andirivieni mentre Bella ormai… mi assestò una gomitata nello
stomaco! Porca puttana! Mi contorcevo dal dolore! “Ma sei impazzita?”
“Non mi
sembrava il momento!” mi fece una linguaccia e uscì dall’armadio. “Andiamo in
stanza tesoro!” Mi sorrise ammiccando. E volai come un razzo trasportandola di
peso sulla schiena!
“Beh? E poi? Avete vinto?”
“Si, Bella aveva indovinato e abbiamo
vinto un altro weekend in quell’albergo. Lo abbiamo regalato ad Alice e a
Jasper per ringraziarli di quanto avevano fatto per noi.”
“Ma tu non le hai detto della scommessa?”
mi rattristai al solo pensiero.
“No purtroppo non ci sono riuscito in
quel frangente e non ci riuscì in seguito. Siamo stati insieme quasi un anno ed
è stato l’anno più bello della mia vita.” Era la verità. Amavo Bella. L’amavo
più di me stesso. Stavo scappando perché non potevo rimanere nello stesso posto
senza di lei.
“E non hai fatto niente per riprenderla?”
“Se non ho fatto niente? Scherzi Totonno! Ho fatto di tutto ma Bella ha perso fiducia in me
e non vuole più vedermi.”
“E adesso dove stai andando?”
“A Madrid. Mi hanno offerto di giocare
lì.”
“Al Real
Madrid?”
“Si.”
“Azz! Che
culo!”
“Eh?”
“Niente, niente. E dimmi cosa è
successo? Cioè come lo ha scoperto?”
“Questa è un’altra storia…”
Ma buon pomeriggio ragazze! Come va?
Stavolta non c’è stato un gran ritardo, vero? ;) Comunque penultimo cap, diciamo di transizione, per il cap
finale. Vi ringrazio infinitamente tutte quante! Soprattutto chi ha la pazienza
di lasciarmi un commentino, siete molto gentili. Ah…se vi interessa ho iniziato
altre due ff, Una nuova vita
e Innamorati
cronici. Buona lettura!!